MODENA – 03 marzo 2025 – Quartetto d’archi Avetis

Quartetto d’archi Avetis

Anush Nikogosyan primo violino

Karmen Tosunyan secondo violino

Viola di Hayk Ter-Hovhannis

Violoncello di Mikayel Navasardyan

Il Quartetto d’archi Avetis è un ensemble armeno di recente formazione. Composto da musicisti con un’ampia esperienza nella musica da camera e tutti parte dell’Orchestra Filarmonica Nazionale Armena, la sua missione è valorizzare il repertorio per quartetto d’archi e promuovere le opere dei compositori armeni. Oltre alla loro intensa attività concertistica, i suoi membri sono impegnati nella divulgazione e nell’educazione alla musica classica attraverso visite regolari nelle scuole e nelle varie regioni del loro Paese. Nel 2024 l’ensemble si è esibito in festival quali Primavera Chigiana, Trame Sonore e Yerevan international Music Fest.

Il programma presenta brani di compositori rappresentanti delle scuole nazionali di stampo romantico: oltre ai più noti Borodin e Dvořák, il ceco Josef Suk e Padre Komitas (1869-1935), un sacerdote ottomano-armeno, musicologo, compositore, arrangiatore, cantante e direttore di coro, considerato il fondatore della scuola nazionale di musica armena e riconosciuto come uno dei pionieri dell’etnomusicologia.

Per maggiori informazioni: https://www.teatrocomunalemodena.it/

Tel. +39 059 2033

BASSANO DEL GRAPPA- 28 febbraio 2025 – “Armenia. Un genocidio infinito? “

 Bassano del Grappa (VI) venerdì 28 alle h. 17.30 presso Sala Chilesotti del Museo Civico
” Armenia. Un genocidio infinito? “ Interviene Aldo Ferrari, Università Ca’ Foscari di Venezia.
Scarica il Pdf-» Bassano

MILANO – 27 febbraio 2025 – Festa di San Vartan

Milano Piazza Velasca 4 MM Missori – III piano tel.:  0039 340210117
Facebook: Casa Armena – Hay Dun 

 

 CASA ARMENA 

HADUN 

Giovedì 27 
alle h. 20.00
 
 
                                                    Festeggiamo insieme
 
Vartananz
Knights of Vartan Philadelphia‎
Con la partecipazione di
P. Nerses Harutyunyan
Gaianè Casnati
Interventi musicali:
Ani Balian
 Gianfranco Iuzzolino
Narek Ghevorghian
a seguire buffet e brindisi

MILANO – 25 febbraio 2025 – Imprevisti Orientali

 

Martedì 25 febbraio alle ore 18.30, presso la Sacrestia del Bramante (ingresso da via Caradosso 1), il Centro Culturale alle Grazie dei Padri Domenicani di S. Maria delle Grazie di Milano, in collaborazione con Casa Armena – Hay Dun, promuove l’incontro “Imprevisti orientali: tomisti tra il Bosforo e la Via della Seta. Mechitar di Sebaste e Luo Wen-Zao: interculturalità tra Occidente, Armenia e Cina” con fra Pier Giorgio Galassi, docente di Teologia presso la Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino in Roma (Angelicum) e fra Alberto Casella, docente di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Fra Pier Giorgio Galassi si occupa del rapporto fra Fede cristiana e altre religioni ed è autore de Il cristocentrismo realistico sapienziale. Contributo alla teologia delle religioni (ESD, Bologna 2024), mentre fra Alberto Casella si occupa dei rapporti fra la teologia cattolica e quella armena ed è autore di Bartolomeo de Podio (da Bologna) e la Scuola teologica tomista dei “Fratres Unitores” in Armenia tra il XIV e il XV secolo (ESD, Bologna 2024).
L’incontro sarà una occasione per cogliere i rapporti interculturali fra grandi aree del mondo: l’Occidente cristiano, l’Impero Ottomano e il Celeste Impero della Cina. Un viaggio fra Venezia, Istanbul, Manila e Nanjing, scoprendo così il fascino di millenarie civiltà come quella armena e quella cinese.
Chi erano Mechitar di Sebaste e Luo Wen-Zao?
Mechitar di Sebaste (1676-1749) era un monaco armeno, fortemente interessato alla rinascita culturale e morale del suo popolo e per questo diede vita nel 1700 all’Ordine dei Monaci Armeni sotto la Regola di San Benedetto (che da lui portano il nome di Mechitaristi). Installatisi nell’isola di San Lazzaro a Venezia nel 1715, i mechitaristi scelsero quelli che ritenevano due tra i più felici prodotti dell’Occidente: la Regola di San Benedetto e il pensiero di San Tommaso d’Aquino, dedicandosi alla traduzione e allo studio di quest’ultimo, oltre che al recupero della produzione teologica scolastica in lingua armena di età medievale.
Luo Wen-Zao (1610-1697), fu il primo vescovo cattolico di etnia cinese. Conosciuto anche con il nome di Gregorio, con cui fu battezzato nel 1633 e il cognome Lopez da lui assunto all’ingresso fra i Domenicani nel 1650, fu eletto vescovo di Nanjing (Nanchino) nel 1685. Ebbe il delicato compito di mantenere in vita la Chiesa cattolica in Cina dopo che, con il passaggio dalla dinastia Ming a quella mancese dei Qing, i missionari europei furono espulsi. Formato con la teologia di Tommaso d’Aquino all’Università di Manila, fu teologo acuto, dibattendo a proposito della possibilità di accogliere nella pratica della Fede cristiana i riti tradizionali cinesi e scrivendo con altri domenicani l’opera Xingshen Shiyi (Il significato del corpo e dello spirito), destinata a essere letta dai cinesi non cristiani.
Ingresso libero

BERGAMO – 22 febbraio 2025 – Arte War Flowers L’artista armena Liana Gukasyan si esibirà in un live painting

L’artista armena Liana Gukasyan si esibirà in un live painting , mentre la cantante, performer e musicista Rita Tekeyan, e i cordofoni di Osvaldo Schwartz, sonorizzeranno l’atmosfera.

Fiori per abbracciare la voce del conflitto.
Fiori di confini mai stabili e tracciati col filo spinato.
Fiori dell’inquietudine e della sopravvivenza.

L’artista armena Liana Gukasyan si esibirà in un live painting, mentre la cantante, performer e musicista Rita Tekeyan, anch’essa armena della diaspora, e i cordofoni di Osvaldo Schwartz, sonorizzeranno il giardino perduto dell’infanzia rubata, dove i sussurri e il silenzio sono essenziali quanto le urla.

War Flowers vuole portare la voce del conflitto e del confine, abbracciandola con dei fiori. Due artiste armene che provengono dai confini delle proprie terre; Liana Ghukasyan arriva dall’Armenia sul versante dell’Azerbaijan, e fin da piccola ha sempre visto confini tracciati dai reticolati di filo spinato e dalle linee rosse, Rita Tekeyan è di origine armene ma nata e cresciuta in Beirut, Libano.
Il duo si avvia nel 2020 ed ha al suo attivo importanti esibizioni a rassegne sulle culture del medioriente, e per l’anniversario del genocidio armeno.

Il progetto si è arricchito dalla collaborazione di Osvaldo Schwartz, polistrumentista, ideatore del gruppo multimedia Officine Schwartz – suono ed estetica della civiltà industriale – canto sociale e rumorismo – fusioni tra media e stili – . Schwartz aggiunge colore alle musiche utilizzando percussioni, chitarra elettrica e un cordofono di sua invenzione: il Tubicordo. Maestro di musica sperimentale e di performance, le sue idee sulla giustizia socioculturale sono in sintonia ed armonia con quelle di Ghukasyan e Tekeyan, e così questa imminente edizione di War Flowers vedrà il suo debutto in Trio.

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VENEGONO SUPERIORE – 22 febbraio 2025 – “Armenia 3000 anni di storia e cultura”

Venegono Superiore (VA) sabato 22 alle h. 20.45

 “Armenia 3000 anni di storia e cultura”

presso la sala consiliare del Comune, via Mauceri 12.

 

MILANO – 15 febbraio 2025 – Siobhan Nash Marshall fede, cultura, impegno per l’ Armenia

Milano Piazza Velasca 4 MM Missori – III piano tel.: 0039 340210117
email: res.armeniaca@gmail.com mekitar@libero.it
Facebook: Casa Armena – Hay Dun
Canale YouTube https: //www.youtube.com/channel/UC8mCHn3iMBQhX1PTdq6ltpA

CASA ARMENA

HAY DUN

Sabato 15 Febrraio 2025
alle h. 18.00

Siobhan Nash Marshall
fede, cultura, impegno per l’ Armenia

Partecipano alla serata commemorativa:

Antonia Arslan
Benedetta De Mari
Ani Martyrosian
Davide Fortunato
Alessandro Litta Modignani