Catastrofe Umanitaria nel Caucaso. Armeni d’Italia: Sbloccate il Corridoio di Lachin. (Stilum Curiae 31.12.22)

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, credo sia opportuno dare voce a questo appello degli armeni italiani affinché l’Azerbaijan revochi il blocco che ormai da quasi tre settimane impedisce il passaggio sul cosiddetto corridoio di Lachin, tagliando fuori dal resto del mondo cento ventimila armeni, e gettando le basi per una catastrofe umanitaria.

Come scriveva Tempi qualche giorno fa, “C’è una sola strada che collega i 120 mila residenti della Repubblica dell’Artsakh al resto del mondo. Una sola via che unisce la popolazione armena del Nagorno-Karabakh a Erevan, da dove arrivano medicine, cibo, benzina e tutti gli altri beni di prima necessità. Si tratta dell’arteria di cinque chilometri conosciuta come Corridoio di Lachin, che dal 12 dicembre centinaia di manifestanti inviati dall’Azerbaigian stanno bloccando per ragioni ‘ambientali’, «causando una catastrofe umanitaria per la nostra gente».

Non usa mezzi termini Davit Babayan, ministro degli Esteri dell’Artsakh, per denunciare a Tempi la violazione da parte del regime azero del diritto internazionale e della tregua (Dichiarazione trilaterale) che ha posto fine alla guerra del 2020. Due anni fa, durante i 44 giorni di guerra tra Armenia e Azerbaigian, l’esercito di Baku con l’aiuto della Turchia ha conquistato i tre quarti del Nagorno-Karabakh, costringendo 40 mila armeni a scappare dalle loro case.

 

Ed ecco l’appello:

 

UN APPELLO PER SCONGIURARE UNA CRISI UMANITARIA IN NAGORNO KARABAKH

Dal 12 dicembre 120.000 armeni del Nagorno Karabakh (Artsakh) sono isolati dal resto del mondo a causa di un blocco operato da azeri lungo l’unica strada di collegamento con l’Armenia.

Scarseggiano cibo, medicine, carburante. La popolazione (compresi 30.000 bambini e 20.000 anziani) è sull’orlo di una crisi umanitaria. Non il miglior modo di passare le festività.

Ci uniamo agli inviti rivolti dalla comunità internazionale affinché questo blocco cessi immediatamente e sia riconsegnato il diritto alla vita alla popolazione e scongiurata una nuova pulizia etnica.

Ci appelliamo al parlamento italiano affinché, così come già fatto da quello spagnolo, adotti una risoluzione che spinga le autorità dell’Azerbaigian a ripristinare immediatamente e senza condizioni il transito lungo la strada nel corridoio di Lachin.

Attendiamo da parte delle forze politiche e delle istituzioni italiane un invito in tal senso e un appello alla vera pace nella regione.

 

COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI E ASSOCIAZIONI ARMENE IN ITALIA

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