TRIESTE – 17 dicembre 2016 – Concerto di musica armena.

TRIESTE

Sabato  17 dicembre 2016 – Ore 18.00

Concerto di musica armena

Sala Teatro Piccolo Fenice – Via San Francesco, 5

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ROMA – 05 dicembre 2016 – Presentazione libro “La battaglia sulla montagna di Dio”

Lunedì 5 dicembre alle ore 18 alla libreria Notebook

(Parco della Musica al Villaggio Olimpico) 

Massimo Lugli, Sonya Orfalian e Luigi Saitta

presenteranno  

“La battaglia sulla montagna di Dio” 

di Giulio Castelli 

(Newton Compton Editori)

 

 

IERI GLI ARMENI OGGI I CURDI

 

Il portavoce dell’HdP, il partito democratico che include anche i Curdi ed è la terza forza politica della Turchia con oltre il 10 per cento di voti ha dichiarato:

“Erdogan ha scelto una versione aggiornata di quello che i Giovani Turchi fecero agli armeni all’inizio del XX secolo. Erdogan vuole applicare sui curdi una versione moderna del genocidio armeno, mascherandolo come lotta al terrore. Anche il genocidio armeno cominciò con l’arresto degli intellettuali e dei leader armeni a Istanbul, Izmir e altre città”.

 

 

L’ALBA DEL GENOCIDIO

I MASSACRI DEGLI ARMENI ALLA FINE DELL’800

 

Lo sterminio degli Armeni si compì nell’arco di circa vent’anni. Prima del genocidio vero e proprio avvenuto durante la Grande Guerra si verificarono vari eccidi. Tra il 1894 e la fine del secolo almeno 200 mila armeni cristiani furono massacrati da bande di musulmani protette dalla polizia del sultano ottomano Abdul Hamid.

Dopo un lungo colpevole oblio l’olocausto di un popolo – che servì come esempio ai nazisti per la Shoa – è tornato a essere un tema che il governo di Ankara non riesce a occultare. Papa Francesco, il Bundestag tedesco, il Parlamento europeo, il Congresso americano e molte organizzazioni internazionali hanno già sollevato la questione. Essa riguarda la rimozione di massa operata per un secolo dal nazionalismo turco la cui natura arcaica e aggressiva è stata anche di recente confermata dall’appoggio indiretto fornito all’Isis e dalle repressioni ordinate da Erdogan nei confronti dei curdi e degli oppositori democratici. Tutte azioni che hanno costretto perfino le timide diplomazie europee a prendere le distanze da un regime che addirittura si era candidato a far parte dell’UE. Ecco allora la grande attualità de

 “La battaglia sulla montagna di Dio” che, in chiave narrativa, ricostruisce quanto accadde durante i “massacri hamidiani” (appunto dal nome del sultano allora regnante) descrivendo il clima di violenza che portò in quegli anni alle stragi, tragica premessa di quanto avrebbero fatto vent’anni più tardi i “Giovani Turchi” con la programmazione dello sterminio. Un romanzo, quindi, ma anche un memento quanto mai necessario per comprendere quanto sta accadendo oggi.

 

“La battaglia sulla montagna di Dio” narra la spedizione di un gruppo di occidentali proprio in Armenia. Una strana spedizione guidata da un enigmatico baronetto inglese e dalla sua affascinante e misteriosa moglie accompagnati da due improbabili servitori. Insieme con loro un francese sostenitore del capitano Dreyfus ingiustamente condannato a essere deportato nell’Isola del Diavolo, tre giovani americani tra i quali un ottimista e volitivo avvocato difensore dei diritti dei pellirosse e, narratore in prima persona, un giovane italiano studioso di antiche civiltà orientali fuggito da Milano dopo essere rimasto coinvolto per caso nei moti sanguinosamente repressi nel 1898 dal generale Bava Beccaris. Accanto ai protagonisti varie altre figure di spicco, ottomane e armene, tra le quali quella – realmente esistita – di un coraggioso console italiano, tutte accomunate nella tragedia collettiva che segnerà il destino di due popoli. Lo scopo della spedizione, alla vigilia del nuovo secolo, è la ricerca dell’Arca di Noè che, secondo la Bibbia, si troverebbe sepolta nei ghiacciai del monte Ararat. Ma forse le vere intenzioni dei due aristocratici inglesi sono altre e più segrete. Tuttavia, indipendentemente dai diversi motivi che hanno spinto ognuno dei nove stranieri, essi si troveranno loro malgrado coinvolti nel turbine di violenza che sta abbattendosi su un popolo inerme e saranno costretti a battersi in una serie di drammatiche avventure fino al sorprendente finale. Il romanzo è anche un grande affresco della Belle Epoque. Dai primi eleganti escursionisti delle montagne svizzere all’atmosfera esotica dell’Orient Express, al lungo viaggio attraverso l’Anatolia ottomana fino ai piedi del Caucaso. Per una curiosa (e terribile) coincidenza, la parte finale della storia è ambientata tra Mosul, Raqqa e Aleppo, proprio dove nei nostri giorni infuria la guerra.

ROMA – 04 dicembre 2016 – Melodie armene. Balli e canti tradizionale e musica sacra

Domenica  4 dicembre 2016 –  ore 16.30

 Sala di Santa Cecilia – Piazza Santa Cecilia 22,  Roma

 Assoarmeni 
e
Associazione Culturale Santa Cecilia in Trastevere
 
hanno il piacere di invitarvi all’incontro con
 
Melodie armene

balli e canti tradizionali e musica sacra
 
Ingresso libero

                                          Invito

Unirsi fra gli amici in prossimità delle feste, per una serata dedicata all’Armenia, è diventata ormai una tradizione consolidata. 
Quest’anno, grazie a Sona Hakobyan Marine Grigoryan, potremo ammirare i canti di musica armena tradizionale e sacra e farci coinvolgere, grandi e piccoli, in gioiosi balli di gruppo. 
Ed ovviamente non mancherà la lotteria con i premi a sorpresa, il mercatino di prodotti artigianali e il brindisi finale con l’assaggio dei piatti della cucina armena. 
 

MILANO – 03 dicembre 2016 – 1915 Il canto spezzato musica e poesia armena

Circolo Filologico Milanese il canto spezzato

Evento di musica, parole e immagini.

Sabato 3 dicembre a Milano, alle ore 17.00 negli spazi del Circolo Filologico Milanese il soprano armeno Ani Balian, accompagnata al pianoforte dal Maestro Gianfranco Iuzzolino, interpreterà i canti armeni tradizionali raccolti dal grande etnomusicologo Gomidàs

L’attrice Elda Olivieri leggerà le poesie di poeti Armeni che hanno vissuto in prima persona il genocidio. Per contestualizzare le melodie e le parole, verranno proiettate immagini dell’epoca.
Seguirà la presentazione del libro di Henry Barby NELLA TERRA DEL TERRORE, IL MARTIRIO DELL’ARMENIA, a cura di Carlo Coppola (LB Edizioni 2016), racconto-inchiesta del giornalista francese, pubblicato in Francia nel 1917.
L’esposizione dei quadri del gruppo di pittura astratta “Spirale di luce” sul Genocidio Armeno e una mostra sullo stesso tema completeranno l’evento. Pittrici: Wally Bonafè, Katalin Kollar, Amalia Caracciolo, Carla Erizzo. Voce recitante: Tariel Bisharyan.

INGRESSO LIBERO
sabato 3 dicembre 2016
dalle ore 17:00
Circolo Filologico Milanese – Via Clerici, 10 Milano

ARZIGNANO – 03 dicembre 2016 – Antonia Arslan alla rassegna Spirito Armonico riscalda l’inverno

Spirito Armonico. Nel periodo Natalizio, andiamo alla scoperta della spiritualità dei popoli del mondo attraverso la loro musica: un’armonia dell’anima che ci spinge alla riflessione, fuori dagli stereotipi e dai luoghi comuni.

Spirito Armonico, l’anima musicale del mondo. InArzignano. Il Sindaco Gentilin e l’Assessore Pieropan: “Spirito Armonico è un viaggio, quattro tappe di una ricerca che va oltre la musica, spingendoci nei territori di quella spiritualità che, con espressioni diverse, coinvolge tutti gli uomini”

Sabato 3 Dicembre – ore 21:00
Biblioteca Giulio Bedeschi  Vicolo Marconi, 6

ARSLAN/CAMARDI – Armenia, parole e musica

con Antonia Arslan (voce narrante) e Maurizio Camardi (sassofoni, duduk)

Antonia Arslan. Scrittrice e saggista italiana di origine armena. Attraverso l’opera del grande poeta armeno Daniel Varujan, del quale ha tradotto le raccolteII canto del pane e Mari di grano, ha dato voce alla sua identità armena. Ha curato un libretto divulgativo sul genocidio armeno (Metz Yeghèrn, Il genocidio degli Armeni di Claude Mutafian) e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia (Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni). Nel 2004 ha scritto il suo primo romanzo, La masseria delle allodole (Rizzoli), che ha vinto il Premio Stresa di narrativa e il Premio Campiello e il 23 marzo 2007 è uscito nelle sale il film tratto dall’omonimo romanzo e diretto dai fratelli Taviani. La strada di Smirne (Rizzoli) è del 2009. Nel 2010, dopo una drammatica esperienza di malattia e coma, scrive Ishtar 2. Cronache dal mio risveglio (Rizzoli). Nel 2010 esce per Piemme Il cortile dei girasoli parlantiIl libro di Mush, sulla strage degli armeni di quella valle avvenuta nel 1915, è pubblicato da Skira nel 2012.

Maurizio Camardi. Suona vari sassofoni e flauti etnici. E’ un esponente del jazz veneto da una ventina d’anni e si occupa anche della direzione artistica di importanti rassegne. In questi anni ha avuto modo di collaborare, in ambito jazzistico, con Paolo Fresu, Stefano Battaglia, Enrico Rava, Claudio Fasoli, Patrizio Fariselli, Paolino Dalla Porta mentre nel campo della musica d’autore si è esibito con Ricky Gianco e Gualtiero Bertelli e inoltre con il rimpianto bluesman Cooper Terry Dal 2000 si occupa di musiche per teatro, collaborando con vari autori tra i quali Massimo Carlotto, Carlo Lucarelli, Gian Antonio Stella, Stefano Tassinari e con gli attori Ivano Marescotti, Ottavia Piccolo, Moni Ovadia, Bebo Storti, Lella Costa, Pamela Villoresi, Alessandro Haber. Ha al suo attivo otto CD a proprio nome – “In alto mare” (Caligola Records), “…nostra patria è il mondo intero” (Il Manifesto), “La frontiera scomparsa” (Il Manifesto), “Impronte” (Il Manifesto-Caligola Records), “Energie Positive” (Blue Serge), “Cristiani di Allah” (Blue Serge), Mare Chiuso (Blue Serge) e “Radiomondo” (Blue Serge) – e numerose altre collaborazioni discografiche.

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MILANO – 30 novembre 2016 – Presentazione libro “I Disobbedienti – Viaggio fra i giusti ottomani del genocidio armeno” di Pietro Kuciukian

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BOLOGNA – 24 novembre 2016 – Ex Libris: i libri e noi… Anna Sirinian presenta i Manoscritti armeni

Nell’ambito del ciclo di incontri Ex Libris: i libri e noi, promosso dalla Biblioteca di Discipline Umanistiche dell’Università di Bologna,

giovedì 24 novembre la prof. Anna Sirinian parlerà di manoscritti armeni.

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VENEZIA – dal 5 nov al 14 dic 2016 – Armenia: una civiltà di frontiera (Quarto Ciclo – 2016)

Programma del nuovo ciclo di incontri “Armenia. Una civiltà di frontiera”, che si svolgerà dal 5 novembre al 14 dicembre presso la Loggia del Temanza,

Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, Venezia, Dorsoduro 1602 (Corte Zappa).

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MODENA – 19 novembre 2016 – Cartoline dal mondo Massimo Nalbandian (chitarra) in concerto

Programma di sala

Sabato 19 novembre 2016, ore 17.30
Auditorium Spira mirabilis, Formigine

Cartoline dal mondo

Massimo Nalbandian chitarra

Alonso Mudarra (1905 – 1974)
Fantasia X
J. S. Bach (1680 – 1750)
Preludio et Gavotta en Rondeau BWV 1006
G.A. Brescianello (1690 – 1758)
Preludio e allegro
Giacomo Merchi (1730 – 1789)
2 Minuetti
Heitor Villa Lobos (1887 – 1959)
Preludio N° 1
Studio N° 1
Federico Moreno Toroba (1891 – 1982)
Sonatina
Allegretto – Andante – Allegro
André Jolivet (1905 – 1974)
Deux Etudes De Concerto Pour Guitare
…comme un Prélude
…comme une Danse

A. York (1958)
Sunburst
R. Dyens (1955)
Tango en Sky
Massimo Nalbandian (1955)
Memories
Vartaped Gomitas (1869 – 1935)
Oror
Nerses Nalbandian (1915-1977)
Aderech Arada -Tezetà Rorò

Massimo Nalbandian lo trovate anche qui:
https://youtu.be/TkQuerR_eOo

Dal rinascimento spagnolo di Mudarra al barocco tedesco di Bach; dalla giovanissima chitarra italiana del ‘ 700 – ‘800 dei fratelli Merchi, da Paganini al ‘900 francese di Jolivet, a quello brasiliano di Villa Lobos,.fino ai giorni nostri con le suggestioni americane di  York. Una serie di immagini di vari paesi attraverso danze ed immagini musicali note e meno note, scelte anche fra le produzioni più rare, come alcune composizioni dell’armeno Gomitas e gli standard etiopici armonizzati da Nerses Nalbandian…

Massimo Nalbandian, di origine armena, è nato ad Addis Abeba da una famiglia di eccellenti musicisti fra i quali il nonno Kevork Nalbandian, musicista dell’Imperatore Hailè Sallassiè, autore dell’Inno Nazionale Etiopico e Nerses Nalbandian che ha riordinato e rivalutato la musica etiopica, dandole una veste moderna senza intaccarne lo spirito originale ed autentico.
Apprende giovanissimo i fondamentali della musica dal padre Jirair Nalbandian ed è ammesso al Conservatorio Santa Cecilia in Roma, successivamente   studia  chitarra classica sotto la guida del M° Vincenzo Saldarelli, diplomandosi brillantemente al Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara.
Ha studiato liuto e musica rinascimentale ed ha approfondito lo studio della chitarra flamenco e jazz. Interessato alla Musica Contemporanea, ha eseguito diverse Prime Assolute delle produzioni di compositori contemporanei, diverse delle quali a lui dedicate.
Vincitore di Concorsi Nazionali ed Internazionali, viene regolarmente invitato come membro di giuria. Ha svolto una intensa attività per importanti Associazioni Concertistiche in Italia ed all’Estero, effettuando registrazioni per diverse emittenti. Recentemente è stato invitato dal Presidente della Repubblica per un concerto al Quirinale.
La sua capacità di diversificazione stilistica  ed il grande controllo del colore del suono sono fra le sue qualità più apprezzate.
Vive a Modena ed  è docente della cattedra di chitarra classica al Conservatorio “Giovan Battista Martini” di Bologna.

Ingresso: biglietto unico  10 euro – Minori di 18 anni: 1 euro
Posti numerati

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MILANO – 19 novembre 2016 – “La Storia dell’Armenia punteggiata da poesia e musica”

Sabato 19 novembre alle h. 18.00

“La Storia dell’Armenia punteggiata da poesia e musica”

Serata ideata e organizzata da Federica Mormando, presidente di Euro Talent,

a sostegno della Casa Armena per il suo operato in Italia

in allegato le informazioni per prenotarsi
Invito Serata benefica