PADOVA – 23 aprile 2022 – Cerimonia commemorativa per il 107esimo anniversario del genocidio armeno

Nel quadro storico del primo conflitto mondiale (1914-1918) si compie, nell’area dell’ex Impero Ottomano in Turchia, il genocidio del popolo armeno (1915-1923), il primo del XX secolo. Con esso il governo dei Giovani Turchi, che ha preso il potere nel 1908, attua l’eliminazione dell’etnia armena presente nell’area anatolica fin dal VII secolo a.C.
Gli storici stimano che persero la vita circa i 2/3 degli armeni dell’Impero Ottomano, quindi circa un milione cinquecentomila persone.

Medz Yegern – il Grande Male – è l’espressione con la quale gli Armeni nel mondo designano il massacro subito in Anatolia dal loro popolo, tra il 1915 e il 1916.

Volantino anniversario genocidio armeni

In occasione del 107° anniversario del genocidio, l’associazione Italiarmenia e il Comune di Padova organizzano una cerimonia commemorativa che quest’anno, vista l’attuale situazione di emergenza sanitaria, si svolge in forma ridotta.

Cerimonia commemorativa

Sabato 23 aprile, ore 10
Cortile di Palazzo Moroni, via VIII Febbraio

Deposizione di una corona di alloro, presso il bassorilievo in bronzo, a ricordo dei martiri del genocidio armeno.
Interventi di:

  • Sergio Giordani, sindaco di Padova;
  • Aram Giacomelli, rappresentante della Comunità Armena e dell’Associazione Italiarmenia.

Eventi collegati

  • Venerdì 8 aprile ore 17 – Sala degli Anziani di Palazzo Moroni
    Presentazione del libro di Sandra Fabbro Canzian “Il genocidio armeno. Dalle cause di ieri alle conseguenze di oggi” l’autrice ne discuterà con Pierpaolo Faggi e Nicoletta Prandoni;
  • Sabato 23 aprile ore 11 – Chiesa di S. Andrea
    Liturgia in rito armeno in memoria dei martiri del Genocidio degli Armeni officiata dai Padri della Congregazione Mechitarista dell’isola di San Lazzaro degli Armeni di Venezia;
  • Venerdì 6 maggio ore 17.30 – Musei Civici – Palazzo Zuckermann
    Inaugurazione della mostra “Armenia. Dipinti murali nelle chiese cristiane armene VII-XIII secolo”;
  • Venerdì 27 maggio ore 17 – Sala Paladin di Palazzo Moroni
    Conferenza “La conservazione del patrimonio artistico armeno” con Antonia Arslan saggista e scrittrice, Martina Corgnati storica dell’arte e docente di Storia dell’Arte Medievale presso l’Accademia di Brera di Milano, Arà Zarian architetto restauratore, Christine Lamoureux restauratrice.

Per informazioni

Info web

https://www.padovanet.it/evento/cerimonia-il-107%C2%B0-anniversario-del-genocidio-armeno

 

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FIRENZE – dal 23 aprile al 01 luglio – Jean Boghossian: antinomia ardente

DOVE
QUANDO
Dal 23/04/2022 al 01/07/2022h 17:00
PREZZO  GRATIS
ALTRE INFORMAZIONISito web galleriailponte.com

 

 

La galleria Il Ponte prosegue la stagione espositiva in presenza con una personale dedicata a Jean Boghossian, artista libanese di origine armena. Vengono esposti tredici lavori, tra i quali carte – per la maggior parte – di medie e grandi dimensioni, e oggetti (tele, libri) trattati con fuoco e fumo, realizzati tra il 2011 e il 2021.

Il suo lavoro, basato sull’uso del fuoco e la trasformazione dei materiali impiegati attraverso di esso o i suoi effetti collaterali quali il fumo, le ceneri o anche i vuoti e i colori che esso rilascia o a cui si combina, è profondamente caratterizzato da un principio di assoluta antinomia – il binomio distruzione/costruzione.
Boghossian è uno dei pochi artisti a livello globale che sperimenta applicando fuoco e fumo a varie opere. Il fuoco è il suo linguaggio artistico prediletto e usa una vasta gamma di pennelli e torce come strumenti. ”La fiamma ossidrica, come il pennello, diventa l’estensione del mio braccio”.

“Da una certa distanza vedi l’aspetto magico generale del fumo, quando ti avvicini scorgi incredibili dettagli, linee come se fossero disegnate, pigmenti bruciati che formano un imprevedibile intreccio di vuoti e pieni” (cit.) Gli oggetti bruciati spesso includono vari mezzi quali tele, carta, libri, sedie, e dipinti, a volte lasciando dietro di sé modelli di perforazione, usando tecniche distintive e diverse.

“L’opera di Jean Boghossian è testimone dei nostri tempi, cattura i paradossi che ci circondano: la guerra e la pace, la ricchezza e la povertà, contrasti tanto divergenti e reali che si impongono ai nostri occhi. Come può allora un artista spiegare queste contraddizioni con il linguaggio mimetico, il linguaggio della metafora… L’artista può essere testimone della sua epoca con il linguaggio della sua epoca. Il linguaggio di Jean Boghossian da solo incarna questo mondo di contraddizioni e contrasti, creatore e distruttore insieme: è il fuoco. Addomesticato, il fuoco diventa forza creatrice, ridisegna l’armonia, scolpisce la bellezza, installa i suoi colori. Il fuoco produce e diffonde ciò che è più vivo nell’arte. Questo linguaggio, creatore e distruttore, significa la rinascita della bellezza, dell’arte, della pace, tutte qualità che l’arte ha sempre trasmesso… E’ quasi uno sciamano che restituisce la connessione tra il cielo e la terra, perché è collegato alla trasformazione della materia…E’ quasi un Alchimista. Non si può omettere che Jean Boghossian comincia con l’oreficeria. Lavora l’oro. L’oro è legato alla pietra filosofale, il pensiero, la sensibilità. l’intuizione contro la realtà.” (Bruno Corà, Jean Boghossian. Cessez le feu!)

Biografia

Jean Boghossian nasce nel 1949 ad Aleppo, Siria. Attivo dal 1975, l’artista, scultore e pittore libanese di origine armena, vive e lavora tra Beirut e Bruxelles, dove ha il suo studio. I suoi viaggi in Francia, Inghilterra, Svizzera e Italia sono molto frequenti. Boghossian è uno dei pochi artisti a livello globale che sperimenta applicando fuoco e fumo a varie opere. Il fuoco è il suo linguaggio artistico preferito e usa una vasta gamma di pennelli e torce come strumenti. Gli oggetti bruciati spesso includono vari mezzi quali tele, carta, libri, sedie, e dipinti, a volte lasciando dietro di sé modelli di perforazione, usando tecniche distintive e diverse.

Tra le mostre personali in spazi pubblici e privati, non solo europei, si citano “Burning”, Centro Mostre di Beirut, 2011; “A l’épreuve du feu”, Black Box/Galerie Guy Ledune, Bruxelles, 2012; “Tra due fuochi”, Centro Mostre di Beirut 2015; “Tracce sensibili”, Museo di Ixelles, Bruxelles, Febbraio-Maggio 2017; “Fiamma Inestinguibile”, LVII Biennale di Venezia nel Padiglione della Repubblica dell’Armenia, maggio-novembre 2017; “Unpredictable Horizons”, Ayyam Gallery, Dubai, “Building with fire”, L’Orient Le Jour building, Beirut, “Flamme intérieure”, Museum Ground, Corea del Sud, e “Rapsody in Red and Blue”, Galerie Pièce Unique, Parigi, 2018; “About Nature and Colors”, Galerie Valérie Tanit, Monaco, 2019; “Ritmo intenso”, Mandarin Oriental, Ginevra, 2020; “Antinomia ardente”, Galleria Il Ponte, Firenze, 2022. Tra le mostre collettive partecipa a “Vers la lumière”, Young museum of contemporary art, Corea del Sud, 2012; “Sonoro Visiva. Esperienze di confine linguistico”, Museo Archeologico di Atina e della Valle di Comino “G.Visacchi”, Atina (FR), 2015 (insieme a B. Bassiri, G. Chiari, J. Kounellis, D. Lombardi, R. Ranaldi, C. Rea); “1914-1918: Not then, Not Now, Not Ever!”, Bundestag Tedesco, Berlino, 2018 (insieme a T. Cragg, A. Kapoor, H. Nitsch, K. Smith).

Jean Boghossian è anche presidente della Fondazione Boghossian, fondata nel 1992 dal padre Robert e dal fratello Albert, gioiellieri libanesi di origini armene. Dopo aver completamente rinnovato Villa Empain a Bruxelles, la Fondazione Boghossian stabilisce in Belgio la sua sede centrale nel 2010.

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ROMA – 22 aprile 2022 – Proiezione del film IL PADRE del regista turco Fatih Akin

venerdi’ 22 alle h. 19.30

in occasione della Commemorazione del genocidio del popolo armeno,

Proiezione del film IL PADRE del regista turco Fatih Akin.

Centro di cultura francese ‘Institut français – Centre Saint-Louis | Largo Giuseppe Toniolo 20/22

 

BELLUNO – 22 aprile 2022 – Rassegna culturale dedicata a OHANNÉS GUREKIAN – Ohannés Gurekian: un progettista armeno delle Dolomiti

Rassegna culturale

dedicata a OHANNÉS GUREKIAN

A volte si hanno sotto gli occhi elementi importanti che possono consentire di leggere una fase storica dell’architettura e del governo del territorio, elementi che però non notiamo e rispetto ai quali non ci interroghiamo.

È il caso delle opere di OHANNÉS GUREKIAN (Costantinopoli, 1902 – Asolo, 1984), ingegnere e architetto di origine armena, autore di un numero sorprendente di opere pubbliche e private, in particolare nella provincia di Belluno, e personaggio di spicco dell’intellighenzia locale nell’epoca tra il primo e secondo dopoguerra.

Gurekian si occupò, infatti, della montagna bellunese anche in qualità di Presidente della Sezione Agordina del CAI, di docente e formatore di tecnici, di membro del Consiglio provinciale del turismo di Belluno e del Comitato per la ricostruzione postbellica della provincia di Belluno.

Apportò il suo contributo di studioso delle dinamiche di sviluppo socioeconomico, riconoscendo le opportunità e i rischi dell’espansione del settore turistico in atto, con particolare riferimento alle conseguenti trasformazioni architettoniche e urbanistiche dell’ambiente alpino.

Comprese in modo lungimirante la necessità di adottare strategie per un governo (che oggi definiremmo sostenibile) di tali dinamiche.

Tradusse tali strategie nei numerosi strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, ma anche in documenti quali lo statuto della prima pro-loco d’Italia (a Frassené Agordino, dove per molto tempo ha risieduto) dal quale tutta l’Italia prenderà spunto.

La rassegna proposta ha lo scopo di rimuovere quel velo di oblio che ha oscurato l’operato di Ohannés Gurekian, restituendogli il meritato ruolo di incisivo riferimento culturale per la nostra provincia.

 

L’Ordine degli Architetti PPC di Belluno, in collaborazione con la Fondazione Architettura Belluno Dolomiti e con il patrocinio del Comune di Belluno e della Provincia di Belluno, organizza i primi due importanti eventidella Rassegna culturale.


CONVEGNO

Area oggetto attività formativa: 1_Architettura

OHANNÉS GUREKIAN: UN PROGETTISTA ARMENO DELLE DOLOMITI

venerdì 22 aprile 2022, ore 15:00-18:00

sede: piano nobile del Museo Fulcis – Palazzo Bembo – Piazza Vittorio Emanuele, 1 – Belluno

CFP:

per iscritti Ordine Architetti PPC

per iscritti Ordine Periti Industriali

per iscritti Collegio Geometri

In definizione per iscritti: Ordine Ingegneri della sola provincia di Belluno

 

Programma

14:30 | Registrazione dei partecipanti

15:00 | Saluti e Presentazione degli argomenti:

arch. Angelo Da Frè, Presidente Fondazione Architettura Belluno Dolomiti

Intervengono:

pian. terr. Sara Gnech, Segretario FABD

Ohannés Gurekian, da Costantinopoli alle Dolomiti 

arch. Fulvio Bona, Consigliere FABD e Ordine Architetti PPC BL

L’individuazione di uno stile a tutela del paesaggio dolomitico

17:00 | Presentazione della monografia, introduzione al percorso espositivo:

arch. Angelo Da Frè, Presidente Fondazione Architettura Belluno Dolomiti

arch. Fabiola De Battista, Presidente Ordine Architetti PPC di Belluno

dott. Carlo Cavalli, Conservatore Museo Fulcis Belluno

don Sergio Sacco, Editore – Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali – Belluno

La monografia “Ohannés Gurekian – l’Ingegneria, l’Architettura, l’Urbanistica”

Interviene:

arch. Tommaso Del Zenero, Tesoriere Ordine Architetti PPC BL

Presentazione del lavoro di ricerca per la monografia e la Mostra

18:00 | Inaugurazione e visita della Mostra OHANNÉS GUREKIAN: UN PROGETTISTA ARMENO DELLE DOLOMITI – Conclusioni.

 

Modalità di iscrizione

L’iscrizione dovrà avvenire entro giovedì 21 aprile 2022, accedendo al sito dell’Ordine Architetti PPC di Belluno al link:

https://architettibelluno.it/formazione-continua-permanente/iscrizione-eventi-formativi

Posti disponibili: 50

In caso di impossibilità a partecipare dopo l’avvenuta iscrizione, è possibile cancellarsi dalla stessa pagina di iscrizione al link: »Vedi la tua iscrizione

 

Quota di partecipazione

Evento gratuito previa iscrizione.

 

MOSTRA – esposizione di 20 pannelli fotografici

OHANNÉS GUREKIAN: UN PROGETTISTA ARMENO DELLE DOLOMITI

da venerdì 22 aprile 2022 a domenica 08 maggio 2022

sede: chiostro del Museo Fulcis – Palazzo Bembo – Piazza Vittorio Emanuele, 1 – Belluno

Inaugurazione: venerdì 22 aprile 2022 | ore 18:00

1 CFP mediante ISTANZA DI AUTOCERTIFICAZIONE sulla piattaforma iM@teria

 

La Mostra, con ingresso libero e gratuito, sarà aperta al pubblico nei seguenti orari: 

martedì-mercoledì-venerdì

09:30-12:30

15:30-18:30

giovedì

09:30-12:30

sabato-domenica e festivi

10:00-18:30 orario continuato

 

Tutor Convegno e Mostra

arch. Fulvio Bona

pian. terr. Sara Gnech

arch. Tommaso Del Zenero

 

 

Condizioni di sicurezza COVID-19 da rispettare per l’accesso al Museo Fulcis:

– è obbligatorio l’uso di mascherina

– non devono essere presenti sintomi influenzali come tosse, raffreddore ecc., la temperatura deve essere inferiore ai 37,5C

– nell’area di ingresso è obbligatoria l’igienizzazione delle mani

– Green Pass in base alla normativa.

ORDINE DEGLI ARCHITETTI,
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
DELLA PROVINCIA DI BELLUNO
Piazza Duomo n. 37 – 32100 Belluno BL
Tel. 0437.950270 fax 0437.950279
e-mail: segreteria@architettibelluno.it
PEC: oappc.belluno@archiworldpec.it
website: www.architettibelluno.it

SEGRETERIA | ORARI DI APERTURA TELEFONICA:
lunedì 09-11 | martedì 15-17 | giovedì 09-11 | venerdì 09-11

Per evitare gli assembramenti e favorire il più possibile il distanziamento interpersonale

TORINO – 22 aprile 2022 – Convegno Armenia, terra senza pace a Est dell’alba

 

Torino

Venerdì 22 al Polo del ‘900 -Palazzo San Celso – Corso Valdocco 4/A

Armenia, terra senza pace a Est dell’alba

 alle h. 17.30 Convegno – Introduzione del Presidente del Centro Peirone Don Tino Negri

Baykar Sivazlian Armeni: popolo di cerniera fra Oriente e Occidente

Aldo Ferrari Il fattore religioso nella guerra dell’Alto KarabaKh

Pietro Kuciukian I giusti del passato e del presente

Padre Vahan Ohanian I monaci armeni a Venezia

Archimandrita Tirayr Hakobyan Risorse spirituali e culturali per le prospettive future dell’Armenia

 

Venerdì 22 alle h. 19.30

Inaugurazione mostra fotografica Armenia oggi fra passato e futuro

Presentazione del curatore Garen Kokcijan

La mostra sarà visitabile dal 22 aprile al 15 maggio

L’evento è organizzato dal Centro Federico Peirone, in collaborazione con l’Associazione AS.SO. e la Fondazione Donat Cattin.

BARI – 20 aprile 2022 – Presentazione romanzo “La Nuora” a cura e traduzione di Kegham Boloyan, Daniela Musardo

VENEZIA – 20 aprile 2022 – Cerimonia cittadina DEDICATA AL RICORDO DEL GENOCIDIO ARMENO

 Venezia

Mercoledì 20 alle h. 11.00

Auditorium Santa Margherita,

Cerimonia cittadina

DEDICATA AL RICORDO DEL GENOCIDIO ARMENO

Alla presenza di: Ermelinda Damiano, Presidente del Consiglio Comunale di Venezia

 

A seguire:

Reading musicale

In memoria del popolo armeno

Letture a cura di Voci di Carta

Musiche eseguite da Giuseppe Dal Bianco

Saranno suonate musiche del repertorio folk armeno al duduk, antico strumento tradizionale e popolare

Alle h. 17.00 Conferenza a Ca’ Vendramin (Carmini)

“Scrivere il genocidio armeno”

Partecipano Antonia Arslan e Aldo Ferrari

Partecipazione gratuita sino ad esaurimento dei posti

PADOVA – 8 aprile 2022 –  “IL GENOCIDIO ARMENO. Dalle cause di ieri alle conseguenze di oggi”.

Venerdì 8 aprile 2022, ore 17.00 – Presentazione del libro di Sandra Fabbro Canzian

 “IL GENOCIDIO ARMENO. Dalle cause di ieri alle conseguenze di oggi.

L’Autrice ne discuterà con Pierpaolo Faggi e Nicoletta Prandoni.

Sala degli Anziani, Palazzo Moroni – Municipio – Via VIII Febbraio 6  |  PADOVA

 

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