ROMA – 24 aprile – “Passi della Memoria”, una marcia per ricordare il genocidio armeno

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«PASSI DELLA MEMORIA»

IN PIAZZA PER RICORDARE

IL CENTENARIO DEL GENOCIDIO ARMENO

Passi della memoria”, organizzata dal «Comitato romano per il centenario del genocidio armeno» che raccoglie associazioni armene e italiane unite nel ricordo del Metz Yeghern (Il Grande Male), vuole riaffermare il valore della Memoria come strumento per sconfiggere i grandi crimini.

«Chi ricorda più lo sterminio degli armeni» disse Hitler alla vigilia dell’occupazione della Polonia.

Il primo genocidio ad essere perpetrato, il primo ad essere negato, il primo ad essere dimenticato. Ma chi voleva l’annientamento del popolo armeno, ha fallito nel suo obiettivo, e a distanza di un secolo il ricordo di quel crimine contro l’umanità non è svanito.

Per commemorare l’orrore del 1915, contro ogni forma di negazionismo, armeni, italiani, rappresentanti delle comunità straniere, associazioni e istituzioni educative si ritrovano in piazza il 24 aprile.

 

         SI TRATTA DELLA PRIMA MANIFESTAZIONE DEL GENERE DAL 1975 A OGGI.

 

«Commemorare oggi un genocidio è avanzare verso la pace per mettere fine all’odio. Il 2015 può diventare per tutti il punto di svolta, una data che permette di affermare con forza la nostra volontà di pace, il rigetto di ogni forma di sterminio quale soluzione di contraddizioni sociali, economiche, religiose e ideologiche all’interno della stessa nazione, come i genocidi in corso nel mondo anche oggi dimostrano» si legge nel messaggio inviato nelle scorse settimane dagli organizzatori dell’evento.

 

Appuntamento 24 APRILE ore 15,00 a Porta Pia .

 


 

Comunicato stampa (con preghiera di diffusione)

CON GLI ARMENI, IN PIAZZA A ROMA.
PER RICORDARE IL LORO GENOCIDIO
Venerdì 24 aprile, alle ore 15, da Porta Pia prende avvio la camminata silenziosa «Passi della Memoria» organizzata dal COMITATO ROMANO PER IL CENTENARIO DEL GENOCIDIO ARMENO, che raccoglie associazioni armene e italiane unite nel ricordo del Metz Yeghern (Il Grande Male).

Le parole di papa Francesco, e la vastissima eco che esse hanno avuto sulla stampa mondiale, hanno riconosciuto come “genocidio” le stragi di Armeni del 1915, infrangendo un tabù di opportunismo che durava da troppo tempo, anche se purtroppo ancora si nota da parte del governo italiano una certa ritrosia, che non fa fare una bella figura al nostro Paese.

«Passi della Memoria» non sarà una marcia contro la Turchia (tra l’altro la Questura ha vietato il passaggio sotto la sede dell’ambasciata turca) ma l’affermazione di una volontà di pace universale volta a ripudiare ogni forma di sterminio e negazionismo. Non dunque una manifestazione CONTRO ma PER, in difesa di quei principi di tolleranza e convivenza che stanno alla base della nostra società europea.

Nello spirito della manifestazione, il Comitato auspica la presenza di associazioni laiche e religiose, di sindacati, e associazioni di studenti; tutti insieme per essere accanto a quanti hanno subito e tuttora subiscono un genicidio e per riaffermare il ripudio di tutte quelle pericolose teorie che professano la pretesa superiorità di una razza sull’altra.

COMITATO CENTENARIO GENOCIDIO ARMENO – ROMA

APPUNTAMENTO IL 24 APRILE ALLE ORE 15,00 A PORTA PIA
La camminata si snoderà per via XX settembre, largo Santa Susanna, via Bissolati per raggiungere infine il khachkar nello slargo antistante la chiesa armena di san Nicola da Tolentino.

 

Il Consiglio per la comunità armena di Roma lancia la campagna video su bus e metro “Una Tragedia che non ha parole…da cent’anni”

Il «Consiglio per la comunità armena di Roma» comunica che il giorno 12 aprile è partita la campagna informativa dal titolo “Una tragedia che non ha parole” realizzata in occasione del centenario del genocidio armeno.
Si tratta di uno spot della durata di quindici secondi che verrà proiettato a rotazione sul circuito video degli autobus di Roma, nelle carrozze metro della capitale e sulla rete di trasporto pubblico di Siena e Arezzo.
La sequenza si apre con l’indicazione delle date del genocidio armeno per poi mostrare un uomo con la bocca cucita, simbolo di una tragedia che non ha parole. Il riferimento è al perdurante negazionismo turco e all’atteggiamento di complice silenzio di molte diplomazie (compresa quella italiana) che temono di pregiudicare i rapporti con la potente Turchia e sacrificano la tragedia armena sull’altare degli interessi economici e delle convenienze politiche.
La comunicazione è a cura di Matteo Bernardi (art director) e di Gabriele Puzzilli (copywriter) per Garage11. Fotografia di Elena Boccoli.
Sarà sul circuito Moby tv di Class Pubblicità fino al 26 aprile compreso.

Guarda lo spot

 

 

ROMA – Vittoriano – Fino al 3 maggio 2015 – Mostra: ARMENIA. IL POPOLO DELL’ARCA

ARMENIA. IL POPOLO DELL’ARCA

 

Con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico italiano e internazionale in una suggestiva esperienza di esplorazione della ricca cultura armena, la mostra “Armenia. Il popolo dell’Arca ” si svolgerà dal 6 marzo al 3 maggio nel Salone Centrale del Complesso del Vittoriano in occasione del Centenario della commemorazione del Genocidio armeno ed è promossa dal Ministero della Cultura armeno , dall’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia  e dall’Ambasciata della Repubblica d’Armenia presso la Santa Sede e SMOM, in collaborazione con la Congregazione Armena Mechitarista.

L’esposizione, a cura dell’Unione degli Armeni d’Italia, vuole raccontare una delle più floride culture del mondo antico. L’Armenia ha una storia ricca di fascino che affonda le sue radici nella tradizione biblica del Diluvio Universale, emblema di rinascita e di nuova vita. E’ proprio alle pendici dell’Ararat, sulla cui cima si era arenata l’Arca di Noè, che nel VII sec. a.C. si formò il popolo armeno.

 

Ancora oggi il monte Ararat è un richiamo simbolico fondamentale per l’Armenia, che nel 301 d.C. fu il primo paese al mondo ad adottare il Cristianesimo come religione di Stato. La mostra si articolerà in sette sezioni ricche di reperti archeologici, codici miniati, opere d’arte, illustrazioni e documenti, che racconteranno anche i rapporti tra l’Italia e l’Armenia e la ricchezza storica e artistica della presenza armena nel nostro paese.

 

Vai al sito dell’evento

CITTA’ DI CASTELLO – Fino al 3 maggio 2015 – Mostra sul Centenario del Genocidio Armeno 1915 – 2015

 

IlGrandeMale, LocandinaA4

Città di Castello 10 aprile 2015 ore 17.00

Inaugurazione Mostra di Paolo Cossi

(dal 10 aprile al 3 maggio)

IL PADRE – film di Fatih Akim dal 9 aprile al cinema

 

the cut scena

 

DAL 9 APRILE NEI CINEMA

«IL PADRE» di Fatih Akim

 

 

Cent’anni fa come oggi: è una ferita sempre aperta, una frustata prima inferta e poi, vigliaccamente, negata. La follia di ieri dove ritrovare l’eco (basta sapere ascoltare) di quella di adesso. Un dramma umano ancora prima che epico, «Il padre» di Fatih Akin, un’epopea individuale e collettiva narrata con sguardo convenzionale, ma «politicamente» non trascurabile nel momento in cui mostra, la banale, ingiustificabile (e attualissima), assurdità dell’odio per l’altro, il «nemico», il diverso.
Capitolo più debole (e prevedibile) della sua altrove straordinaria trilogia sull’amore, la morte e il diavolo, l’ultimo film di Akin narra l’odissea dell’armeno errante: il fabbro Nazaret (il «profeta» Tahar Rahim ) che, sopravvissuto miracolosamente, nel 1915, al genocidio commesso dai turchi cerca di ricongiungersi, viaggiando per mezzo mondo, alle sue figlie. Testimone, ostinato e muto, dell’orrore: metafora vivente di un popolo condannato – anche dalla Storia – al silenzio. Un’avventura esistenziale – là dove rinunciare significa morire – feroce e disperata, un kolossal doloroso che parte col piede sbagliato (immerso in una patina fasulla), per poi riprendere respiro quando si muove in esterni, specie nelle (potenti) scene di massa. Condizionato da un approccio sin troppo didascalico, ambizioso al di sopra delle sue possibilità, «Il padre» (che ha qualche similitudine nell’intreccio con «The water diviner») è pur sempre però una pellicola sull’eccidio degli armeni cristiani (trucidati dai musulmani) girata, nonostante le continue minacce ricevute, da un regista di origine turca. Non è un particolare senza importanza: specie se chi sta dietro la macchina da presa è sicuro che «per l’arte vale la pena anche morire».

(da La Gazzetta di Parma)

 

SCHEDA
(The cut)
REGIA: FATIH AKIN
SCENEGGIATURA: FATIH AKIN e MARDIK MARTIN
FOTOGRAFIA: RAINER KLAUSMANN
MONTAGGIO: ANDREW BIRD
INTERPRETI: TAHAR RAHIM, SIMON ABKARIAN, HINDI ZAHARA, KEVORK MALYKAN, ARSINEE KHANJIAN
Ger/Fra/Pol/Ita/Can/Tur 2014, colore, 2 h e 18’
GENERE: STORICO/DRAMMATICO

TV2000 – Sabato 18 aprile alle h 22,45 I Martiri dell’Ararat

Sabato 18 aprile alle h 22,45 andrà in onda su Tv2000 – emittente televisiva dei vescovi italiani – (canale 28 del Digitale terrestre o in streaming su www.tv2000.it) “Indagine ai Confini del sacro” il settimanale di inchiesta giornalistica scritto e condotto da David Murgia. La prima puntata sarà dedicata a “I Martiri dell’Ararat”, puntata incentrata sul genocidio armeno di cui ricorre il centenario il 24 aprile 2015 e di cui Papa Francesco ha parlato. Storie, interviste, profumi e sangue sul Metz Yeghern, il “Grande Male” che ha causato lo sterminio di 1 milione e mezzo di armeni. Qui trovate il link di una piccola anticipazione che è andata in onda per il nostro Tg: https://youtu.be/yfW217ocv8o

ROMA – 14 aprile 2015 – Concerto del Coro “Notre Dame D’Armenie”.

COMMEMORAZIONE PER IL CENTENARIO
DEL GENOCIDIO ARMENO

LA CONGREGAZIONE DELLE
SUORE ARMENE DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE

È lieta di invitarla al concerto del
“CHOEUR NOTRE-DAME D’ARMENIE”
I grandi classici della musica armena ed europea
Sotto la direzione del Maestro Robert Mlkeyan
Direttore del Coro Nazionale d’Armenia

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ROMA – 12 aprile 2015 – Concerto commemorativo di canti ed inni armeni

LA MEMORIA CANTA IL TRIONFO DEI MARTIRI
concerto commemorativo di canti ed inni armeni

In Memoria del Centenario “Grande Male”
1915-2015
e in occasione della proclamazione di
San Gregorio di Narek Dottore della Chiesa Universale

Presidenza
di Sua Eminenza
Leonardo Cardinale SANDRI
Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali
e
di Sua Beatitudine
NERSES BEDROS XIX
Catholicos Patriarca degli armeni cattolici

in presenza dei pellegrini venuti a Roma da tutte le parti del mondo

CANTERANNO

il coro “Grung”
del Patriarcato Armeno Cattolico in Libano

il coro “Diramair Hayastani”
delle Suore Armene dell’Immacolata Concezione dell’Armenia

Domenica 12 aprile alle ore 19:00
Nella Chiesa di San Nicola Da Tolentino, 17 a Roma

VATICANO 12 aprile 2015 – Santa Messa del Papa per il centenario del Metz Yeghern

Domenica 12 aprile 2015, ore 9.00

(domenica della Divina Misericordia)

Basilica di San Pietro

In occasione del centenario di Metz Yeghern, il “Grande Male”,
PAPA FRANCESCO

celebra una solenne Santa Messa
per i fedeli di rito armeno .

ROMA – 09 aprile 2015 – Convegno «Memoria come prevenzione dei genocidi»

untitled«Memoria come prevenzione dei genocidi»
convegno a Roma in occasione del centenario
del Medz Yeghern

Roma 9 aprile 2015
ore 15.00- 18.00
Sala della Protomoteca del Campidoglio.

ALLA SALA PROTOMOTECA DEL CAMPIDOGLIO UN CONVEGNO PER NON DIMENTICARE

Il «Consiglio per la Comunità armena di Roma» annuncia che in data 9 aprile 2015 (ore 15.00 – 18.00) presso la sala della Protomoteca del Campidoglio, nell’ambito delle manifestazioni in programma per ricordare il centenario del Metz Yeghern (“il Grande Male, il genocidio armeno), si terrà un convegno di carattere prevalentemente giuridico e sociologico al quale prenderanno parte illustri esponenti del mondo accademico e del diritto.
L’evento è organizzato con il patrocinio dell’ambasciata della Repubblica di Armenia in Italia.
Scopo della conferenza è quello di focalizzare il tema dello sterminio di massa, decontestualizzato dal fatto storico fine a se stesso e inserito in un percorso di valorizzazione della Memoria storica e giuridica che richiami le tragedie del Novecento e le utilizzi come strumento di riflessione e comparazione. Nell’ambito dei lavori verrà anche svolte riflessioni sui concetti di “negazionismo” e “riparazione” come corollari al tema principale e con particolare riferimento alla tragedia del 1915.
Ai lavori parteciperanno i sociologi Maria Immacolata Macioti e Agopik Manoukian, il giurista  Carmelo Domenico Leotta, la filosofa nonché membro del comitato scientifico per il museo della Shoah Donatella Di Cesare, il giornalista Piero Marrazzo, il giurista e presidente della sezione italiana di Amnesty International Antonio Marchesi, l’arch. Karekin Cricorian responsabile cultura del Consiglio per la comunità armena di Roma.
Sono previsti interventi di saluto anche da parte di comunità straniere.

CONSIGLIO PER LA COMUNITA’ ARMENA DI ROMA
email@comunitaarmena.it