Sabato 15 novembre a Cagliari musica e immagini per unire la Sardegna con l’Armenia a cento anni dal genocidio. Comunecagliarinews.it

In programma il documentario di Marilisa Piga “Anni Settanta a Sant’Elia” e il capolavoro di Artavazd Peliscian “Il Nostro secolo”

Musiche di Irma Toudjian e Arnoldo Pontis

Alla vigilia del centenario del genocidio del 1915, che vide morire quasi due milioni di armeni, Sardegna e Armenia si incontrano in una serata che unisce le due culture attraverso musica, film e documentari.

Sabato 15 novembre alle 21 nella Sala dei Ritratti del Palazzo Siotto (in via dei Genovesi 114 a Cagliari) la XIII edizione della rassegna Le Salon de Musique – Corde sul mare propone un appuntamento unico: la  pianista armena Irma Toudjian suonerà dal vivo le musiche che accompagneranno il toccante documentario a cura di Marilisa Piga “Anni Settanta a Sant’Elia” (2014, colore), e il musicista sardo Arnoldo Pontis accompagnerà il capolavoro del regista armeno Artavazd Peliscian “Il Nostro secolo” (1982, B/N, 50 min.).

Ad aprire la serata saranno le note della “La Marche dans le désert”, in memoria della deportazione degli armeni nel deserto di Dier El Zor, e di “Adieu” e” Incertezza”: composizioni firmate da Irma Toudjian che la stessa pianista proporrà prima di passare alla proiezione del documentario “Anni Settanta a Sant’Elia”. Il docufilm sarà proposto in una versione senza dialoghi (la durata è di 19 minuti anziché degli originari 25) per lasciare che sia l’incontro tra musica e immagini a raccontare la storia del rione cagliaritano di Sant’Elia. Una storia ricostruita da Marilisa Piga partendo dal lavoro, ritrovato per caso, realizzato tra il 1975 e il 1976 dai ragazzi di una classe sperimentale della scuola media Don Milani, che filmarono con sguardo innocente e curioso la loro scuola media e il loro Borgo Vecchio dei pescatori.

La seconda parte della serata prosegue con la proiezione del film di Peliscian (1938), tra i maggiori cineasti armeni, il cui lavoro, così come l’intera vicenda personale, si lega con gli avvenimenti della sua terra. “Il Nostro secolo” è un lungometraggio dedicato alle conquiste spaziali dove, ancora una volta, il regista affronta uno dei temi a lui più cari: la sfida che l’uomo lancia nei confronti delle forze della natura.

Il costo dei biglietti è di 7 (intero) e di 5 euro (ridotto). Informazioni sul sito www.suoniepause.com o tel. 348.0362800.

Per celebrare il centenario del genocidio armeno Suoni&Pause organizza anche un altro appuntamento: il 21 novembre sarà a Cagliari Agop Manoukian, presidente onorario della Comunità degli armeni residenti in Italia, e già docente universitario di Sociologia, che presenterà il suo libro “Presenza armena in Italia- 1915-2000”, uscito per le edizioni Guerini e associati.

Le Salon de Musique – Corde sul mare è ideata dall’associazione culturale Suoni&Pause, di cui Irma Toudjian è direttore artistico, per creare dei momenti di attenzione verso la musica colta e mettere in luce i giovani talenti.

E’ realizzata  con il contributo  della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla Cultura, Comune di Cagliari, Cagliari 2019 capitale europea della cultura 2019,  Odradek Records, Fondazione “Giuseppe Siotto”.

Artavazd Pelescian. Nasce nel 1938 a Leninakan (oggi Gyumri), in Armenia. Studia in un istituto tecnico e lavora come disegnatore industriale, ma si interessa anche di musica e cinema. Nel 1963 si trasferisce a Mosca per iscriversi al VGIK, dove studia le opere di Ejzenstejn, Vertov, Romm e Jutkevič, ma anche di alcuni registi occidentali le cui opere erano state importate in Unione Sovietica con la destalinizzazione (Fellini, Antonioni, Resnais). Per il VGIK gira i primi lungometraggi: Pattuglia di montagna (1964), Il cavallo bianco (1965), La terra degli uomini (1966). Nel 1967 si diploma con un corto dedicato alla rivoluzione d’ottobre e ai suoi effetti sulla storia del ventesimo secolo, L’inizio, che anticipa i caratteri della produzione successiva: uso di materiali di repertorio, montaggio anti-naturalistico, musica che fa da contrappunto alle immagini. Il successivo Noi (1969), un poema visivo dedicato all’Armenia e al suo popolo, mostra la raggiunta maturazione del regista e applica pienamente i principi del “montaggio della distanza” da lui teorizzati. Dopo un decennio di inattività, nel 1982 filma il suo film più lungo, Il nostro secolo, un documentario sperimentale dedicato alle conquiste spaziali. Tra il 1992 e il 1993 gira i suoi ultimi due cortometraggi, Fine e Vita. (Fonte: Wikipedia)

Marilisa Piga. Autrice e regista, nel 1976 ha creato a Cagliari il Cinestudio Spazio a… aprendo così per la prima volta in Sardegna un centro di aggregazione attrezzato per eventi teatrali, musicali e cinematografici. Ha organizzato rassegne di cinema d’essai e spettacoli con gruppi dell’avanguardia teatrale e musicale nazionale e internazionale, portando per la prima volta nell’isola solisti e gruppi di musica jazz tra i più apprezzati. Inoltre ha allestito concerti di musica colta e contemporanea anche in sincrono con eventi di arte visiva.

Ha organizzato – a fianco dei concerti e degli spettacoli – seminari e laboratori che hanno aperto la strada alla formazione di un’inedita generazione di addetti ai lavori ancora oggi in produzione in Sardegna.

Dal 1980 al 1994 ha lavorato presso la Biblioteca Universitaria di Cagliari seguendo il settore delle nuove acquisizioni. Dal 1980 al 1992 ha collaborato stabilmente con la sede regionale RAI per la Sardegna, scrivendo e realizzando serie di programmi radiofonici condotti personalmente al microfono. Ha realizzato documentari dedicati a personalità d spicco del panorama culturale sardo: “Inventata da un dio distratto” (1999), dedicato a Maria Lai, “Lilliu prof. Giovanni” (2013), che ripercorre la figura dell’archeologo Giovanni Lilliu. Attualmente, insieme all’autrice e regista Nicoletta Nesler, sta lavorando al documentario  “Lunàdigas”, sull’ancora poco esplorato mondo delle donne che hanno scelto di non avere figli.

Arnaldo Pontis. Informatico di professione, musicista elettronico per passione. Vive e lavora a Cagliari e si occupa da molti anni di nuove tecnologie con produzioni al confine tra multimedia, video e computer art, poesia, musica elettronica e rumorismo industriale. E’ uno dei redattori italiani della rivista newyorkese Chain DLK (http://www.chaindlk.com) per cui si occupa di recensioni di musica elettronica, noise e industrial. Ha fondato a Cagliari, nel 1994 con Roberto Belli il progetto di musica e poesia Machina Amniotica, condiviso oggi anche con Marco Rocca e Paola Cireddu, e dal 1995 collabora con Corrado Altieri nel duo di musica elettronica TH26. Entrambi i due progetti musicali sono oggi considerati dei gruppi storici di riferimento nella scena musicale in Sardegna.

Irma Toudjian. Pianista e compositrice di origine armena. Nata in Libano, ha perfezionato gli studi musicali a Parigi presso l’Ecole Normale Supérieure de Musique/Alfred Cortot.

Dal 1990 si è stabilita a Cagliari dove nel 1994 ha fondato l’Associazione Suoni & Pause.

Ha ideato e organizzato per dieci anni il concorso per pianoforte Premio Gramsci e, dal 2001, due festival che hanno annualmente luogo a Cagliari: Le Salon de Musique e Racconti d’Armenia. Il festival Les Arts Florissants de la Sardaigne, ha luogo a Parigi ogni anno.

Ha inciso tre CD delle sue composizioni: Ritratti nel 2005, March in the desert nel 2008, L’Attente nel 2011 e nel 2006 il CD Aghen che contiene un’ampia raccolta di musiche armene di Komitas e Gurdjieff/de Hartmann.

Presentazione del libro fotografico ‘Jorney to Armenia’ di Silvia Camporesi

Venerdì 24 ottobre, alle ore 21.15, alla biblioteca San Giovanni, l’associazione culturale Centrale Fotografia presenterà il libro fotografico “Jorney to Armenia” di Silvia Camporesi. Interverranno l’autrice, Antonella Monzoni (redazione Gente di Fotografia) e Marcello Sparaventi (Centrale Fotografica).

Info: www.biblioteca.comune.pesaro.pu.itwww.centralefotografica.com
biblioteca San Giovanni, tel 0721/38770, mail: www.biblioteca.comune.pesaro.pu.it.

Journey to Armenia
Il punto di partenza dal quale il libro prende il titolo è il viaggio in Armenia compiuto dallo scrittore russo Osip Mandel’štam nel 1930. Silvia Camporesi ha ripercorso le tracce di quel viaggio alla ricerca dei luoghi sacri, delle atmosfere e dei paesaggi che hanno affascinato lo scrittore russo. L’Armenia, regno di pietre urlanti, diviene luogo di esplorazione fotografica e culturale, tanto nelle ricerche di paesaggio, quanto nelle immagini di chiese e monasteri dalle tipiche architetture, posizionate in luoghi impervi, ben allineate ai profili dei monti circostanti e impreziosite da croci in pietra (khatchkar). Su tutte le immagini del progetto Silvia Camporesi interviene con processi di modifica, aggiunta o sottrazione di elementi, mutazione delle proporzioni di soggetto e sfondo, al fine di rendere questi luoghi ulteriormente staccati dal reale, sospesi, sempre in bilico fra finzione e realtà.
Edizione Gente di Fotografia, Palermo, 2014

Silvia Camporesi
Nata a Forlì nel 1973, laureata in filosofia, vive e lavora a Forlì. Attraverso i linguaggi della fotografia e del video costruisce racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale. Dal 2003 tiene personali in Italia – Dance dance dance al MAR di Ravenna nel 2007; La Terza Venezia alla Galleria Photographica fine art di Lugano nel 2011; Souvenir Universo alla Galleria Z2O di Roma nel 2013 e all’estero -Terrestrial clues all’Istituto italiano di cultura di Pechino nel 2006; À perte de vue alla Chambre Blanche in Quebec (CAN) nel 2011; 2112, al Saint James Cavalier di Valletta (Malta) nel 2013. Fra le collettive ha partecipato a: Italian camera, Isola di San Servolo, Venezia nel 2005; Immagini a contatto al Fotomuseo G. Panini di Modena nel 2006; Confini al PAC di Ferrara nel 2007; Con gli occhi, con la testa, col cuore al Mart di Rovereto nel 2012. Nel 2007 ha vinto il Premio Celeste per la fotografia; è fra i finalisti del Talent prize nel 2008 e del Premio Terna nel 2010; ha vinto il premio Francesco Fabbri per la fotografia nel 2013.

dal Comune di Pesaro
www.comune.pesaro.pu.it