Italia-Armenia: approvato disegno di legge sulla cooperazione e sulla mutua assistenza in materia doganale (Agenzia Nova, 04.12.15)

Italia-Armenia: approvato disegno di legge sulla cooperazione e sulla mutua assistenza in materia doganale
Roma, 04 dic 17:42 – (Agenzia Nova) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro degli affari Esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni, ha approvato un disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’accordo tra i governo di Repubblica italiana e Armenia sulla cooperazione e sulla mutua assistenza in materia doganale, fatto a Yerevan il 6 marzo 2009. Lo riferisce un comunicato del Consiglio dei ministri. Con l’Accordo le parti contraenti si impegnano a fornirsi, sia su richiesta sia spontaneamente, reciproca assistenza e cooperazione, attraverso le rispettive Autorità doganali, al fine di assicurare il pieno rispetto della legislazione doganale. Inoltre i due governi si impegnano a realizzare una efficace azione di previsione, accertamento e repressione delle violazioni della legislazione doganale, rendendo così più trasparente l’interscambio commerciale tra i due paesi.

“Omaggio a Venezia” di Vighen Avetis all’ingresso del Teatro di Piazza Berlinguer (Valdarnopost 03.12.15)

“Omaggio a Venezia”, l’opera dello scultore armeno Vighen Avetis, che ritrae una coppia in abiti settecenteschi, rimarrà nell’ingresso del teatro comunela di Cavtiglia fino al temine della stagione. La scultura in bronzo, commissionata da privati, è stata realizzata dall’artista nel 2014.“L’omaggio di Vighen Avetis – ha affermato il Vicesindaco Filippo Boni – conferma il suo forte legame con Cavriglia. Una sorta di gemellaggio tra l’Armenia e la nostra Amministrazione Comunale nato nello scorso mese di febbraio quando Vighen decise di concedere a Cavriglia l’onore di ospitare per alcuni mesi “La Madre dell’Armenia”, l’opera scolpita in occasione del centesimo anniversario del Genocidio degli Armeni (1915 – 2015) oggi a Marsiglia ed in procinto di trasferirsi in Vaticano dove resterà, per volere dell’artista, in esposizione permanente. Sempre a Cavriglia, a testimonianza della fama e dell’enorme stima che lo scultore gode in Patria, nel mese di marzo Vighen Avetis venne insignito della massima onorificenza per gli artisti viventi da parte del Ministero della Cultura dell’Armenia”… Continua

“La memoria si contrappone all’oblio” (Quinewsvaldicchiana.it 03.12.15)

A dirlo l’ambasciatore dell’Armenia in Italia, Sargis Ghazaryan, ospite agli Oscuri in occasione della presentazione del libro di Marco Impagliazzo

TORRITA DI SIENA — Marco Impagliazzo, presidente della comunità di Sant’Egidio, ha raccontato nel libro, “Il martirio degli armeni”, il massacro subito dagli armeni, ad opera dei turchi, negli anni della prima guerra mondiale. A perdere la vita quasi un milione e mezzo di morti, episodio considerato come il primo genocidio avvenuto nel Novecento.

“Il martirio degli armeni” è stato presentato dall’autore Impagaliazzo, all’ambasciatore dell’Armenia in Italia, Sargis Ghazaryan, al sindaco Giacomo Grazie, alle autorità ecclesiastiche, ai militari e alle forze politiche al teatro degli Oscuri. L’ambasciatore si è detto molto felice del rinnovato interesse nato in Italia per questi fatti, a cento anni dalla tragedia: “Più di 4mila scuole italiane – ha detto l’ambasciatore dell’Armenia – ci hanno chiesto quest’anno informazioni e materiale didattico per poter raccontare questo genocidio agli studenti”.

Il libro nasce da un minuziosa raccolta di documenti e testi che mai sono stati pubblicati, raccontati e diffusi. “Ci sono libri importanti ed altri necessari – ha commentato ancora l’ambasciatore – Questo è un libro necessario. Io provo gratitudine e commozione e non posso che ringraziare Torrita di Siena ed il sindaco Giacomo Grazi per l’invito formulato per venire a parlare qui al teatro degli Oscuri. Raccontando fatti anche di cento anni fa si può fare prevenzione dei crimini contro l’umanità. La memoria infatti si contrappone sempre all’oblio”….Continua

Delegazione Armena a Scuola Applicazione (Ansa 02.12.15)

(ANSA) – TORINO, 2 DIC – Visita di una delegazione militare della Repubblica di Armenia alla Scuola di Applicazione dell’Esercito, a Torino. Ad accogliere gli ufficiali armeni i vertici dell’Istituto di studi militari, dove già studiano tre connazionale. La Scuola di Applicazione, polo culturale riconosciuto a livello europeo, consolida così la propria vocazione alla internazionalizzazione, contribuendo – si legge in una nota – ad accrescere il prestigio della forza armata fuori dai confini nazionali.

Armenia: scontri manifestanti polizia (Repbblicatv 02.12.15)

Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza a Yerevan e hanno cercato di bloccare una delle strade della capitale per chiedere le dimissioni del Presidente Serzh Sargsyan, che ha indetto per il 6 dicembre un referendum per cambiare la Costituzione con l’intento di togliere ai cittadini la possibilità di scegliere direttamente il presidente, conferendola al Parlamento e di estendere la carica fino a 7 anni dai 5 attuali. Ci sono stati scontri con la polizia…. Continua

Chieti. La scrittrice Arslan ed il vescovo Forte sul genocidio degli armeni (Quiauotidiano.it 01.12.15)

Nuovo appuntamento con le Quaestiones Quodlibetalis, gli incontri culturali organizzati dalla Curia Vescovile in collaborazione con l’Università “G. d’Annunzio” . Nella  sede del Rettorato in via dei Vestini, l’arcivescovo Forte dialogherà con la scrittrice Antonia Arslan sul tema del Genocidio degli Armeni, avvenuto proprio cent’anni fa mentre in Europa si combatteva la Grande Guerra 1915-  1918. L’incontro e’ fissato alle ore 17 del 2 dicembre. A seguire un dibattito aperto a tutti i partecipanti. .

Il genocidio degli armeni in scena al Teatro Il Primo: intervista a Vincenzo Liguori (Effettonapoli 26.11.15)

Basato sul romanzo capolavoro di Franz Werfel, Ricordi del Mussa Dagh, adattato da Armando Rotondi, è il primo appuntamento della rassegna teatrale “Ad Est del Mondo”, in scena il 29 novembre al Teatro Il Primo (Napoli). La rassegna, curata da Armando Rotondi e Stefano Russo, vuole portare in scena, attraverso reading artistici e monologhi, storie dai possibili “Est” del mondo (non solo geografico), focalizzando l’attenzione sul conflitto tra Occidente e Oriente, memoria e oblia, passato e contemporaneo.

Nello specifico, Ricordi del Mussa Dagh illustra il piano turco di deportazione e sterminio della popolazione cristiana armena realizzata da turchi e curdi nel 1915 e di come un gruppo di sette villaggi armeni situati alla base del monte Mussa Dagh, circa 5000 persone, decidessero di opporsi con le armi allo sterminio e di come riuscirono, asserragliati sul monte, a resistere agli assalti turchi per 40 giorni prima di essere salvati da una nave da guerra francese, che, casualmente, transitava per il golfo di Antiochia. Lo spettacolo gode del patrocinio dell’Ambasciata di Armenia in Italia, della Comunità Armena, del Forum Austriaco di Cultura e del Goethe-Institut di Napoli ed è nell’ambito delle manifestazioni per il centenario del genocidio degli armeni.

L’attore Vincenzo Liguori dà vita e voce al protagonista Gabriele nella sua presa di coscienza e di ricsoperta delle sue radici, sino al lottare senza tregua per il suo popolo, e a due protagonisti della Storia: Giovanni Lepsius ed Enver Pascià

Intervistiamo Vincenzo Liguori per “Effetto Napoli”

Quali sono gli elementi che lei considera di maggiore interesse nel testo?

Ci sono tre concetti che hanno attirato particolarmente la mia attenzione e che racchiudono il significato profondo di tutto il testo: “Io non voglio vivere, voglio avere un valore”, “L’uomo non sa chi è prima di essere stato messo alla prova” e “È possibile con un colpo di penna trapiantare un popolo di uomini civili nel deserto e nella steppa della Mesopotamia?”

Sono partito da qui per capire l’enorme forza di volontà e lo spirito di sacrificio che caratterizza Gabriele Bagaradian, un uomo borghese che decide di tornare alla vecchia casa di suo nonno dopo ventitré anni di Europa, di Parigi!

Come lui stesso li definisce: ventitré anni di completa assimilazione! ...Continua

La riforma costituzionale armena: un’anomalia nello spazio post-sovietico (Ispionline 26.11.15)

l 3 settembre 2013 il presidente armeno Serj Sargsyan coglieva l’Unione Europea e l’opinione pubblica armena impreparati informando in conferenza stampa congiunta con il presidente russo Vladimir Putin che l’Armenia, allora in procinto di firmare l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea a Vilnius, avrebbe aderito all’Unione Euroasiatica, progetto incompatibile con la prima. Il 4 settembre il presidente lanciava un’altrettanto rivoluzionaria iniziativa: una riforma costituzionale.

La costituzione armena è stata adottata nel 1995, a quattro anni dalla dichiarazione d’indipendenza. È stata poi significativamente emendata a dieci anni di distanza, nel 2005. È una costituzione rigida e gli emendamenti alla Carta devono essere approvati a maggioranza qualificata e tramite referendum. L’attuale riforma costituzionale si è dipanata in una serie di tappe. L’iniziativa presidenziale ha dato il via alla procedura di creazione di una commissione specializzata che ha steso una bozza di riforma. Il 21 agosto 2015 la bozza ha raggiunto l’Assemblea Nazionale, il parlamento armeno, per essere discussa ed eventualmente modificata. La medesima bozza è stata sottoposta anche alle valutazioni di Organizzazioni internazionali di cui l’Armenia è membro:  in particolare risultano rilevanti le osservazioni della Venice Commission of Democracy through Law, organo del Consiglio d’Europa, che nel 2014 aveva già espresso un’opinione includente sia una valutazione sui limiti della costituzione in vigore sia i possibili margini di miglioramento o vantaggi di un eventuale emendamento. Il 5 ottobre l’Assemblea Nazionale si è espressa largamente a favore della bozza e per l’indizione di un referendum popolare, la cui data è stata fissata per il 6 dicembre 2015.

Questo per quanto riguarda l’iter della riforma. Per quanto riguarda invece i contenuti della riforma occorre innanzitutto distinguere nettamente questa seconda fase riformatrice rispetto alla antecedente, di un decennio fa. Nel 2005 uno dei principali motori degli emendamenti era la necessità di portare il testo del ’95 a conformarsi con i nuovi obblighi internazionali assunti dall’Armenia in seno alle Organizzazioni internazionali di cui era divenuta membro, in modo particolare il Consiglio d’Europa. Non a caso uno degli articoli emendati riguardava l’adeguamento del diritto interno agli obblighi internazionalmente contratti.  Continua

Una nuova base aerea russa in Armenia (Caratteriliberi.eu 26.11.15)

La Russia sta perseguendo la creazione di nuove basi di difesa aerea in Asia Centrale, in Bielorussia e nel Caucaso. L’11 novembre scorso ha firmato un accordo con l’Armenia per trasformare l’aeroporto di Stepanavan – a 20 chilometri dalla Georgia − in una base per elicotteri militari russi.

L’Armenia già ospita una base per elicotteri militari russi a Erebuni. L’Armenia è a sud del Caucaso, confina con Turchia e Iran, si affaccia sul Grande Medio Oriente, perciò è un avamposto perfetto per la protezione dei confini sud della Russia e per gli interventi militari russi in Medio Oriente.

L’Armenia in cambio riceverà tecnologia militare avanzata per la propria difesa. Per l’Armenia l’accordo è importante anche come segno del continuo sostegno russo nella disputa con l’Azerbaigian sul Nagorno-Kharabak. L’Azerbaigian ha subito fatto sapere di essere pronto a ospitare basi aeree russe anche sul proprio territorio.

La base aerea servirà ai Russi anche per contrastare la cooperazione militare fra la Georgia e l’Occidente. La Georgia ha appena aperto un centro di addestramento della NATO sul proprio territorio e ha firmato un contratto con la Francia per la fornitura di un sistema di difesa aerea avanzata. Continua

Ambasciatore armeno in visita in Sicilia: ‘Con la vostra isola una storia di quindici secoli (Adnkronos 25.11.15)

“Questa visita vuole davvero capitalizzare una storia di quindici secoli di interazioni tra gli armeni e la Sicilia, di una presenza continua attraverso santi, monaci, intellettuali e generali armeni in questa straordinaria isola. Per noi è molto facile oggi costruire il nostro bilaterale, perché capitalizziamo su una storia molto ricca”. Lo ha detto l’ambasciatore armeno in Italia, Sargis Ghazaryan, in visita a Palazzo dei Normanni, per partecipare al convegno ‘Conoscere per competere, Armenia, la porta dell’Eurasia’. Un’iniziativa che ha l’obiettivo di “far conoscere opportunità di business nella repubblica che costituisce il nuovo hub di ingresso nell’Unione Economica Eurasiatica”. L’iniziativa è promossa dal deputato questore Paolo Ruggirello che su delega del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, accoglierà l’ambasciatore dell’Armenia in Italia Sargis Ghazaryan, insieme al vice presidente Giuseppe Lupo. Interverranno tra gli altri il presidente della Regione Crocetta, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, Gianluigi Mangia, membro del partenariato programmazione economica 2014-2020, Sonia Chiarotto, referente economico dell’Armenia in Italia, Nino Salerno, vice presidente dei Confindustria Sicilia. Continua