Santegidio.org – Napoli guarda all’Oriente: una tavola rotonda per ricordare la strage degli armeni e i cristiani perseguitati (13 mag 2015)

La Chiesa di San Gregorio Armeno a Napoli, che custodisce le reliquie di Gregorio l’Illuminatore, padre fondatore della Chiesa armena, ha ospitato lunedì scorso la presentazione de La strage dei cristiani, di Andrea Riccardi, e Il martirio degli armeni, di Marco Impagliazzo. Al dibattito, moderato dal giornalista Rai Guido Pocobelli Ragosta, sono intervenuti insieme agli autori anche il cardinale Crescenzio Sepe, la storica Daniela Luigia Caglioti, la rettrice dell’Università L’Orientale Lida Viganoni e il filosofo Aldo Masullo. Continua

Caratteriliberi.eu – Genocidio armeno e negazionismo, una questione aperta. Parte quarta (13 mag 2015)

L’insediamento armeno in terra ottomana, alla fine dell’Ottocento, si divide in tre grandi macro-aree: l’Anatolia orientale e meridionale, la Cilicia e le comunità urbane, dove però risiedono perlopiù le élite intellettuali e sociali. Storicamente, l’Anatolia è stata per secoli una regione caratterizzata da un mosaico etnico, linguistico, religioso. Lasua posizione di raccordo tra Oriente e Occidente l’ha infatti da sempre caratterizzata come centro di scambi e di transiti tra culture e popolazioni diverse, come anche luogo elettivo di scontri e di conflitti. Le frizioni, infatti, sono quelle che tipicamente caratterizzano una regione di raccordo, dove alla stanzialità di alcune comunità si accompagna la transitorietà o il nomadismo di altre. Quindi, il sovrapporsi delle seconde alla prime, le dinamiche acquisitive se non violentemente appropriative, il confronto per la titolarità di beni – a partire dalle terre – che non riescono ad essere di tutti ma sono rivendicati come esclusività da alcuni, costituiscono, nel loro insieme, l’origine delle tensioni che ne attraversano una storia spesso violenta. Continua

Assesempione.info – Armenia protagonista al MUDEC nel centenario del genocidio (13 mag 2015)

Milano – Il Mudec, Museo della Culture, inaugurato da poco nello spazio ex Ansaldo di via Tortona, apre le porte all’Armenia e alla sua cultura millenaria nel centenario del genocidio del popolo armeno.

Giovedì 14 maggio, alle ore 19.30, di scena “Il canto spezzato. Musica e poesia armena”, uno spettacolo multimediale per ridare voce ai protagonisti della storia, organizzato dall’Unione Armeni d’Italia nell’ambito del cartellone di eventi proposto dal Tavolo delle Culture Forum Città Mondo. Continua

IlSaronno.it – Galetti in Armenia per il centenario del genocidio (13 mag 2015)

SARONNO – Il saronnese Riccardo Galetti, eletto a gennaio responsabile esteri nazionale della Federazione dei Giovani Socialisti, ha preso parte in questi giorni al World Council della IUSY (l’internazionale dei giovani socialisti) tenutosi a Yerevan, in Armenia.

L’incontro mondiale dei giovani socialisti, che si tiene ogni due anni, è stato organizzato nella capitale armena in occasione del centesimo anniversario del genocidio, perpetrato nel secolo scorso dalle autorità ottomane e turche. Durante l’evento più di 50 delegazioni provenienti da tutti i continenti hanno approvato all’unanimità un documento che, oltre a condannare il criminale negazionismo dell’attuale governo turco, richiede alla comunità internazionale azioni formali per il riconoscimento del genocidio, come già avvenuto in Italia nel 2000 ed il 15 aprile di quest’anno in seno al Parlamento Europeo. Continua

 

I Giovani Socialisti in Armenia per il centenario del genocidio (Varesenews)

Huffingtonpost.it – Le sfide dell’Armenia a 100 anni dal genocidio (13 mag 2015)

Il 24 aprile, a Yerevan, il cielo era coperto. Le nuvole grigie appesantivano i colori di una città vuota perché, nel giorno della commemorazione ufficiale del genocidio, uffici, bar e ristoranti erano chiusi. Un rispetto per i morti che, durante il giorno, ha reso alcune strade del centro deserte e fredde, quasi a rievocare il clima nero di quel 24 aprile 1915 in cui, a Istanbul, veniva eseguito l’ordine dei Giovani Turchi di arrestare e deportare l’élite culturale armena presente in città.Continua

Gazzetta di Modena – Il piano di Tigran Hamasyan in ricordo del popolo armeno. (13 mag 2015)

MODENA. Si apre proprio a Modena questa sera il tour in Italia del jazzista armeno Tigran Hamasyan. Il musicista sarà ospite della rassegna “L’Altro Suono” nella chiesa di San Carlo dove prima del concerto ci sarà anche un incontro con l’ambasciatore in Italia della repubblica di Armenia Sargis Ghazaryan che alle 20 rivolgerà un breve saluto al pubblico. Alle 21 il concerto del pianista che presenta in prima italiana un nuovo progetto dedicato all’Armenia insieme al coro da camera di Yerevan. La tournée di Tigran, che si concluderà a New York a dicembre 2015, proseguirà in numerose altre città fra le quali Strasburgo, Praga, Lione, Istanbul, Londra e Los Angeles. Lo spettacolo, dopo il concerto di Jordi Savall dello scorso 21 aprile, costituisce il secondo appuntamento presentato da l’Altro Suono in ricordo dei cento anni del genocidio armeno. Continua

Osservatorio balcani e caucaso – Azerbaijan: il silenzio degli innocenti (13 mag 2015)

Ad un mese dai Giochi olimpici europei che si terranno nella capitale azera Baku, decine di donne e uomini, attivisti e oppositori al governo, sono in carcere e messi a tacere. A preoccupare però è anche il silenzio da parte della comunità internazionale su questa questione

Il 24 giugno 2014 durante una sessione a Strasburgo dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE), un giovane attivista, Rasul Jafarov, presentò una lista dettagliata dei prigionieri politici in Azerbaijan.

L’elenco era stato compilato da un gruppo di lavoro apposito costituito da attivisti per i diritti umani e che comprendeva lo stesso Jafarov, Leyla Yunus e Intigam Aliyev.

Il prossimo 24 giugno sarà trascorso un anno da quando quest’elenco è stato consegnato alla comunità internazionale. Ma, più che optare per un cambio di politica, e liberare tutti i prigionieri politici, il governo dell’Azerbaijan non ha fatto altro che allungare quella stessa lista, includendone anche gli autori ed altri giornalisti e attivisti di rilievo.

Quest’anno, il 24 giugno, segnerà anche l’arrivo in Azerbaijan di atleti da 50 paesi diversi, che competeranno in gare di nuoto, basket, beach soccer, pallavolo e molti altri sport nella prima edizione dei Giochi olimpici europei, che si terranno proprio a Baku, la capitale del paese, dove sono incarcerati molti dei prigionieri politici.

Rasul Jafarov, che presentò la lista dei prigionieri un anno fa presso il Consiglio d’Europa, avrà scontato per allora due mesi della condanna a sei anni e mezzo di carcere comminatagli il 16 aprile del 2015 dalla Corte di Baku per crimini gravi, nonostante vi fossero prove manifeste che dimostravano la sua innocenza. Continua

Vanityfair.it – Ricordati di noi Nessuno ha mai chiesto scusa, la Turchia dice che è tutta una favola. (12 mag 2015)

Che cos’è essere armeni? Maral e Gaiané Kevorkian se lo chiedono da quando hanno memoria. Essere armeni sono i loro nomi diversi da quelli degli altri in classe; la lingua misteriosa e morbida – «la lingua dell’amore» – con cui mamma Shake le cullava da piccole; i pomeriggi senza fine e senza altri bambini con cui giocare alla «Casa Armena» di Milano; la messa cantata di due ore ogni domenica; il pane sottile che si arrotola e una domanda fatta una sera sotto le coperte, nella casa al lago: madre, dov’è l’Armenia? E Shake che prende un libro, dice: guardate bambine, prima era questa – e fa un gesto largo sulla mappa – e poi un cerchio piccolo, «ma adesso è così». Continua

Udinetoday – Udine – Armenia: firmato l’accordo con la National University of Architecture and Construction (12 mag 2015)

Udine – Armenia: firmato l’accordo con la National University of Architecture and Construction
„Un accordo di collaborazione scientifica, didattica e culturale fra Università di Udine e National University of Architecture and Construction of Armenia di Yerevan. È stato sottoscritto oggi a palazzo Florio dai rettori delle Università di Udine e della National University of Architecture and Construction of Armenia di Yerevan, Alberto Felice De Toni e Gagik Galstyan, con il direttore del Dipartimento di ingegneria e architettura (Dica) dell’ateneo friulano, Gaetano Russo. L’accordo, il primo dell’ateneo friulano con l’Armenia, prevede, in particolare, l’avvio di scambi bilaterali di docenti, ricercatori, studenti, laureandi e laureati per soggiorni di studio e per attività di ricerca. L’intesa è di durata triennale con possibilità di tacito rinnovo per ulteriori tre anni. Continua

Askanews – Turchia, autorità pubblicano primo Corano in armeno (11 mag 2015)

Ankara, 11 mag. (askanews) – La più alta autorità religiosa della Turchia ha annunciato la pubblicazione di migliaia di copie del Corano in lingua armena, alcune settimane dopo la viva polemica che ha scosso il Paese nel centenario del “genocidio” del 1915.

Il direttore dell’ufficio delle pubblicazioni religiose dell’autorità, Yuksel Salman, ha spiegato all’Afp che l’iniziativa non ha nessun rapporto con le controverse commemorazioni, il 24 aprile scorso, dei massacri degli armeni perpetrati dall’Impero ottomano nel 1915. Salman ha al contrario assicurato che rispondeva ad una “forte domanda” della minuscola comunità armena della Turchia che conta ufficialmente circa 60.000 cittadini turchi e almeno altrettanti armeni residenti. “Oltre che ai nostri cittadini armeni, non potevamo restare indifferenti all’interesse manifestato dalla diaspora armena a conoscere il Corano”, ha aggiunto. “Abbiamo preso questa decisione per proporre una informazione di prima mano sull’islam”.

Una prima serie di 4.000 copie del Corano è stata stampata nei due principali dialetti occidentali e orientali armeni. La Turchia nega categoricamente che l’Impero ottomano abbia organizzato il massacro sistematico della sua popolazione armena durante la Prima guerra mondiale. (con fonte Afp)