Chiesa degli Armeni, un piano per il rilancio dello storico edificio di via della Madonna (Livornotoday 02.06.21)
All’apparenza quelli depositati all’ingresso di villa Fabbricotti, in prossimità dell’entrata di via Pilo Albertelli, sono ‘solo’ dei pezzi di marmo. Ma in realtà rappresentano dei veri e propri frammenti della storia armena. Parti integranti, fino a qualche decennio fa, dell’edificio che sorge lungo via della Madonna, a due passi dal Comune e a pochi metri dalla Venezia. Proprio quella chiesa degli Armeni sulle cui condizioni, martedì scorso, 1 giugno, si è discusso nell’ambito della seduta della settima commissione consiliare, presieduta dalla consigliera Eleonora Agostinelli. Presenti, per l’occasione, oltre all’assessore alla Cultura, Simone Lenzi, anche Giangiacomo Panessa e Olimpia Vaccari, scrittori, storici e profondi conoscitori delle vicende.
Chiesa degli Armeni, il Comune studia il piano per il rilancio
E un primo passo, proprio per cercare di dare un nuovo slancio culturale all’edificio, valorizzandolo, potrebbe essere proprio quello di cercare di imboccare la strada per riportare quei marmi di villa Fabbricotti all’interno della chiesa di via della Madonna. Con, sullo sfondo, la possibilità di poter strutturare un progetto destinato a far sì che questo patrimonio storico di natura multiculturale non vada disperso e, anzi, possa essere nuovamente stimolato grazie, perché no, alla creazione di una sorta di “laboratorio permanente – come ha detto l’assessore Lenzi – in grado di mettere in relazione i grandi filoni storici di quella che è l’eredità culturale della città”.
“Un gioiello in un punto strategico”
A dare il ‘la’ al dibattito è stata l’interpellanza presentata sul tema da parte dei consiglieri del Partito Democratico. “A Livorno – ha detto lo scrittore e storico Panessa – è stato saccheggiato il patrimonio delle comunità straniere. Anche per questo il poter fare della chiesa degli Armeni un punto di riferimento vorrebbe dire rappresentare la rinascita di una visione interculturale. È un gioiello – ha sottolineato – incastonato in mezzo ad altri molto preziosi e posizionato in un punto strategico, e per cercare di valorizzarlo potrebbero essere coinvolti anche i giovani e le scuole”. “Questa città – ha quindi evidenziato l’assessore Lenzi durante la discussione – ha una storia unica che si incarna in vari monumenti, tutti testimonianza di una pluralità di anime, di un patrimonio sul quale si deve far forza”.
Un piano, quello per riportare in auge la chiesa degli Armeni, che potrebbe trarre esempio da quello messo a punto per la chiesa degli Olandesi. La struttura di via della Madonna, infatti, avrebbe necessità di una verifica dello stato della facciata, del portone d’ingresso e delle condizioni in cui versa l’interno dell’edificio. “Ogni progetto che possa coinvolgere la chiesa degli Armeni, destinato al reperimento delle risorse, troverà certamente in me un alleato sicuro” ha detto Lenzi, sottolineando però un aspetto evidentemente non secondario, ovvero il fatto che l’edificio di via della Madonna non sia di proprietà del Comune. Il sasso, però, è lanciato, e presto potrebbe prendere il via un percorso destinato proprio ad accendere i riflettori su questo gioiello della nostra città.