MILANO – 16 gennaio 2018 – Serata dedicata al popolo e alla cultura armena
A.M.A.T.A (amici del Museo d’Arte di Tel Aviv)
e Teatro Franco Parenti
L’A.M.A.T.A., gli Amici del Museo d’Arte di Tel Aviv (la più antica e prestigiosa istituzione culturale della metropoli israeliana gemellata con Milano), di intesa con il Sindaco di Tel Aviv – S.E. Mr. Ron Huldai, ha deciso di dare l’abbrivio alle celebrazioni del Settantesimo dello Stato di Israele con una serata evento volta a onorare il Popolo Armeno, la sua memoria e il suo presente.
L’evento avrà luogo a Milano, presso il Teatro Franco Parenti (Sala Caffè Rouge), martedì 16 gennaio 2018, in via Pier Lombardo 14, alle ore 20.45.
Siamo orgogliosi di dedicare le attività di quest’anno alla storia e alla cultura armene, espressioni di un Popolo, che, in maniera diversa eppur simile a quanto concerne il mondo ebraico, è stato ed è una minoranza creativa, ponte tra Oriente e Occidente, sospesa tra universale e particolare, sottoposta a durissime prove nel corso dei secoli, sopravvissuta, fiera e tenace.
Interverranno Ospiti d’eccezione, tra cui, in particolare, la scrittrice italo-armena Antonia Arslan, voce internazionalmente riconosciuta della diaspora armena e amata letterata italiana, l’insigne filosofa cattolica statunitense Siobhan Nash-Marshall, il grande linguista israeliano Cyril Arslanov, ebreo e armeno.
Salutiamo cordialmente sperando di vedervi numerosi a questa specialissima serata.
Vittorio Robiati Bendaud
staff di AMATA
ROMA – 07 gennaio 2018 – Ricevimento presso la Casa Generalizia delle Suore Armene
I N V I T O
(da parte della Congregazione delle Suore Armene a Roma)
La Reverenda Madre Arousiag Sajonian,
Superiora Generale della Congregazione delle Suore Armene dell’Immacolata Concezione
e le Suore della Casa Generalizia
hanno il piacere di fare la conoscenza dei membri della comunita’ armena di Roma
e di far conoscere agli stessi le attivita’ della Congregazione sia nella diaspora che in Armenia.
A tal fine la Congregazione e’ lieta di invitarvi al ricevimento che si terra’
Domenica 7 gennaio 2018, alle ore 18.00,
presso la Casa Generalizia sita in via Vincenzo Monti, 9 – Roma.
Natale 2017 – Programma delle cerimonie religiose nella Chiesa Armena di San Nicola da Tolentino – Roma
DOMENICA 24 DICEMBRE – VIGILIA DEL SANTO NATALE
Ore 17.00 – Lettura delle Profezie.
Ore 18.00 – Santa Messa Solenne nella Chiesa Armena di San Nicola da Tolentino – Salita di San Nicola da Tolentino, 17
Seguirà cena e scambio degli auguri con la comunità del Pontificio Collegio Armeno.
LUNEDI 25 DICEMBRE – SANTO NATALE DEL SIGNORE
Ore 11.00 – Santa Messa Solenne nella Chiesa Armena di S. Nicola da Tolentino – Salita di San Nicola da Tolentino, 17
Seguirà Scambio degli Auguri.
SABATO 6 GENNAIO 2018 – FESTA DELL’EPIFANIA DI NOSTRO SIGNORE
Ore 11.00 – Santa Messa Solenne nella Chiesa Armena di S. Nicola da Tolentino – Salita di San Nicola da Tolentino, 17
Seguirà Scambio degli Auguri.
DOMENICA 7 GENNAIO 2018 – MESSA PER I DEFUNTI
Ore 11:00 – S. Messa Solenne celebrata per tutti i defunti.
ROMA – 17 dicembre 2017- “Via dell’Anima” Concerto di musiche spirituali
Diplomatasi nel 1984, con distinzione al Conservatorio di Tbilisi “V. Sarajishvili”.
Collaborò come violinista con: “Camerata di Tbilisi”, l’“Orchestra Sinfonica di Tbilisi”, e infine con il “Teatro dell’Opera di Tbilisi”,
(1995 al 2004), alla sezione dei primi violini.Nel 1992, a dispetto di ogni difficoltà, (vista la situazione socio-politica in Georgia in quei anni), Elena inizia a studiare composizione con il celebre compositore georgiano
Sulkhan Nasidze (all’epoca direttore dell’Associazione dei compositori in Georgia).
La musicista sperimenta così l’art…e di comporre in diversi generi, pur rimanendo nell’ambito Cameristico/Strumentale.
A far da contraltare ad una felice carriera artistica, tuttavia, vi fu, a partire dal 1989, una profonda crisi sociale ed economica in cui cadde la Georgia, dovuta all’instabilità dello Stato.
Ogni famiglia si trovò a dover affrontare gravi difficoltà, ed Elena, divenuta madre di due bambine, cercò consolazione e speranza proprio nel suo mondo, la Musica, come rivelato dalle sue parole rilasciate nell’intervista al giornale armeno “Vrastan”:
“ Cercavo la consolazione e volevo consolare, perciò la volontà di suonare e creare non mancava mai, e la musica mi ha aiutato molto nell’affrontare tutto ciò. Nella Tbilisi buia, al freddo, sotto la lume della candela suonavo, musicavo sul pianoforte, mentre le mie figlie Ana e Veronika, i miei cari e i vicini di casa ascoltavano alleggerendosi l’animo. Al Teatro dell’Opera, durante lo spettacolo spesso mancava la corrente, ma la sala colma di spettatori aspettava pazientemente la conclusione dell’opera fino alla fine.”
E’ dal 2005 che Elena si dedica completamente all’attività di compositrice, rivolgendosi soprattutto alla composizione di brani di musica spirituale, scritti per coro o voce/flauto ed organo, sulla base dei testi delle preghiere o su testi scritti dalla compositrice stessa con l’aiuto ed il suggerimento di sacerdoti.
Il linguaggio musicale della compositrice si appoggia alle tradizioni musicali sia classiche che moderne, nonché a quelle nazionali armene, mediante la scrittura di melodie originali orecchiabili, facilmente memorizzabili in modo da essere alla portata di professionisti e non, da poter eseguire sia in Concerto che durante una celebrazione liturgica. Di tale genere, il primo brano composto da Elena è “Gesù Cristo”, scritto per coro ed organo.
Di recente realizzazione (2015), è il progetto intitolato
“Via dell’Anima”, che contiene la raccolta di nove brani spirituali per organo e coro, organo e flauto, organo e voce, incisi ed adattati per Flauto e Bayan.
Realizzato a Roma, e nato grazie ad una incredibile sintonia musicale, nonché grazie alla forte amicizia, tra le musiciste Veronika Khizanishvili, al Flauto, e Saria Convertino, al Bayan – che hanno collaborato in diretta con la compositrice stessa – in questo progetto la compositrice armena si racconta in Musica, attraverso un dialogo spirituale con Dio, con parole che partono e giungono direttamente al cuore:
“Ogni persona ha un dono.. quando avrete scoperto il vostro, coltivatelo e raccoglietene i frutti”
VENEZIA – 14 dicembre 2017 – Venezia, l’Oriente e la modernità. Tre secoli dell’Ordine Mechitarista a San Lazzaro
1617-2017: Venezia e il “Grande spazio” adriatico. A 400 anni dalla dedicazione della Basilica Patriarcale di San Marco in Venezia Sala Baratto,
Ca’ Foscari 14 Dicembre 2017
14.30 Saluti Istituzionali Chair Stefano Petrungaro, Università Ca’ Foscari Venezia
15.00 Franco Cardini, Scuola Normale Superiore di Pisa Il Turco a Venezia
15.45 Gianfranco Giraudo, Università Ca’Foscari Venezia Vasili da Russia venuto a rendersi dal campo nemico
16.15 Aldo Ferrari, Università Ca’ Foscari Venezia Venezia, l’Oriente e la modernità. Tre secoli dell’Ordine Mechitarista a San Lazzaro
17.00 Egidio Ivetic, Università di Padova L’Adriatico come golfo di Venezia
17.30 conclusione
VENEZIA – 12 dicembre 2017 – Conferenza: Traduzione culturale: alcune riflessioni sulla diaspora armeno-italiana.
Continua il ciclo sulla cultura armena con la conferenza di Sona Haroutyunian Traduzione culturale: alcune riflessioni sulla diaspora armeno-italiana.
PADOVA – 02 dicembre 2017- Dalle ricette armene ai vitigni della valle dell’Ararat
Sabato 2 Dicembre 2017 ore 18:00
La cucina armena può essere considerata la più antica delle cucine mediterranee. Le sue ricette sono di lunga tradizione, nate dall’amore di un popolo per la sua terra. Da sempre le donne armene hanno sviluppato la capacità di utilizzare ciascun cereale, legume, frutto o prodotto dell’allevamento con precisa attenzione, combinando sapientemente le loro qualità, sapori e aromi per ottenere piatti gustosi e raffinati e, allo stesso tempo, salutari.
A guidare il pubblico in questo viaggio alla scoperta di una terra ricca di storia e tradizione sarà Sonya Orfalian, figlia della diaspora armena, artista, scrittrice e traduttrice che ha dedicato una grande parte del suo impegno e della sua ricerca al ricchissimo patrimonio culturale e alle tradizioni antiche della sua gente.
Per l’occasione sarà riproposta la degustazione del vino che porta il nome di Antonia Arslan. Si chiama Arenì, antico vitigno proveniente dalla regione del Monte Ararat, quello del Caucaso, coltivato nelle grave del Piave. Ad illustrare il prodotto la Confraternita del “Raboso del Piave” che presenterà una pubblicazione speciale per i 20 anni di attività.
Evento inserito nel Dessaran Festival promosso da Nairi Onlus.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.