Premesso che dall’11 al 22 novembre 2024 l’Azerbaigian ospiterà COP29, conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico;
Considerato che l’Italia ha ottimi rapporti commerciali e politici con Baku e intrattiene una proficua collaborazione anche nel campo energetico, il che ci posiziona fra i primissimi partner europei dell’Azerbaigian;
Valutato che è interesse dell’Italia che l’area sud caucasica sia pacificamente stabilizzata e pertanto vengano incoraggiate tutte le azioni che promuovano un aumento di fiducia tra Armenia e Azerbaigian e la firma di un definitivo accordo di pace;
Preso atto che, dopo i recenti conflitti, risultano ancora trattenuti, con differenti motivazioni, a Baku, 23 prigionieri di guerra armeni e altri detenuti le cui famiglie attendono da tempo il ritorno a casa;
Considerato che il loro rilascio rappresenterebbe un segnale positivo nelle relazioni fra i due Paesi e avrebbe ulteriori positive ricadute su tutta l’area regionale e sulla stessa COP29;
i sottoscritti, deputati e senatori della repubblica italiana chiedono al Governo
• di sensibilizzare il partner azero affinché in concomitanza con l’evento COP29 proceda, quale gesto di buona volontà e in segno di amicizia con l’Italia, alla liberazione di tutti i prigionieri e detenuti armeni;
• di curare, qualora necessario anche con mezzi propri, il ritorno a casa degli stessi;
di comunicare ad Armenia e Azerbaigian l’impegno dell’Italia finalizzato al raggiungimento di un accordo definitivo di pace nella regione.
On. Alessandro Battilocchio -FI
On. Brando Benifei- PD Eurodeputato
On. Deborah Bergamini- FI
On. Simone Billi- Lega
Sen. Stefano Borghesi-Lega
Sen. Susanna Camusso-PD
On. Andrea Casu- PD
On. Giulio Centemero- Lega
Sen. Gian Marco Centinaio – Lega
On. Alessandro Colucci- Noi moderati
Sen. Andrea De Priamo- FdI
On. Gianmauro Dell’Olio- 5 Stelle
On. Benedetto Della Vedova – + Europa
Sen. Graziano Delrio – PD
Sen. Gabriella di Girolamo – 5 Stelle
On. Piero Fassino- PD
Sen. Aurora Floridia- Alleanza Verdi e Sinistra
On. Paolo Formentini- Lega
Sen. Mariastella Gelmini- Gruppo Civici d’Italia – UDC- Noi moderati
On. Giorgio Lovecchio- FI
On. Lorenzo Malagola- FdI
On. Stefano Maullu- FdI
Sen. Roberto Menia- FdI
Sen. Elena Murelli- Lega
Sen. Luigi Nave- 5 Stelle
On. Federica Onori- Azione
On. Andrea Orsini- FI
On. Andrea Pellicini- FdI
On. Catia Polidori- FI
On. Emanuele Pozzoli- FdI
On. Erik Pretto – Lega
Sen. Tatjana Rojc – PD
On. Massimiliano Salini- FI Eurodeputato
Sen. Ivan Scalfarotto – Italia Viva
Sen. Filippo Sensi – PD
Sen. Luigi Spagnolli- Gruppo Per le Autonomie
Sen. Francesco Verducci- PD
Sen. Sandra Zampa – PD
On. Gianpiero Zinzi – Lega
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/11/466023117_910362667856921_4785087535067930894_n.jpg526526adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-11-09 18:15:102024-11-09 18:22:28COP29 - APPELLO PARLAMENTARE BIPARTISAN PER IL RILASCIO DEI PRIGIONIERI ARMENI
Erevan è il punto di partenza di un viaggio in Armenia, meta emergente che sta attirando sempre più turisti. Ecco cosa vedere e cosa fare nella capitale, una delle città più antiche del mondo
Lonely Planet ha incluso l’Armenia tra le migliori destinazioni del 2025. Un viaggio in questo piccolo Paese a cavallo tra Asia ed Europa non può che partire da Erevan, o Yeravan, la sua capitale dal 1921.
Indice
La città rosa, com’è chiamata per la tonalità del tufo con cui è stata costruita gran parte degli edifici del centro, ha alle spalle oltre 2800 anni di storia e dominazioni straniere ed è più antica di Roma. Ma è anche una città vitale, ricca di caffè, ristoranti, musei e spazi verdi, il tutto dominato dal profilo del leggendario monte Ararat, la “montagna santa” del popolo armeno, che si trova in territorio turco.
Dove si trova Erevan
Nel centro dell’Armenia, un po’ spostata verso il confine turco. La città sorge a circa 1000 metri di altitudine, su un altopiano circondato da colline e montagne, ed è attraversata dal fiume Razdan.
Piazza della Repubblica è il cuore di Erevan e il fulcro del piano urbanistico progettato dall’architetto Alexander Tamanyan (1878-1936), tra il 1924-1936, durante il periodo della dominazione sovietica.
Caratterizzata da edifici neoclassici di diverse tonalità di rosa, colonnati e fontane musicali, ospita importanti edifici cittadini tra cui la sede del Governo, il Museo di storia dell’Armenia e la Galleria nazionale.
In passato Piazza della Repubblica ospitava anche una statua di Lenin, smantellata dopo il crollo dell’URSS.
Dalla piazza parte Abovyan Street, una delle strade principali della città.
Cascade
Una gigantesca scalinata, terrazze, giardini, sculture, opere d’arte all’aperto, e una vista magnifica su Erevan con il Monte Ararat sullo sfondo: tutto questo è Cascade, la cascata. Uno dei luoghi più famosi della città, un complesso monumentale che fonde arte e verde, originariamente concepito da Alexander Tamanyan per collegare la zona centrale e quella settentrionale.
Fa parte del complesso il Cafesjian Center for the Arts, centro dedicato all’arte contemporanea che offre un’ampia varietà di mostre ed eventi.
Da vedere anche il monumento di Alexander Tamanian, di fronte alla scalinata: una scultura in basalto alta 3 metri, con gigantesche braccia, che sembra guardare il suo piano regolatore appoggiato su pietre.
Cattedrale di Erevan
Principale luogo di culto della chiesa apostolica armena nel mondo, la cattedrale di San Gregorio Illuminatore è stata consacrata nel 2001 e costruita per celebrare il 1700° anniversario della proclamazione del Cristianesimo come religione di stato dell’Armenia.
Intitolata al santo patrono che convertì l’Armenia al Cristianesimo, è un’architettura monumentale, costituita da una chiesa principale e due cappelle.
Matenadaran
Tempio della conoscenza armena, il Matenadaranospita una delle più ricche collezioni di manoscritti antichi al mondo. Oltre 20.000 opere, alcune salvate dalla distruzione come le Omelie di Mush, del XIII secolo: il più grande manoscritto miniato armeno ancora oggi esistente, appartenuto al monastero di Surp Arakelos, vicino alla città di Mush in Anatolia, e miracolosamente salvato da due donne in fuga dal genocidio del 1915.
Oggi questo libro che pesa circa 28 chili è un simbolo fortissimo della resistenza di un popolo minacciato e perseguitato.
Museo Nazionale di Storia dell’Armenia
Tutta la storia del Paese, dalle origini ai giorni nostri, è rappresentata con reperti di enorme valore; c’è anche la scarpa in pelle più antica del mondo, risalente a oltre 5.000 anni fa, e un intero carro in legno di oltre 4.000 anni fa.
Karen Demirchyan Sports and Music Complex
Un gioiello architettonico moderno, un grande complesso per sport e concerti, che ricorda un po’ un’astronave, progettato da un gruppo di architetti armeni, celebrati per quest’opera con l’URSS State Prize nel 1987, il più alto premio del suo genere.
Fortezza di Erebuni
Su un colle nella periferia della città, è uno dei più importanti siti archeologici dell’Armenia e una tappa imprescindibile per scoprire le origini di Erevan, sorta con la costruzione di questa roccaforte, che fu fondata dal re urartiano Argishtis I nel 782 a.C., come testimonia la celebre iscrizione cuneiforme trovata qui durante la prima campagna di scavi, considerata il “certificato di nascita” di Erevan.
Oltre all’area archeologica, visitate il museo inaugurato nel 1968, in occasione del 2750° anniversario della fondazione della città-fortezza di Erebuni-Erevan, che espone i reperti ritrovati durante gli scavi.
Tsitsernakaberd
Il memoriale del genocidio armeno si trova sulla collina di Tsitsernakaberd. Fu costruito nel 1965 -67 ed è dedicato alla memoria di oltre un milione e mezzo di armeni che caddero vittime del genocidio compiuto dal governo dei Giovani Turchi nell’Armenia occidentale e in altre aree della Turchia nel 1915-16.
Cuore del complesso sono 12 imponenti piloni posti intorno alla fiamma eterna, che arde in memoria delle vittime; completano il memoriale una stele, alta 44 metri, che rappresenta la rinascita degli armeni, e il muro commemorativo in basalto, che fiancheggia il viale di accesso al memoriale con incisi i nomi delle località popolate da armeni dove furono effettuati massacri e deportazioni.
Ogni anno, il 24 aprile, migliaia di persone commemorano il genocidio con una visita al monumento.
Cosa fare a Erevan
Esplorate il centro a piedi
Partite da Piazza della Repubblica, percorrete Northern Avenue con i negozi e i locali alla moda, passate per piazza della Libertà con il Teatro dell’Opera e del Balletto, progettato da Alexander Tamanian e inaugurato nel 1933, e raggiungete l’area pedonale ai piedi della Cascade, animata da numerosi caffè, ristoranti e, nei mesi più caldi, concerti all’aperto.
Fa parte del distretto centrale, chiamato Kentron, anche il nucleo più antico della città, il Kond. Si estende in collina e conserva un’atmosfera da villaggio tra le sue strade strette, ripide e tortuose.
Fate shopping al Vernissage Market
Vicino a piazza della Repubblica, questo mercato all’aperto offre di tutto e di più: artigianato in legno, ceramica, argento, tappeti, kilim, tessuti, abbigliamento, strumenti musicali (come il duduk, strumento tradizionale simile all’oboe, ricavato dal legno di albicocco), scacchiere, backgammon…
Passeggiate al Victory Park
Il più grande tra i tanti parchi cittadini punteggiati di ciliegi e albicocchi. Si trova in cima alla monumentale scalinata, sulle alture della capitale, e offre una vista unica sul monte Ararat.
I turisti arrivano qui per rilassarsi, godersi una passeggiata e il panorama, ma anche per vedere l’iconica Madre Armenia, una statua in rame battuto alta 22 metri, che impugna una spada e sovrasta l’intera città.
Scoprite la casa museo di Martiros Saryan
Martiros Saryan (1880-1972) è considerato il fondatore della pittura armena moderna. Abitò in questa casa, oggi museo, dal 1932 fino alla fine della sua vita. Oltre allo studio dove dipinse i suoi capolavori, si scopre una notevole collezione di opere, tra paesaggi dell’Armenia -villaggi pastorali, vedute del Monte Ararat, cortili, chiese – ritratti e nature morte.
Partecipate al festival del vino
Si chiama Yerevan Wine Days il festival della capitale dedicato agli amanti del vino, che ogni estate anima per tre giorni diverse vie centrali con degustazioni, musica dal vivo e una vibrante atmosfera di festa.
Cosa mangiare a Erevan
La cucina armena è un intreccio di influenze mediterranee, mediorientali e caucasiche. Ed anche è uno dei motivi per cui vale la pena visitare questo Paese fuori dalle solite rotte, così come il vino (la viticoltura armena è una delle più antiche al mondo).
Il Lavash, un pane molto sottile incluso nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, non manca mai in tavola; tra i piatti tradizionali da assaggiare, gli involtini di foglie di vite chiamati Dolma, l’Harissa, a base di carne, il Ghapama, zucca ripiena.
In Saryan Street, un ristorante moderno e ricco d’atmosfera. Propone piatti della tradizione realizzati con materie prime a chilometro zero. È anche un luogo di ritrovo per artisti e musicisti che si esibiscono al pianoforte presente nella sala.
Mayrig Restaurant
In Amiryan Street, questo ristorante è rinomato per la favolosa cucina armeno-mediterranea e l’ambiente dalla raffinata atmosfera mediorientale.
Ristorante Vostan
In Abovyan Street, piatti tradizionali in un locale accogliente, con diversi ambienti e una balconata che dà sulla corte interna (facebook.com/vostan.mbg).
Ristorante 782
Nel cuore della città, un ristorante moderno il cui nome rende omaggio alla millenaria storia di Erevan, fondata nel 782 a.C. La cucina mescola sapori tradizionali e tecniche contemporanee (info: 782.am/en).
Dove dormire a Erevan
Tufenkian Historic Yerevan Hotel
Un boutique hotel con spa e ristorante di cucina armena in un palazzo storico vicino a piazza della Repubblica. Le camere sono arredate con tappeti Tufenkian, tessuti e mobili di fattura artigianale (tufenkianheritage.com).
Courtyard by Marriot Yerevan
Il brand Courtyard by Marriott ha aperto di recente questo hotel con ristorante e terrazza progettati dallo Studio Shoo. Lusso e servizi impeccabili, a pochi passi dal Teatro Nazionale di Opera e Balletto (marriott.com)
Holiday Inn Republic Square
Nella piazza principale di Erevan, ideale per raggiungere a piedi tutte le attrazioni (ihg.com)
Come arrivare a Erevan
Yerevan è collegata all’Italia con voli diretti WizzAir e FlyOne Armenia da Milano Malpensa; Wizzair da Roma Fiumicino o Venezia Marco Polo.
Quando andare a Erevan
L’estate è la stagione più vivace ricca di festival, concerti e vita notturna all’aria aperta. Evitate però luglio e agosto se soffrite molto il caldo, perché le temperature possono superare i 30 °C.
Più piacevole il clima sia in primavera che in autunno. Ad aprile gli albicocchi iniziano a fiorire, creando una scena fantastica intorno alla città. Il lungo inverno (da novembre a marzo) non è l’ ideale, perché le temperature possono scendere sotto lo zero.
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/11/Yerevan-Teatro-dell-Opera-1024x683-1.jpg6831024adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-11-01 18:53:552024-11-09 18:54:50Erevan: cosa vedere e cosa fare nella capitale dell’Armenia (Viaggi. Corriere nov. 2024)
Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” ha inviato l’allegata lettera aperta al ministro degli Affari esteri della repubblica italiana, on. Antonio Tajani.
L’oggetto della missiva riguarda le dichiarazioni del viceministro Edmondo Cirielli a seguito del plebiscitario voto del parlamento europeo che, ancora una volta, ha condannato il regime dell’Azerbaigian per la violazione dei diritti umani, la gestione dei rapporti con l’Armenia e la questione del patrimonio culturale e religioso armeno nel Nagorno Karabakh (Artsakh) nonché la detenzione di prigionieri di guerra armeni in violazione degli accordi e delle convenzioni internazionali.
Il “Consiglio” chiede al titolare del dicastero “se la posizione assunta dal Vice Ministro Cirielli – così apertamente sbilanciata a favore dell’Azerbaigian e contro il pronunciamento del Parlamento Europeo – sia condivisa dal Ministero degli Esteri Italiano e dalla Sua Persona”.
Nel documento si sottolinea inoltre l’influente azione di alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia (Terzi, Scurria e lo stesso Cirielli fra tutti) che sembrano quasi dettare l’agenda politica italiana per quanto riguarda la regione caucasica.
CONSIGLIO PER LA COMUNITÀ’ ARMENA DI ROMA
Segreteria
Di seguito il testo della lettera aperta inviata al Ministro Tajani
Egr. on.
Antonio Tajani
Ministero degli Affari esteri
Roma
Oggetto: lettera aperta al ministro Tajani riguardo le dichiarazioni del viceministro Cirielli
Illustre sig. Ministro,
lo scorso 24 ottobre il parlamento europeo, ha votato a larghissima maggioranza (453 voti a favore, 31 contrari, 89 astensioni) una risoluzione sulla situazione in Azerbaigian, la violazione dei diritti umani e del diritto internazionale, i rapporti con l’Armenia e la questione del patrimonio culturale e religioso armeno nel Nagorno Karabakh (Artsakh) nonché la detenzione di prigionieri di guerra armeni in violazione degli accordi e delle convenzioni internazionali.
Il viceministro degli Affari Esteri, on. Edmondo Cirielli, ha rilasciato una intemerata dichiarazione stampa criticando fortemente il voto dei parlamentari europei.
Non nuovo a tali esternazioni contro gli armeni e l’Armenia, l’on. Cirielli ha difeso a spada tratta il regime di Baku sorvolando peraltro su tutto il tema dei diritti umani e altre questioni che evidentemente non ritiene importanti.
Poiché si tratta non di un semplice parlamentare ma di un membro del governo in forza al Suo dicastero, gradiremmo sapere se la posizione assunta dal Vice Ministro Cirielli – così apertamente sbilanciata a favore dell’Azerbaigian e contro il pronunciamento del Parlamento Europeo – sia condivisa dal Ministero degli Esteri Italiano e dalla Sua Persona.
In qualità di cittadini italiani di origine armena, riteniamo che l’opportunità di preservare le forniture di gas azero (e non solo azero…) all’Italia non giustifichino i silenzi sulle gravissime violazioni di diritti umani in Azerbaigian che pongono il Paese tra le dieci peggiori dittature al mondo (fonte “Freedom house”).
Sul tema, dobbiamo purtroppo osservare come taluni esponenti di Fratelli d’Italia (su tutti i senatori Terzi e Scurria) sembrano dettare l’agenda della politica estera italiana ignorando quella opportuna posizione di equidistanza che ha contraddistinto l’operato della Farnesina negli anni.
Ringraziandola per l’attenzione che vorrà dare alla presente, voglia accettare i nostri migliori saluti e auguri di buon lavoro.
CONSIGLIO PER LA COMUNITÀ ARMENA DI ROMA
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/10/GOLF_20190528132142141-scaled.jpg17052560adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-10-31 16:09:562024-10-31 16:10:46Comunicato stampa LETTERA APERTA AL MINISTRO TAJANI RIGUARDO LE INQUALIFICABILI DICHIARAZIONI DEL VICEMINISTRO CIRIELLI
L’Armenia figura tra le 30 migliori destinazioni da visitare nel 2025 selezionate da Lonely Planet a livello globale, insieme alle tendenze emergenti nel mondo dei viaggi
23 ottobre 2024 – Lonely Planet, uno dei principali brand mondiali nel settore dei media di viaggio, annuncia il rilascio del tanto atteso Best in Travel 2025 – le previsioni degli esperti Lonely Planet su dove viaggiare nel prossimo anno. L’Armenia ha guadagnato un prestigioso posto tra le migliori destinazioni 2025, celebrata per i suoi spettacolari paesaggi, la vibrante cultura e le esperienze indimenticabili. Una destinazione facilmente raggiungibile dall’Italia grazie ai voli diretti da Milano, Roma e Venezia.
“Siamo onorati di essere riconosciuti da Lonely Planet come una delle mete imperdibili per il 2025”, ha dichiarato Susanna Hakobyan, direttore ad interim del Tourism Committee dell’Armenia. “Questo riconoscimento mette in luce il fascino unico, la storia e l’ospitalità che rendono l’Armenia speciale. Che si tratti delle nostre città animate, della campagna pittoresca o delle tradizioni locali, qui c’è qualcosa da scoprire per ogni tipo di viaggiatore. Non vediamo l’ora di accogliere visitatori da tutto il mondo per esplorare percorsi meno noti. Non a caso, The Hidden Track è il nostro slogan.”
L’Armenia, incastonata nella regione del Caucaso, è una terra di paesaggi affascinanti, ricca di storia e rinomata per la sua calorosa accoglienza. Questo gioiello nascosto offre una vasta gamma di esperienze uniche, fondendo meraviglie naturali con tesori antichi, attività moderne e delizie culinarie. Dalla vivace capitale Yerevan, sede di monumenti come il Complesso Cascade e il Matenadaran, alle acque scintillanti del Lago Sevan, l’Armenia ha qualcosa da offrire a tutti. Gli appassionati di storia rimarranno incantati da siti come il Monastero di Geghard, patrimonio dell’UNESCO, scavato nella roccia, o il Monastero di Tatev, che si erge scenograficamente sopra la Gola del Vorotan.
Gli amanti della natura possono esplorare paesaggi diversificati, dalle foreste verdi e lussureggianti del Parco Nazionale di Dilijan alle falesie rosse della regione di Vayots Dzor, offrendo avventure emozionanti come escursionismo, arrampicata su roccia o persino rafting lungo il fiume Debed. In inverno, i paesaggi si trasformano in un incantevole paese delle meraviglie, dove i visitatori possono divertirsi a sciare, fare escursioni con le ciaspole tra panorami tranquilli o rilassarsi in sorgenti termali naturali, rendendo l’Armenia una destinazione perfetta per tutto l’anno.
La gastronomia è sicuramente da non perdere; dal gustare piatti tradizionali come il tolma e il pane lavash all’esplorazione dell’antica eredità vinicola, l’Armenia promette un indimenticabile mix di cultura, bellezza e avventura.
Il Best in Travel 2025 presenta 30 destinazioni straordinarie tra paesi, città e regioni di tutto il mondo, insieme a dieci tendenze emergenti nel settore dei viaggi. Ogni anno, la selezione delle destinazioni del Best in Travel parte dalle nomination della vasta comunità di collaboratori di Lonely Planet, che comprende dipendenti, autori e partner editoriali di tutto il mondo. Ogni meta viene scelta per la sua attualità, le esperienze uniche e l’effetto “wow”, con un focus su destinazioni che dimostrano un impegno verso la sostenibilità nei viaggi.
“Best in Travel 2025 è l’ultima edizione della lettera d’amore annuale di Lonely Planet al mondo. Consapevoli delle nostre responsabilità e dell’impatto come viaggiatori, siamo orgogliosi delle destinazioni, dei viaggi e delle esperienze qui presentate e siamo entusiasti di condividere l’esperienza locale e gli approfondimenti che sono al cuore di queste raccomandazioni”, ha dichiarato Nitya Chambers, Senior Vice President, Contenuti e Direttore Esecutivo di Lonely Planet. “Ovunque tu sia nel mondo, siamo fiduciosi che Best in Travel offrirà nuova ispirazione per l’anno a venire.”
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/10/unnamed.jpg327623adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-10-25 17:02:402024-10-25 17:02:40Comunicato stampa - L'Armenia tra le destinazioni Best in Travel 2025 di Lonely Planet
L’avvocato americano di origini ebraiche, Henry Morgenthau, era amareggiato perché nonostante tutti i suoi sforzi per salvare gli armeni, il suo progetto era fallito. Era riuscito a salvare la vita di un armeno e, secondo il Talmud, aveva salvato il mondo intero. Tuttavia era inquieto perché l’armeno Sergey, che era un prete, a causa delle violenze subite e alle quali dovette assistere, era sprofondato in una nevrosi che gli psicologi di Villejuif stavano cercando di curare. Non era solo ma con lui vivevano altri armeni scampati al genocidio: un musicologo, un cantante, un maestro del coro, un arrangiatore e un compositore. In quella clinica accadeva qualcosa di strano: non appena la psicologa Rachel canticchiava una popolare melodia armena, un armeno scompariva senza lasciar traccia…
Vai al sito
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/09/download.jpeg544364adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-09-11 18:56:452024-09-11 18:57:06Novità in libreria. La parola che non c'è
Ricco programma di interventi con territori, produttori ed esperti internazionali per parlare di enoturismo all’ottava Global Conference on Wine Tourism di UN Tourism in Armenia dall’11 al 13 settembre
29 agosto 2024 – Manca poco alla Conferenza globale sul turismo del vino, il prestigioso evento dell’organizzazione del turismo delle Nazioni Unite UN Tourism, che si terrà a Yerevan, in Armenia, dall’11 al 13 settembre 2024, ospitato dal Governo della Repubblica di Armenia. Saranno le tradizioni il tema dell’ottava edizione della conferenza che si svolgerà all’insegna del motto “Heritage in Every Bottle: Crafting Authentic Wine Tourism Experiences”. Esperti, produttori e rappresentanti di regioni vinicole di tutto il mondo discuteranno di come rafforzare i legami tra vino, turismo e cultura come mezzo per rivitalizzare e promuovere le tradizioni, come integrare le tradizioni nell’esperienza del turismo enologico e come comunicarle.
Il programma comprende sessioni tecniche, presentazioni tematiche, masterclass e workshop che si svolgeranno giovedì 12 e venerdì 13 settembre. Rappresentanti di celebri regioni vinicole, tra cui la Borgogna (Francia) e Mendoza (Argentina), presenteranno esempi di migliori pratiche. Iter Vitis, Itinerario culturale del vino e della vite del Consiglio d’Europa, condividerà approfondimenti dal punto di vista della rete, con interventi della presidente Emanuela Panke (Italia). Le discussioni si concentreranno anche sullo sviluppo di strategie di comunicazione efficaci per raggiungere un pubblico globale. L’esperto di digitalizzazione Jochen Heussner (Italia) parteciperà a conversazioni con rinomati specialisti di enoturismo, tra cui Alder Yarrow (USA), acclamato scrittore di vino, Paul Wagner (USA) del Culinary Institute of America e del Napa Valley College e Gergely Szolnoki (Germania), Professore di Ricerca di Mercato presso l’Università di Geisenheim. In programma un intervento del ministro del turismo dell’Uruguay, Eduardo Sanguinetti, e Carolina Fuller di Catena Zapata (Argentina), n. 1 tra le “World´s Best Vineyards” 2023.
“L’Armenia è onorata di ospitare l’8ª Conferenza Globale sul Turismo del Vino delle Nazioni Unite”, ha dichiarato Susanna Hakobyan, direttrice ad interim del Tourism Committee della Repubblica di Armenia. “Con la nostra tradizione vinicola millenaria e il ricco patrimonio culturale, l’Armenia è in una posizione unica per mostrare le sue pratiche innovative e l’eccezionale cultura del vino. Questa conferenza offre una piattaforma unica per la collaborazione, l’apprendimento e l’avanzamento del discorso globale sul turismo del vino.” Si potranno visitare cantine, musei ed eventi dedicati al turismo del vino del Paese, che vanta numerose varietà di uve autoctone, terroir diversificati e un profondo legame culturale con il vino. Tra le visite in programma, ci sarà l’opportunità di esplorare la caverna di Areni-1, dove è stata ritrovata la più antica cantina al mondo, risalente a 6.100 anni fa.
“Il turismo del vino è profondamente legato alla cultura e all’identità del territorio, svolgendo un ruolo cruciale nel favorire l’empowerment rurale e lo sviluppo delle comunità, aiutando le destinazioni a diversificare le loro offerte turistiche. Questa Conferenza non solo cerca di mettere in evidenza questi aspetti, promuovere scambi e favorire la cooperazione tra le destinazioni, ma anche di celebrare il ricco patrimonio vinicolo dell’Armenia, il suo popolo e la sua cultura”, ha affermato Sandra Carvao, direttrice Market Intelligence, Policies and Competitiveness, UN Tourism.
Negli ultimi anni, l’interconnessione tra enoturismo e patrimonio culturale è diventata un valore fondamentale per le destinazioni e le aziende vinicole. Questa fusione non solo celebra le tradizioni della vinificazione, ma serve anche come mezzo per preservare e rivitalizzare il patrimonio culturale, i valori comunitari e creare un legame più forte tra vino, turismo e cultura. Il turismo enologico offre l’opportunità di esplorare storie, usanze e rituali profondamente radicati nella storia della vinificazione, aiutando a promuovere e salvaguardare le culture ancestrali, soprattutto nelle aree rurali dove le tradizioni sono fondamentali per l’attrattiva della regione, arricchendo così le esperienze turistiche legate al vino.
Armenia Tourism Committee e UN Tourism sono pronti ad accogliere i partecipanti alla Conferenza globale sul turismo del vino delle Nazioni Unite in Armenia.
Informazioni su iscrizioni, programma e logistica sul sito ufficiale:
Vi preghiamo gentilmente di completare il processo di accreditamento entro il 31 agosto per garantire una gestione ottimale della vostra partecipazione. Si prega di notare che solo il personale dei media accreditato avrà accesso alla copertura esclusiva dell’evento.
Informazioni su UN Tourism
L’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UN Tourism) è la principale agenzia internazionale che promuove un turismo responsabile, sostenibile e universalmente accessibile. In quanto agenzia specializzata delle Nazioni Unite, UN Tourism svolge un ruolo fondamentale nell’avanzare politiche e pratiche turistiche che contribuiscono allo sviluppo economico e alla comprensione culturale.
Informazioni sul Tourism Committee della Repubblica di Armenia
Il Comitato per il turismo della Repubblica di Armenia è l’autorità statale responsabile della supervisione e della promozione del settore turistico del paese. Una delle sue missioni è posizionare l’Armenia come una delle principali destinazioni di viaggio, mettendo in risalto il patrimonio culturale della nazione, i paesaggi straordinari, le opportunità di avventura e le ricche tradizioni nella gastronomia e nel vino. Attraverso iniziative strategiche e partenariati, il Comitato mira a migliorare le esperienze dei visitatori e a promuovere una crescita sostenibile del turismo.
Vigneto sulla piana dell’Ararat ai piedi del biblico monte Ararat e del monastero di Khor Virap (XVII secolo).
Breve nota informativa sull’Armenia
L’Armenia, incastonata nella regione del Caucaso, è una terra di ricca storia, cultura e straordinari ambienti naturali. Questo paese montuoso è caratterizzato da un terreno aspro, con altitudini che vanno dalla fertile piana dell’Ararat alle imponenti vette del Monte Aragats (4.090 m). La sua geografia variegata include praterie, fiumi impetuosi e laghi sereni come il Lago Sevan (1.900 m), uno dei laghi d’acqua dolce d’alta quota più grandi del mondo, creando un paradiso per gli amanti della natura e dell’avventura. Il patrimonio culturale dell’Armenia brilla in siti straordinari, come il Monastero di Geghard, inserito nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO e parzialmente scavato nella roccia, il Tempio di Garni di epoca greco-romana e il Monastero di Tatev del IX secolo, un gioiello architettonico arroccato su una montagna che domina la gola del fiume Vorotan. La città di Gyumri, spesso considerata la capitale culturale, è celebre per la sua splendida architettura del XIX secolo, la vivace scena artistica e l’artigianato tradizionale, che riflettono la creatività dei suoi abitanti.
Testimonianze millenarie della cultura armena legata al vino si trovano in tutta l’Armenia. Più di 6100 anni fa, la più antica produzione di vino mai scoperta al mondo ebbe inizio nella grotta Areni 1, nascosta nel canyon dell’Arpa, vicino al villaggio di Areni. La tradizione vinicola prospera nelle fertili valli del paese e il clima favorevole produce vini ricchi e saporiti che invitano gli enofili a esplorare le strade del vino dell’Armenia e a gustare secoli di storia in ogni bicchiere. Unica nella vinicoltura armena è la presenza di varietà autoctone di uva come Areni e Voskehat, e il metodo tradizionale di invecchiamento nei karas — grandi vasi di argilla sepolti nel terreno — che aggiungono sapori distintivi e complessità ai vini. L’Armenia conta più di 350 varietà di uva, oltre a terroir e microclimi diversificati che contribuiscono al patrimonio vinicolo del paese.
L’Armenia è rinomata anche per la sua calorosa ospitalità. I visitatori sono spesso accolti come familiari, sperimentando in prima persona la genuina cordialità e generosità del popolo armeno. Dal condividere un brindisi con i locali al gustare pasti fatti in casa, il calore e la gentilezza degli armeni lasciano un’impressione duratura. La gastronomia armena, d’altro canto, è un punto culminante, caratterizzata da ingredienti freschi e locali e da metodi di cottura tradizionali. Piatti come il tolma (foglie di vite ripiene), il lavash (pane piatto) e il gata (un pane dolce) mostrano i ricchi sapori e il patrimonio culinario della regione. La vivace scena gastronomica del paese si estende dai ristoranti a conduzione familiare ai ristoranti gourmet di cucina armena e internazionale, offrendo un delizioso viaggio gastronomico che dalla capitale Yerevan si estende alle altre province del paese.
Dai monasteri antichi arroccati sulle montagne a una vivace scena gastronomica e alle secolari tradizioni vinicole, l’Armenia offre un’esperienza unica, dove ogni visitatore si sente a casa immerso nella bellezza e nella storia di questo straordinario paese.
Uva del vitigno autoctono Areni (anche Sev Areni o Areni Noir)
Il più antico sistema di produzione di vino di oltre 6100 anni fa nella caverna Areni-1, regione Vayots Dzor, Armenia.
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/08/unnamed.jpg9231920adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-08-30 15:56:482024-08-30 15:56:52The Hidden Track -Armenia pronta ad accogliere la Conferenza globale sul turismo del vino delle Nazioni Unite
Nella famiglia di Karla sanno tutti che cosa vuol dire sentirsi esclusi. Karla lo ha provato da bambina a Brema Nord, suo padre Avi in un collegio religioso a Gerusalemme, la nonna Maryam da operaia immigrata in Germania e la bisnonna Armine per le strade di Istanbul. Con profonda capacità di immedesimazione e sottile senso dell’umorismo Laura Cwiertnia dipana gli intricati percorsi di una famiglia armena le cui vicende sono così intense da lasciare il segno per generazioni. I ragazzini che abitano nei condomini alveari di Brema Nord conoscono i Paesi d’origine delle proprie famiglie: Turchia, Russia, Italia, Albania. Per Karla è diverso. Lei sa che sua nonna è arrivata in Germania negli anni Sessanta da Istanbul per cercare lavoro, come pure sa che la sua famiglia ha radici armene, anche se in casa non se ne parla. Quando sua nonna muore, salta fuori da un cassetto della defunta un biglietto con il nome di una donna, Lilit, e un indirizzo in Armenia.
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/07/9791280720221_0_536_0_75.jpg799536adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-07-12 18:22:092024-08-30 16:07:19Novità in Libreria: Sulla strada abbiamo un altro nome
Il 24 aprile è la giornata della Memoria del popolo armeno e come ogni anno gli armeni del mondo si sono riuniti per commemorare le vittime di quel che fu definito il “primo genocidio del XX secolo”.
Anche a Roma come ogni anno la piccola comunità armena della capitale ha voluto onorare i propri martiri e lo ha fatto con una cerimonia svoltasi nel giardino che la città di Roma ha voluto intitolare al “Genocidio degli Armeni”, in p.zza Augusto Lorenzini.
Il triste anniversario della 109° ricorrenza del genocidio armeno è stata occasione per ribadire ancora una volta l’importanza della Memoria come antidoto all’indifferenza e al silenzio che sono spesso causa dei mali che affliggono l’umanità.
Non sono pochi infatti gli studiosi che affermano che l’impunità del genocidio del 1915 e il silenzio al quale è stato sottoposto per lunghi anni e la sua dimenticanza con la sua negazione sono stati il deterrente che hanno permesso a Hitler di pianificare il suo piano criminale contro la popolazione ebraica con la sua affermazione: “Chi si ricorda oggi del massacro degli armeni”, e ha fatto sì che il XX secolo venisse definito il secolo dei Genocidi.
Alla cerimonia iniziata alle ore 11,00, erano presenti autorità civili, politiche e religiose, tra cui il Vice Premier Matteo Salvini, gli Ambasciatori della Repubblica di Armenia presso la Repubblica Italiana Sua Eccellenza Tsovina Hampartsumyan e presso la Santa Sede Sua Eccellensa Boris Sahakyan, il Delegato del Sindaco di Roma, esponenti del Parlamento italiano e rappresentanti del Governo armeno nonché rappresentanti di comunità straniere in Italia, tra cui quella Ruandese.
Dopo gli inni nazionali, il Rettore del Pontificio Collegio Armeno Mons. Kachig Kouyoumdjian coadiuvato da Padre Athanas della chiesa armeno apostolica hanno presieduto una breve preghiera dedicata ai martiri del Medz Yeghern, alla quale è seguito il saluto di benvenuto dell’esponente del Consiglio per la comunità armena di Roma che ha espresso gratitudine a tutti i presenti per la vicinanza e la condivisione, sottolineando l’importanza della determinazione del popolo armeno e la sua battaglia contro l’indifferenza e contro l’oblio.
Lo slogan scelto per la giornata era infatti “LA FORZA DI UN POPOLO CHE SFIDA L’OSCURITA’ DELL’INDIFFERENZA”.
Dopo i saluti istituzionali dell’ On.le Federico Rocca a nome del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e dell’Ambasciatrice della Repubblica d’Armenia Sua Eccellenza Tsovinar Hampartsumyan, ha preso la parola il Vice Primo Ministro, il Senatore Matteo Salvini, esprimendo la sua vicinanza e la SUA solidarietà al popolo armeno, unendo la sua voce al “mai più” contro ogni violenza, contro ogni crimine E reiterando il suo impegno per la pace.
Hanno preso poi la parola vari rappresentanti delle istituzioni capitoline, nazionali e europee e tutti hanno voluto ribadire la loro scelta di stare dalla parte giusta della storia, denunciando i crimini commessi contro il popolo armeno sia quelli del lontano 1915 sia quelli più recenti a danno del popolo dell’Artsakh – Nagorno Karabakh.
E’ intervenuto per primo il Consigliere Delegato alla città metropolitana di Roma Capitale l’ON. Daniele Parrucci al quale è seguito l’intervento della Senatrice Sandra Zampa (PD) e ex Presidente del Gruppo di amicizia parlamentare Italia Armenia.
Hanno preso poi la parola l’attuale Presidente del Gruppo di amicizia On.le Giulio Centemero, il Senatore Andrea De Priamo, l’ Eurodeputata Senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, il Senatore Luigi Spagnoli, l’Ambasciatore Bruno Scapini.
L’ultimo ad intervenire sul palco è stato il figlio di un testimone del genocidio armeno, l’arch. Misha Wegner figlio dell’ufficiale tedesco Armin Wegner, il quale a costo della propria vita aveva documentato con le fotografie quello che stava accadendo nell’impero ottomano 109 anni fa. Misha ha promesso di portare avanti il testimone lasciatogli in eredità da suo padre.
La cerimonia si è conclusa con la deposizione delle corone sotto la targa del giardino e con un minuto di silenzio dedicato alle vittime armene.
Abbiamo tante volte gridato che il silenzio uccide e siamo qui per ribadirlo ancora una volta: il silenzio uccide. Ma se il silenzio e l’indifferenza sono dei mali, il loro rimedio è la Memoria. Siamo qui per fare Memoria e per dire insieme, con una voce unica e corale il nostro mai più. Mai più alla violenza, ad ogni violenza, mai più ad ogni ferita inferta alla dignità di un uomo, mai più crimini e mai più, mai più la guerra.
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/04/438793265_785813416978514_21976434809440300_n.png10801920adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-04-28 20:38:232024-05-05 17:41:22COMUNICATO - Cerimonia della 109° ricorrenza del Genocidio Armeno a Roma
24 APRILE 1915 – 24 APRILE 2024 109°ANNIVERSARIO DEL GENOCIDIO DEL POPOLO ARMENO
Anche quest’anno, il 24 aprile, noi, italiani di origine armena ed armeni in Italia, raccolti insieme alle comunità cittadine e alle Istituzioni italiane, siamo chiamati a rispondere alla domanda: perché fare memoria del Genocidio subito dagli Armeni nel 1915?
Il primo pensiero non può che andare alle vittime innocenti dell’immane tragedia del Metz Yeghern: a loro, contro l’ostinato e criminale silenzio che vorrebbe rimuovere il loro ricordo, va restituita la giusta luce, quella di martiri che si sono offerti al destino di morte senza perdere la propria umanità e di testimoni, anche per le nostre coscienze, di valori di fede e cultura che nemmeno la furia dei carnefici riuscì a cancellare.
Ma la memoria serve, soprattutto, a noi vivi, perché è a noi che viene affidato un compito: custodire e salvare quei valori, con un impegno che non possiamo lasciare ai sopravvissuti, ormai tutti scomparsi, né solo ai loro discendenti. Sono valori che ci appartengono come uomini e trovano la sintesi più vera nel diritto di ogni persona, gruppo, popolo di mantenere la propria identità, fisica e spirituale, e di avere un futuro nella libertà e nella sicurezza.
In un contesto internazionale quale quello attuale, così segnato da conflitti sanguinosi, instabilità ed incertezza, scegliere questa prospettiva significa guardare anche agli eventi che accadono oggi senza piegarsi alla logica dei rapporti di forza e delle convenienze, ritrovare il coraggio di testimoniare contro le ingiustizie, indagando le complessità dei fatti e dando voce a chi non ce l’ha, contro ogni retorica e ipocrisia.
Non possiamo, allora, in questa giornata, non ricordare e sentirci tutti vicini ai 120 mila Armeni vittime dell’occupazione militare da parte dell’esercito dell’Azerbaijan del territorio dell’Artsakh (Nagorno-Karabakh). Dopo il drammatico epilogo a settembre dello scorso anno, essi sono stati costretti ad abbandonare la terra in cui erano insediati da secoli. Il silenzio che è seguito a quel dramma rischia di renderci conniventi con l’atteggiamento minaccioso del Governo azero nei confronti dell’identità stessa del popolo armeno e con la sua volontà, già realizzata in altri territori, di procedere alla sistematica distruzione delle tracce della sua esistenza.
Ricordare è, dunque, un’assunzione di responsabilità collettiva che si rinnova a presidio di valori che fondano la nostra convivenza civile.
Se crediamo che la forma delle cose sia nella loro durata, forse è in questo che possiamo ritrovare il senso di questa ricorrenza: il cammino è lungo ma è una sfida che è giusto raccogliere insieme.
Coordinamento organizzazioni e associazioni armene in Italia
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/04/images.jpeg186271adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-04-22 07:00:352024-04-22 07:59:11109° anniversario genocidio popolo armeno - Comunicato delle Associazioni e Organizzazioni armene in Italia
Il 24 aprile è la Giornata della Memoria del popolo armeno che in tale data ricorda l’inizio di uno dei più atroci crimini contro l’umanità: il genocidio del 1915, che gli armeni ricordano come “Metz Yeghern” il “Grande Male”.
In tutta Italia e nel mondo, sono stati organizzati iniziative, convegni, incontri, preghiere, per ricordare il milione e mezzo di armeni e per ribadire insieme il forte “mai più” contro ogni violenza e contro ogni crimine contro l’umanità.
Cerimonia di Commemorazione
A Roma la giornata sarà ricordata con una cerimonia che si svolgerà alle ore 11,00, presso il Giardino del Genocidio Armeno di piazza Augusto Lorenzini (quartiere Portuense), alla quale parteciperanno oltre ai rappresentanti diplomatici della Repubblica di Armenia in Italia esponenti del mondo politico, diplomatico, ecclesiastico e della società civile.
Lo slogan scelto per la cerimonia commemorativa è “La forza di un popolo che sfida l’oscurità dell’indifferenza” ed è rappresentato nell’immagine da un uomo che ha scalato la montagna arrivando in cima, come simbolo di fatica, ma anche di forza. Mentre la sfida all’indifferenza e all’oscurità viene presentata come l’alba alla quale l’uomo volge il suo sguardo di speranza, tenendo in mano la bandiera che rappresenta il popolo armeno.
Proiezione Film Aurora’s Sunrise
Giovedì 2 maggio 2024 alle ore 18.30, presso l’Institut français Centre Saint-Louis – (Largo Toniolo 22) di Roma sarà proiettato il film vincitore del premio della giura del Francofilm Festival “AURORA’S SUNRISE” di Inna Sahakyan che narra la storia vera di una sopravvissuta al genocidio armeno. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/04/437777969_780742357485620_4948393137006741606_n.png10801920adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-04-20 13:49:252024-04-29 17:06:51COMUNICATO STAMPA Cerimonia Commemorazione Genocidio Armeno - Roma 24 aprile 2024
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