MILANO – 09 marzo 2024 – Serata musicale dedicata al 120° anniversario dalla nascita di Aram Khachaturian

In occasione delle celebrazioni per il 70° dalla fondazione di Casa Armena – Hay Dun

Serata musicale dedicata al 120° anniversario dalla nascita di 

 

Aram Khachaturian

Aram Khachaturian - Wikipedia

con la partecipazione di:

Anì Martirosyan, pianoforte

Shushan Hovakimyanpianoforte

Chiara Beati, pianoforte
Nobuko Murakoshi, violino
Maurizio Redegoso Kharitian, viola
Babak Khayamivioloncello
Antonio Serniatar
Rosy Svazlyansoprano
Anì Balianmezzosoprano
Syusanna Hakobyan, mezzosoprano
Vahan Harutyunyantenore
Padre Nerses Harutyunyan, basso

Vi aspettiamo numerosi a questo importante evento!

Per prenotazioni e informazioni inviare e-mail a: 

res.armeniaca@gmail.com

oppure a:
Milano-Piazza Velasca 4 MM Missori – III piano tel.:  0039 340210117

CASA ARMENA 

HADUN 

VENEZIA – 07 marzo 2024 – Sara Maino al Bistrot de Venise con il suo “Quaderno armeno”

Per Dialoghi con l’Autrice Sara Maino presenta “Quaderno Armeno” giovedì 7 marzo ore 17:00 al Bar del Bistrot de Venise. Rassegna a cura di Lucia Guidorizzi e Anna Lombardo. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Ma perché si chiama Hotel Praha? Non si chiama più così. Una volta si chiamava Hotel Praha. Adesso è l’Hotel Arabkir. Ah. E perché? Perché una volta era un ristorante. E allora perché continuate a chiamarlo Praha? È così. È l’Armenia

A Yerevan, la capitale dell’Armenia indipendente, non è il mondo armeno diasporico occidentale accogliente, pacificato, plurilingue, caratterizzato da un cristianesimo aperto e universale che viene incontro a Sara. Per una serie di disavventure verrà fagocitata da un clan di rifugiati ospiti in un albergo fatiscente, dove il degrado risulta insopportabile, dove non ci sono turisti o armeni locali ma profughi della guerra del Nagorno Karabakh; un rifugio dove una umanità dolente tenta di cancellare un vissuto che non ha futuro. Un diario-racconto di straordinaria efficacia descrittiva e insieme capace di andare in profondità, di scavare nel proprio mondo e nel mondo dell’altro senza timore di far emergere la verità scomoda della difficoltà di potersi accettare nella propria diversità.

Vai al sito

MILANO – 05 marzo 2024 – “La memoria dei vinti, la gioia della rinascita” A vent’anni dalla pubblicazione della Masseria delle allodole 

PADOVA – 03 marzo 2024 – “Opificium Musicae – La fabbrica della musica” Concerto di Emmanuel Arakélian, organo. 

MILANO – 02 marzo 2024 – Presentazione libro “La guerra per il Nagorno Karabakh” Armenia, Azerbaigian, e un popolo alla ricerca della pace

Milano-Piazza Velasca 4 MM Missori – III piano tel.:  0039 340210117

CASA ARMENA 

HADUN 

di Emanuele Aliprandi 

Insieme all’autore,

 relaziona il Console onorario d’Armenia in Italia dott. Pietro Kuciukian

L’ultimo violento attacco azero del settembre 2023 segna la fine delle speranze di autodeterminazione

ma non allontana il rischio di un’altra guerra.  Un’analisi del contenzioso armeno-azero con la cronaca dell’ultimo dopoguerra per capire origine e sviluppo del conflitto, fino agli ultimi drammatici eventi.

“Quello del Nagorno Karabakh è un conflitto che va oltre la mera disputa territoriale di poche migliaia di chilometri quadrati.

Tra ambizioni turche neo-ottomane e il potere azero del gas, il futuro del popolo armeno dell’ Artsakh ancora una volta è in pericolo e riaffiorano i fantasmi del genocidio del secolo scorso.

Emanuele Aliprandi si occupa da oltre venti anni del Caucaso meridionale e in particolare dell’Armenia e del Nagorno Karabakh (Artsakh). È autore di libri e pubblicazioni sul tema, in particolare: 1915, cronaca di un genocidio. Il massacro degli armeni raccontato dai giornali italiani dell’epoca (AndMyBook,2009), Le ragioni del Karabakh (AndMyBook ,2010), “Karabakh, un urlo senza fine” (capitolo in Il genocidio infinito, Guerrini e associati 2015), The story of Nakhijevan (2016), Pallottole e petrolio. Il conflitto del Nagorno Karabakh (Artsakh) e la nuova guerra nel Caucaso (Amazon libri, 2021).

ASTI – 01 marzo 2024 – “Anahit”, spettacolo ideato da Giorgia Ohanesian Nardin.

Anahit è, nella tradizione armena pagana, la divinità posta a guardia e custodia dell’acqua. Un nuovo appuntamento per la rassegna “Music Non Stop”

Ph Imam Salem

Nuovo appuntamento per “Music non stop”, la stagione dello Spazio Kor di Asti, con la direzione artistica di Chiara Bersani e Giulia Traversi, con un cartellone di performance di respiro europeo, con linguaggi differenti e una particolare attenzione all’accessibilità, tema centrale del lavoro di Spazio Kor che l’ha reso punto di riferimento a livello regionale e non solo.

Venerdì 1 marzo alle 21 debutta in prima assoluta Anahit”, spettacolo ideato da Giorgia Ohanesian Nardin.

In scena Giorgia Ohanesian Nardin, Max Simonetto, De Isabella.

Anahit è, nella tradizione Armena pagana, la divinità posta a guardia e custodia dell’acqua e di tutto ciò che è fluido.

Giorgia Ohanesian Nardin è artista italiana di discendenza Armena che pratica nei contesti della danza e della performance dal vivo. Formatasi nella danza, il suo lavoro tratta della relazione tra movimento, divinazione e scrittura; della geografia e dell’opposto di appartenere; del fetish per il linguaggio, le sue politiche e i suoi numerosi attriti.

L’artista disegna con Anahit un solo per il proprio corpo, una costellazione, un formato ad appunti che oscilla tra parola, movimento e panorama sonoro.

Giorgia Ohanesian Nardin è artista, ricercatrice indipendente e agitatrice queer di discendenza Armena. La sua ricerca si compone di eventi pedagogici e performativi che focalizzano l’esperienza del piacere come forma di resistenza all’oppressione sistemica, mettendo in relazione un approccio transfemminista queer con lo studio di pratiche somatiche. Con un background in studi classici e un BA in arti performative presso la Northern School of Contemporary Dance, inizia a lavorare come autrice nel 2010 in collaborazione con Marco D’Agostin e Francesca Foscarini, assieme ai quali fonda l’Associazione VAN. Il suo primo solo, Dolly, che tratta le molteplici icone legate al corpo femminile, è vincitore di numerosi riconoscimenti e viene presentato in molti contesti italiani ed europei. È inoltre la prima artista italiana a diventare coreografa residente presso il K3 – Zentrum fur Choreographie Hamburg (Kampnagel) per l’anno 2015/16, all’interno del quale crea Season

Per lo spettacolo sarà possibile richiedere un dispositivo per l’ascolto dell’audiodescrizione poetica curata da Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello, con la supervisione di Elia Covolan. Lo spettacolo è accessibile anche a persone cieche o ipovedenti e/o persone con disabilità motoria.

Biglietto 10 euro; ridotto: 8 euro (tesserati Kor Card, abbonati Teatro Alfieri, tesserati Biblioteca Giorgio Faletti, under 25, over 60); ridotto gruppi: 5 euro (gruppi da 10 persone)

Prevendite online su webtic.it e in biglietteria presso Spazio Kor, dal lunedì al venerdì con orario 10-12 e 15-18, e la sera dello spettacolo. Per prenotazioni e informazioni: info@spaziokor.it, 3278447473 (whatsapp), online su www.allive.it

Maggiori dettagli su www.spaziokor.it