Campania Europa Mediterraneo: focus sul genocidio armeno (Ilvaglio.it 01.05.19)
A San Giorgio del Sannio (Palazzo Bocchini), presso l’Associazione Campania Europa Mediterraneo, sabato 4 maggio alle ore 19 è in programma la presentazione del libro “Il CHICCO ACRE DELLA MELAGRANA”, scritto a quattro mani dalla giornalista Letizia Leonardi e dal professionista armeno Giorgio Kevork Orfalian. E’ il primo degli eventi dedicati all’Armenia, paese ospite, insieme al Libano, della dodicesima edizione del Premio Internazionale Giornalistico e Letterario MARZANI, in programma nel mese di settembre 2019.All’appuntamento, si legge in una nota, pareciperanno Letizia Leonardi, Amerigo Ciervo (presidente ANPI provinciale), Enzo parziale (presidente di Campania Europa Mediterraneo), Mario Pepe (sindaco di San Giorgio del Sannio.
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Letizia Leonardi, è nata a Civitavecchia nel 1965 e attualmente residente a Piombino. Giornalista professionista, ha lavorato nelle redazioni di Civitavecchia dei quotidiani nazionali «Il Messaggero» e «Il Tempo». Ha pubblicato contributi sulla cultura armena su riviste e volumi. Ha tradotto dal francese Mayrig (Divinafollia, 2015), il libro autobiografico di Henri Verneuil, presentato, per la prima volta, al Salone Internazionale del Libro di Torino e in moltissimi eventi pubblici. Come giornalista free lance, ha collaborato con diversi giornali on line e pubblicazioni cartacee. Si è laureata in Scienze Economiche e Bancarie presso l’Università degli Studi di Siena, È stata anche insegnante di Diritto, Economia e Scienza delle finanze.
Kevork Orfalian, figlio della diaspora armena, è nato a Tripoli nel 1950 e attualmente vive tra Roma e Yerevan. Si è diplomato nel prestigioso collegio armeno Moorat Raphael di Venezia. Ha lavorato per importanti ditte nel commercio internazionale come agente di vendita per il mercato dell’est Europa e del Golfo Arabo. Parla 7 lingue e ha dedicato e dedica gran parte del suo impegno alla Comunità Armena di Roma e d’Italia. Accusato ingiustamente di essere un terrorista armeno ha scontato molti mesi di dura prigionia nelle carceri turche