Coronavirus: l’Italia invia un team sanitario in Armenia (protezionecivile.gov.it 26.06.20)

Coronavirus: l’Italia invia un team sanitario in Armenia

26 giugno 2020

La missione rientra nell’ambito del Meccanismo europeo di protezione civile    

Un team sanitario italiano è partito questa mattina per supportare la Repubblica d’Armenia nella lotta al Covid-19. L’operazione, che rientra nell’ambito del Meccanismo europeo di protezione civile, è stata disposta dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte a seguito della richiesta di assistenza internazionale formulata dall’Armenia alla Commissione Europea.

Il team di 11 professionisti – coordinato dal Dipartimento della Protezione civile e composto da personale medico-sanitario proveniente da Piemonte, Lombardia e Toscana – è partito da Cuneo con un volo della Guardia di Finanza e raggiungerà la capitale Yerevan in giornata.

La missione si svolgerà in coordinamento con l’attività portata avanti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ed è organizzata in stretto collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Armenia.


L’Emergency medical team di Mario Raviolo in partenza per l’Armenia: sarà in prima linea nella lotta al Covid-19

Domattina (venerdì) alle ore 8, dall’aeroporto di Levaldigi decollerà un aereo della Guardia di Finanza con a bordo un team di sanitari dell’Emergency medical team della Regione Piemonte.

Si tratta della squadra di professionisti guidata dal direttore della Maxiemergenza sanitaria regionale Mario Raviolo. Il medico saviglianese, da un anno, guida anche il dipartimento regionale dell’emergenza sanitaria, che raggruppa le quattro centrali operative del Piemonte.

E domattina, insieme ad un primo contingente di personale già reclutato, partirà alla volta dell’Armenia, per fornire supporto nella lotta al Covid-19. Qui si contano, stando agli ultimi aggiornamenti, 22488 casi di positività, con 11335 guariti e 397 decessi.

Il Governo armeno, tuttavia, ha chiesto aiuto alla Protezione civile dell’Unione Europea.

L’Emergency medical team della Regione Piemonte, dopo scrupolose valutazioni da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità, è stato accreditato all’interno del meccanismo europeo di Protezione civile, con l’abilitazione a poter intervenire in tutto il mondo.

Nel marzo 2019 la prima missione dopo la certificazione OMS, nel Mozambico messo in ginocchio dalla furia del ciclone tropicale Idai che si era abbattuto sull’Africa centrorientale.

Ora, una seconda missione internazionale. Questa volta in Armenia, dove il “nemico” da combattere non è una calamità naturale, ma la pandemia da Coronavirus. La permanenza del team piemontese in Armenia è prevista per tre settimane, salvo prolungamenti.

La stessa emergenza epidemiologica che ha coinvolto il Piemonte. Qui, Raviolo, dopo esser stato scelto dagli Amministratori della Regione come capo dell’Unità di crisi per la lotta al Covid, alle prime avvisaglie polemiche era stato (dalla stessa classe politica) destituito dall’incarico, gettandolo in un tritacarne mediatico.

Oggi per Raviolo giunge una nuova importante sfida, al servizio però del Governo armeno.

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