Tesori di Armenia, natura e storia – Viaggio in Armenia 11 -20 luglio 2015
Tesori di Armenia, natura e storia
11 – 20 Luglio 2015 viaggio accompagnato da Nadia Pasqual autrice della gjuida di viaggio
“Armenia e Nagorno Karabakh”
Tesori di Armenia, natura e storia
11 – 20 Luglio 2015 viaggio accompagnato da Nadia Pasqual autrice della gjuida di viaggio
“Armenia e Nagorno Karabakh”
“La memoria degli alberi”
Fotografie di Kathryn Cook
a cura Annalisa D’Angelo
Lo sguardo poetico e documentario di una fotografa americana sul genocidio armeno in una mostra che la Galleria del Cembalo apre al pubblico, dal 23 aprile al 27 giugno 2015.
“Gli alberi di Gelso fanno la guardia, nonostante il passaggio del tempo
ad Ağaçlı, formando una macchia verde nel polveroso terreno dell’Anatolia,
nutriti dalla sorgente che scende a cascata dalla valle sovrastante.
Rami estesi come in una dichiarazione, le foglie nutrono
un universo, chiuse da un filo. La seta, tessuta da grossi vermi su queste foglie
risiedono sul pavimento delle case del villaggio e annidati nei giardini.
Qui, ogni albero assorbe la pioggia e il vento, il sole e la tristezza;
spinge le sue radici nella profondità del suolo di Ağaçlı e sono testimoni.
I segreti dei secoli sono ombre sotto i grossi rami. Ma non ci diranno in modo semplice
cosa è successo qui, o lì. Restano immobili, quiescenti, tornando alla storia solo quando appellati.”
Kathryn Cook
Come fotografare quello che non c’è più e che si è cercato di cancellare?
Per sette anni, Kathryn Cook è stata impegnata in un paziente lavoro alla ricerca delle tracce del genocidio degli Armeni – il primo della storia del Ventesimo secolo – che ha causato la morte più di un milione di Armeni in Turchia. Con uno stile fotografico contemporaneo, dove la poesia accompagna la memoria, Kathryn Cook riesce a scoprire i fili di una storia frammentata, fatta di detto e non detto, attraverso le testimonianze degli Armeni e dei Turchi incontrati in Armenia, in Turchia, in Libano, in Siria, in Israele e in Francia. Kathryn Cook si sofferma qui sulle tracce di questa eredità che circoscrive in una narrazione delicata che mescola foto in bianco e nero a colori.
Con questo lavoro eccezionale, l’autrice propone un nuovo modo di rappresentare la sofferenza e il male procedendo attraverso ripetizione e simboli. Il titolo “La memoria degli alberi” si riferisce al villaggio turco di Agacli (il posto degli alberi), nella Turchia dell’est, che Kathryn Cook ha fotografato a lungo e che costituisce in un certo senso la metafora del suo percorso artistico. Questo villaggio che era armeno prima del 1915 è oggi abitato da una maggioranza curda che ha fatto rinascere la tradizione della tessitura della seta come veniva praticata un tempo dagli Armeni.
Nata nel 1978 negli Stati Uniti, Kathryn Cook vive oggi a Londra.
Le sue fotografie compaiono regolarmente sulla stampa (The New Yorker, The New York Times, Time, Stern, Le Monde 2, The Independent…) ed hanno ricevuto numerosi riconoscimenti tra i quali Inge Morath Award (2008), il Aftermath Project Grant (2008), il Enzo Baldoni Award (2008), il Alexia Foundation Grant (2012). Per portare a termine il lavoro ha beneficiato del programma di Ateliers de L’Euroméditerranée (Marsiglia-Provenza 2013).
Le sue fotografie rappresentano la topografia, la memoria, l’oblio e mostrano sottilmente come la percezione di un paesaggio muta quando si sa quello che lì è accaduto. Molto più di una semplice documentazione di fatti, queste trasmettono la carica emozionale della Storia.
Galleria del Cembalo
Largo della Fontanella di Borghese, 19 – Roma
23 aprile / 27 giugno 2015
ORARIO
mercoledì, giovedì e venerdì: 17.00 – 19.30
sabato: 10.30 – 13.00 e 16.00 – 19.30
lunedì, martedì e le mattine di mercoledì, giovedì e venerdì: apertura su appuntamento
Ufficio stampa Galleria del Cembalo
Davide Macchia | ufficiostampa@galleriadelcembalo.it
tel. 06 83081425 | cel. 340 4906881
www.galleriadelcembalo.it
@grandeguerra.eu
Il genocidio degli Armeni e la prima Guerra mondiale
3° Convegno nazionale
sull’insegnamento della storia nell’era digitale
Piacenza, 21 22 23 maggio 2015
Auditorium della Fondazione
via Santa Eufemia 12, Piacenza
–Pro Armenia. Voci ebraiche sul genocidio della Giuntina alla presenza di Antonia Arslan e Schulim Vogelmann – giovedì 14 maggio alle ore 16.00 nello Spazio Autori.
–Il genocidio armeno. 100 anni di silenzio di Arkadia con gli autori Alessandro Aramu e Anna Mazzone – domenica 17 maggio alle ore 18.00
–Mayrig – a cura di Letizia Leonardi – Edizione Divinafollia- Ararat Lunedì 18 maggio ore 16.30 (sala avorio)
–AmarArmenia di Diego Cimara – – Edizione Divinafollia- Ararat Lunedì 18 maggio ore 16.30 (sala avorio)
>>Vai al sito RAI STORIA – Documentario
Cent’anni di storia, prima dimenticata, poi negata nonostante la mobilitazione internazionale. Anche di recente, con la dura risposta turca alla condanna di papa Francesco. Eppure i numeri sono impietosi, un milione di morti: è il genocidio degli Armeni, nel 1915.
Una tragedia che ha le sue radici nel 1894, con le prime, violente repressioni della protesta armena da parte degli ottomani e della fazione dei “giovani turchi”, dopo secoli di pacifica convivenza, e culmina con le stragi del 1915, complice l’ingresso della Turchia in guerra. A scatenare la violenza è la decisione di alcuni armeni di arruolarsi nell’esercito russo. Tanto basta perché i turchi comincino a uccidere i soldati armeni del proprio esercito e l’elite culturale di quel popolo, a Istanbul. Ed è solo l’inizio: leggi speciali, deportazioni, massacri.
La notizia del genocidio comincia a diffondersi, nel mondo. Le reazioni sono indignate. Gli Stati Uniti inviano aiuti, l’Inghilterra, a fine guerra, preme perché si arrivi a un processo. I responsabili delle stragi vengono condannati a morte, ma riescono a fuggire. La vendetta armena li raggiungerà lo stesso.
Poi, nel 1923, nasce la nuova Turchia di Ataturk. Il genocidio diventa argomento scomodo, al punto che, oggi, sono moltissimi i turchi che negano quanto accaduto cento anni fa e persino la parola “genocidio” è vietata.
Il genocidio armeno
con Marcello Flores
di Massimo Gamba
Il Consiglio per la comunità armena di Roma, aveva inoltrato, nei giorni scorsi, una lettera al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarela con la richiesta di un messaggio in occasione del 24 aprile.
Il 23 aprile u.s., La Presidenza della Repubblica Italiana ha inviato una lettera di solidarietà a firma del Consigliere Diplomatico del Presidente della Repubblica, Ambasciatore Antonio Zanardi Landi, che condividiamo con tutti voi.
N.B.: La lettera è stata letta durante l’evento “Cento Passi per la Memoria” del 24 aprile u.s. a Roma
Questa sera le arcate esterne del Colosseo, uno dei monumenti più famosi del globo e il simbolo di Roma nel mondo, si spegneranno dalle 22.00 alle 22.15 per ricordare le vittime del genocidio compiuto all’inizio del XX secolo ai danni del popolo armeno. Lo comunicato in una nota il Campidoglio. L’iniziativa intende ricordare il centesimo anniversario dell’eccidio, uno dei più grandi massacri del ‘900 Novecento, e si svolgerà contemporaneamente anche a Parigi, dove saranno spente le luci della Tour Eiffel.
“In occasione del centesimo anniversario del genocidio armeno vogliamo esprimere il nostro cordoglio per una delle pagine più buie della storia. Il genocidio armeno si è purtroppo consumato tra l’indifferenza dei popoli, dando modo ad altre menti tiranne di pensare nuovi genocidi. La Shoah, lo sterminio compiuto per mano nazista e fascista, è succeduto a quello armeno ed ha trovato spazio proprio in quell’indifferenza”, a dichiararlo il Presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici.
Armenia, Campidoglio: stasera spente luci esterne al Colosseo in ricordo del genocidio
Questa sera le arcate esterne del Colosseo, il monumento simbolo di Roma nel mondo, verranno oscurate dalle 22 alle 22.15, in memoria del genocidio compiuto all’inizio del XX secolo ai danni del popolo armeno. L’iniziativa intende ricordare il centesimo anniversario dell’eccidio, comunemente riconosciuto come il primo genocidio del novecento, e si svolgerà contemporaneamente anche a Parigi, dove saranno spente le luci della Tour Eiffel. Anche il Papa, nei giorni scorsi, ha voluto ricordare i martiri armeni con una messa celebrata in San Pietro alla presenza del Presidente della Repubblica di Armenia Serzh Sargsyan. Continua
(ANSA) – ROMA, 24 APR – Questa sera le arcate esterne del Colosseo, il monumento simbolo di Roma nel mondo, verranno oscurate dalle 22 alle 22.15 in memoria del genocidio compiuto all’inizio del XX secolo ai danni del popolo armeno. Lo rende noto un comunicato del Campidoglio. L’iniziativa intende ricordare il centesimo anniversario dell’eccidio, comunemente riconosciuto come il primo genocidio del Novecento, e si svolgera’ contemporaneamente anche a Parigi, dove saranno spente le luci della Tour Eiffel.
Comunicati stampa
23/04/2015
2027
La Presidente della Camera, Laura Boldrini, in Aula ricorda 100° anniversario Genocidio Popolo armeno
“Colleghi,
è stato chiesto di ricordare anche in quest’Aula il 100° anniversario del Genocidio del Popolo armeno che ricorrerà domani 24 aprile.
La vicinanza del Parlamento italiano al popolo armeno sarà confermata dalla presenza delle delegazioni delle Commissioni affari esteri della Camera e del Senato alla commemorazione del “Grande Male” che si svolgerà dopodomani a Yerevan.
Proprio la scorsa settimana il Parlamento europeo – nel richiamare un suo precedente pronunciamento del 1987 – ha approvato a larga maggioranza una risoluzione con cui ha reso omaggio alla memoria delle vittime armene e ha proposto l’istituzione di una Giornata europea del ricordo dei genocidi, al fine di sottolineare il diritto di tutti i popoli e di tutte le nazioni alla pace e alla dignità.
In uno spirito di solidarietà tra popoli e nel ricordo di quei tragici eventi che hanno condotto alla morte di oltre un milione e mezzo di persone innocenti, invito l’Assemblea ad osservare un minuto di silenzio.”
Armeni: minuto di silenzio Senato per centenario genocidio
Tre quarti di un popolo scomparvero nei mille modi dell’orrore
(ANSA) – ROMA, 23 APR – “Circa tre quarti del popolo armeno scomparvero in Turchia nei mille modi dell’orrore”. Citando un’intervista del 1915 a Giacomo Gorrini, console italiano a Trebisonda, la senatrice Emilia Grazia De Biasi (Pd) ricorda in Aula al Senato la ricorrenza, che cade domani 24 aprile, del centenario del genocidio armeno. Dopo il suo intervento è stato osservato dall’Assemblea un minuto di silenzio.