MILANO – febbraio 2023 – Programma del mese di HAY DUN – CASA ARMENA
Milano-Piazza Velasca 4 MM Missori – III piano tel.: 0039 3402101174
e-mail: mekitar@libero.it –
Canale you tube https://www.youtube.com/
CASA ARMENA
HAY DUN
Programma di febbraio 2023
Mercoledì 1 alle h. 20.00
Proiezione del film documentario, sottotitolato in inglese,
diretto da Garin Hovannisian, prodotto da Agbu, Serge Tankian, Eric Esraelian ed Alec Mouhibian.
Basato sul diario della guerra dei 44 giorni in Artsakh, scritto da Lika Zakaryan
” Invisible Republic “
a cura di AGBU
per prenotarsi scrivere a: milanchapter@agbu.org
Venerdì 3 alle h. 20.45
“Gli Armeni di Crimea”
Conferenza del prof. Aldo Ferrari
Interviene il Console onorario d’Armenia in Italia dott. Pietro Kuciukian
Vartan Mamigonian e 1036 combattenti martirizzati nella battaglia di Avarayr nel maggio 451 per la protezione della patria,
Vi aspettiamo numerosi!
Portate le vostre torte per brindare insieme
- Sabato 25 alle 16.30
Corso di Cucina Armena
tenuto da Shakè Pambakian
Prepariamo “Topik” fagottini di pasta di ceci ripieni
Per iscrizioni inviare una e-mail a: kev.pam.shake@gmail.com
CALENDARIO SPETTACOLI GENNAIO/FEBBRAIO 2023 ” Garò-Una storia armena”
CALENDARIO SPETTACOLI GENNAIO/FEBBRAIO 20223 ” Garò-Una storia armena”
20-01-2023 ore 21.00 – Teatro Comunale Corsini
Viale della Repubblica,3 – Barberino del Mugello(FI)
Per Info : 055 841232
21-01-2023 ore 21.00 Teatro Civico
Via J.F.Kennedy, 3 – Dalmine (BG)
Per Info 035 – 6224840 ( ingresso libero)
24-01-2023 ore 20.30 Teatro Munari
Via G. Bovio,5 – Milano
Per Info 02-27002476
26-01-2023 0re 10.00 e 0re 12.00 aula Magna
Scuola Europa – Via Majno – 39
Per Info Prof. Habimana 02-76007804
27-01-2023 ore 21.00 Sala conferenze- Villa Camperio
Via Confalonieri,3 – Villasanta (MB)
Per Info 039 23754272 ( Ingresso libero)
29-01-2023 ore 16.00 Museo della Seta
Via Castelnuovo,9 – Como-
Per Info : 031 303180
02-02-2023 ore 9.00 – 11.00 teatro Coccia
Via F.lli Rosselli, 47 – Novara (NO)
Per Info 0321 233200 – 392 1922607
BARI, POLIGNANO – 3 e 4 febbraio 2023 – Sudestival celebra il centenario del cinema armeno
Si rinnova anche per il 2023 il gemellaggio del Sudestival col cinema armeno, un’occasione unica per celebrare i cento anni della settima arte di questa straordinaria terra, insostituibile ponte culturale fra Europa e Asia. Dopo il protocollo firmato in duplice lingua nel 2019, fortemente voluto dal direttore artistico del festival Michele Suma, il Sudestival dedicherà un’attenzione particolare al mondo audiovisivo di questa terra attraverso un programma esclusivo di due giorni, espressione del gemellaggio con il GAIFF, Golden Apricot Yerevan International Film Festival, che si tiene dal 2004 ogni anno nella capitale Yerevan.
Le proiezioni e gli incontri si terranno sia a Bari, città che può narrare la storia umana, religiosa e culturale che lega l’Armenia alla Puglia, che a Polignano a Mare. In rappresentanza del GAIFF sarà presente il regista e fondatore del festival, Harutyun Khachatryan, e assieme a lui interverrà una importante delegazione artistico-diplomatica formata composta da: Kristina Mehrabekyan,
L’Armenia è la regione più europea dell’Asia, con una grande tradizione cinematografica alle spalle che nel 2023 arriva a ben 100 anni di storia. Contaminata sia dall’influenza sovietica che da quella europea, la tecnica filmica di questa terra ha visto un continuo rinnovamento attraverso la firma di grandi maestri. L’Armenia ha anche un legame molto stretto con l’Italia e in particolare con Bari, dove da tre generazioni è presente una comunità perfettamente integrata e in contatto anche con la madrepatria. Lo grande rapporto che lega il Sudestival e il cinema armeno è stato avviato grazie all’ambasciata armena ed è stato sviluppato per il 2023 dell’Associazione Armeni Apulia, in particolare grazie al supporto del suo segretario Carlo Coppola, anche presidente del Centro Studi “Hrand Nazariantz”.
Il programma delle proiezioni dedicate ai 100 anni del cinema armeno prevede:
3 febbraio 2023
Cinema Galleria | Bari | ore 19.00
GREAT EXPECTATIONS di Sona Simonyan
Gyumri è la seconda città più grande dell’Armenia, semidistrutta da un terremoto che nel 1988 in 8 secondi ha ucciso 30.000 persone e spazzato via tutto nel raggio di 20 km. Io sono nata in questa città morta, che ha smesso di crescere ed è rimasta per sempre sotto l’ombra scura della catastrofe, nella quale ogni neonato doveva in qualche modo prendere il posto di un morto. Trent’anni dopo, la mia generazione del post-cataclisma continua a farsi la stessa domanda: restare o andarsene?
THREE GRAVES OF THE ARTIST di Harutyun Khachatryan
Il film racconta la storia della vita avventurosa e del patrimonio artistico del talentuoso pittore armeno Vahan Ananyan. Vahan, nato e cresciuto a Yerevan, ma sempre più deluso nella realtà armena (il terremoto, la guerra, il crollo dell’Unione Sovietica), si trasferisce a Tallinn, poi Kiev e Odessa a lavorare lì. Dopo la sua morte i resti di Vahan furono sepolti a Tallinn, Odessa e Yerevan. Il suo patrimonio artistico rimane in paesi lontani.
KAFKA’S DREAM di David Babayan
Miserabile me. Ho due piastre avvitate alle tempie, pensò Franz, chiudendo gli occhi. Un abisso oscuro, il tribunale dei matti, la condanna da scontare sotto forma di insonnia perenne.
AURORA’S SUNRISE di Inna Sahakyan
Durante l’orrore del genocidio armeno, a soli 14 anni Aurora perse tutto. Quattro anni dopo, grazie al suo straordinario coraggio e un po’ di fortuna, Aurora riuscì scappare a New York. Lì la sua storia divenne un caso mediatico. Recitò nel ruolo di sé stessa nel blockbuster hollywoodiano Auction of Souls e divenne il volto di una delle più importanti campagne di beneficienza nella storia degli Stati Uniti. Alternando animazione, interviste dell’epoca e estratti di Auction of Souls, il film racconta una storia di sopravvivenza che era stata dimenticata.
4 febbraio 2023
Cinema Vignola | Polignano a Mare | ore 20.00
AMERIKATSI di Michael Goorjian
Da ragazzo, Charlie fuggì dal genocidio armeno diretto negli Stati Uniti. La sua famiglia non fu così fortunata. La nostra storia inizia nel 1947, quando Charlie rimpatria in Armenia solo per essere colpito dalla dura realtà del comunismo sovietico. Quasi immediatamente Charlie viene arrestato e condannato e portato in prigione. Proprio mentre sembra soccombere al terrore della sua situazione, scopre che il muro della prigione fuori dalla finestra della sua cella era stato danneggiato durante un recente terremoto. E attraverso un buco può vedere in un condominio vicino… La coppia armena che vive nell’appartamento, Tigran e Ruzan, diventano l’unica connessione di Charlie con il mondo esterno, vivendo indirettamente attraverso la loro vita privata, condividendo i pasti con loro, ridendo, piangendo, cantando e ballando con loro, mentre scopriva la cultura armena che non conosceva. WHEN I AM SAD di Lilit Altunyan
Un sorriso viaggia attraverso il mondo della tristezza, trasformato da emozioni e pensieri ma un bacio d’amore lo riporta a casa. 5 DREAMERS AND A HORSE di Aren Malakyan e Vahagn Khachatryan
Il film ci confronta con una galleria di personaggi che cercano di imporre la loro identità al di fuori di una soffocante “normalità”. Grazie allo sguardo empatico ed esteticamente poetico dei due registi, 5 Dreamers and a Horse mette in scena tre facce dell’Armenia: quella incarnata dalla responsabile di un ascensore in un ospedale cittadino che sogna di diventare astronauta, portavoce di un sovietismo urbano dai toni esaltati, una seconda capitanata da un contadino alla ricerca della moglie perfetta confrontato con un problema di sterilità, esempio tristemente perfetto di una società rurale dominata dal patriarcato e una terza impersonata da due personaggi queer che militano per la libertà di essere semplicemente quello che sono, simbolo di un’apertura verso un occidente sognato ed idealizzato.
BARI – 25 gennaio 2023 – Gli Armeni e la Memoria
Si terrà l’incontro dal titolo “Gli Armeni e la Memoria”. In questo periodo di “Memoria”, si parlerà del Genocidio subito dal popolo armeno, del Khachkar, simbolo della presenza armena nella città di Bari, eretto 10 anni fa presso i giardini dell’autorità portuale sul piazzale Cristoforo Colombo.
Della Commemorazione della nascita e della morte , avvenute nel mese di gennaio del poeta armeno-barese Hrand Nazariantz e il villaggio “Nor Arax”.
Saluti di Paola Romano (assessora alle Politiche giovanili e Pubblica Istruzione città di Bari)
Rupen Timurian (Associazione Armeni Apulia)
L’iniziativa è realizzata dall’Associazione Armeni Apulia, interverranno:
prof. Kegham Jamil Boloyan (Università del Salento e Bari)
prof.ssa Angela Maria Rutigliano (docente)
prof. Carlo Coppola (docente)
M. Siranush Quaranta ( dott. in Comunicazione)
Piero Fabris (poeta e scrittore)
Interventi musicali
Tiziano Portoghese (mezzosoprano)
MILANO – 24 gennaio 2023 – Spettacolo Teatrale GARO’ – Una storia Armena
TEATRO MUNARI, Via Giovanni Bovio, 5- Milano
dello spettacolo teatrale
Garò-Una storia Armena
data: 24 gennaio 2023 0re 20.30
per prenotazioni : tel. 02-27002476
oppure via mail: info@teatrodelburatto.it
Sul sito : www.teatrodelburatto.com
Garò. Una storia armena.
Era necessaria un’altra storia armena? Ne abbiamo lette e udite tante! Quelle più tragiche di chi non è riuscito a raccontarle. Quelle scritte su piccoli quaderni (per anni tenuti nascosti) che raccontano le tappe della lunga marcia verso il deserto. Quelle di chi le ha vissute e ha potuto scriverle e raccontarle ed esibirle come una medaglia; o quelle di chi le ha solo udite o lette nei libri e ha provato a ri-narrarle a suo modo aggiungendo o togliendo …..Eppure sì … è comunque utile – necessario – raccontare e ascoltare un’altra storia armena: raccontarla e ascoltarla oggi a fronte di tutto quello che continua ad accadere in Armenia e altrove. Ѐ utile e necessario perché la storia continua a generare altre storie ugualmente tragiche, armene o non armene; e il rischio di considerarle ormai “normali” è sempre incombente.
Quella a cui Pino di Bello ci fa partecipare non è solo un’altra storia armena: è anche la storia di un regista italiano che si affaccia a un mondo diverso e lontano che ha impensate risonanze con il proprio mondo. Fatta questa scoperta – che forse lo sconcerta – Pino si appassiona a conoscere questo altro mondo con le curiosità e le emozioni del ricercatore e si impegna a raccogliere un messaggio da condividere con il proprio pubblico . La storia che racconta si snoda come un viaggio in un paese sconosciuto in cui tutti hanno perso la memoria e sono la sensibilità e l’arte del regista – il moderno ashug, il cantore armeno – che portano alla luce le piccole perle dei ricordi infantili e insieme il buio delle omertà e delle negazioni impregnate di umiliazione e violenza che alla fine invadono la scena. Una scena che riusciamo a sopportare solo pensando che quello che il regista ci ha fatto incontrare e’ solo un suo cattivo sogno e alla fine ci sarà un risveglio più rassicurante . Ma non è così!
Il sogno cattivo è la metafora di mille storie reali, armene e non armene, e i nomi, le voci, i luoghi e le vicende dell’Armenia servono ad evocarle e tenerle vive nella memoria di chi partecipa allo spettacolo perché sia lui stesso a risvegliarsi, a vigilare e a far nascere qualcosa di nuovo. Il messaggio forse è questo!
Agopik Manoukian, ottobre 2021
Ho seguito Garò sul nascere, quando il testo prendeva forma tra interruzioni e rifacimenti . Poi un lungo silenzio , quasi di attesa… fino al giorno in cui le luci si sono spente e il racconto mi ha preso con forza per mano e, in breve, si è riannodato tutto ciò che sapevo, che avevo letto, sentito dalle grida soffocate e dalle parole dolenti di chi era fuggito e da chi, in seguito, aveva studiato vicende e storie di questo popolo . Una sintesi di date, eventi, canti, melodie, gridi e suoni come appigli per un viaggio Q interiore in cui confrontarmi con lo sguardo e le attese di chi mi ha preceduto e le domande senza risposta del mio presente.
Quando le luci si sono accese …lo spaesamento, il peso del lutto e la continuità della vita: la storia narrata non era solo di Garò e neppure una storia solo armena…
Agopik Manoukian, dicembre 2021
BARI – 21 gennaio 2023 – “Bari, Armenia, Futurismo – Incroci di culture”,
Sabato 21 Gennaio, alle ore 18,30, presso L’Eccezione – Cultura e Spettacolo di Puglia Teatro, a Bari, in Via Indipendenza 75, per la 48^ stagione artistica di Puglia Teatro e 21^ de L’Eccezione, con il patrocinio del Ministero della Cultura e con la direzione artistica di Rino Bizzarro, per il ciclo “Bari, Armenia, Futurismo – Incroci di culture”, a cura di Carmelo Calò Carducci, secondo appuntamento con “Hrand Nazariantz – Radio Bari e un passo dal Nobel”.
Hrand Nazariantz era nato a Iskudar (Istanbul) l’8 gennaio 1886 da Diran, patriota, letterato e linguista e da Aznive Merhamedtian. Il padre era proprietario di una fra le più grandi industrie in Turchia per la lavorazione dei tappeti e dei merletti, attività che aveva procurato alla famiglia una notevole agiatezza. Dopo aver frequentato il collegio Bérbérian nella capitale turca, il giovane Nazariantz si recò prima a Londra per completare gli studi superiori e, nel 1905, a Parigi dove s’iscrisse alla Sorbona ed entrò in contatto con il Movimento nazionale armeno, che nella capitale francese aveva un notevole centro di diffusione nel mondo.
La sua vicenda esistenziale e la sua opera poetica meritano di essere ricordate come testimonianza degli intensi contatti che si stabilirono tra la cultura armena e quella italiana nel corso del Novecento, agli inizi del quale il popolo armeno aveva subito violenze e tremendi eccidi per opera dei turchi. Nazariantz, però, non si limitò solo a far conoscere culturalmente il suo popolo, ma divenne anche il difensore della causa armena in Europa e il fondatore, nel 1924, del villaggio di Nor Arax, sorto nei dintorni di Bari, nel quale trovarono asilo un centinaio di profughi armeni.