La solidarietà della Presidenza della Repubblica Italiana con gli armeni italiani in occasione del Centenario

Il Consiglio per la comunità armena di Roma, aveva inoltrato, nei giorni scorsi, una lettera al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarela con la richiesta di un messaggio in occasione del 24 aprile.

Il 23 aprile u.s., La Presidenza della Repubblica Italiana ha inviato una lettera di solidarietà a firma del Consigliere Diplomatico del Presidente della Repubblica, Ambasciatore Antonio Zanardi Landi, che condividiamo con tutti voi.

 

genocidio

 

N.B.: La lettera è stata letta durante l’evento “Cento Passi per la Memoria” del 24 aprile u.s. a Roma

Camera e Senato minuto di silenzio in ricordo del genocidio armeno – 23 Aprile 2015

Comunicati stampa
23/04/2015
2027
La Presidente della Camera, Laura Boldrini, in Aula ricorda 100° anniversario Genocidio Popolo armeno
“Colleghi,
è stato chiesto di ricordare anche in quest’Aula il 100° anniversario del Genocidio del Popolo armeno che ricorrerà domani 24 aprile.
La vicinanza del Parlamento italiano al popolo armeno sarà confermata dalla presenza delle delegazioni delle Commissioni affari esteri della Camera e del Senato alla commemorazione del “Grande Male” che si svolgerà dopodomani a Yerevan.
Proprio la scorsa settimana il Parlamento europeo – nel richiamare un suo precedente pronunciamento del 1987 – ha approvato a larga maggioranza una risoluzione con cui ha reso omaggio alla memoria delle vittime armene e ha proposto l’istituzione di una Giornata europea del ricordo dei genocidi, al fine di sottolineare il diritto di tutti i popoli e di tutte le nazioni alla pace e alla dignità.
In uno spirito di solidarietà tra popoli e nel ricordo di quei tragici eventi che hanno condotto alla morte di oltre un milione e mezzo di persone innocenti, invito l’Assemblea ad osservare un minuto di silenzio.”


Armeni: minuto di silenzio Senato per centenario genocidio
Tre quarti di un popolo scomparvero nei mille modi dell’orrore
(ANSA) – ROMA, 23 APR – “Circa tre quarti del popolo armeno scomparvero in Turchia nei mille modi dell’orrore”. Citando un’intervista del 1915 a Giacomo Gorrini, console italiano a Trebisonda, la senatrice Emilia Grazia De Biasi (Pd) ricorda in Aula al Senato la ricorrenza, che cade domani 24 aprile, del centenario del genocidio armeno. Dopo il suo intervento è stato osservato dall’Assemblea un minuto di silenzio.

Rai Tv – “Gli Armeni, 100 anni dopo” 12 aprile 2015. Rubrica Protestantesimo.

Di seguito la trasmissione “Gli Armeni, 100 anni dopo” andata in onda il 12 aprile 2015, all’interno della rubrica Protestantesimo.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-156d8a1e-9388-4025-b357-eef955fce6f5.html#p=

Il Consiglio per la comunità armena di Roma lancia la campagna video su bus e metro “Una Tragedia che non ha parole…da cent’anni”

Il «Consiglio per la comunità armena di Roma» comunica che il giorno 12 aprile è partita la campagna informativa dal titolo “Una tragedia che non ha parole” realizzata in occasione del centenario del genocidio armeno.
Si tratta di uno spot della durata di quindici secondi che verrà proiettato a rotazione sul circuito video degli autobus di Roma, nelle carrozze metro della capitale e sulla rete di trasporto pubblico di Siena e Arezzo.
La sequenza si apre con l’indicazione delle date del genocidio armeno per poi mostrare un uomo con la bocca cucita, simbolo di una tragedia che non ha parole. Il riferimento è al perdurante negazionismo turco e all’atteggiamento di complice silenzio di molte diplomazie (compresa quella italiana) che temono di pregiudicare i rapporti con la potente Turchia e sacrificano la tragedia armena sull’altare degli interessi economici e delle convenienze politiche.
La comunicazione è a cura di Matteo Bernardi (art director) e di Gabriele Puzzilli (copywriter) per Garage11. Fotografia di Elena Boccoli.
Sarà sul circuito Moby tv di Class Pubblicità fino al 26 aprile compreso.

Guarda lo spot

 

 

Redattoresociale.it – Genocidio armeni, Consiglio regionale toscano esprime “piena solidarietà”. (25 mar 2015)

FIRENZE – Approvata all’unanimità in Consiglio regionale toscano una risoluzione che esprime “piena solidarietà” al popolo armeno in occasione del centenario del “Grande Male”, il genocidio del popolo armeno nel 1915 che ricorre il prossimo 24 aprile.
L’atto è stato presentato da Mauro Romanelli (gruppo Misto),Daniela Lastri (Pd), Gian Luca Lazzeri (Più Toscana). Si richiama la deportazione e il massacro del 1915 riconosciuti come genocidio da Onu, Parlamento europeo, Parlamento italiano e perfino, come ricorda la risoluzione, dalla Corte Marziale ottomana nel 1919. Continua

RAI3 – Pane quotidiano. Andrea Riccardi parla del genocidio dei cristiani armeni. (03 aprile 2015)

Andrea Riccardi, fondatore della comunità di San Egidio ed autore del libro “La strage dei cristiani. Mardin, gli armeni e la fine di un mondo” ospite, il 3 aprile 2015, nel programma “Pane Quotidiano” di RAITRE, parla del genocidio armeno . Vai al servizio

Ansa – Centenario genocidio armeno, settimana incontri a Roma Fra cultura, memoria, resilienza e identità (23 mar 2015)

(ANSA) – ROMA – Una settimana per scoprire la cultura armena, per raccontare la storia e la resilienza del suo popolo. In occasione del centenario del genocidio del popolo armeno – e nel contesto delle commemorazioni del centenario della Grande Guerra – l’ambasciata armena in Italia, in collaborazione con l’Istituto centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ICSBA) e i sociologi della religione dell’Associazione Italiana di Sociologia (AIS), organizzano a Roma una settimana di incontri, presentazioni, concerti e una rassegna cinematografica. Continua

6 marzo – Giornata europea dei Giusti

COMUNICATO STAMPA

6 marzo – Giornata europea dei Giusti

 

Dai Giusti arabi ai soccorritori dei profughi, dai magistrati antimafia

ai turchi che salvarono gli armeni nel genocidio del 1915

 

 

Milano, 2 marzo 2015 – “Ieri e oggi, i Giusti sempre necessari” è il tema scelto per celebrare quest’anno il 6 marzo. Nella Giornata europea dei Giusti Gariwo chiederà la liberazione di Razan Zaitouneh, attivista siriana per i diritti umani e civili rapita nel 2013 da gruppi estremisti jihadisti, che sarà ricordata nel Giardino di Milano. La sorella di Razan lancerà l’appello durante la cerimonia di dedica degli alberi per i nuovi Giusti.

Quest’anno abbiamo voluto sottolineare l’importanza dei Giusti non solo come memoria storica – dice Gabriele Nissim, presidente di Gariwo – ma soprattutto come valore per il presente, proprio mentre nel mondo arabo e musulmano si levano le voci di opposizione al fanatismo, dagli atti di coraggio durante gli attentati di Parigi alle catene umane intorno a chiese e sinagoghe, a Oslo e in Pakistan. È importante che i giovani sappiano che esiste un’alternativa alla disperazione e alla violenza, come ci insegnano anche le altre figure che ricorderemo nella Giornata europea dei Giusti.”

 

“Nel centenario del genocidio, di fronte alla violenza odierna la comunità armena rivive le tragedie del passato – dichiara il Console onorario di Armenia Pietro Kuciukian – Tra i Giusti che onoriamo il 6 marzo, Gelal Bey, il funzionario turco ottomano, sindaco di Aleppo che nel 1915 rifiutò di stare dalla parte dei carnefici, è un esempio di resistenza morale che aiuta la riconciliazione tra i popoli, di cui la Turchia oggi può essere orgogliosa. Con gli altri Giusti ci richiama ai valori delle democrazie che richiedono il nostro impegno e la nostra responsabilità.”

Gariwo apre a Milano le celebrazioni il 3 marzo con il convegno “La Giornata europea dei Giusti – La memoria del Bene e l’educazione alla Responsabilità”, organizzato con il Corpo Consolare e moderato dall’editorialista del Corriere della Sera Antonio Ferrari.

Alle ore 18.00, a Palazzo Cusani intervengono il Ministro per gli Affari Esteri Paolo Gentiloni, il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli e il presidente di Gariwo Gabriele Nissim. Con la partecipazione di Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia e Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Senato e della Camera. Ingresso solo su invito.

Il 6 marzo, ore 11.00, cerimonia al Giardino dei Giusti di tutto il mondo del Monte Stella, alla presenza del Sindaco, dei Giusti e dei loro familiari, di centinaia di studenti e di cittadini.

Sarà possibile intervistare gli ospiti e i testimoni della cerimonia nei giorni 5-6-7-marzo.

 

Gabriele Nissim presenterà i testimoni che interverranno sulle figure onorate. Un albero e un cippo, con le iscrizioni di seguito indicate, saranno dedicati a:

 

Razan Zaitouneh

avvocatessa siriana attivista dei diritti civili e contro il fanatismo, scomparsa nel 2013 vicino a Damasco rapita da gruppi estremisti jihadisti

 

Ghayath Mattar

giovane pacifista arrestato e ucciso in Siria nel 2011, offriva fiori ai soldati in segno di dialogo e si batteva per i diritti umani e la libertà

 

Testimonianza di Rana Zaitouneh, sorella di Razan

Mehmet Gelal Bey

Turco Ottomano sindaco di Aleppo, si è opposto alle direttive del suo governo che imponevano l’eliminazione del popolo armeno nel genocidio del 1915

 

Testimonianza di Pietro Kuciukian, Console onorario d’Armenia e fondatore del Muro della Memoria per i Giusti a Yerevan, nel centenario del genocidio armeno per ricordare tutti i Giusti per gli armeni, in particolare le figure impegnate nella riconciliazione tra Turchia e Armenia.

 

Uomini e donne della Guardia Costiera

che rischiano la vita, ciascuno con grande coraggio e abnegazione, da Lampedusa a tutte le coste italiane, per salvare i naufraghi in fuga da fame e violenze

 

Testimonianza del I°M.llo Roberto Mangione

 

Alganesh Fessaha

attivista umanitaria italoeritrea, ha rischiato la vita per soccorrere i perseguitati in Africa e ha aiutato i migranti e i loro familiari a Lampedusa dopo il tragico naufragio del 2013

 

Interverrà personalmente

 

Rocco Chinnici

magistrato integerrimo e di grande umanità, coraggioso promotore del primo pool antimafia del Tribunale di Palermo, ucciso dalle cosche nel 1983

 

Testimonianza dei figli Caterina e Giovanni

 

Il 6 marzo nel mondo

 

Praga

11 marzo, ore 16.00, Goethe Institut – Convegno sul centenario del genocidio armeno e sulla situazione in Medio Oriente.

 

Varsavia

         6 marzo, ore 19.00, Museo di Storia degli Ebrei polacchi – Festa dei Giusti, in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura.

 

Sarajevo

         6 marzo – Cerimonia di assegnazione del Premio Dusko Kondor per il coraggio civile a Vijecnica, la libreria data alle fiamme nel 1992 e ricostruita nel 2014.

 

Düsseldorf

6 marzo, ore 14, Parlamento del Land del Nord Reno-Westfalia – Cerimonia musical-letteraria in onore di Armin T. Wegner, Giusto per gli ebrei e per gli armeni, e Dogan Akhanli, che si è battuto per la verità sull’omicidio del giornalista Hrant Dink in Turchia.

 

 

Bruxelles

18 marzo, ore 12.30, Parlamento europeo – Tavola rotonda “I Giusti e i valori dell’identità europea” con Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

 

Israele

         10 marzo, Neve Shalom – Wahat el Salam (“Oasi della pace” in ebraico e in arabo), cerimonia di dedica degli alberi per gli armeni che salvarono gli ebrei dall’Olocausto, per i soccorritori del genocidio in Rwanda, per i giusti ebrei israeliani e arabi musulmani.

 

Il 6 marzo in Italia

 

Inaugurazione del “Giardino dei Giusti” ad Assisi e Orzinuovi (BS). Celebrazioni anche a Benevento, Pistoia, Rimini, Palermo e in altre città italiane.

I dettagli di tutte le iniziative qui.

 

 

Per informazioni:

 

 

Valentina De Fazio

Ufficio stampa Gariwo

Cell. +39 334 5633455

Tel. +39 02 36707648

E-mail: redazione@gariwo.net

Viviana Vestrucci

Ufficio stampa Gariwo

Cell. +39 334 5633455

Tel. +39 02 36707648

E-mail: redazione@gariwo.net

 

Gariwo, la foresta dei Giusti (www.gariwo.net) è unʼassociazione nata per ricordare le figure esemplari che hanno salvato vite umane e si sono opposte a tutti i genocidi. Nel 2012 ha lanciato l’appello, accolto dal Parlamento europeo, per la Giornata europea dei Giusti il 6 marzo, giorno della scomparsa di Moshe Bejski, presidente della Commissione dei Giusti di Yad Vashem. Nel 2003 Gariwo ha creato con il Comune di Milano e l’UCEI il Giardino dei Giusti di tutto il mondo al Monte Stella di Milano. Molti altre città d’Italia e nel mondo hanno accolto l’invito a creare un Giardino dei Giusti.

www.facebook.com/gariwo – twitter.com/gariwo_onlus

LACRIME (TURCHE) DI COCCODRILLO

La turchia di Erdogan non si smentisce…negazionista è, e negazionista rimane.

Alla vigilia del 99° anniversario del Genocidio armeno il premier turco Erdogan ha rilasciato un comunicato,  diramato in ben sette lingue, armeno compreso, nel quale si lascia andare a talune considerazioni sugli “accadimenti della prima guerra mondiale”.

La stampa internazionale ha dato ovviamente molta enfasi alle suddette dichiarazioni che taluni, molto affrettatamente, hanno giudicato una apertura turca sulla questione armena.

In realtà una attenta lettura del testo evidenzia, accanto a qualche timida frase di circostanza, la consueta impostazione negazionista della Turchia.
Che anzi esce rafforzata proprio dalle frasi del leader turco condite dai soliti distinguo e prese di circostanza.

Il “Consiglio per la comunità armena di Roma”
si associa alle reazioni negative che giungono dagli armeni di tutto il mondo ed invita a vigilare contro il negazionismo turco che, a pochi mesi dal centenario del Genocidio armeno, continua a caratterizzare la politica di Ankara.

Il messaggio di Erdogan, a parte le “condoglianze ai nipoti” degli armeni, rafforza ancor di più l’antistorica posizione turca, cerca di mettere sullo stesso piano un milione e mezzo di armeni trucidati con alcune decine di migliaia di soldati turchi
caduti nel corso delle avventate campagne militari dei generali ottomani;
addita, inequivocabilmente, agli armeni la responsabilità se ancora oggi la questione del Grande Male non è risolta e getta nello stesso calderone della Grande Guerra un popolo sterminato dalla ferocia dei Giovani Turchi e tutti coloro che hanno perso la vita nel corso della guerra. Guerra che diviene, ancora una volta, una cortina fumogena dietro alla quale celare la grande strage armena.

Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” rifiuta con fermezza ogni atto
che non sia un pieno e formale riconoscimento di responsabilità per il genocidio del popolo armeno

Nessun tentativo di “depistaggio” diplomatico potrà mai arrestare il diritto alla Memoria  che gli armeni in ogni angolo del mondo reclamano a gran voce; il 24 aprile ed ogni giorno dell’anno.

Limes Oggi

Il messaggio di Erdoğan agli armeni sugli eventi del 1915 (testo integrale)

“The 24th of April carries a particular significance for our Armenian citizens and for all Armenians around the world, and provides a valuable opportunity to share opinions freely on a historical matter.

It is indisputable that the last years of the Ottoman Empire were a difficult period, full of suffering for Turkish, Kurdish, Arab, Armenian and millions of other Ottoman citizens, regardless of their religion or ethnic origin.

Any conscientious, fair and humanistic approach to these issues requires an understanding of all the sufferings endured in this period, without discriminating as to religion or ethnicity.

Certainly, neither constructing hierarchies of pain nor comparing and contrasting suffering carries any meaning for those who experienced this pain themselves.

As a Turkish proverb goes, “fire burns the place where it falls”.

It is a duty of humanity to acknowledge that Armenians remember the suffering experienced in that period, just like every other citizen of the Ottoman Empire.

In Turkey, expressing different opinions and thoughts freely on the events of 1915 is the requirement of a pluralistic perspective as well as of a culture of democracy and modernity.

Some may perceive this climate of freedom in Turkey as an opportunity to express accusatory, offensive and even provocative assertions and allegations.

Even so, if this will enable us to better understand historical issues with their legal aspects and to transform resentment to friendship again, it is natural to approach different discourses with empathy and tolerance and expect a similar attitude from all sides.

The Republic of Turkey will continue to approach every idea with dignity in line with the universal values of law. Nevertheless, using the events of 1915 as an excuse for hostility against Turkey and turning this issue into a matter of political conflict is inadmissible

The incidents of the First World War are our shared pain. To evaluate this painful period of history through a perspective of just memory is a humane and scholarly responsibility.

Millions of people of all religions and ethnicities lost their lives in the First World War. Having experienced events which had inhumane consequences – such as relocation – during the First World War, should not prevent Turks and Armenians from establishing compassion and mutually humane attitudes among towards one another.

In today’s world, deriving enmity from history and creating new antagonisms are neither acceptable nor useful for building a common future.

The spirit of the age necessitates dialogue despite differences, understanding by heeding others, evaluating means for compromise, denouncing hatred, and praising respect and tolerance.

With this understanding, we, as the Turkish Republic, have called for the establishment of a joint historical commission in order to study the events of 1915 ina scholarly manner. This call remains valid. 

Scholarly research to be carried out by Turkish, Armenian and international historians would play a significant role in shedding light on the events of 1915 and an accurate understanding of history.

It is with this understanding that we have opened our archives to all researchers. Today, hundreds of thousands of documents in our archives are at the service of historians.

Looking to the future with confidence, Turkey has always supported scholarly and comprehensive studies for an accurate understanding of history. The people of Anatolia, who lived together for centuries regardless of their different ethnic and religious origins, have established common values in every field from art to diplomacy, from state administration to commerce.Today they continue to have the same ability to create a new future.

It is our hope and belief that the peoples of an ancient and unique geography, who share similar customs and manners will be able to talk to each other about the past with maturity and to remember together their losses in a decent manner. 

And it is with this hope and belief that we wish that the Armenians who lost their lives in the context of the early twentieth century rest in peace, and we convey our condolences to their grandchildren.

Regardless of their ethnic or religious origins, we pay tribute, with compassion and respect, to all Ottoman citizens who lost their lives in the same period and under similar conditions.”

Traduzione non ufficiale dal turco. Fonte: Today’s Zaman

 

Passa al senato il ddl contro il negazionismo

Passa al senato il ddl contro il negazionismo sono 234 i sì, 8 gli astenuti e 3 i no al disegno di legge che renderà reato negare la shoah, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra


Con 234 voti a favore, 3 contrari e 8 astenuti l’assemblea del Senato ha approvato il ddl sul negazionismo, che ora passa all’esame della Camera. Si tratta in particolare della “Modifica all’articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale”.


 

 

Testo

Reato di negazionismo: ddl approvato in Assemblea

11 Febbraio 2015

Passa alla Camera

Nella seduta antimeridiana di mercoledì 11 febbraio, con 234 voti favorevoli, 3 contrari e 8 astenuti, l’Aula ha approvato il ddl n. 54 (testo approvato in formato PDF) sul reato di negazionismo; il provvedimento passa alla Camera dei deputati.

La relatrice Capacchione, nella seduta di martedì 10 febbraio, ha dato conto del nuovo testo proposto dalla Commissione, che ha introdotto modifiche per tutelare la libertà di espressione e di studio. Al fine di evitare l’introduzione di un reato di opinione si prevede, attraverso un intervento sulla legge Reale, un’aggravante di pena di tre anni se la propaganda, la pubblica istigazione e il pubblico incitamento a commettere atti di discriminazione razziale si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah ovvero dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, come definiti dallo statuto della Corte penale internazionale.

Comunicato di seduta »
Comunicato stampa del Presidente Grasso »

 


 

Rassegna stampa:

 

Il Fatto quotidiano:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/11/shoah-ok-senato-ddl-contro-negazionismo-cattaneo-ciarlatani-voto/1416048/

 

Ansa

http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/02/11/shoah-via-libera-del-senato-al-ddl-contro-il-negazionismo_1a185d29-9885-457d-a6ee-47ee54a7747c.html

 

Rainews.it

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/passa-senato-ddl-negazionismo-shoah-olocausto-genocidi-crimini-di-guerra-d1a11f1f-e28b-46a5-b352-2bf9692bdda5.html?refresh_ce

 

Il Messaggero

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/negazionismo_senato_

s_amp_igrave_shoah genocidi/notizie/1174895.shtml

 

AGI

https://www.agi.it/politica/notizie/negazionismo_primo_si_al_senato_pacifici_

e_un_grande_passo-201502111558-pol-rt10156

 

Il Velino

http://www.ilvelino.it/it/article/2015/02/11/ddl-negazionismo-grasso-a-gattegna-testo-condiviso-ed-equilibrato-frutto-di-lavoro-meticoloso-del-senato/81483a0f-5c12-450c-b6f8-9028644630ab/

 

Repubblica

http://www.repubblica.it/politica/2015/02/11/news/negazionismo_senato_

approva_disegno di_legge_con_234_s-107046634/

 

Il Sole24ore

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-02-11/negazionismo-ok-senato-disegno-legge-testo-passa-camera-124516.shtml?uuid=ABvjiwsC

 

Lettera43

http://www.lettera43.it/politica/reato-di-negazionismo-il-senato-da-l-ok-al-ddl_43675158163.htm

 

Il Giornale

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/shoah-ok-senato-ddl-contro-negazionismo-1092335.html

 

Corriere della Sera

http://www.corriere.it/politica/13_ottobre_15/accordo-bipartisan-senato-istituito-reato-negazionismo-b6c14b1c-35ce-11e3-9c0c-20e16e3a15ed.shtml

 

Avvenire

http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/negazionismo-al-senato-via-libera-al-ddl.aspx