Il Comune di Trevignano Romano, nell’ambito del proprio impegno per la promozione dei diritti umani e della memoria storica, intende contribuire attivamente alla sensibilizzazione della cittadinanza su eventi che hanno profondamente segnato il Novecento.
All’unanimità, il Consiglio Comunale ha riconosciuto ufficialmente il genocidio armeno quale uno dei più gravi crimini contro l’umanità del XX secolo, esprimendo piena solidarietà alla comunità armena.
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2025/04/Municipio_di_Trevignano_Romano-scaled.jpg19202560adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2025-04-09 18:40:402025-04-09 19:17:56Anche il Comune di Trevignano Romano ha riconosciuto il genocidio armeno
COMUNICATO STAMPA
CORSO ESTIVO INTENSIVO DI LINGUA E CULTURA ARMENA
Agosto 2025
L’Associazione Padus-Araxes è lieta di annunciare che la 39
ma edizione del corso estivo intensivo di
Lingua e Cultura Armena, promosso in collaborazione con lo “Studium Generale Marcianum” di Venezia,
si svolgerà dal 1 agosto al 18 agosto (18 agosto giorno degli esami).
ARRIVI: 31 luglio (check-in); PARTENZE: 19 agosto (check out).
Termine di scadenza per l’iscrizione: 30 aprile
Qui trovate la domanda di partecipazione: APPLICATION FORM
I candidati DEVONO essere maggiorenni (eventuali eccezioni saranno valutate dal Direttore del
corso).
ARTICOLAZIONE DEL CORSO: Il corso è suddiviso in quattro livelli: dai principianti assoluti ai
progrediti. Le lezioni, pari a 65 ore totali di lezioni frontali, si svolgono al mattino, dal lunedì al sabato.
LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA.
SEDE DELLE LEZIONI: le lezioni si svolgeranno nell’edificio principale del Seminario Patriarcale
di Venezia: https://www.seminariovenezia.it/cms/galleria/il-seminario/
ATTIVITA’ EXTRA-CURRICULARI: alle lezioni si affiancano varie iniziative culturali e
ricreative (a partecipazione libera e incluse nel costo del corso): visita guidata al monastero
mechitarista di San Lazzaro; partecipazione alla S. Messa in rito armeno nella chiesa della S. Croce
e alla S. Messa in occasione della Festa dell’Assunta e della Benedizione dell’uva nella chiesa di S.
Lazzaro; conferenze su temi armenistici tenute da noti specialisti (il programma sarà disponibile in
primavera). Saranno inoltre offerti, con accesso libero e in orario pomeridiano, UN CORSO di DANZA
ARMENA e una « master class » di DUDUK (in quest’ultimo caso, il partecipante dovrà essere in
possesso del proprio strumento).
CONTRIBUTO CORSO: € 875,00 (lezioni, attività culturali e ricreative, escursioni culturali, materiale e
sostegno didattico, attestato finale).
COSTO SOGGIORNO (dal 31 luglio al 18 agosto incluso – 19 notti):
✓ € 1072,00 a persona, in camera doppia per due persone.
✓ € 1530,00 in camera singola.
Servizi inclusi: AC, WI-FI, bagno privato, angolo cottura in camera, pulizia camera una volta a
settimana con cambio biancheria, tassa di soggiorno. Le camere non hanno l’asciugacapelli.
La tassa di soggiorno a Venezia è obbligatoria per legge dal 2011.
ALLOGGIO: Le camere si trovano presso il Camplus Santa Marta,
https://www.camplus.it/citta/venezia/camplus-santa-marta
Viene applicata una riduzione del 10% sul contributo al corso a coloro che hanno già seguito il corso per
almeno due estati con esito positivo all’esame finale, oltre che ai loro parenti prossimi (genitori, fratelli,
marito, moglie).
NON SONO POSSIBILI CONTEGGI DI PAGAMENTO GIORNALIERI durante il periodo indicato. CHI DESIDERA
ARRIVARE PRIMA O PARTIRE DOPO LE DATE FISSATE DEVE PROVVEDERE A TROVARE UNA
SISTEMAZIONE. CHI NON NECESSITA DI ALLOGGIO, DEVE COMUNICARLO IL PRIMA POSSIBILE.
Associazione Culturale Padus-Araxes | Venezia, Italia |info@padus-araxes.com |+39 3791330687
Dopo l’accettazione, si dovrà versare :
– € 950,00 come PRIMO ANTICIPO ENTRO IL 30 APRILE tramite bonifico bancario.
– € 600,00 SECONDO ANTICIPO ENTRO IL 06 GIUGNO tramite bonifico bancario
– Il saldo si verserà con bonifico bancario entro il 1 0 L U G L I O, oppure il giorno dell’arrivo
in contanti PENA NON ACCEDERE ALL’ALLOGGIO NÉ PARTECIPARE AL CORSO.
Le somme versate NON SARANNO RESTITUITE, ECCETTO NEI CASI DI
MALATTIA CERTIFICATA CON CERTIFICATO MEDICO.
Si contatti la segreteria per le coordinate bancarie cui fare il bonifico (info@padus-araxes.com).
Eventuali commissioni bancarie sono carico del partecipante.
NON INCLUSI:
✓ PASTI GIORNALIERI.
✓ “CARTA VENEZIA UNICA” (titolo di viaggio mensile, per usufruire di un forte sconto sui trasporti.
Si prenda nota che il biglietto intero, SENZA AGEVOLAZIONE CARTA UNICA, costa € 9,50* per
persona, per singola corsa.
*soggetto a possibili aumenti per l’anno 2025
Per qualsiasi INFORMAZIONE, inviare una E-Mail a: info@padus-araxes.com, mettendo in cc:
benedettacon@gmail.com e zkybhs@gmail.com.
Nei casi urgenti, si può chiamare il martedì e giovedì mattina, dalle 10.30 alle 13.00 al cell.
+393791330687. In caso di mancata risposta, mandare un messaggio WhatsApp, indicando il nome
e un numero di telefono raggiungibile tramite WhatsApp e si risponderà.
L’Associazione non è responsabile per eventuali errori di stampa.
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/12/243156673_4363848763708329_8958577964990544428_n.jpg640960adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2025-03-29 20:28:402025-04-01 18:24:37CORSO ESTIVO INTENSIVO DI LINGUA E CULTURA ARMENA Agosto 2025
Apprendiamo dalla stampa azera che una ricercatrice italiana, Valentina Chabert, da tempo in stretto contatto con il regime di Aliyev, avrebbe partecipato a un evento organizzato dalla fantomatica comunità dell’”Azerbaigian occidentale” e che in tale occasione sarebbe stata insignita addirittura di un “certificato di iscrizione onoraria”.
Con l’espressione “Azerbaigian occidentale” Baku si riferisce all’Armenia: le dichiarazioni che con sempre maggiore frequenza arrivano dalla capitale azera non fanno riferimento a un (improbabile) ritorno di sfollati azeri ma suonano come una minaccia di conquista del territorio sovrano armeno: il sud (Syunik e Vayots Dzor e tutta la parte a est del lago Sevan, non senza rivendicazioni sulla capitale Yerevan (Irivan per gli azeri).
Quindi risulta imbarazzante sapere (se le notizie fossero corrette) che una cittadina italiana si sia mescolata a un’organizzazione che costituisce una concreta minaccia (per ora solo verbale) all’integrità territoriale dell’Armenia e che, di conseguenza, condividerebbe (implicitamente o esplicitamente) certi proclami provenienti dal regime azero.
Tra l’altro, come risulta da un articolo recentemente pubblicato dal magazine armeno “Aliq Media” (il link sul nostro sito rimanda alla traduzione in italiano) la Chabert si sarebbe presentata (condizionale d’obbligo) agli eventi in qualità di rappresentante di istituzioni universitarie (La Sapienza di Roma) con le quali collabora e si sarebbe spacciata (altro condizionale d’obbligo) per una giornalista pur non essendo tale, (Sull’Albo ufficiale il suo nome a oggi non figura).
A tal riguardo ci siamo sentiti nel dovere di inoltrare un quesito al Rettore della Sapienza per conoscere la posizione dell’Università riguardo all’accaduto reputando il caso di una gravità che sfiorerebbe l’incidente diplomatico.
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2025/02/nagorno.jpg545970adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2025-03-20 07:24:542025-04-01 18:24:10UN’ITALIANA ALLA CORTE DI ALIYEV?
L’Armenia figura tra le 30 migliori destinazioni da visitare nel 2025 selezionate da Lonely Planet a livello globale, insieme alle tendenze emergenti nel mondo dei viaggi
23 ottobre 2024 – Lonely Planet, uno dei principali brand mondiali nel settore dei media di viaggio, annuncia il rilascio del tanto atteso Best in Travel 2025 – le previsioni degli esperti Lonely Planet su dove viaggiare nel prossimo anno. L’Armenia ha guadagnato un prestigioso posto tra le migliori destinazioni 2025, celebrata per i suoi spettacolari paesaggi, la vibrante cultura e le esperienze indimenticabili. Una destinazione facilmente raggiungibile dall’Italia grazie ai voli diretti da Milano, Roma e Venezia.
“Siamo onorati di essere riconosciuti da Lonely Planet come una delle mete imperdibili per il 2025”, ha dichiarato Susanna Hakobyan, direttore ad interim del Tourism Committee dell’Armenia. “Questo riconoscimento mette in luce il fascino unico, la storia e l’ospitalità che rendono l’Armenia speciale. Che si tratti delle nostre città animate, della campagna pittoresca o delle tradizioni locali, qui c’è qualcosa da scoprire per ogni tipo di viaggiatore. Non vediamo l’ora di accogliere visitatori da tutto il mondo per esplorare percorsi meno noti. Non a caso, The Hidden Track è il nostro slogan.”
L’Armenia, incastonata nella regione del Caucaso, è una terra di paesaggi affascinanti, ricca di storia e rinomata per la sua calorosa accoglienza. Questo gioiello nascosto offre una vasta gamma di esperienze uniche, fondendo meraviglie naturali con tesori antichi, attività moderne e delizie culinarie. Dalla vivace capitale Yerevan, sede di monumenti come il Complesso Cascade e il Matenadaran, alle acque scintillanti del Lago Sevan, l’Armenia ha qualcosa da offrire a tutti. Gli appassionati di storia rimarranno incantati da siti come il Monastero di Geghard, patrimonio dell’UNESCO, scavato nella roccia, o il Monastero di Tatev, che si erge scenograficamente sopra la Gola del Vorotan.
Gli amanti della natura possono esplorare paesaggi diversificati, dalle foreste verdi e lussureggianti del Parco Nazionale di Dilijan alle falesie rosse della regione di Vayots Dzor, offrendo avventure emozionanti come escursionismo, arrampicata su roccia o persino rafting lungo il fiume Debed. In inverno, i paesaggi si trasformano in un incantevole paese delle meraviglie, dove i visitatori possono divertirsi a sciare, fare escursioni con le ciaspole tra panorami tranquilli o rilassarsi in sorgenti termali naturali, rendendo l’Armenia una destinazione perfetta per tutto l’anno.
La gastronomia è sicuramente da non perdere; dal gustare piatti tradizionali come il tolma e il pane lavash all’esplorazione dell’antica eredità vinicola, l’Armenia promette un indimenticabile mix di cultura, bellezza e avventura.
Il Best in Travel 2025 presenta 30 destinazioni straordinarie tra paesi, città e regioni di tutto il mondo, insieme a dieci tendenze emergenti nel settore dei viaggi. Ogni anno, la selezione delle destinazioni del Best in Travel parte dalle nomination della vasta comunità di collaboratori di Lonely Planet, che comprende dipendenti, autori e partner editoriali di tutto il mondo. Ogni meta viene scelta per la sua attualità, le esperienze uniche e l’effetto “wow”, con un focus su destinazioni che dimostrano un impegno verso la sostenibilità nei viaggi.
“Best in Travel 2025 è l’ultima edizione della lettera d’amore annuale di Lonely Planet al mondo. Consapevoli delle nostre responsabilità e dell’impatto come viaggiatori, siamo orgogliosi delle destinazioni, dei viaggi e delle esperienze qui presentate e siamo entusiasti di condividere l’esperienza locale e gli approfondimenti che sono al cuore di queste raccomandazioni”, ha dichiarato Nitya Chambers, Senior Vice President, Contenuti e Direttore Esecutivo di Lonely Planet. “Ovunque tu sia nel mondo, siamo fiduciosi che Best in Travel offrirà nuova ispirazione per l’anno a venire.”
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/10/unnamed.jpg327623adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-12-17 17:02:402024-12-29 17:31:19Comunicato stampa - L'Armenia tra le destinazioni Best in Travel 2025 di Lonely Planet
E’ venuta a mancare una delle più grandi sostenitrici della Causa Armena
Siobhan Nash-Marshall, professoressa di Filosofia al Manhattan ville College
Il Consiglio per la comunità armena di Roma piange la dipartita di una delle più grandi sostenitrici e attiviste della causa armena. E’ venuta a mancare a News York Siobhan Nash-Marshall, professoressa di Filosofia al Manhattan ville College, che avevamo avuto la fortuna e l’onore di incontrare lo scorso 19 novembre a Roma in occasione dell’evento dedicato ai 20 anni della Masseria delle Allodole svoltosi preso la Camera dei Deputati in onore di Antonia Arslan di cui Siobhan era intima amica e avevano realizzato insieme vari progetto di cui uno dedicato ai giovani dell’Artsakh.
Il Consiglio per la comunità armena porge le sue condoglianze ai famigliari e agli amici di Siobhan e a tutti coloro che l’hanno conosciuta e le hanno voluto bene.
Ci mancherai. Ci mancherà il tuo genio e la tua creatività.
Ciao Siobhan.
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/12/470207837_933215542238300_8004581368176598263_n.jpg1005702adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-12-15 15:09:302024-12-29 17:30:55E’ venuta a mancare una delle più grandi sostenitrici della Causa Armena Siobhan Nash-Marshall,
Premesso che dall’11 al 22 novembre 2024 l’Azerbaigian ospiterà COP29, conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico;
Considerato che l’Italia ha ottimi rapporti commerciali e politici con Baku e intrattiene una proficua collaborazione anche nel campo energetico, il che ci posiziona fra i primissimi partner europei dell’Azerbaigian;
Valutato che è interesse dell’Italia che l’area sud caucasica sia pacificamente stabilizzata e pertanto vengano incoraggiate tutte le azioni che promuovano un aumento di fiducia tra Armenia e Azerbaigian e la firma di un definitivo accordo di pace;
Preso atto che, dopo i recenti conflitti, risultano ancora trattenuti, con differenti motivazioni, a Baku, 23 prigionieri di guerra armeni e altri detenuti le cui famiglie attendono da tempo il ritorno a casa;
Considerato che il loro rilascio rappresenterebbe un segnale positivo nelle relazioni fra i due Paesi e avrebbe ulteriori positive ricadute su tutta l’area regionale e sulla stessa COP29;
i sottoscritti, deputati e senatori della repubblica italiana chiedono al Governo
• di sensibilizzare il partner azero affinché in concomitanza con l’evento COP29 proceda, quale gesto di buona volontà e in segno di amicizia con l’Italia, alla liberazione di tutti i prigionieri e detenuti armeni;
• di curare, qualora necessario anche con mezzi propri, il ritorno a casa degli stessi;
di comunicare ad Armenia e Azerbaigian l’impegno dell’Italia finalizzato al raggiungimento di un accordo definitivo di pace nella regione.
On. Alessandro Battilocchio -FI
On. Brando Benifei- PD Eurodeputato
On. Deborah Bergamini- FI
On. Simone Billi- Lega
Sen. Stefano Borghesi-Lega
Sen. Susanna Camusso-PD
On. Andrea Casu- PD
On. Giulio Centemero- Lega
Sen. Gian Marco Centinaio – Lega
On. Alessandro Colucci- Noi moderati
Sen. Andrea De Priamo- FdI
On. Gianmauro Dell’Olio- 5 Stelle
On. Benedetto Della Vedova – + Europa
Sen. Graziano Delrio – PD
Sen. Gabriella di Girolamo – 5 Stelle
On. Piero Fassino- PD
Sen. Aurora Floridia- Alleanza Verdi e Sinistra
On. Paolo Formentini- Lega
Sen. Mariastella Gelmini- Gruppo Civici d’Italia – UDC- Noi moderati
On. Giorgio Lovecchio- FI
On. Lorenzo Malagola- FdI
On. Stefano Maullu- FdI
Sen. Roberto Menia- FdI
Sen. Elena Murelli- Lega
Sen. Luigi Nave- 5 Stelle
On. Federica Onori- Azione
On. Andrea Orsini- FI
On. Andrea Pellicini- FdI
On. Catia Polidori- FI
On. Emanuele Pozzoli- FdI
On. Erik Pretto – Lega
Sen. Tatjana Rojc – PD
On. Massimiliano Salini- FI Eurodeputato
Sen. Ivan Scalfarotto – Italia Viva
Sen. Filippo Sensi – PD
Sen. Luigi Spagnolli- Gruppo Per le Autonomie
Sen. Francesco Verducci- PD
Sen. Sandra Zampa – PD
On. Gianpiero Zinzi – Lega
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/11/466023117_910362667856921_4785087535067930894_n.jpg526526adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-11-09 18:15:102024-11-09 18:22:28COP29 - APPELLO PARLAMENTARE BIPARTISAN PER IL RILASCIO DEI PRIGIONIERI ARMENI
Testimonianza del martirio armeno, le cui vittime vengono ancora quantificate con approssimazione di centinaia di migliaia
Sabato ho partecipato alla splendida iniziativa di Diario Balcanico, durante la quale sono stati proiettati due film del regista bosniaco Ado Hasanovic. In un’altra parte di questo giornale, il Direttore ha già parlato dell’evento. A me, la storia di questo genocidio ha riportato alla mente una giornata trascorsa a Yerevan, teatro di un altro genocidio che non si può nominare. Vi racconto la storia di quel giorno, sperando di invogliare qualcuno a visitare queste bellissime e martoriate terre.
Un giorno a Yerevan. Tsitsernakaberd, la Fortezza delle Rondini
Il mattino è carico di grandi aspettative. Mi preparo per la partenza verso Yerevan; devo ancora fare i bagagli, e l’aereo di mezzanotte sembra ancora così lontano. Lavoro da casa, ma le ore non passano. Cerco di risolvere problemi che non riuscirò a completare, e persino le cose più semplici si complicano. È una battaglia. Mi difendo strenuamente: il telefono mi assale, la tastiera del computer sembra di piombo, con i tasti incollati tra loro, non rispondono. Cerco di uscire dal gorgo dell’ordinario, annaspo, e poi la vedo lì, sul pavimento: la mia fedele, indistruttibile Ortlieb, con la bocca spalancata che mi attende. Afferro un po’ di biancheria, qualche cambio. Quando la vedo satolla, tiro la cerniera: la pesante tela impermeabile si sigilla, e l’aria esce in un soffio, simile a un respiro sollevato. Prendo il lucchetto, la chiudo, e lo schiocco rassicurante del metallo sancisce l’inizio del viaggio.
Sul sedile dell’A320 mi abbandono a un sonno profondo. Al risveglio, dopo quattro ore, il collo, storto dalla posizione innaturale, mi duole, le ginocchia bruciano e i piedi gonfi aderiscono alle scarpe come guanti. Yerevan scorre sotto le ali dell’aereo. Atterriamo, recupero i bagagli. Qui è già giorno inoltrato, tre ore avanti a noi. Mi avvio all’uscita e vengo circondato da decine di trasportatori abusivi che mi tirano per la maglia, ognuno cerca di accaparrarsi un cliente. Ne scelgo uno a caso, con poco raziocinio, solo perché ha una faccia simpatica.
Deposito la borsa in hotel, faccio una doccia e mi incammino per Yerevan. La città appare confortevole, sembra metterti a tuo agio. Il centro è a pochi isolati da dove alloggio. Un prete sull’uscio di una chiesa, in un perfetto italiano, mi chiede da dove vengo e mi invita alla messa. Sembrava cercare proseliti, lo ringrazio e declino l’invito stringendogli la mano.
Tamanyan Street è sorprendente. Hanno costruito un museo di arte contemporanea all’aperto lungo l’alberato viale. Ogni angolo è un piacere per gli occhi: la “Mujer Reclinada” di Botero, una donna dalle generose forme che, alla maniera dell’artista, rappresenta la sensualità in modo esagerato, ti accoglie morbidamente. Poco più in là, il “Guerrero”, un corpulento omaccione con l’elmo, sembra farle da guardia. Piccoli locali nascosti dagli alberi invitano a sederti. Affronto la grande scalinata di marmo alla fine della via: l’arte armena di scolpire la pietra è evidente a ogni passo lungo la salita.
Dalla cima della collina, la vista spazia su una moderna città: ordinati palazzi si disperdono nella valle e, sullo sfondo, un po’ nascosto dalle nubi, l’Ararat, la montagna cara agli Armeni. Le strade sono progettate per puntare al colosso di pietra, strappato a questa nazione dai Turchi, insieme all’anima e alle vite di migliaia di persone. Questa sera, anche se sarò distrutto, voglio visitare il memoriale del genocidio.
Per ridiscendere la Cascade, l’enorme scalinata di pietra, passo sotto la struttura, all’interno c’è il Centro per le Arti Cafesjian, percorrendo una lunga scala mobile che dà sollievo alle mie gambe. Il mecenate Gerard L. Cafesjian, nato in America ma di origine armena, ha raccolto e donato alla città opere messe assieme in una vita. Ad ogni sosta del percorso mi perdo tra le opere di artisti contemporanei. La gente passeggia tra le sale, sorride: sembra un buon inizio, un sereno viatico per il viaggio che farò in questa regione del mondo. Le sale sono piene di fantastiche opere di Jaume Plensa, François-Xavier Lalanne, Peter Woytuk, Barry Flanagan, David Breuer-Weil, Maylee Christie. Di alcuni artisti non conoscevo nemmeno il nome, ma devo dire che tutto è estremamente piacevole.
Percorrendo una strada laterale, vedo una ragazza in un piccolo laboratorio, piegata su una grande pietra squadrata. Cesella, bulina, disegna curve e figure; con una pompetta toglie la polvere, ha un’aria concentrata. Mi fermo ad osservare la grossa bruna arenaria su cui lavora. La lastra ha una grana fine. Le chiedo se posso fare una foto, e lei risponde con un sorriso. Mantiene viva la millenaria tradizione delle khachkar, le grandi lastre scolpite che si trovano in ogni angolo di questo paese. Potrei guardarla per ore, ma voglio ancora visitare il Mercato degli Artisti, in uno spazio ampio alla fine di un viale alberato. Durante il weekend, espongono le loro opere, ma oggi le bancarelle sono piene di paccottiglia di dubbio gusto e cimeli di ogni tipo: vecchie macchine fotografiche, spille con i simboli della Madre Russia, monete, oggetti di archeologia. Mi perdo tra i banchi, ogni metro offre qualcosa di curioso.
Guardo l’ora: è già tardi. Voglio dedicare il pomeriggio al Tsitsernakaberd, la fortezza delle rondini, il memoriale del genocidio, che non si può nominare.
Per scrivere questa nota, ho dovuto attendere la sera, che le emozioni si acquietassero, che la mente ritrovasse raziocinio. Camminare sul grigio tufo del Tsitsernakaberd e uscirne con il cuore indenne è impossibile. Conoscevo la storia del genocidio armeno, ma con colpevole disattenzione l’avevo relegata in un angolo remoto della memoria, un luogo dove si ripongono gli orrori, ciò che di più doloroso l’animo allontana per non annichilirsi nel raccapriccio.
Su un cartello ho letto, con incredibile insofferenza, una disquisizione tra storici che cercavano di definire il numero dei morti: 1,2 milioni, 1,7 milioni, forse più probabile 1,5 milioni. Numeri senza senso, vite spezzate, squartate, fatte morire volutamente in marce estenuanti verso un luogo senza domani. Fermarsi a riflettere, per non dimenticare, è l’unica cosa che posso fare, accarezzando la pietra come unico piccolo gesto di compassione.
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.png00adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-10-07 16:50:222024-10-08 16:52:19Tsitsernakaberd, la Fortezza delle Rondini (Sienapost 07.10.24)
Ricco programma di interventi con territori, produttori ed esperti internazionali per parlare di enoturismo all’ottava Global Conference on Wine Tourism di UN Tourism in Armenia dall’11 al 13 settembre
29 agosto 2024 – Manca poco alla Conferenza globale sul turismo del vino, il prestigioso evento dell’organizzazione del turismo delle Nazioni Unite UN Tourism, che si terrà a Yerevan, in Armenia, dall’11 al 13 settembre 2024, ospitato dal Governo della Repubblica di Armenia. Saranno le tradizioni il tema dell’ottava edizione della conferenza che si svolgerà all’insegna del motto “Heritage in Every Bottle: Crafting Authentic Wine Tourism Experiences”. Esperti, produttori e rappresentanti di regioni vinicole di tutto il mondo discuteranno di come rafforzare i legami tra vino, turismo e cultura come mezzo per rivitalizzare e promuovere le tradizioni, come integrare le tradizioni nell’esperienza del turismo enologico e come comunicarle.
Il programma comprende sessioni tecniche, presentazioni tematiche, masterclass e workshop che si svolgeranno giovedì 12 e venerdì 13 settembre. Rappresentanti di celebri regioni vinicole, tra cui la Borgogna (Francia) e Mendoza (Argentina), presenteranno esempi di migliori pratiche. Iter Vitis, Itinerario culturale del vino e della vite del Consiglio d’Europa, condividerà approfondimenti dal punto di vista della rete, con interventi della presidente Emanuela Panke (Italia). Le discussioni si concentreranno anche sullo sviluppo di strategie di comunicazione efficaci per raggiungere un pubblico globale. L’esperto di digitalizzazione Jochen Heussner (Italia) parteciperà a conversazioni con rinomati specialisti di enoturismo, tra cui Alder Yarrow (USA), acclamato scrittore di vino, Paul Wagner (USA) del Culinary Institute of America e del Napa Valley College e Gergely Szolnoki (Germania), Professore di Ricerca di Mercato presso l’Università di Geisenheim. In programma un intervento del ministro del turismo dell’Uruguay, Eduardo Sanguinetti, e Carolina Fuller di Catena Zapata (Argentina), n. 1 tra le “World´s Best Vineyards” 2023.
“L’Armenia è onorata di ospitare l’8ª Conferenza Globale sul Turismo del Vino delle Nazioni Unite”, ha dichiarato Susanna Hakobyan, direttrice ad interim del Tourism Committee della Repubblica di Armenia. “Con la nostra tradizione vinicola millenaria e il ricco patrimonio culturale, l’Armenia è in una posizione unica per mostrare le sue pratiche innovative e l’eccezionale cultura del vino. Questa conferenza offre una piattaforma unica per la collaborazione, l’apprendimento e l’avanzamento del discorso globale sul turismo del vino.” Si potranno visitare cantine, musei ed eventi dedicati al turismo del vino del Paese, che vanta numerose varietà di uve autoctone, terroir diversificati e un profondo legame culturale con il vino. Tra le visite in programma, ci sarà l’opportunità di esplorare la caverna di Areni-1, dove è stata ritrovata la più antica cantina al mondo, risalente a 6.100 anni fa.
“Il turismo del vino è profondamente legato alla cultura e all’identità del territorio, svolgendo un ruolo cruciale nel favorire l’empowerment rurale e lo sviluppo delle comunità, aiutando le destinazioni a diversificare le loro offerte turistiche. Questa Conferenza non solo cerca di mettere in evidenza questi aspetti, promuovere scambi e favorire la cooperazione tra le destinazioni, ma anche di celebrare il ricco patrimonio vinicolo dell’Armenia, il suo popolo e la sua cultura”, ha affermato Sandra Carvao, direttrice Market Intelligence, Policies and Competitiveness, UN Tourism.
Negli ultimi anni, l’interconnessione tra enoturismo e patrimonio culturale è diventata un valore fondamentale per le destinazioni e le aziende vinicole. Questa fusione non solo celebra le tradizioni della vinificazione, ma serve anche come mezzo per preservare e rivitalizzare il patrimonio culturale, i valori comunitari e creare un legame più forte tra vino, turismo e cultura. Il turismo enologico offre l’opportunità di esplorare storie, usanze e rituali profondamente radicati nella storia della vinificazione, aiutando a promuovere e salvaguardare le culture ancestrali, soprattutto nelle aree rurali dove le tradizioni sono fondamentali per l’attrattiva della regione, arricchendo così le esperienze turistiche legate al vino.
Armenia Tourism Committee e UN Tourism sono pronti ad accogliere i partecipanti alla Conferenza globale sul turismo del vino delle Nazioni Unite in Armenia.
Informazioni su iscrizioni, programma e logistica sul sito ufficiale:
Vi preghiamo gentilmente di completare il processo di accreditamento entro il 31 agosto per garantire una gestione ottimale della vostra partecipazione. Si prega di notare che solo il personale dei media accreditato avrà accesso alla copertura esclusiva dell’evento.
Informazioni su UN Tourism
L’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UN Tourism) è la principale agenzia internazionale che promuove un turismo responsabile, sostenibile e universalmente accessibile. In quanto agenzia specializzata delle Nazioni Unite, UN Tourism svolge un ruolo fondamentale nell’avanzare politiche e pratiche turistiche che contribuiscono allo sviluppo economico e alla comprensione culturale.
Informazioni sul Tourism Committee della Repubblica di Armenia
Il Comitato per il turismo della Repubblica di Armenia è l’autorità statale responsabile della supervisione e della promozione del settore turistico del paese. Una delle sue missioni è posizionare l’Armenia come una delle principali destinazioni di viaggio, mettendo in risalto il patrimonio culturale della nazione, i paesaggi straordinari, le opportunità di avventura e le ricche tradizioni nella gastronomia e nel vino. Attraverso iniziative strategiche e partenariati, il Comitato mira a migliorare le esperienze dei visitatori e a promuovere una crescita sostenibile del turismo.
Vigneto sulla piana dell’Ararat ai piedi del biblico monte Ararat e del monastero di Khor Virap (XVII secolo).
Breve nota informativa sull’Armenia
L’Armenia, incastonata nella regione del Caucaso, è una terra di ricca storia, cultura e straordinari ambienti naturali. Questo paese montuoso è caratterizzato da un terreno aspro, con altitudini che vanno dalla fertile piana dell’Ararat alle imponenti vette del Monte Aragats (4.090 m). La sua geografia variegata include praterie, fiumi impetuosi e laghi sereni come il Lago Sevan (1.900 m), uno dei laghi d’acqua dolce d’alta quota più grandi del mondo, creando un paradiso per gli amanti della natura e dell’avventura. Il patrimonio culturale dell’Armenia brilla in siti straordinari, come il Monastero di Geghard, inserito nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO e parzialmente scavato nella roccia, il Tempio di Garni di epoca greco-romana e il Monastero di Tatev del IX secolo, un gioiello architettonico arroccato su una montagna che domina la gola del fiume Vorotan. La città di Gyumri, spesso considerata la capitale culturale, è celebre per la sua splendida architettura del XIX secolo, la vivace scena artistica e l’artigianato tradizionale, che riflettono la creatività dei suoi abitanti.
Testimonianze millenarie della cultura armena legata al vino si trovano in tutta l’Armenia. Più di 6100 anni fa, la più antica produzione di vino mai scoperta al mondo ebbe inizio nella grotta Areni 1, nascosta nel canyon dell’Arpa, vicino al villaggio di Areni. La tradizione vinicola prospera nelle fertili valli del paese e il clima favorevole produce vini ricchi e saporiti che invitano gli enofili a esplorare le strade del vino dell’Armenia e a gustare secoli di storia in ogni bicchiere. Unica nella vinicoltura armena è la presenza di varietà autoctone di uva come Areni e Voskehat, e il metodo tradizionale di invecchiamento nei karas — grandi vasi di argilla sepolti nel terreno — che aggiungono sapori distintivi e complessità ai vini. L’Armenia conta più di 350 varietà di uva, oltre a terroir e microclimi diversificati che contribuiscono al patrimonio vinicolo del paese.
L’Armenia è rinomata anche per la sua calorosa ospitalità. I visitatori sono spesso accolti come familiari, sperimentando in prima persona la genuina cordialità e generosità del popolo armeno. Dal condividere un brindisi con i locali al gustare pasti fatti in casa, il calore e la gentilezza degli armeni lasciano un’impressione duratura. La gastronomia armena, d’altro canto, è un punto culminante, caratterizzata da ingredienti freschi e locali e da metodi di cottura tradizionali. Piatti come il tolma (foglie di vite ripiene), il lavash (pane piatto) e il gata (un pane dolce) mostrano i ricchi sapori e il patrimonio culinario della regione. La vivace scena gastronomica del paese si estende dai ristoranti a conduzione familiare ai ristoranti gourmet di cucina armena e internazionale, offrendo un delizioso viaggio gastronomico che dalla capitale Yerevan si estende alle altre province del paese.
Dai monasteri antichi arroccati sulle montagne a una vivace scena gastronomica e alle secolari tradizioni vinicole, l’Armenia offre un’esperienza unica, dove ogni visitatore si sente a casa immerso nella bellezza e nella storia di questo straordinario paese.
Uva del vitigno autoctono Areni (anche Sev Areni o Areni Noir)
Il più antico sistema di produzione di vino di oltre 6100 anni fa nella caverna Areni-1, regione Vayots Dzor, Armenia.
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/08/unnamed.jpg9231920adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-08-30 15:56:482024-08-30 15:56:52The Hidden Track -Armenia pronta ad accogliere la Conferenza globale sul turismo del vino delle Nazioni Unite
Il 24 aprile è la giornata della Memoria del popolo armeno e come ogni anno gli armeni del mondo si sono riuniti per commemorare le vittime di quel che fu definito il “primo genocidio del XX secolo”.
Anche a Roma come ogni anno la piccola comunità armena della capitale ha voluto onorare i propri martiri e lo ha fatto con una cerimonia svoltasi nel giardino che la città di Roma ha voluto intitolare al “Genocidio degli Armeni”, in p.zza Augusto Lorenzini.
Il triste anniversario della 109° ricorrenza del genocidio armeno è stata occasione per ribadire ancora una volta l’importanza della Memoria come antidoto all’indifferenza e al silenzio che sono spesso causa dei mali che affliggono l’umanità.
Non sono pochi infatti gli studiosi che affermano che l’impunità del genocidio del 1915 e il silenzio al quale è stato sottoposto per lunghi anni e la sua dimenticanza con la sua negazione sono stati il deterrente che hanno permesso a Hitler di pianificare il suo piano criminale contro la popolazione ebraica con la sua affermazione: “Chi si ricorda oggi del massacro degli armeni”, e ha fatto sì che il XX secolo venisse definito il secolo dei Genocidi.
Alla cerimonia iniziata alle ore 11,00, erano presenti autorità civili, politiche e religiose, tra cui il Vice Premier Matteo Salvini, gli Ambasciatori della Repubblica di Armenia presso la Repubblica Italiana Sua Eccellenza Tsovina Hampartsumyan e presso la Santa Sede Sua Eccellensa Boris Sahakyan, il Delegato del Sindaco di Roma, esponenti del Parlamento italiano e rappresentanti del Governo armeno nonché rappresentanti di comunità straniere in Italia, tra cui quella Ruandese.
Dopo gli inni nazionali, il Rettore del Pontificio Collegio Armeno Mons. Kachig Kouyoumdjian coadiuvato da Padre Athanas della chiesa armeno apostolica hanno presieduto una breve preghiera dedicata ai martiri del Medz Yeghern, alla quale è seguito il saluto di benvenuto dell’esponente del Consiglio per la comunità armena di Roma che ha espresso gratitudine a tutti i presenti per la vicinanza e la condivisione, sottolineando l’importanza della determinazione del popolo armeno e la sua battaglia contro l’indifferenza e contro l’oblio.
Lo slogan scelto per la giornata era infatti “LA FORZA DI UN POPOLO CHE SFIDA L’OSCURITA’ DELL’INDIFFERENZA”.
Dopo i saluti istituzionali dell’ On.le Federico Rocca a nome del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e dell’Ambasciatrice della Repubblica d’Armenia Sua Eccellenza Tsovinar Hampartsumyan, ha preso la parola il Vice Primo Ministro, il Senatore Matteo Salvini, esprimendo la sua vicinanza e la SUA solidarietà al popolo armeno, unendo la sua voce al “mai più” contro ogni violenza, contro ogni crimine E reiterando il suo impegno per la pace.
Hanno preso poi la parola vari rappresentanti delle istituzioni capitoline, nazionali e europee e tutti hanno voluto ribadire la loro scelta di stare dalla parte giusta della storia, denunciando i crimini commessi contro il popolo armeno sia quelli del lontano 1915 sia quelli più recenti a danno del popolo dell’Artsakh – Nagorno Karabakh.
E’ intervenuto per primo il Consigliere Delegato alla città metropolitana di Roma Capitale l’ON. Daniele Parrucci al quale è seguito l’intervento della Senatrice Sandra Zampa (PD) e ex Presidente del Gruppo di amicizia parlamentare Italia Armenia.
Hanno preso poi la parola l’attuale Presidente del Gruppo di amicizia On.le Giulio Centemero, il Senatore Andrea De Priamo, l’ Eurodeputata Senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, il Senatore Luigi Spagnoli, l’Ambasciatore Bruno Scapini.
L’ultimo ad intervenire sul palco è stato il figlio di un testimone del genocidio armeno, l’arch. Misha Wegner figlio dell’ufficiale tedesco Armin Wegner, il quale a costo della propria vita aveva documentato con le fotografie quello che stava accadendo nell’impero ottomano 109 anni fa. Misha ha promesso di portare avanti il testimone lasciatogli in eredità da suo padre.
La cerimonia si è conclusa con la deposizione delle corone sotto la targa del giardino e con un minuto di silenzio dedicato alle vittime armene.
Abbiamo tante volte gridato che il silenzio uccide e siamo qui per ribadirlo ancora una volta: il silenzio uccide. Ma se il silenzio e l’indifferenza sono dei mali, il loro rimedio è la Memoria. Siamo qui per fare Memoria e per dire insieme, con una voce unica e corale il nostro mai più. Mai più alla violenza, ad ogni violenza, mai più ad ogni ferita inferta alla dignità di un uomo, mai più crimini e mai più, mai più la guerra.
http://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2024/04/438793265_785813416978514_21976434809440300_n.png10801920adminwphttp://www.comunitaarmena.it/wp-content/uploads/2022/08/Logo_armenia-04-1-300x92.pngadminwp2024-04-28 20:38:232024-05-05 17:41:22COMUNICATO - Cerimonia della 109° ricorrenza del Genocidio Armeno a Roma
Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” esprime ferma condanna per le ultime dichiarazioni rilasciate dal viceministro italiano degli Esteri, Edmondo Cirielli, che ancora una volta fa da cassa di propaganda al regime dell’Azerbaigian.
L’esponente di governo è arrivato ad attaccare il ministro francese Stephane Sejourne, perché in una conferenza stampa congiunta con il Segretario di Stato USA Blinken aveva invitato l’Azerbaigian a cessare la sua retorica di minaccia contro l’Armenia.
Il viceministro italiano si allinea così, ancora una volta, alla retorica minacciosa del regime di Aliyev che in queste ultime settimane sta attaccando pesantemente la Francia per il suo sostegno all’Armenia, contrasta la recente politica dell’Unione europea nel Caucaso meridionale e, di fatto, scavalca il ministro Tajani.
Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” chiede al ministro degli Esteri, Antonio Tajani se:
è al corrente di queste dichiarazioni fatte dal suo vice che vasta eco, negativa, stanno avendo non solo da parte armena e francese;
condivide questo attacco rivolto a un Paese membro dell’Unione Europea;
non ritiene opportuno rettificare le stesse ed esprimere solidarietà alla Francia per l’attacco rivolto al ministro di Parigi;
non ritiene che il viceministro Cirielli debba essere rimosso dal suo incarico in quanto incompatibile a quel principio di imparzialità e correttezza che dovrebbe contraddistinguere la sua missione diplomatica.
Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” chiede al parlamento italiano di condannare questo ennesimo sostegno di Cirielli, eventualmente sollecitando un’audizione del viceministro al fine di chiarire le ragioni “personali” di tali ripetute esternazioni a favore del regime di Aliyev.
Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” ricorda, a questo riguardo, che qualsiasi rapporto economico e commerciale tra Italia e Azerbaigian non implica la sottomissione alla propaganda di quella che è la nona peggiore dittatura al mondo (fonte “Freedom house”).
Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” chiede ai media di porre in giusta evidenza il comportamento di Cirielli che, oltretutto, rilascia dichiarazioni proprio in un momento di grave crisi su più fronti mondiali.
Consiglio per la comunità armena di Roma
Segreteria
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