Da Teheran gli auguri per il nuovo anno. Vescovo armeno: In Iran c’è libertà di culto (Asianews.it 03.01.19)
Teheran (AsiaNews/agenzie) – Nel messaggio di auguri per il nuovo anno che si è appena aperto, il ministro iraniano degli Esteri Mohammad Javad Zarif – artefice dello storico accordo sul nucleare (il Jcpoa) del 2015 sconfessato da Trump – augura “la pace per tutto il pianeta”. Rivolgendosi ai cittadini e ai leader mondiali, il capo della diplomazia di Teheran auspica una azione comune contro “il terrorismo, le guerre e la fame nell’anno 2019”.
In un post rilanciato su twitter, Zarif afferma di sperare “in un Nuovo Anno felice, sano e pacifico”. Il leader iraniano dice inoltre di pregare perché nessun uomo, donna o bambino innocente debba perdere la propria vita a causa della fame, dei conflitti o del terrorismo.
In precedenza era stato lo stesso presidente Hassan Rouhani a rivolgere un messaggio di auguri ai leader mondiali e ai cristiani iraniani per l’inizio del 2019, dicendosi fiducioso che il mondo possa crescere “il welfare e la prosperità” mediante uno sforzo collettivo. In occasione del Capodanno, egli ha quindi incontrato i parenti del martire armeno iraniano Alfred Gabri e del veterano di guerra Hasou Keshish Danilian.
Il capo di Stato ha ringraziato la comunità armena iraniana per il suo contributo in un’ottica di mantenimento della sicurezza nazionale. “Oggi – ha detto Rouhani – sono pronti a ulteriori sacrifici e questo è davvero ammirevole”. Egli ha quindi sottolineato che i musulmani considerano Gesù Cristo e la Vergine Maria come figure sacre e ha esaltato gli armeni – la più importante minoranza religiosa del Paese – per quanto fatto durante la Rivoluzione islamica del 1979 e la guerra con l’Iraq fra il 1980 e il 1988.
In Iran vivono fra i 300mila e i 500mila cristiani, in maggioranza armeni, assiri e caldei. I cristiani hanno rappresentanti in Parlamento (Majlis) che godono degli stessi diritti e rappresentatività dei loro colleghi musulmani. Ieri il vescovo Sipan Kashjian, leader degli armeni a Isfahan e nel sud dell’Iran, ha ricordato la libertà religiosa di cui godono i cristiani del Paese. “A dispetto della propaganda occidentale – ha dichiarato – i fedeli delle diverse religioni godono di completa libertà di culto e possono praticare in piena libertà e autonomia”. “Spero che il nuovo anno – ha concluso – possa portare maggiore conoscenza e consapevolezza nel mondo sull’Iran”.