Bari ricorda con un concerto il poeta armeno Hrand Nazariantz (Famedisud 05.11.15)
Il prossimo 6 novembre 2015, presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari (Sala 310), si terrà il concerto HRAND NAZARIANTZ un poeta armeno a Bari. Il concerto è a cura di Roberto Andreoni, Federico Biscione, Gianni Francia, Massimo Gianfreda, Michele Maiellari, Biagio Putignano, Davide Remigio, Riccardo Santoboni, Nicola Scardicchio e Detty Bozzi, Michele Bozzi, Giacomo Colafelice, Michele Dilallo, Antonio Di Maso, Pasquale Di Pinto, Filippo Lattanzi, Vito Paternoster, Corrado Roselli, Donato Tota. Coordinamento Maria Cristina Caldarola. Per l’occasione saranno eseguite musiche di Luigi Capuano, Dominga Giannone, Hadi Kadkhodazadeharani, Rosalba Lamacchia, Selim Maharez, Vittorio Manfredi, Diego Pugliese, Alberto Signorile, eseguite da un ensemble composto da Francesco Lasorsa, Fabricio Liardi, Gabriele Marzella, Michele Saracino, Davide Saturno, Olga Shytko, Lidia Valerio, Ioana Maria Valeanu. Voce recitante Luca Simonetti. L’evento è promosso dal Dipartimenti di Strumenti ad arco e corde, Strumenti a fiato, Teoria e Analisi, Composizione e Direzione e dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” – Dipartimento Le.li.a Cattedra di Storia della Musica Moderna e Contemporanea.Il concerto celebra la figura di Hrand Nazariantz (Üsküdar, 8 gennaio 1886 – Bari, 25 gennaio 1962) scrittore, poeta e giornalista armeno naturalizzato italiano che ha trascorso a Bari buona parte della sua esistenza, svolgendovi per un certo periodo anche attività di insegnamento. In Europa, intensificò i rapporti sia con esponenti della diaspora armena sia con protagonisti della cultura italiana, francese ed inglese, recandosi anche all’estero per motivi di studio. Fu grande sostenitore della causa armena contro le persecuzioni turche e si impegnò ad ottenere supporto in Europa raccogliendo diverse adesioni, fra cui quelle di Giovanni Verga, Luigi Pirandello e Umberto Zanotti Bianco, e successivamente anche di molti altri noti intellettuali italiani ed europei. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie ed ha collaborato con varie riviste delle avanguardie letterarie italiane. A lui si deve la fondazione, nell’agro barese, del villaggio per esuli armeni Nor Arax, che si sostenne con la produzione di tappeti e merletti. Daniel Varujan, noto poeta armeno, scrisse di lui: “Nazariantz ha composto poemi che possono eguagliare nel loro splendore profondo quelli di Stephane Mallarmé, poeta francese. La sua anima ha infatti un’eccezionale affinità con l’anima del principe dei poeti. Anima sempre tesa verso un’ebbrezza sconosciuta e indefinita che si può appena percepire attraverso l’umana aspirazione. Le sue immagini sono di una profondità suggestiva. Nazariantz è un poeta luminoso”.…continua