Lamezia: il ricordo del genocidio armeno nelle parole di padre Karem Boghos (Lametino.it 19.11.15)

Lamezia Terme – Ricercare la verità storica. Questo lo scopo dell’iniziativa organizzata da Cantiere Laboratorio,“Gioventù Controcorrente”, con la collaborazione di “Gioventù Nazionale“ ed “Identità Tradizionale” incentrata sullo sterminio del popolo cristiano armeno. Nell’anno del centenario da quei tragici fatti del 1915, l’idea degli organizzatori si fonda sul principio della verità, una verità storica e che loro definiscono anche “scomoda, basata sulla disinformazione e sulla negazione dei fatti”. Tra gli interventi, oltre a quello di Ettore Scaramuzzino, Simone Grisolia e Domenico Mercurio, anche quello di Vittorio Gigliotti di Cantiere Laboratorio che ha fatto una fotografia storica degli eventi che portarono allo sterminio del popolo armeno, con l’eliminazione di un milione e mezzo di Armeni cristiani “nel tentativo di cancellarne l’identità” come ha specificato Gigliotti. A parlare della sua esperienza, Padre Karem Boghos, missionario cristiano di stanza a Lamezia da diversi anni, di origine Armena Siriana di Aleppo. Ad essere prima sequestrato e poi ucciso fu suo nonno, quando suo padre era un neonato. Il ricordo di questa tragedia familiare e di tutto un popolo lo ha seguito per tutta la vita, quando si rese conto di ciò che era successo era, però, già un giovane seminarista. Uscito dal seminario con l’intenzione di difendere la causa armena, il destino lo portò in Turchia ad evangelizzare e lì, come ha spiegato questa sera, scoprì molte altre cose, tra le quali “il porgere l’altra guancia, un vero e proprio nuovo approccio alla tragica storia”. “É Importante ricordare – ha sottolineto – per aiutare l’umanità a crescere e a diventare adulta. Fare memoria sul serio per fare peso su chi ci governa, affinché la smettano di essere accecati e schiavi del denaro e dell’interesse”. “C’era – ha poi aggiunto – chi poteva impedire questo progetto sanguinoso e non l’ha fermato e per questo ricordiamo – ha concluso – affinché non avvenga ancora una volta e non per vendetta al popolo turco”… Continua

ASIA/TURCHIA – Esami di “cultura religiosa” per gli studenti armeni (Fides 18.11.15)

Istanbul (Agenzia Fides) – Da quest’anno, i più di duecento studenti armeni di Istanbul che frequentano scuole legate alla comunità armena dovranno sostenere un esame di “cultura religiosa e conoscenze morali” per passare alle scuole secondarie, con programmi e domande stabiliti sotto il controllo del Ministero dell’educazione nazionale. Secondo fonti turche, consultate dall’Agenzia Fides, la disposizione rappresenta una novità nell’itinerario scolastico degli studenti armeni; dai corsi e dall’esame sono esentati gli studenti armeni che frequentano altre scuole private, come quelli che frequentano le scuole legate alla comunità greca.
Intanto il leader sindacale turco Nahsan Aydin, rappresentante di un sindacato dei professori, ha dichiarato che le scuole con classi miste, frequentate da maschi e femmine, sono “contro natura” e penalizzano gli studenti anche dal punto di vista del profitto scolastico. (GV) (Agenzia Fides 18/11/2015).

Centenario del genocidio degli Armeni 1915-2015 (L’Adigetto.it 17.11.15)

a Fondazione Caritro ha organizzato un convegno e una mostra per i giorni 20 e 21

Per ricordare il genocidio degli Armeni cominciato cento anni fa, la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto ha organizzato un convegno intitolato «Centenario del Genocidio degli Armeni 1915-2015» e una mostra che si terranno rispettivamente nei giorni di 20 e 21 novembre 2015.
La giornata di venerdì 20 il convegno si svolgerà all’Auditorium Santa Chiara dalle 9.15 alle 17. Nella giornata di sabato 21, sarà inaugurata nella sede Caritro di Via Calepina la mostra di immagini e testimonianze sugli «Armeni in Anatolia, 1915».
Come si sa, allo scoppio della Grande Guerra i turchi (schierati con gli Imperi Centrali) avevano deportato il popolo curdo, considerato nemico a tutti gli effetti.
Moltissimi morirono, per questo fu chiamato «genocidio», parola poco gradita dalla Turchia di Oggi, che riconosce la morte di massa di quel popolo deportato, ma lo considera un inevitabile «effetto collaterale» di una guerra globale. Continua

L’Aquila. Centenario del genocidio degli Armeni, Giunta trasmette al Consiglio la proposta di delibera per il riconoscimento (Abruzzonews24.it 17.11.15)

Le ultime dal Comune di L’Aquila | L’Aquila – 17 novembre 2015. Su proposta dell’Assessore alla Cultura, Elisabetta Leone, la Giunta ha approvato una delibera per il “Riconoscimento del Genocidio del Popolo Armeno in occasione del suo centenario”, disponendone la trasmissione al Consiglio comunale, per l’iscrizione all’ordine del giorno della prossima seduta. E’ quanto viene riportato in un comunicato diramato, oggi, dal servizio informazione e comunicazione del Comune di L’Aquila. I dettagli della nota, della quale si riporta l’intero contenuto testuale, sono stati resi pubblici, alle 13, anche sulle pagine del portale web dell’ente, sul quale e’ stata rilanciata la notizia. La Giunta ha, poi, approvato una delibera per condividere e sostenere l’Iniziativa “Chi si ricorda oggi dello sterminio degli Armeni” promossa dall’Ente Musicale Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, in collaborazione con l’Associazione L’Idea di Cleves, che si terrà all’Aquila, presso l’Auditorium del Parco, nei giorni 12 e 13 dicembre 2015Continua

Il seminario sullo sterminio degli armeni (lacittadisalerno.it 16.11.15)

Nuovo incontro alle ore 15 all’Università di Salerno promosso dal Seminario permanente di storia e storiografia. Oggi sarà ospite il dott. Antonio Ferrara, dell’Università di Napoli Federico II, che proporrà una riflessione, a partire da un recente saggio di ricerca, sullo sterminio degli armeni cristiani. Esattamente cento anni fa, infatti, tra la primavera del 1915 e la fine del 1916, circa 600.000 sudditi cristiani dell’impero ottomano, in prevalenza armeni, furono vittima di un inumano genocidio. Eventi drammatici, purtroppo a lungo dimenticati o addirittura negati. Ma, come spiega l’autore della ricerca, “a cent’anni di distanza da questi ultimi – e a valle del rinnovamento degli studi storici reso possibile dall’accesso alle fonti ottomane – è possibile disporre di un quadro credibile degli eventi, e al tempo stesso ricostruire, almeno per sommi capi, l’evoluzione di una storiografia ormai abbastanza ricca e articolata”.

La riflessione su uno degli stermini, innescati anche da cause religiose, che hanno insanguinato il secolo scorso è tanto più attuale alla luce dei recenti fatti di Parigi. Il seminario, aperto al pubblico, pertanto, intende offrire un’occasione di dibattito, alla presenza di studenti e docenti dell’ateneo salernitano, perfare del passato un mezzo attraverso cui riflettere sul presente. Continua

Culture e identità tra Armenia e Toscana (Ilcittadinoonline 14.11.15)

SIENA. Questo martedì 17 novembre, a partire dalle ore 18.00, l’artista armeno Mikayel Ohanjanyan sarà al Siena Art Institute per una delle “conversazioni” aperte al pubblico del ciclo stARTers-Assaggi d’Arte. Ohanjanyan è reduce da un grande successo alla Biennale di Venezia: nella primavera di quest’anno, insieme ad altri diciotto artisti e alla curatrice Adelina von Fürstenberg, ha vinto il Leone d’Oro per il miglior padiglione nazionale nella città lagunare con la mostra Armenity.

Mikayel Ohanjanyan è autore di un’interessante sintesi di ricerca formale e analisi dei contesti sociali all’interno dei quali l’artista si trova ad operare, a cavallo tra i paesaggi ed i ritmi dell’Armenia e la sua città di adozione, Firenze, dove vive da ormai quindici anni. L’elemento di partenza è sempre il cubo, variamente manipolato, distorto, attraversato da vuoti che assumono una consistenza quasi materica. Il risultato è un’arte che traduce in un linguaggio sintetico ed universale l’incontro di mondi, culture e riflessioni incarnato dall’artista…Continua

Lamezia: “Lo sterminio del popolo cristiano-armeno”, iniziativa di Cantiere Laboratorio (Lametino.it 14.11.15)

Lamezia Terme – Nel centenario dell’“Olocausto” di quel popolo, Cantiere Laboratorio e la sua organizzazione giovanile, “Gioventù Controcorrente”, con la collaborazione di “Gioventù Nazionale“ ed “Identità Tradizionale”, per ricordare e non dimenticare, hanno organizzato un incontro pubblico dal titolo: “1915 – 2015: un Genocidio dimenticato. Lo sterminio del popolo cristiano-armeno”. L’evento, che si svolgerà giovedì 19 novembre alle 19:30 presso la sala “Studio Meeting”, vedrà, tra gli altri interventi, la testimonianza di Padre Karem Boghos, armeno-siriano di Aleppo.

“Ci sono tragedie di nazioni e popoli sui quali cala una coltre di silenzio. Genocidi alla ribalta, altri ignorati,  come se la vita umana avesse un peso diverso  a seconda dell’ etnia o religione di appartenenza.  Il genocidio del popolo armeno del 1915 è uno di quelli posti nel dimenticatoio della storia. La Turchia lo nega ancora e chi parla di “genocidio armeno”  viene perseguito legalmente, eppure fu perpetrato dal suo governo laicista e massonico dei “Giovani Turchi” che, nell’aprile del 1915, iniziò un sistematico sterminio, una vera e propria pulizia etnica che decretò la morte di oltre 1 milione e mezzo di armeni  cristiani nel tentativo di cancellarne l’identità”…Continua

Note in onore degli armeni trucidati (Il Friuli 13.11.15)

Nell’anno del centenario del genocidio del popolo armeno (1915-1916), l’Università di Udine, in collaborazione con il Comune di Udine e con l’Associazione friulano-armena Zizernak, propone un momento di riflessione attraverso una lettura-concerto dal titolo “Con occhi immobili…”. Introdurrà Antonia Arslan, autrice de ‘La masseria delle allodole’, di cui saranno letti alcuni passi, accompagnati da brani musicali della compositrice armena Irma Toudjian, al pianoforte, voce narrante Cristina Benedetti. L’iniziativa si terrà martedì 17 novembre alle 20.45 presso il salone del Parlamento del Castello di Udine.
L’evento, patrocinato dall’Ambasciata di Armenia in Italia e dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, sarà preceduto dagli interventi di Angelo Vianello, già delegato alla cultura dell’ateneo friulano, di Federico Pirone, assessore comunale alla cultura, e da Diran Igidbashian, per l’Associazione Zizernak… Continua

A Palazzo Galli un incontro dedicato alla tragedia del genocidio armeno. (Ilpiacenza.it 13.11.15)

a Palazzo Galli un incontro dedicato alla tragedia del genocidio armeno.

A distanza di un secolo dal tragico sterminio perpetrato dall’Impero Ottomano che causò la morte di oltre un milione di armeni (alcune stime parlano anche di un milione e mezzo di persone uccise), la Banca di Piacenza cercherà di ricostruire e di far luce su questa drammatica, e troppo spesso dimenticata, pagina di storia contemporanea.

Martedì 17 novembre alle 18, nella sala Panini di Palazzo Galli, si svolgerà infatti un incontro dal titolo “Il genocidio armeno. 100 anni di silenzio – I racconti degli ultimi sopravvissuti”. L’incontro, organizzato con il patrocinio della Repubblica d’Armenia in Italia, prevede la ricostruzione dei fatti e la lettura di testimonianze di alcuni sopravvissuti. Continua

 

Armenia: due soldati uccisi da cecchini azeri nel Nagorno Karabakh (Askanews 13.11.15)

Roma, 13 nov. (askanews) – Due soldati armeni dell’esercito della provincia di fatto indipendente del Nagorno Karabakh sono rimasti uccisi dopo essere stati colpiti da proiettili sparati da “cecchini” dell’Azerbaigian. L’ha affermato oggi l’Armenia.

“Il 12 novembre due soldati dell’esercito del Karabakh sono stati uccisi da cecchini azeri nel settore meridionale del fronte del Karabakh”, ha riferito il ministero della Difesa di Erevan in un comunicato.

Armenia e Azerbaigian sono ancora tecnicamente in guerra per il Nagorno Karabakh, la provincia a maggioranza armena che ha proclamato unilateralmente l’indipendenza. La guerra degli anni ’90, che ha provocato almeno 30mila morti, è stata interrotta da un cessate-il-fuoco, che è tuttavia regolarmente violato dalle due parti.