Mostra di pittura della giovanissima artista armena
ELISABETTA MOKHTARIANS
Inaugurazione
Domenica 12 febbraio alle ore 12.20.
Presso il Pontificio Collegio Armeno
00187- Salita San Nicola da Tolentino, 17
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La mostra, che durerà fino al 19 febbraio, gode del Patrocinio del Rettore del Pontificio Collegio Armeno di Roma, Mons. Nareg NAAMO ed è realizzata in collaborazione con Anna Usova, Maestra d’Arte, Presidente dell’Unione Cattolica Artisti Italiani, sezione Ladispoli.
Orario di ingresso alla mostra:
da lunedì 13 febbraio a venerdì 17 febbraio: 09.00 – 13.00 / 14.00- 18.00;
sabato 18 febbraio: 09.00 – 13.00
domenica 19 febbraio: 11.00 -13.00
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Elisabetta Mokhtarians è nata a Roma il 5 dicembre 2006, da una famiglia di origine armena. Fin da piccola ha mostrato una grande passione per la pittura.
A sei anni ha iniziato a frequentare i corsi d’arte presso “Unione Cattolica Artisti Italiani – UCAI, con la Maestra Anna Usova.
I quadri di Elisabetta sono stati selezionati ed esposti in varie mostre e concorsi e molti dei suoi lavori sono adesso in diversi paesi del mondo, come ad esempio il dipinto regalato al Centro della ricerca scientifica italiana in Antartide. Altre sue opere sono a Los Angeles (USA), in Siberia, in Antartide ecc.
Il 6 novembre 2014, al termine della Messa Solenne nella Chiesa di S. Marta in Vaticano, la piccola Elisabetta ha regalato il suo quadro “Amore” a Papa Francesco, che l’ha accolto con grande gioia.
Nel 2016 Elisabetta Mokhtarians ha vinto il primo premio per giovani studenti al Concorso Nazionale Italiano dedicato all’ anno di Giubileo straordinario della Misericordia, annunciato da Papa Francesco.
La premiazione si è svolta 22 maggio 2016 presso la Sala Capitolare – del Senato della Repubblica – sita nel convento domenicano di Santa Maria sopra Minerva.
I dipinti di Elisabetta riflettono il suo spirito armeno, e il grande amore per l’umanità. Sono opere che spingono a rivolgersi direttamente al Signore, a trovare Dio in noi stessi, nei nostri cuori, e a fermare le catastrofi e i disastri che portiamo sul nostro pianeta.
I dipinti della serie “My prayers in armenian” possono essere definiti quadri – preghiere della giovane artista, fedele alla Chiesa Cattolica Armena.