NAPOLI – 19 maggio 2015 – presentazione volume di Maria Immacolata Macioti dal titolo L’Armenia, gli armeni.Cento anni dopo.

Martedì 19 maggio 2015
alle ore 17.30
presso lo Spazio Guida
Via Bisignano, 11 – Napoli

Enrico Rebeggiani – università di Napoli Federico II
Enrico Pugliese – università di Roma La Sapienza
Giuseppe Cataldi – università di Napoli L’Orientale
Rodolfo Armenio – Segretario del Comitato per il riconoscimento del Genocidio
Armeno AIRH onlus

presentano il volume di

Maria Immacolata Macioti dal titolo L’Armenia, gli armeni.Cento anni dopo.
Per info: 081 290768

GUIDONIA – 18 maggio 2015 – Prima Nazionale spettacolo teatrale “OBSOLESCENZA”

“OBSOLESCENZA”

Lo Spettacolo sarà in scena il prossimo 18 maggio alle ore 21 presso il Teatro Imperiale di Guidonia (Piazza Matteotti in Guidonia).

Questo Spettacolo, parlando dell’Obsolescenza umana, all’inizio è un Teatro di Narrazione e parla di alcuni dei genocidi e dei miglioni di morti provocati da queste menti folli. E uno dei Genocidi, è quello dell’Armenia, per il quale proprio in quest’anno ricorre il tristissimo centenario. Un’altro è quello della Cambogia, che nei giorni scorsi ha ricorso il 40 anniversario, ed infine quello perpetrato nella Ex-Jugoslavia.

In seguito lo Spettacolo si dirige verso una storia ripresa da un vecchio telefilm della serie “ai confini della realtà”, e riprende la forma teatrale più vicina al Teatro Classico.

 

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CASALE MONFERRATO – 17 maggio 2015 – Presentazione libraia Il genocidio infinito.

DOMENICA 17 MAGGIO
Ore 17,00
Cortile delle Api

Presentazione libraia Il genocidio infinito

Guerini Editore, dedicato al genocidio degli armeni in Anatolia.
Ne parlano i co-curatori Martina Corgnati e Ugo Volli con Vasken Berberian.

Scarica la locandina

ASSISI – 16 maggio 2015 – 1915 – 2015 Il genocidio degli Armeni e la memoria dei Giusti

L’ ASSOCIAZIONE AMICI DELL’OSSERVATORIO della PRO CIVITATE CHRISTIANA
INVITA all’ EVENTO
1915 – 2015 Il genocidio degli Armeni e la memoria dei Giusti
sabato 16 maggio, ore 18
c/o Osservatorio della Pro Civitate Christiana – Sala Musica
Assisi, via Ancajani 3 tel. 075.813231
PROGRAMMA
ore 18.00: 1915-2015 Il genocidio degli Armeni e la memoria dei Giusti, conversazione del dott. Pietro Kuciukian, Console Onorario della Repubblica di Armenia in Italia e titolare dell’Ufficio consolare di Milano
ore 18.45: da I quaranta giorni del Mussa Dagh di Franz Werfel (Corbaccio, Garzanti 2013) e da Il canto del pane del poeta armeno Daniel Varujan (Guerini e Associati Editore, 2014): lettura drammatica del prof. Roberto Carusi, regista e attore, Milano
ore 21.15: proiezione del film: Mayrig – 588 rue Paradis (Quella strada chiamata paradiso) di Henri Verneuil, 1991 (famiglia armena scampata al genocidio e sbarcata in Francia nel 1921), con Omar Sharif e Claudia Cardinale.

Saranno esposti alcuni scatti del raffinato percorso fotografico attraverso i paesaggi, la cultura, le pietre dell’Armenia e i suoi straordinari simboli cristiani (Khatchkar) di Elio Ciol, tratti dalla mostra di Lugano.

 

CASSINA DE’ PECCHI – 15 maggio 2015 – Serata sull’Armenia -24 APRILE 1915, il primo genocidio della storia moderna

24 APRILE 1915, il primo genocidio della storia moderna
VENERDÌ 15 MAGGIO 2015
ore 21.00
INGRESSO LIBERO
Sala Consiliare del Comune – Piazza De Gasperi, 1 – CASSINA DE’ PECCHI

Scarica la locandina

FROSINONE – 14 maggio 2015 – Il Martirio dei Cristiani ieri e oggi

In occasione del centesimo anniversario della strage degli Armeni, la Diocesi organizza la Conferenza “Il martirio dei Cristiani ieri e oggi”.

All’interno dell’evento, verrà presentato il volume “Il martirio degli Armeni” di Marco Impagliazzo: oltre all’autore, intervengono il vescovo Ambrogio Spreafico e il dott. Alessio Porcu, Direttore di “Teleuniverso”, modera Laura Collinoli, Giornalista del Quotidiano “La Provincia” (ore 18.30, Auditorium diocesano).

 

 

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MILANO – 14 maggio 2015 – Persecuzione e martirio: cosa significa essere un popolo

Il genocidio Armeno 1915-2015

Con la collaborazione di

Logo Fondazione Oasis

Giovedì 14 maggio ore 21:00
Sala Verri Centro Culturale di Milano,
via Zebedia, 2 (MM3 Missori – MM1 Duomo)

Con
S.E. Raphael Minassian, Arcivescovo dei Cattolici Armeni in Europa Orientale
Introduce
Martino Diez, Direttore Fondazione OASIS

La nostra umanità ha vissuto nel secolo scorso tre grandi tragedie inaudite: la prima, quella che generalmente viene considerata come «il primo genocidio del XX secolo» (Giovanni Paolo II e Karekin II, Dichiarazione comune, Etchmiadzin, 27 settembre 2001); essa ha colpito il vostro popolo armeno – prima nazione cristiana –, insieme ai siri cattolici e ortodossi, agli assiri, ai caldei e ai greci. Furono uccisi vescovi, sacerdoti, religiosi, donne, uomini, anziani e persino bambini e malati indifesi. Le altre due furono quelle perpetrate dal nazismo e dallo stalinismo.
(Papa Francesco)

Ricordiamo, come ha invitato a fare Papa Francesco “il centenario di quel tragico evento, di quell’immane e folle sterminio, che i vostri antenati hanno crudelmente patito. Ricordarli è necessario, anzi, doveroso, perché laddove non sussiste la memoria significa che il male tiene ancora aperta la ferita; nascondere o negare il male è come lasciare che una ferita continui a sanguinare senza medicarla!”

L’incontro di Milano con S.E. Raphael Minassian ci permette di capire con lui il dono di un’unità di popolo data dalla fede e il compito che ne discende insieme al sacrificio che comporta come per i fratelli di oggi verso i quali l’indifferenza e l’odio dei poteri sta accadendo sotto inostri occhi. Il valore dell’io per tutti, dal quale viene la testimonianza; come per il dono che la Chiesa ha ricevuto proprio in questo centenario del nuovo dottore della Chiesa armeno Gregorio di Narek.

Nonostante la possibilità di salvezza attraverso la conversione all’islam, quasi 2.000.000 persone accettarono di morire per non perdere la loro fede e la loro identità nel periodo tra il 1894 e il 1923. Il 23 Aprile la Chiesa Armena proclamato Santi i Martiri Armeni.

“Credo che la storia della razza umana non comprenda un episodio terrificante come questo. I grandi massacri e le persecuzioni del passato sembrano insignificanti se comparate a quella della razza armena nel 1915.” (Herny Morgenthau, Ambasciatore americano in Turchia, 1913-1916).

“Fu una strage e carneficina d’innocenti, cosa inaudita, una pagina nera, con la violazione fragrante dei più sacrosanti diritti di umanità, di cristianità e di nazionalità”. (Giacomo Gorrini, Console italiano a Trebisonda, 1909-1915).
Prenotazione

MODENA – 13 maggio 2015 – TIGRAN HAMASYAN and the Yerevan State Chamber Choir in concerto

Alla Chiesa di San Carlo a Modena c’è Tigran Hamasyan in concerto il 13 maggio
Pianista jazz di fama internazionale, nato in Armenia nel 1987 e trasferitosi a Los Angeles nel 2003, Tigran Hamasyan ha debuttato giovanissimo, premiato dal Montreux Jazz Festival e dalla Theloinous Monk Jazz Piano Competition. Il suo primo disco, World Passion, è del 2006, mentre nel 2011 ha pubblicato con successo il suo primo album di piano solo A Fable, a Parigi per la Universal. Continua

ROMA – 11 maggio 2015 – presentazione del libro di La marcia senza ritorno Il genocidio armeno di Franca Giansoldati

La Salerno Editrice è lieta di invitare la S.V. alla presentazione del libro di
Franca Giansoldati
La marcia senza ritorno
Il genocidio armeno

Intervengono:
Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione
Mikayel Minasyan, Ambasciatore della Repubblica d’Armenia presso la Santa Sede

Modera:
Lucia Annunziata, Direttore Huffington Post Italia
Sarà presente l’Autrice

Lunedí 11 maggio 2015, ore 17.30
Sala Marconi della Radio Vaticana, Palazzo Pio – Piazza Pia 3, Roma


L’opera. La notte del 24 aprile 1915 ebbe inizio il ‘Grande Male’, il Metz Yeghern. Sono passati cento anni dal genocidio armeno. Cento lunghi anni di silenzi colpevoli, di verità non ancora condivise. L’anniversario rappresenta un’occasione per riflettere su una vicenda controversa: la storia oggi interpella i governi per il riconoscimento del genocidio di un milione e mezzo di armeni. La condanna di un crimine simile rappresenta un atto di giustizia verso le vittime, verso la coscienza umana, verso i superstiti. Con una lettera di Papa Francesco.

L’autore. Franca Giansoldati è vaticanista del quotidiano «Il Messaggero». Tra le sue pubblicazioni piú recenti, Il Demonio in Vaticano. I Legionari di Cristo e il caso Maciel, Casale Monferrato 2014.

Salerno Editrice

FIRENZE (Staz. Leopolda) 08 maggio 2015 – Armine, Sister – dedicato alla storia, alla cultura del popolo armeno e al dramma del suo genocidio.

Armine, Sister è uno spettacolo dedicato alla storia, alla cultura del popolo armeno e al dramma del suo genocidio.

Fin dal principio Armine, Sister è stata pensata come un’evocazione con cui non siamo noi a rivolgerci ai morti, ma con cui a chiamare sono gli spiriti dei defunti che anelano a rivelare le tracce del loro passato, a renderlo visibile, a dissotterrarlo.
Armine, Sister sono anche le prime due parole di una lettera con un indirizzo illeggibile, condannata a vagare nel tempo e nello spazio, senza mai arrivare a destinazione.

Piuttosto che focalizzarsi sulla storia degli eventi del 1915 o sulla storia del negazionismo, Teatr Zar ha preferito concentrarsi sulla storia dell’ignoranza che nell’Europa contemporanea alimenta e conduce alla non-azione. D’altro canto, la storia dell’ignoranza include anche la storia della costruzione di un “silenzio concordato” che riguarda qualunque atto di violenza. Gli eventi in Anatolia all’inizio del XX secolo dovrebbero portare verso un dibattito più ampio sul “testimoniare dopo la testimonianza”, un tema che diventa una lezione sull’identità. Continua

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