ROMA – 19, 20 e 21 ottobre – La Pièce teatrale “Il Grande Male” al Teatro India.
I biglietti dello spettacolo tanto atteso saranno online tra 2 giorni, pubblicheremo il sito dove comprarli al più presto.
Potranno essere acquistati sia online che direttamente al teatro, intanto vi anticipiamo i prezzi.
intero 18 euro | ridotto 1 (under 35 e over 65) – 16 euro |ridotto 2 (cral e convenzionati) – 14 euro – Orario spettacoli ore 21,00
Sinossi
Berlino, 1921. Lo studente armeno Soghomon Tehlirian è sotto processo per aver uc- ciso con un colpo di pistola Talaat Pasha, uno degli organizzatori del genocidio, rifu- giato nel 1919 in Germania sotto falso nome, per sfuggire ad una condanna a morte per “crimine di lesa umanità” a danno delle popolazione armene residenti nell’Impero Ottomano.
Dopo due giorni di processo è Talaat – del quale vengono ricostruite le atroci gesta e attraverso le drammatiche rivelazioni dei sopravvissuti chiamati a deporre – ad essere condannato moralmente: le prove a suo carico sono talmente terrificanti che Tehlirian viene assolto per l’omicidio da lui compiuto.
Gli atti processuali, dai quali nasce l’ispirazione e la scrittura dello spettacolo ”Il gran- de male”, sono una preziosa chiave per comprendere quell’immane tragedia che fu il genocidio armeno nel 1915: attraverso i dialoghi riportati fedelmente dalle testimo- nianze scritte e le immagini dell’epoca proiettate in scena si va a formare un vortice di
informazioni documentate che guidano lo spettatore nel dramma degli avvenimenti di quegli anni, nel sistema della giustizia e portano luce su un capitolo dimenticato della storia dell’uomo. Attraverso la coralità di diciotto personaggi che intervengono nel processo avviene la ricostruzione documentata di molteplici aneddoti che vanno a formare un chiaro quadro del contesto politico nel quale il progetto genocidiaro venne messo in atto.
In ”Il grande male” vediamo i testimoni chiamati a deporre, una pluralità di voci che aiutano lo spettatore nella comprensione dei fatti storici: figure di anonimi turchi e curdi buoni, che vennero in soccorso ai deportati; Johannes Lepsius, responsabile della Deutsche Orient-Mission, che vuole dimostrare la precisa volontà genocidaria dei Giovani Turchi; il generale Otto Liman von Sanders, al cui comando erano le truppe tedesche inviate in Anatolia durante la Prima Guerra Mondiale, che invece cerca al- meno in parte di scagionare il Governo ottomano.
Tutte queste testimonianze scorrono in un contesto, quello di Berlino nell’anno 1921, in cui gli orientali vengono giudicati tendenzialmente inclini all’illegalità e scarsa- mente consapevoli del valore della vita umana