LUINO – 03 febbraio 2017 – “Armenia, storia di un popolo e del primo genocidio del ‘900″

“Armenia, storia di un popolo e del primo genocidio del ‘900″ è il titolo della conferenza in programma per venerdì 3 febbraio a Luino.

L’incontro vedrà la partecipazione come relatore del professor Aldo Ferrari, docente di Armenistica all’università Ca Foscari di Venezia.

Modererà l’incontro Alessandro Franzetti, dottorando in diritto e scienze umane all’Università degli studi dell’Insubria.

L’appuntamento è alle 18 alla sala convegni della sede Ubi Banca di via Piero Chiara, 9.

Ad organizzare l’incontro l’associazione “Amici del Liceo scientifico di Luino”, e la Prepositurale Santi Pietro e Paolo; patrocinio Comune di Luino, Aisu, Ubi Banca

ROMA – 31 gennaio 2017 – Il Medz Yeghern – Grande Male. Incontro con la cultura armena sopravvissuta al Genocidio

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ROMA – 31 gennaio 2017 – “Concerti Specchi del tempo” con il Maestro George Pehlivanian

COMUNICATO STAMPA

Martedì 31 gennaio, alle ore 20.30, l’appuntamento al Costanzi è con la musica sinfonica. L’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma torna ad essere protagonista nel primo dei cinque “Concerti Specchi del tempo” della Stagione 2016/17. Anche quest’anno la suggestiva collocazione della buca al centro della sala garantisce al pubblico una straordinaria resa acustica e visiva. Per la prima volta salirà sul podio dell’Opera di Roma il Maestro George Pehlivanian, di origini armene, nato a Beirut ma americano di adozione. Ospite d’eccezione, anche lui al debutto al Costanzi, il violinista Nemanja Radulović, giovane talento serbo, classe 1985, che sta entusiasmando il mondo musicale con il suo virtuosismo.

Il programma della serata prevede l’esecuzione di tre brani, scritti da altrettanti compositori di epoche diverse: il Concerto per violino e orchestra Op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840-1893); L’oiseau de feu (seconda suite) di Igor Stravinskij (1882-1971); infine, in prima italiana, la Sinfonia n.3 di Stepan Rostomyan (1956), per ensemble e nastro magnetico scritta nel 1989, che riflette la sintesi tra la tradizione europea e quella orientale, tipica del compositore armeno. Ai suoni degli strumenti si uniscono infatti quelli (registrati) di antichi canti cristiani della Chiesa Armena.

Anche quest’anno, quindi, viene riproposta la serie di concerti “Specchi del tempo”, con una nuova programmazione che andrà da Mozart ai nostri giorni. La formula però rimane la stessa, anche perché è stata accolta con molto successo dal pubblico nella scorsa stagione. Accostare nella stessa serata mondi e linguaggi diversi significa metterli in comunicazione, rivelare i punti di contatto o la discontinuità di una ricerca sul “suono” che si è andata sviluppando dal Settecento al nostro secolo XXI. I programmi di ogni concerto si riflettono in immagini diverse, e allo stesso tempo costituiscono per il pubblico l’occasione di una “riflessione” sulla pluralità del linguaggio musicale.

Ciascun programma sarà introdotto dal filosofo e musicologo Stefano Catucci.

Dopo il primo concerto di martedì 31 gennaio, la programmazione proseguirà fino a giugno 2017: venerdì 17 febbraio (20.30) Brahms / Šostakovič / Ives, direttore il Maestro Ingo Metzmacher, violoncello Narek Hakhnazaryan; domenica 12 marzo (ore 18) Čajkovskij / Haydn / Bowie / Sollima, direttore e violoncello solista Giovanni Sollima; giovedì 4 maggio (ore 20.30) Beethoven / Prokof’ev, direttore il Maestro Daniel Smith, violino Vincenzo Bolognese, voce recitante Toni Servillo; giovedì 1 giugno Mozart / Ravel / Widmann, direttore il Maestro Peter Rundel, clarinetto Jörg Widmann.

Il costo dei biglietti per singolo concerto è di euro 20, per i giovani euro 10. È possibile sottoscrivere un abbonamento ai cinque concerti al costo di euro 90, per i giovani euro 45.

Per informazioni: operaroma.it

ROMA – 26 gennaio 2017 – “Dalla memoria della Shoah ai Giusti del nostro tempo”.

 In occasione del Giorno della Memoria

  Convegno

“Dalla memoria della Shoah ai Giusti del nostro tempo”,

organizzato da Gariwo, la foresta dei Giusti con Milena Santerini,

giovedì 26 gennaio alle 14.30

 

L’appuntamento, nella Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio, vuole sostenere in particolare l’approvazione della legge sui Giusti.
Interverranno con Gabriele Nissim e Milena Santerini anche Marina Sereni, Noemi Di Segni, Victoria Bagdassarian, Emanuele Fiano, Antonio Ferrari, Emilio Barbarani, Stefano Levi Della Torre, Giorgio Mortara e Françoise Kankindi.

L’Altra Memoria per una “MEMORIA” condivisa – Il Consiglio per la comunità armena per la giornata della Memoria

L’Altra Memoria per una MEMORIA condivisa. E’ questo lo slogan che è stato scelto dal Consiglio per la comunità armena di Roma che  come negli anni passati si appresta anche  quest’anno a fornire il proprio contributo agli eventi organizzati per la commemorazione della giornata dedicata alle vittime dell’Olocausto, il prossimo 27 gennaio. 

Partendo dalla testimonianza dell’immane tragedia del “genocidio” che la popolazione armena subì per prima nel lontano 1915 ad opera dell’impero ottomano,  il Consiglio per la comunità armena con la propria partecipazione agli incontri organizzati in occasione della Giornata della Memoria, intende lanciare un monito affinché la “Memoria” non venga mai manipolata o sminuita e non si limiti solo ad una giornata celebrativa, ma diventi un esercizio quotidiano, per ricordare e condannare , e far si che le atrocità della storia non abbiano mai più a ripetersi.

Il Consiglio per la comunità armena di Roma, che esprime vicinanza e solidarietà al popolo ebraico ed a tutte le vittime dei genocidi, al di là della loro appartenenza razziale, politica o religiosa, è stato invitato per l’occasione a presiedere ed a partecipare a vari incontri organizzati dalle scuole e/o dai circoli culturali al fine di rendere testimonianza delle atrocità subite dalla popolazione armena, di quel Medz Yeghern – Grande Male, il genocidio che tanti storici definiscono “il padre” di tutti gli altri genocidi che hanno caratterizzato il XX secolo e che ahinoi continuano a caratterizzare il secolo appena iniziato.

L’Altra Memoria per una MEMORIA condivisa.

L‘Altra Memoria per ricordare e condannare.

L’Altra Memoria per credere ancora in un mondo migliore.

VENEZIA – 22 gennaio 2017 – “Memoria condivisa. Voci dal mondo ebraico e armeno”

 “Memoria condivisa. Voci dal mondo ebraico e armeno” 

Venezia, domenica 22 gennaio 2017 ore 16.30

presso l’Auditorium del Conservatorio di Musica Benedetto Marcello

 
Da un lato le voci di Gabriele Nissim, giornalista, saggista e storico, presidente di Gariwo – La foresta dei giusti, autore del saggio “La lettera a Hitler” (Mondadori) per la parte ebraica, e di Antonia Arslan, scrittrice e saggista, autrice del bestseller “La Masseria delle Allodole” (Rizzoli), per quella armena; dall’altro, la musica a significare, attraverso due strumenti simbolo, come il clarinetto di Rouben Vitali per la tradizione klezmer, e il duduk di Claudio Fanton per la tradizione armena, come nonostante il genocidio sia viva e profonda la vita delle due comunità, impegnate costantemente nel mantenimento della propria identità.
 
Nadia Pasqual e il giornalista Paolo Navarro Dina, ideatori di questo evento, si assumeremo il compito di fare da “filo conduttore” nella conversazione tra Gabriele Nissim e Antonia Arslan, mentre i due musicisti cercheranno di ricreare le atmosfere di questi due mondi e di offrire un percorso della memoria fatto di note e sensazioni.
 
Il progetto nasce dall’idea di creare un “dialogo” tra le voci di due mondi, quello ebraico e quello armeno, che hanno entrambi subito la tragedia del genocidio nel XX secolo, accompagnati dalle musiche della tradizione ebraica e armena, quale momento di riflessione comune sulla memoria.
 
Evento inserito nel programma generale delle iniziative per il Giorno della Memoria del Comune di Venezia con il patrocinio della Comunità ebraica di Venezia, dell’Unione Armeni d’Italia e del Centro Studi di Documentazione della Cultura Armena. L’incontro si svolge grazie al sostegno dell’Ufficio veneziano del Consiglio d’Europa che ha concesso anche il patrocinio e la Biblioteca Archivio Renato Maestro della Comunità ebraica di Venezia.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, non è necessaria la prenotazione.

MILANO – 17 gennaio 2017 – La prevenzione dei genocidi

Da gennaio 2017, il Teatro Franco Parenti apre le porte al progetto di Gariwo per la creazione di un dibattito pubblico sul tema della responsabilità personale di fronte alle sfide del nuovo millennio. Quattro incontri sui temi fondamentali del nostro tempo a partire dall’esempio dei Giusti, che con le loro azioni colmano il vuoto istituzionale e agiscono di fronte all’indifferenza.

Il programma degli incontri:

  • Martedì 17 gennaio, ore 18.00: La prevenzione dei genocidi con Marcello Flores, storico; Gérard Malkassian, filosofo; Yair Auron, storico.
  • Martedì 14 febbraio, ore 18.00: La battaglia culturale contro il terrorismo fondamentalista islamico con Olivier Roy, politologo; Alberto Negri, inviato Il Sole 24 Ore; Hamadi ben Abdesslem, guida turistica al Museo del Bardo di Tunisi; Hafez Haidar, scrittore.
  • Giovedì 30 marzo, ore 18.00: La crisi dell’Europa con Massimo Cacciari, filosofo; Ferruccio de Bortoli, giornalista; Konstanty Gebert, giornalista.
  • Giovedì 18 maggio, ore 18.00: I Giusti dei nostri tempi con Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, la foresta dei Giusti; Salvatore Natoli, filosofo; Gabriella Caramore, scrittrice e conduttrice radiofonica; Milena Santerini, presidente Alleanza parlamentare contro l’intolleranza e il razzismo del Consiglio d’Europa.

Info e partecipazione: segreteria@gariwo.net.

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ARCO – 15 gennaio 2017 – La vera storia di Daniel Varujan, armeno.

ARCO – Il Medz Yeghern (Grande Crimine), primo grande genocidio del XX secolo, è raccontato attraverso la storia esemplare di Danièl Varujan, poeta barbaramente assassinato nel corso dell’ancora poco conosciuto genocidio degli armeni perpetrato nel 1915.

Lo spettacolo «La storia vera di Daniel Varujan, armeno, nato il 20 aprile 1884, ucciso il 26 agosto 1915» si tiene domenica 15 gennaio nel salone delle feste del Casinò municipale, per la ventiduesima edizione della rassegna «Domeniche in musica», il cartellone di concerti che anche quest’anno come tradizione saluta l’anno nuovo all’insegna della musica e del teatro. Inizio alle ore 15.30, ingresso libero (fino all’esaurimento dei posti).

Le poesie di Varujan, ritrovate dopo lunghe e appassionate ricerche tra i beni sequestrati agli armeni, sono diventate memoria e simbolo per le genti armene sparpagliate nel mondo.

“Perché, puoi tentare di eliminare un intero popolo, ma basta che resti qualcuno, qualcosa, una parola bene-detta, che da questa può ricrescere tutto, ” come si recita nel corso di questo toccante lavoro teatrale e musicale. “A che serve un poeta” vede intrecciarsi le splendide poesie simboliste di Danièl Varujan con i racconti popolari arguti e fantasiosi che lo stesso Varujan si era ripromesso di raccogliere prima di essere trucidato.

Si tratta di storielle brevi, argute barzellette, condite di ironia, capaci di rompere la durezza della vita con la potenza di un sorriso. Testo e regia di Paolo Domenico Malvinni, voce narrante Nora Fuser, violino Daniel Demircian, chitarra Pino Angeli, violoncello Federico Magris e fisarmonica Fabio Rossato.

Le musiche eseguite sono di compositori armeni: la bellissima “Gru” e il “Quartetto su temi armeni” sono di Padre Komitas; “Alay Bar” e “Madnus Agi Mavi“, sono riscritture da brani popolari con arrangiamenti del maestro Pino Angeli; la notissima “Danza delle spade” è del maestro Aram Khachaturian; la struggente “Broken arm” è del jazzista Arto Tunçboyaciyan. Non mancano intervalli a tema del maestro Pino Angeli e una virtuosa e appassionata improvvisazione su temi armeni di Fabio Rossato. Voce in armeno (registrata) di Alfred Hemmat Siraky; suoni di Corrado Ruzza; luci di Mattia Bonanome.

Lo spettacolo è co-prodotto dal Conservatorio Bonporti di Trento, Sezione di Riva del Garda, e ha ottenuto il patrocinio del Forum trentino per la pace e i diritti umani. Di rilievo che nell’ultima edizione della raccolta “Il canto del pane”, Antonia Arslan citi questo spettacolo nella prefazione, e che una versione adattata del testo sia stata pubblicata nel libro di autori vari, “Storia, storie, romanzo. Per una filosofia delle narrazioni” (ed. Scientifiche italiane, 2016), a sottolineare la bontà della resa nel rapporto tra storia vera e narrazione.

LA RASSEGNA – Correva l’anno 1996 quando Giorgio Ulivieri, raccogliendo un suggerimento del compianto Livio Moratelli, “inventava” la fortunata rassegna musicale, aggiungendo cosi un pregevole tassello alla vita culturale della città di Arco. Una serie di appuntamenti pensati per un più vasto pubblico dove il mondo dell’arte, protagonista la musica, è proposto e illustrato in tutte le sue forme, generi e stili. La proposta è dell’assessorato alla cultura del Comune di Arco con la collaborazione della Camerata Musicale Città di Arco e di Lega Vita Serna, e il sostegno della Cassa Rurale Alto Garda.

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MILANO – 12 gennaio 2017 – Il villaggio di Anipemza e della basilica di Ererouyk – Incontro con l’ arch. Gayane’ Casnati

CASA ARMENA

Giovedi’ 12 alle  h. 21.00   

Incontro con l’ arch. Gayane’ Casnati che ci parlera’ del villaggio di Anipemza e della basilica di Ererouyk
dichiarato da Europa Nostra uno dei 7 siti più in pericolo d’Europa nel 2016

Introduzione di: Agopik Manoukian, presidente CSDCA,
Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena
Presentazione del progetto: Gaianè Casnati,
CSDCA e Politecnico di Milano
Illustrazione del villaggio con immagini di alta qualità: Alessandro Marcone, Matteo Rigamonti, Angelo Rossi, specializzandi in Restauro dei Beni Architettonici e del Paesaggio presso la SSRBAP del Politecnico di Milano
Proiezione di video interviste agli abitanti del villaggio realizzate da Gevik Harapeti, cameraman.
I prossimi passi da intraprendere
discussione con il coinvolgimento del pubblico