ROMA – 01 dicembre 2017 – Proiezione del Docufilm “Armenia dimenticata. Un viaggio nell’Armenia meno conosciuta” di Ignazio Mascia

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VENEZIA – 28 novembre 2017 – Conferenza “Oltre l’Ararat e l’Arasse: sulle orme di un viaggiatore veneziano in Turchia, Armenia e Persia”

“Armenia.Una civiltà di frontiera”

Nuovo ciclo di conferenze sulla storia e la cultura armena,

 Martedì 28  novembre, dalle 17.30 alle 19.00,

presso l’aula 6 di Rio Nuovo, Dorsoduro 3861, Calle Larga Foscari, 30123, Venezia (è il palazzo dei Vigili del Fuoco, accanto a Ca’ Foscari).

Conferenza di Gianni Dubbini e Giampiero Bellingeri

Oltre l’Ararat e l’Arasse: sulle orme di un viaggiatore veneziano in Turchia, Armenia e Persia.

Si parlerà del viaggio straordinario e poco conosciuto di Nicolò Manucci (Venezia 1638 – Pondichéry 1720 ca), che a quattordici anni s’imbarcò di nascosto su una nave diretta a Smirne. E’ l’inizio di un’avventura umana e culturale che lo condurrà sino all’India, ma della quale verrà trattato in particolare il viaggio in carovana attraverso  l’Anatolia ottomana, l’Armenia e la Persia safavide.

 

LIVORNO – 27 novembre 2017 – Convegno ‘Il filo rosso che lega il genocidio armeno alla shoah’ (Gonews.it 25.11.17)

Lunedì 27 novembre alle ore 15,30 (e poi in replica alle ore 17,30) nell’Auditorium Pamela Ognissanti del Centro Servizi al cittadino Area Nord (ex Circoscrizione 1) in via Gobetti, 11 si terrà il primo appuntamento del progetto “Il filo rosso che lega il genocidio armeno alla shoah”. L’incontro sarà tenuto da Vittorio Robiati Bandaud (ricercatore, saggista storico, vicepresidente del Tribunale Rabbinico di Milano ed esponente dell’Amicizia Ebraico-Cristiana di Milano) che approfondirà la storia del genocidio armeno.

L’incontro rivolto a docenti di ogni ordine e grado, studenti delle classi terze degli Istituti Secondari di primo grado e agli studenti degli Istituti Superiori, genitori, studiosi e cittadini, si colloca come primo evento del progetto “Il filo rosso che lega il genocidio armeno alla shoah” inserito nel programma Scuola-Città 2017-2018 del CRED Centro Risorse Educative e Didattiche del Comune di Livorno e svolto in collaborazione con l’Associazione Cassiodoro.

Il genocidio armeno avvenne nel periodo del primo conflitto mondiale (1914 -1918) nell’area dell’ex impero ottomano, in Turchia, e fu il primo del XX secolo (1915 – 1923). Il governo “dei Giovani Turchi”, preso il potere nel 1908, attuò l’eliminazione dell’etnia armena presente nell’area anatolica fin dal VII secolo a.C.. Nella memoria degli Armeni, ma anche nella stima degli storici, perirono i due terzi del loro popolo dell’Impero Ottomano, all’incirca 1.500.000 assieme a centinaia di migliaia di vite di cristiani assiri, di greci del Ponto e di altre confessioni cristiane orientali minoritarie.

 

I prossimi appuntamenti:

17 gennaio 2018 (ore 9.30) Cinema Teatro 4 Mori, piazza Tacca
Proiezione del film “La masseria delle allodole” dei fratelli Taviani, tratto dal romanzo storico di Antonia Arslan, che sarà presente in sala insieme al Vittorio Robiati Bendaud e Siobhan Nash Marshall (docente di filosofia e teologia). Destinatari: classi terze Istituti Secondari di primo grado Istituti Superiori.

17 gennaio 2018 (ore 17) Sala Ablondi, via delle Galere, 29/33 Giornata del Dialogo Ebraico Cristiano.

17 gennaio – 19 febbraio 2018 Chiesa degli Armeni, via della Madonna
Mostra fotografica-documentaristica sulle tragiche vicende del Metz Yeghern, il “Grande Male”, cioè il Genocidio Armeno.

Fonte: Comune di Livorno-Ufficio Stampa

 

BOLOGNA – 27 novembre 2017 – In ricordo di Gabriella Uluhogian

In ricordo di Gabriella Uluhogian

Università di Bologna

lunedì 27 novembre ore 15

Aula Prodi, Piazza San Giovanni in Monte, 2.

Sono previsti interventi di S.E. Mons. Levon Zekiyan, Antonio Carile, Anna Sirinian e Riccardo Pane, oltre a Emilio Pasquini, Cristina Bragaglia, Serena Cecchini e Nadia Cavalera.

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PADOVA – 27 novembre – 3 dicembre 2017 – DESSARAN FESTIVAL settimana della cultura armena (II Edizione)

DESSARAN FESTIVAL

settimana della cultura armena II Edizione

Padova, 27 novembre – 3 dicembre 2017

Dessaran: in armeno, l’orizzonte, il confine di ciò che vedi

Armenia: un centro irradiante, da cui si sono diramate tante strade del mondo

Dopo lo straordinario successo della prima edizione, torna anche nel 2017 la settimana dedicata alla cultura armena con 7 giorni di eventi speciali – tra cui ricordiamo i concerti degli artisti internazionali Tigran Hamasyan e Hakob Khalatyan e due nuovi reading di parole, musiche e immagini ispirate all’Armenia – in cui verranno esplorati orizzonti: non limitandoci solo a quelli dell’antichissima cultura armena, ma toccando anche le tante civiltà che ad essa si sono intrecciate nei millenni della sua esistenza.

Uno scambio fruttuoso e allegro di saperi, cognizioni, suggestioni antiche e moderne: una rassegna che va dalla musica ai reportage fotografci, dai reading alle proiezioni di flm, dai viaggi alla rafnata cucina.

Scarica QUI la brochure e il programma della manifestazione

MILANO – 26 novembre 2017 – Incontro con Antranig Kasbarian

CASA ARMENA

Milano-Piazza Velasca 4 MM Missori – III piano

Tel.: +39 3402101174 e-mail mekitar@libero.it

Domenica 26  novembre 2017 – h. 17.30

incontro con Antranig Kasbarian membro della Fondazione Tufenkian (New York) che presenterà le condizioni attuali ad Artsakh (Nagorno Karabagh).

Partecipano alla serata Avedis Naroyan (Lugano) ed il giornalista Vittorio Robiati Bendaoud, entrambi hanno visitato Artsakh lo scorso settembre.

La presentazione sarà seguita da una discussione informale.

 

VENEZIA – 24 novembre 2017 – Presentazione del volume “Le definizioni e divisioni della filosofia, di David l’Invincibile a cura di Benedetta Contin”

Presentazione del volume Le definizioni e divisioni della filosofia, di David l’Invincibile a cura di Benedetta Contin (Palermo, Officina di Studi Medievali 2014),

venerdì 24 novembre alle ore 17.30 nella Sala Tommaseo dell’Ateneo Veneto (Venezia).

Interverranno, oltre alla curatrice, S.E. Levon Zekiyan, Giuseppe Goisis e Alberto Peratoner.

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PIOMBINO- 19 novembre 2017- Incontro dedicato al GENOCIDIO ARMENO.

Domenica 19 Novembre all ore 17.00 l’Associazione Spettacolo Piombino, presso la propria sede in via della Pergola 10 a Piombino, organizza un incontro dedicato al GENOCIDIO ARMENO.

Sarà presente Letizia Leonardi, autrice della traduzione del libro: MAYRIG di Henri Verneuil. Verranno proiettati immagini e video di repertorio e alcune scene del film tratto dall’omonimo romanzo. Saranno inoltre presenti alcuni alunni del Liceo Scientifico di Piombino per eventuali interventi. .

Il gruppo del corso di Teatro per Adulti, tenuto da Elisa Cecilia Langone della scuola ” prendi l’arte e mettila dovunque “, arricchirà la serata con una breve performance.

Al termine, a tutti i partecipanti, verrà offerto un buffet a base di ricette armene.

Chi fosse interessato a partecipare è pregato di prenotarsi ai numeri: 0565 31318 – 340 0094864 federicomugnai75@gmail.com (la prenotazione è necessaria per predisporre l’acquisto delle materie prime per il buffet e per poter cucinare la quantità giusta in base al numero dei partecipanti).

L’ingresso, di sole 5 euro a persona, sarà utilizzato per sostenere le attività culturali che l’associazione stessa cura a livello cittadino. Ad ognuno sarà rilasciata gratuitamente la tessera associativa

 

ROMA – 17 e 18 novembre 2017 – “Cultura costituzionale”. Un convegno sotto l’egida della Chiesa Cattolica a Roma

Il Presidente della Corte Costituzionale della Repubblica di Armenia e le volontà di organizzare il primo convegno internazionale del Centro di Cultura Costituzionale di Yerevan a Roma.

Il 17 e 18 novembre 2017, al Pontificio Istituto Orientale, si terrà il Convegno internazionale “The International Conference On “Challenges of Spiritual and Legal Behavior of Contemporary Individual and Imperatives of Their Overcoming” organizzato dal Centro internazionale di studi di diritto costituzionale “Cultura costituzionale” di Yerevan (Armenia).

Il presidente della Corte Costituzionale della Repubblica d’Armenia è il Prof. Gagik Harutyunyan da più di due decenni. Attualmente, è l’unica carica politica nella Repubblica che non è a rinnovo, ma soggetta solo alla scadenza dell’età. Il presidente, sia per la sua personalità che per la carica che ricopre, è una delle figure di maggiore spicco nella Repubblica e, nel suo campo di costituzionalista, è riconosciuto internazionalmente. E’ da anni membro attivo e partecipe della Commissione di Venezia (per i Diritti Umani). E’ autore di più di duecento articoli scientifici e di diversi volumi sia sul diritto e, in particolare, il diritto costituzionale in genere, sia sugli sviluppi storici e le peculiarità della percezione del diritto nel pensiero armeno, partendo dalle sue radici bibliche ed elleniche. Egli, come altri intellettuali armeni, venne profondamente colpito dalla visita del Papa in Armenia, soprattutto da alcune idee, assai profonde, sfuggite non solo ai media ma anche ad altri intellettuali, forse meno attenti a questa visita, tutto sommato ad un paese “marginale”, che il Santo Padre espresse in quella circostanza. La visita è stata il movente decisivo per la realizzazione di un’idea che maturava da tempo nel pensiero del Prof. Harutyunyan: quella di fondare a Yerevan un Centro internazionale di studi di diritto costituzionale, chiamato “Cultura costituzionale”.

Il Centro è stato ufficialmente fondato lo scorso anno a Yerevan e la fondazione ne fu celebrata con un convegno internazionale dal 19 al 21 ottobre 2016. Sono trentanove i soci fondatori, di cui molti presidenti delle Corti costituzionali di altri paesi, più un socio che è un ente di diritto pubblico.

Partendo dalla constatazione della crisi profonda che attraversa la società contemporanea e il concetto stesso di diritto per la dominante visione del convenzionalismo etico, il Prof. Harutyunyan è convinto che non si può restare spettatori di tale situazione e che un rimedio valido non potrà venire se non ispirandosi alla grande tradizione filosofica e religiosa di un valore assoluto, superiore alla contingenza umana. Questo in sostanza l’obiettivo che egli si prefigge sia con la fondazione del Centro di Cultura costituzionale di Yerevan, sia con la serie di convegni, di alto livello, internazionali che vorrebbe promuovere in collaborazione con enti e istituzioni d’indiscussa credibilità. Mosso da questo pensiero, a seguito del Convegno “di fondazione” dell’anno scorso a Yerevan, egli desiderava che il secondo si organizzasse a Roma sotto l’egida della Chiesa Cattolica. Il progetto venne accolto positivamente, pensando proprio al Pontificio Istituto Orientale come ramo accademico della Congregazione per le Chiese Orientali, quale istituzione pontificia dotata dell’unica Facoltà al mondo in Diritto Canonico Orientale, che ne potesse assumere la responsabilità organizzativa in coordinamento con Yerevan.

Questi i tre punti cardine del pensiero del Prof. Harutyunyan, propulsori delle tematiche che verranno trattate dai relatori del Convegno (allegato programma):

  1. Il ruolo della cultura costituzionale nella formazione dell’identità spirituale dell’individuo moderno;
  2. I valori religiosi nel sistema assiologico delle Costituzioni contemporanee;

  III.         Le sfide presenti della deformazione del comportamento umano legale e spirituale e gli imperativi per come superarle. 

In Allegato:

ROMA – 16 novembre 2017 – presentazione libro “Lettera a una ragazza in Turchia” di Antonia Arslan

Giovedì 16 novembre

presentazione libero di Antonia Arslan  “Lettera a una ragazza in Turchia” insieme a Giovanni Ricciardi,

 Sala della Biblioteca Europea in Via Savoia, 13, alle 17.30.

“Tu devi avere un coraggio nuovo, mia ragazza di Turchia. Ti vogliono rimandare indietro a tempi lontani, mentre a te piacciono capelli al vento e gonne leggere, ascoltare musiche forti, andare a zonzo con gli amici e sentirti uguale a loro. Vorresti lottare a viso scoperto. E invece dovrai scoprire di nuovo il coraggio sotterraneo dei deboli, l’audacia che si muove nell’ombra, e cercare nella tua storia antica le ragioni e la forza per sopravvivere.” Queste le parole di Antonia Arslan nella sua lettera immaginata a una ragazza turca.

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