COMO – 24 ottobre 2023 – Gli armeni in Italia, tra storia e attualità

Si intitola A contatto con popoli in viaggio il ciclo di conferenze a cura della dottoressa Magda Noseda che si tiene nel salone Enrico Musa nella sede dell’Associazione Giosuè Carducci.

A inaugurare questa serie di incontri sarà Agopik Manoukian con Gli armeni in Italia, tra storia e attualità. La presenza di armeni in Italia è segnalata in diverse epoche e in diverse città: sono militari, religiosi, commercianti o anche studenti. Con la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento c’è un flusso che possiede caratteristiche diverse in movimento verso il nostro Paese: sono i profughi che sono riusciti a sfuggire al genocidio (1890 – 1922), sono gli orfani armeni che negli anni Venti vengono accolti da varie istituzioni religiose, ma anche gli armeni che, nei decenni successivi, in tempi differenti arrivano qui perché sono costretti a lasciare i paesi mediorientali in cui si sono rifugiati.

INFORMAZIONI

Prezzo: ingresso libero

CONTATTI

Telefono: +39031267365
Emailasscarducci@libero.it

DATA E ORA

Inizio: martedì 24 ottobre 2023 18:00

Fine: martedì 24 ottobre 2023 19:30

VENEZIA – 19/23 ottobre 2023 – Convegno Internazionale. San Nerses Shnohali e il Monachesimo Ciliciano

SAN NERSES SHNORHALI E IL MONACHESIMO CILICIANO
CONVEGNO INTERNAZIONALE – ACADEMIA SANCTI LAZARI
ABBAZIA DI SAN LAZZARO DEGLI ARMENI
VENEZIA, 19-22 OTTOBRE 2023

Giovedì 19 ottobre

12:00 – APERTURA DEL CONVEGNO
Saluti istituzionali
P. Mesrob Sulahian – Congregazione Mechitarista
La figura di San Nerses Shnorhali
Inaugurazione dell’Esposizione delle edizioni delle opere di S. Nerses Shnorhali curate dai Padri Mechitaristi, e
della mostra Havatov khostovanim nella lingua dei colori.
13:30 – Pranzo
15:00 – Visita

Venerdì 20 ottobre

09:30 – PRIMA SESSIONE – TEOLOGIA E SPIRITUALITÀ
Moderatore: P. VAHAN OHANIAN
P. Serop Jamourlian – Congregazione Mechitarista
Le virtù eroiche nell’epistolario di San Nerses Shnorhali
Alberto Peratoner – Facoltà Teologica del Triveneto – Padova
La spiritualità monastica nel Hisus vorti e nella produzione innodica di San Nerses Shnorhali
10:30 – Pausa
Gérard Dédéyan – Université Paul Valéry – Montpellier
Il contesto storico Di S. Nerses Shnorhali
P. Hamazasp Kechichian – Congregazione Mechitarista
Gli inni di San Nerses della Liturgia delle Ore della Chiesa Armena
12:00 – Liturgia delle Ore
14:00 – SECONDA SESSIONE – MUSICOLOGIA
Moderatore : P. SEROP JAMOURLIAN
Anna Arevshatyan – Istituto d’Arte dell’Accademia delle Scienze dell’Armenia – Yerevan

San Nerses Shnorhali e le tradizioni del canto monastico ciliciano
Dn. Haig Utidjian – PhD, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, Universidade Nova de Lisboa
Gli inni e i canti di San Nerses Shnorhali nella tradizione monastica di San Lazzaro
Arusiak Tamrazyan – Dipartimento delle Scienze dell’Arte – Madenataran Mesrob Mashtoz – Yerevan
I canti sacri di San Nerses Shnorhali come commentari. La funzione liturgica del canto
15:00 – Discussione
15:30 – Pausa
16.00 – TERZA SESSIONE – STORIA ECCLESIASTICA
Moderatore: SARGIS MELKONYAN
Azat Bozoyan – Istituto di Orientalistica dell’Accademia delle Scienze dell’Armenia – Yerevan
Il ruolo del monastero ciliciano nella vita pubblica
Vahe Torosyan – Dipartimento delle Scienze Storiche – Madenataran Mesrob Mashtoz – Yerevan
Il problema del patronato sui monasteri nell’Armenia ciliciana (secoli XII-XIV)
Ruben Melikyan – Dipartimento di Scienze Giuridiche – Università Statale di Yerevan
Studio comparativo sulla percezione della vita monastica in San Nerses Shnorhali e Mekhitar Gosh
17:00 – Discussione
17:30 –CORO MONASTICO: Gli inni di S. Nerses Shnorhali eseguiti secondo la tradizione monastica di S.
Lazzaro

Sabato 21 ottobre
09:30 – QUARTA SESSIONE – STORIA ECCLESIASTICA E DEL PENSIERO TEOLOGICO
Moderatore: P. MESROB SULAHIAN
Sarkis Melkonyan – Istituto di Orientalistica dell’Accademia delle Scienze dell’Armenia – Yerevan
Il monachesimo della Chiesa armena da San Nerses il Grande a San Nerses Shnorhali
Riccardo Pane – Accademia Ambrosiana – Milano
Due ecclesiologie della seconda metà del XII secolo a confronto: il programma “ecumenico” di Nerses
Shnorhali e il ciclo di affreschi del monastero di Axt‛ala
10:30 – Pausa
Zaroui Pogossian – Università degli Studi di Firenze
S. Nerses Shnorhali e il culto dei santi nell’Armenia medievale
11:30 – Discussione
12:00 – Liturgia delle Ore
14:00 – QUINTA SESSIONE – FILOLOGIA
Moderatore: MARCO BAIS
Marco Bais – Pontificium Institutum Orientalium Studiorum
Riflessioni sulla lingua nel dialogo tra le Chiese armena e greca nel XII secolo

Anna Sirinian – Dipartimento di Storia Culture Civiltà – Università di Bologna
La preghiera Hawatov xostovanim di S. Nerses Shnorhali nelle pagine finali del manoscritto M142 (Roma,
1269)
P. Gevorg Sarkissian – Congregazione Mechitarista
L’edizione poliglotta della preghiera Hawatov xostovanim di S. Nerses Shnorhali nella tradizione editoriale
dei Padri Mechitaristi di San Lazzaro
15:00 – Presentazione della XII edizione riveduta e ampliata del volume poliglotta Havatov khostovanim e
della sua versione digitale.
16:00 – SESSIONE PLENARIA – CONCLUSIONE
16:30 – Havadov khosdovanim – “Confesso con fede”. Preghiera internazionale, recitata dagli studenti dell’Istituto
scolastico paritario Giuseppe Parini – Mestre (Venezia) e dei ragazzi della grande famiglia della comunità
Mechitarista.

Domenica 22 ottobre

10:30 – SOLENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICA
12:30 – Pranzo

Le relazioni del Convegno saranno pubblicate sul numero speciale di Bazmavep 2023, 3-4, dedicato a S. Nerses
Shnorhali Patriarca degli armeni.

MILANO – 21 ottobre 2023 – “A 100 anni dal Trattato di Losanna, quale Armenia oggi?”

Milano-Piazza Velasca 4 MM Missori – III piano tel.:  0039 340210117

e-mail: mekitar@libero.it

res.armeniaca@gmail.com

facebook: Casa Armena – Hay Dun 

Canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UC8mCHn3iMBQhX1PTdq6ltpA 

 

CASA ARMENA 

HADUN 

70°

Sabato 14 alle h. 18.00
Presentazione del libro 
SI’/NO ON/OFF
CHI HA FATTO LA STORIA
di Federica Mormando
“Un piccolo trattato, necessario prima che prezioso, contro la guerra, la stupidità, la ferocia…”
Oltre all’autrice dott.ssa Federica Mormando
Partecipano alla presentazione
l’avv. Remo Danovi e il dott. Pietro Kuciukian, Console Onorario d’Armenia in Italia
segue rinfresco
————————————————————–
 
Sabato 21 alle h. 18.00
 
” A 100 anni dal Trattato di Losanna, quale Armenia oggi? “
Partecipano
la prof.ssa Giulia Lami, ordinario di Storia dell’Europa orientale presso l’Università degli Studi di Milano
il dott. Agopik Manoukian, presidente onorario UAI
il prof. Aldo Ferrari, ordinario di Lingua e Letteratura Armena presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e ISPI

DOSSON DI CASIER – 21 ottobre 2023 – Io sono Armena

ROMA – dal 18 al 29 ottobre 2023 – La Compagnia InControVerso presenta Pole Dance testo e regia Sargis Galstyan

Associazione Culturale Italo-Armena “InControVerso” via Otranto 23, Roma 00192 (RM),

C.fisc. e P. Iva 01791240474

tel: +39.0621116596, Cell: +39.3283457343

e-mail: compagnia.incontroverso@gmail.com web: www.incontroverso.com

 

La Compagnia InControVerso presenta

Pole Dance

testo e regia Sargis Galstyan con

Giorgio Borghetti, Stefano Antonucci, Mariné Galstyan, Ermanno De Biagi,

Vittoria Rossi, Eleonora Scopelliti, Francesco Sgro

scenografie- Sargis Galstyan, disegno luci- Mattia Albanese, ufficio stampa- Maresa Palmacci

 

Sinossi

Pole Dance è una commedia dove il principale personaggio è Ruben Moretti, un docente di storia della religione e di filosofia. All’inizio dello spettacolo Ruben Moretti appare come una persona razionale, intelligente, con la mente aperta riguardo i rapporti tra donne e uomini e, per come si descrive lui, una persona civile. Presto accadranno delle situazioni che lo faranno riflettere sulla vita che ha vissuto e su particolari che gli sembravano insignificanti. Dovrà affrontare le conseguenze dei princìpi che, da persona civile e rispettosa verso i diritti delle donne, ha sempre tollerato. Tutto ha inizio con l’arrivo del figlio che nasce con la pelle nera, una tragedia personale che lo sconvolge completamente! Ovviamente il primo pensiero, e unica risposta, sembra essere quella di essere stato tradito dalla moglie Virginie. Lei, una missionaria, è un personaggio che si presenta con caratteristiche positive: carità e onestà, due parole che descrivono meglio questo personaggio; il tradimento sembra essere una risposta impossibile, ma tutto pian piano inizia ad avere uno sviluppo piuttosto inaspettato e complesso. Tutto quello che dovrà scoprire Ruben gli cambierà completamente il modo di vedere quelle cose che sembrano banali, insignificanti o incivili, ma che possono percettibilmente influenzare e radicalmente cambiare la vita di chiunque.

Durante la ricerca delle verità che avvalorino il suo sospetto, Ruben incontra

 

Angeline: una ballerina di pole dance che paradossalmente, nonostante il lavoro che fa, risulta essere una persona molto intelligente, laureata in psicologia. Nel suo percorso incontrerà anche Shalom Kaganovich, un ebreo ortodosso patologicamente interessato al proprio albero genealogico, e Chicco Marrone, imprenditore fallito, altrettanto fissato ai significati dei nomi delle persone. Questi, due pazienti della Dottoressa Fottichina apparentemente, o forse realmente, psicopatici lo faranno riflettere ancora di più. I consigli e le informazioni che riceve dai pazienti, diventati trappole per loro stessi, paradossalmente sembrano essere preziosi e sinceri, ma soprattutto ragionevoli per Ruben.

Una scena brillante e leggera, nonostante si tratti della scena cardine da cui scaturisce il conflitto dello spettacolo, è quella con la Dottoressa Agrippina Nerone che annuncia a Ruben la nascita del figlio. Agrippina è un personaggio razionale, come Ruben, tale da dire senza alcuna delicatezza ad un paziente di prepararsi a morire perché ha una malattia incurabile. Dall’incontro di questi due personaggi razionali scopriamo una delle caratteristiche di Ruben: un grottesco atteggiamento civile, che lo rende incapace di affrontare, per l’appunto civilmente, una tragedia personale.

Con l’ultimo personaggio in fine, si arriva alla scena chiave: l’incontro con Padre Onan, uno scienziato che lo aiuterà a trovare la risposta definitiva; una rivelazione paradossalmente scientifica, inaspettata, inindovinabile che fino a l’ultimo tiene il pubblico incuriosito.

Lo spettacolo è pieno di paradossi e strane coincidenze che possono sembrare costruite apposta per dare allo spettacolo lo sviluppo previsto ma, come dice Chicco Marrone, “Tutte le coincidenze sono strane, altrimenti non si chiamerebbero coincidenze”. I paradossi invece sono dei fatti che ci circondano dappertutto e ogni volta, scoprendo un paradosso, ci rendiamo conto che qualsiasi modello o fatto comunemente accettato, può nascondere una verità paradossale oppure un significato molto più profondo.

Lo spettacolo è molto leggero e divertente nonostante gli argomenti trattati. Parallelamente alle azioni dei personaggi, nelle nuvolette dei loro pensieri, si proiettano delle scene surreali che entrano in conflitto con l’atteggiamento degli stessi. Il titolo Pole Dance può essere interpretato come un riferimento indiretto al rapporto sessuale tra uomo e donna, e qui la psicologa che fa pole dance, diventa un simbolo dei vari paradossi presenti nello spettacolo.

 

Perché lo spettacolo Pole Dance

Con lo spettacolo Pole Dance andiamo a scoprire una vita piena di domande senza risposte. Non si tratta di domande del tipo “Qual è il senso della vita?” oppure “Cosa ci aspetta dopo la morte?”, domande globali queste sulle quali ci interroghiamo oramai da migliaia di anni,

 

ma si tratta invece di domande che porrebbero i bambini; domande che sembrano banali, semplici e buffe non meritevoli di una risposta o un pensiero profondo.

Una delle semplici domande che mi sono posto è stato interrogarmi sul perché le cose si chiamano in tal modo. Le ricerche della risposta a questa banale domanda mi hanno portato a scoprire un filo di collegamento diretto tra l’alfabeto armeno, la tabella degli elementi chimici di Mendeleev, la mitologia greca, la simbologia, la Kimatika, la fisica quantistica e la Telegonia.

Lo spettacolo Pole Dance ci fa riflettere su ogni piccolo dettaglio che ci circonda e ci dimostra che non c’è niente che non abbia una ragione: a volte le piccole cose, apparentemente insignificanti, potrebbero avere la forza di cambiare un intero mondo.

 

La compagnia InControVerso

L’Associazione nasce in Italia. Viene fondata da Sargis Galstyan e Mariné Galstyan. Si tratta di un nuovo gruppo di artisti professionisti del panorama culturale in Italia, che è composto da artisti di nazionalità italiana e armena. L’obiettivo è quello di promuovere la diversità e il dialogo delle culture, contribuire alle cooperazioni culturali italiane e alla diffusione della cultura armena in Italia: produzioni teatrali, manifestazioni artistiche, promozione del patrimonio artistico e culturale, cooperazioni linguistiche e universitarie, politica del libro e nuovi media. Punto di forza della compagnia è proprio il confronto tra culture e scuole d’arte di Paesi diversi.

All’attivo ha la produzione degli spettacoli: A porte chiuse, regia di Mariné Galstyan, che è stato messo in scena in vari teatri tra i quali il Piccolo Eliseo e il Teatro Vittoria, Teatro Cometa Off di Roma, il Manzoni a Pistoia. Il Grande Male di Sargis Galstyan, messo in scena nel 2015 al Teatro India, Blablateca di Tango di Sargis Galstyan, La Proposta Di matrimonio, regia di Mariné Galstyan è in programmazione di 2020/21 del Teatro Cometa Off di Roma, La Casa Delle Api di Sargis Galstyan è in programmazione di 2023/24 del Teatro Belli.

 

GANDINO – 12 ottobre 2023 – Il genocidio degli Armeni

Il Genocidio degli Armeni

Per gli appuntamenti “I giovedì della cultura per non dimenticare”, si organizza una serata a cura della professoressa Antonia Bertoni, in ricordo del primo genocidio moderno.

I giovedì della cultura per non dimenticare – Il genocidio degli Armeni

Armenia, 1915 il primo genocidio moderno.
Serata a cura della professoressa: Antonia Bertoni
Ore 20.45 presso l’auditorium della Biblioteca Comunale.


 

Stasera, giovedì 12 ottobre, presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale di Gandino, un incontro di approfondimento su una tragica storia sempre a rischio di dimenticatoio. Il tema è l’epocale vicenda del popolo armeno, inserito nella rassegna “I giovedì della Cultura”, promossa dalla Commissione Cultura del Comune. L’obiettivo? Informare e sensibilizzare la comunità su eventi cruciali della storia, particolarmente in un’era segnata da conflitti globali e violenze incessanti.

Un approfondimento “per non dimenticare”

La serata, organizzata sotto l’esperta guida della professoressa Antonia Bertoni, è dedicata all’analisi del “Genocidio degli Armeni”. Tra il 1915 e il 1919, l’Impero Ottomano orchestrò deportazioni e massacri sistematici che causarono la morte di almeno 1,5 milioni di Armeni. Questo terribile evento è considerato il primo genocidio dell’epoca moderna e, ogni 24 aprile, viene commemorato in tutto il mondo.

Un invito aperto a tutti

L’iniziativa è sostenuta dal Comune di Gandino e dalla Pro Loco Gandino. L’ingresso all’evento è gratuito, offrendo così a tutti la possibilità di partecipare, apprendere e riflettere sulla necessità di mantenere viva la memoria storica e prevenire futuri orrori. Appuntamento in biblioteca alle 20.45.