Lettera aperta. STOP ALLA FORMULA 1 IN AZERBAIGIAN!
In Europa c’è un’altra guerra che si sta pericolosamente sviluppando: c’è un altro popolo aggredito e un altro Stato aggressore che però si fa forte delle relazioni economiche e del suo gas per agire impunito e indisturbato. E che continua ad armarsi pericolosamente.
Così come è stato escluso dalla FIA il gran premio di Formula 1 di Sochi (Russia) CHIEDIAMO CHE VENGA BOICOTTATO PER LA PROSSIMA STAGIONE IL GRAN PREMIO DELL’AZERBAIGIAN A BAKU.
Nelle scorse settimane; infatti, l’Azerbaigian ha nuovamente attaccato il territorio sovrano della repubblica di Armenia. Conquistato quasi tutto il Nagorno Karabakh (Artsakh) con la guerra scatenata nel 2020, il regime di Aliyev ha rivolto ora le proprie minacciose attenzioni verso un Paese membro delle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa.
La nuova campagna militare azera di settembre è costata agli armeni oltre duecento morti, oltre trecento civili abitazioni distrutte, almeno diciassette prigionieri sulla cui sorte nulla si sa.
I video di soldatesse armene amputate e profanate o di prigionieri armeni disarmati falciati a colpi di mitra hanno fatto il giro del mondo e le agghiaccianti immagini hanno testimoniato la crudeltà dei militari dell’Azerbaigian.
LO SPORT NON AVALLI LA POLITICA DI UNO STATO AGRESSORE CHE FA DELLA GUERRA LO STRUMENTO PER LE RELAZIONI CON IL PAESE CONFINANTE!
Lo sport italiano si mobiliti per lanciare un chiaro segnale al regime di Aliyev.
Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” si unisce alla campagna internazionale per fermare la Formula Uno in Azerbaigian.
www.comunitaarmena.it