Crisi politica dopo il conflitto in Karabakh. Anche il Patriarca Karekin chiede le dimissioni del governo (Fides 09.12.20)
Erevan (Agenzia Fides) – E’ meglio che l’attuale premier armeno Nikol Pashinyan abbandoni il suo incarico e il governo da lui guidato si dimetta, se si vogliono “evitare sviluppi traumatici nella vita pubblica e possibili conflitti con conseguenze tragiche”. E’ questo il consiglio rivolto allo stesso Primo Ministro armeno dal Patriarca Karekin II, Catholicos di tutti gli Armeni apostolici, davanti alla grave crisi socio-politica che sta travolgendo l’ex Repubblica sovietica. Nel Paese, disordini e proteste sociali e politiche contro l’attuale esecutivo sono dilagati dopo l’accordo siglato dal governo di Erevan che il 10 novembre ha posto fine all’ultimo conflitto nel Nagorno Karabakh, regione a maggioranza armena oggi inclusa nei confini dell’Azerbaigian. La firma del cessate il fuoco, avvenuta con la mediazione della Russia, è stata percepita da buona parte della popolazione e dei settori politici nazionali come una disfatta, destinata a rafforzare il controllo del governo azero sull’enclave armena (dove nel 1991 i leader locali avevano proclamato l’istituzione della Repubblica indipendente dell’Artsakh, non riconosciuta dalla comunità internazionale).
L’accordo raggiunto la tarda sera del 9 novembre ha posto fine a sei settimane di feroci combattimenti tra le truppe azere e quelle armene inviate da Erevan. Esso prevedeva il ritiro delle forze militari armene dal territorio azero, il ritorno degli sfollati alle rispettive aree di residenza e la dislocazione di truppe russe con funzione di “peacekeeper” in Nagorno Karabakh per i prossimi 5 anni. In Armenia, le manifestazioni contro il governo, alimentate dalle forze d’opposizione, sono iniziate la sera stessa della firma dell’accordo, presentato anche dal Presidente azero Ilham Aliyev come una vera e propria “capitolazione” di Erevan. “Adesso” riconosce il Patriarca Karekin nel suo pronunciamento, “l’opinione generale è che questa situazione delicata dovrebbe trovare la sua soluzione solo attraverso mezzi costituzionali, facendo prevalere la solidarietà nazionale e il buon senso”. Nel suo messaggio, Karekin ha chiesto all’Assemblea Nazionale “di agire in modo responsabile per la nostra patria in questo momento critico, di ascoltare le richieste del popolo, di eleggere un nuovo Primo Ministro in consultazione con le forze politiche, e di formare un governo ad interim”.
Nikol Pashinyan era a sua volta arrivato al potere sull’onda di proteste popolari che avevano portato alle dimissioni di Serž Sargsyan, il leader politico che aveva guidato il Paese prima come Presidente e poi (per pochi mesi) come Premier fin dal 2008, ora impegnato anche lui a richiedere a gran voce le dimissioni del suo successore. (GV) (Agenzia Fides 9/12/2020).