Venezia, all’istitito armeno gli studenti viaggiano nel tempo (genteveneta.it 08.10.15)

Un viaggio nel tempo organizzato dall’associazione internazionale Bridging Ages in collaborazione con la Congregazione Mechitarista di Venezia ed il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia. Un salto nel passato guidato dal prof. Jon Hunner, professore di storia all’università del New Messico, il quale come metodo di studio propone ai suoi studenti il Time Travel come momento di immedesimazione per far apprendere una precisa epoca storica. L’evento, svolto in occasione 300 anni dell’anniversario dell’arrivo dell’abate Mechitar, nella mattinata ha visto impegnati diversi docenti i quali hanno avuto modo di spiegare ai 60 studenti la lunga storia che unisce la comunità armena con l’Italia e in particolare a Venezia dove nel 1870 è stato inaugurato l’istituto armeno Moorat-Raphael, ora adibito a mostre, concerti, convegni ed a collaborazioni con le scuole. Continua


 

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FAIMARATHON, una giornata FAI d’autunno alla scoperta di un’Italia diversa (urbanpost.it 08.10.15)

Turchia: scuole cristiane a rischio chiusura (Agensir.it 08.10.15)

All’inizio dell’anno scolastico, almeno 24 scuole appartenenti a fondazioni ed enti legati alle comunità cristiane e ad altre minoranze religiose presenti in Turchia, si trovano in difficoltà e rischiano la chiusura soprattutto a causa dello scarso numero di allievi che possono accogliere sulla base della legislazione attualmente in vigore. Il pericolo minaccia soprattutto le scuole collegate alla piccola comunità greco-ortodossa. L’allarme è stato lanciato dall’avvocato turco Nurcan Kaya, coordinatore del Gruppo dei diritti delle minoranze. Secondo Kaya occorre definire un quadro normativo che precisi i diritti e i doveri di tali istituti scolastici, chiarendo i meccanismi di finanziamento statale ed eliminando l’obbligo di cittadinanza turca per gli allievi (clausola che riduce sensibilmente il numero di alunni potenziali). All’inizio dell’anno scolastico 2014/2015, le scuole appartenenti a fondazioni ed enti legati alle comunità cristiane presenti in Turchia autorizzate a ricevere sostegno finanziario dallo Stato erano 55. Di esse, 36 appartenevano alla comunità armena, 18 alla comunità greca e una scuola materna apparteneva alla comunità siro-ortodossa.

Armenia protagonista alle Gallerie d’Italia (assesempione.info 08.10.15)

Milano – Le Gallerie d’Italia aprono le porte all’Armenia e alla sua cultura millenaria per un grande evento nel centenario del genocidio del popolo armeno. Giovedì 15 ottobre, alle ore 21.00, di scena “1915 Il canto spezzato. Musica e poesia armena”, uno spettacolo multimediale per ridare voce ai protagonisti della storia, promosso e organizzato dall’Unione Armeni d’Italia nell’ambito del cartellone di eventi del centenario che ha visto anche a Milano numerose iniziative.
Il soprano armeno Ani Balian, accompagnata al pianoforte, interpreta i canti della tradizione armena raccolti dal grande etnomusicologo Gomidàs. Brevi intermezzi lirici con l’attrice Elda Olivieri che leggerà brani tratti da poeti armeni che hanno vissuto in prima persona il dramma del genocidio. Accompagnerà la musica, la proiezione di immagini d’epoca in larga pare inedite.saluti istituzionali Stefano Bruno Galli, Regione Lombardia, Baykar Sivazliyan, presidente Unione Armeni d’Italia.

Gayaneh e altre storie armene (paloliave.it 07.10.15)

Dove» Molfetta

Data dell’evento» il 8 ottobre 2015 alle ore 20:30

Indirizzo» Museo Diocesano

Telefono» 3286677282

WebSite» www.animamea.it/animamea2015

 

Il genocidio armeno continua ad ispirare una delle linee tematiche del Festival Anima Mea e di Orfeo Futuro, la rete sostenuta da Puglia Sounds nella quale è inserita la manifestazione diretta da Gioacchino De Padova.

Giovedì 8 ottobre nell’auditorio del Museo Diocesano di Molfetta (ore 20.30) e venerdì 9 ottobre nella Sala Colafemmina di Acquaviva delle Fonti (ore 20.30), le stragi del 1915 vengono ricordate con Gayaneh e altre storie armene, concerto del quale sarà protagonista l’Ensemble ’05 formato dal violinista Diego Romano, dal violoncellista Roberto Mansueto e dalla pianista Antonia Valente con ospite il mezzosoprano Syuzianna Hakobyan, (biglietti euro 5, ridotti euro 3 – info 3286677282 oppure www.animamea.it/animamea2015).

Il titolo della serata prende spunto dal balletto Gayaneh di Aram Khachaturian, il cui brano più celebre, la Danza delle spade, è stato molto usato anche nel cinema, da Billy Wilder (Uno, due, tre) a Woody Allen (Scoop) sino a Joel Cohen (Mr. Hula Hop). Ed è proprio con la Danza delle spade per violino e pianoforte, nonché l’Adagio & Bacchanal da Spartacus e la Danza op.1 in si bemolle maggiore, che l’Ensemble ’05 rende omaggio a Khachaturian ricordando il genocidio del 1915. Ma la tragedia degli armeni verrà ricordata anche con musiche di altri autori del recente passato, come Arno Babadjanian (Trio per violino, violoncello e pianoforte) e di compositori dei nostri giorni, dall’anziano Tigran Mansurian (Lament per violino) al più giovane Vache Sharafyan (Voices of the Invisible Butterflies per pianoforte). Senza dimenticare Komitas Vardapet, padre Komitas, al secolo Sogomon Sogomonian, l’archimandrita della chiesa apostolica armena e papà della moderna musica di quel popolo, del cui martirio cent’anni fa fu testimone diretto con ferite dalle quali non riuscì più a guarire. Della sua produzione l’Ensemble ’05 proporrà Tsirani tsar (L’albero d’albicocca) e Krunk (Gru)  con solista il soprano Syuzianna Hakobyan, nella cui interpretazione si potranno ascoltare anche Mattino di luce dal ciclo Quattro liriche antiche armene di Ottorino Respighi e un canto del X secolo di San Gregorio di Narek, Sayln ayn ichaner (Scendeva il carro dal monte Arart).

Bagnacavallo, artisti armeni al Convento di San Francesco (Ravenna24ore.it 07.10.15)

Il convento di San Francesco a Bagnacavallo ospiterà da sabato 10 a sabato 31 ottobre le mostre Segni e parole e Loss of relevance, dedicate a due importanti artisti di origini armene, rispettivamente Alice Tachdjian e Norayr Kasper.

Curate da Carlo Polgrossi e organizzate dal Comune, le due esposizioni hanno il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia. E lo stesso ambasciatore della Repubblica Armena, Sargis Ghazaryan, interverrà all’inaugurazione, in programma alle 16 di sabato 10 ottobre, accanto al sindaco Eleonora Proni e all’assessore alla Cultura Enrico Sama. Continua

Udine: a palazzo Torriani – mostra fotografica sull’Armenia (udine20.it 07.10.15)

Dal 17 al 23 ottobre Palazzo Torriani ospiterà la mostra fotografica di Graziella Vigo “Spirito d’Armenia”.
Promossa dall’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia nella cornice degli eventi e commemorazioni  del 2015, con il supporto del Comune di Udine, della Camera di Commercio di Udine e di Confindustria Udine , la mostra è un invito al pubblico friulano a scoprire l’Armenia, la sua storia, la sua tradizione,  cultura e i suoi paesaggi indimenticabili.

La mostra
Scattate tra l’Armenia contemporanea, il Nagorno Karabakh, e la Venezia del Collegio Armeno Moorat-Raphael a Dorsoduro e dell’isola di San Lazzaro degli Armeni col Monastero Mechitarista, le immagini di Graziella Vigo portano il visitatore a esplorare un mondo nuovo.
È un invito a scoprire la vera essenza dell’Armenia: dai monasteri millenari, nascosti nel fondo delle valli, scavati nella roccia delle montagne, apparentemente vuoti e deserti, ma sempre vivi e aperti al culto della Chiesa cristiana più antica del mondo, alle immagini ingenue delle Madonne, fino agli khachkar, le croci di pietra, sbalzate, ricamate, incise nella caratteristica pietra rossa e grigia. Senza dimenticare l’Armenia contemporanea che emerge vivida nelle fotografie delle cerimonie più sacre, dei momenti di vita quotidiana, dei mestieri perduti, dei bambini vestiti a festa per il primo giorno di scuola, del mercato e dei contadini dal volto antico. E poi ancora il lavash, il tipico pane armeno, le focacce del Karabakh, la vendemmia e i panorami pieni di sole o sotto la neve. Il frutto del melograno è il simbolo di un Paese che ha resistito a secoli di invasioni, di usurpazioni e di massacri, qualche volta sconfitto ma mai vinto, ieri come oggi proiettato verso il futuro. Continua

Torino: Voci e immagini per l’Armenia a Palazzo (Ansa 07.10.15)

(ANSA) – TORINO, 7 OTT – Una mostra con opere di Zareh Matafian, unico superstite della sua famiglia al genocidio degli armeni del 1915, di Marina Mavian, presidente di Casa Armena e di 12 pittori italiani, resterà allestita dall’ 8 al 17 ottobre a Palazzo Cisterna. In programma anche incontri, domani e dopodomani,con scrittorie studiosi. L’evento è patrocinato, oltre che dalla Città metropolitana di Torino, da Compagnia di San Paolo, Società Reale Mutua di Assicurazioni e Consiglio Regionale del Piemonte.

Il libro “Mayrig” a San Marino (Iltirreno.gelocal.it (7.10.15)

PIOMBINO. La versione italiana del libro-verità “Mayrig” di Henri Verneuil e il genocidio armeno (edito da Divinafollia) protagonista di una presentazione a Palazzo Graziani, nella Repubblica di San Marino. Tra i relatori la traduttrice del libro dal francese, Letizia Leonardi che ha introdotto il pubblico in questa storia di migranti, parlando poi del massacro subito dal popolo armeno nel 1915, definito da alcuni “il primo genocidio del XX secolo”, ancora non riconosciuto dalla Turchia. “Mayrig” è stata anche l’occasione per discutere della deportazione del popolo armeno ad opera dei turchi dell’impero ottomano. Continua

Il fascino dell’Armenia post-sovietica. Che non dimentica il passato (Repubblica.it 05.10.15)

Yerevan è memoria, è sforzo continuo per far riconoscere e non dimenticare. “I remember and demand” si legge in cartelloni viola che costeggiano le strade verso il centro della capitale armena. Gli imponenti e sobri palazzi sovietici della periferia e questi cartelloni realizzati per i cento anni del genocidio armeno sono le immagini che più rimangono impresse entrando in macchina in questa città che raccoglie un terzo della popolazione del paese. Sfilano le scritte, avvicinandosi a piazza della Repubblica: “19 1,5” ad indicare l’anniversario e insieme il numero delle vittime, un milione e mezzo; “The Armenians exist, the armenian question also exists”;  il disegno di un fez con indicato l’anno “1915” e a fianco i baffi di Hitler e l’anno “1939”. Continua


 

Armenia, cuore dell’antichità (Repubblica.it 07.10.15)

 

Centenario del Genocidio degli Armeni (Sanmarinonotizie 05.10.15)

[c.s.] Mercoledì 30 settembre, nella bellissima location di Palazzo Graziani nella Repubblica di San Marino si è svolta la commemorazione del Centenario del Genocidio degli Armeni nella cornice di un evento organizzato dall’ing. Epifanio Troìna, con il Patrocinio della Segreteria di Stato Istruzione e Cultura della Repubblica di San Marino nella persona di S.E. Giuseppe Maria Morganti e dell’Ambasciata della Repubblica di Armenia presente con l’Ambasciatore Sargis Ghazaryan.
La giornalista Letizia Leonardi ha presentato la versione italiana del romanzo-verità di Achod Malakian (Henri Verneuil) “Mayrig”, edito da Divinafollia, già presentata alla Fiera Internazionale del Libro di Torino.
L’evento era impreziosito dai suggestivi scatti dedicati all’Armenia della fotografa Graziella Vigo che ha impreziosito questo evento con i suoi suggestivi scatti dedicati all’ARMENIA “la vita, i luoghi, le emozioni di una Terra Sacra”.
Un ringraziamento particolare va a Vostan Andriassian, alla Comunità Armena di Bologna e a Kartez Keops.
Sono intervenuti il Rabbino Capo Luciano Meir Caro e l’Archimandrita della Chiesa Armena Apostolica in Italia Hayr Tovma Khachatryan.
Prosegue dunque il cammino nel solco della nobile tradizione sammarinese, che si arricchirà ben presto di una nuova grande manifestazione che riguarderà famosi personaggi tanto cari a San Marino e all’Armenia. Continua