Azerbaigian-Armenia: Guterres invita leader a riprende negoziati (Agenzianova 22.07.20)
New York, 22 lug 18:47 – (Agenzia Nova) – Fra Armenia e Azerbaigian la tensione da anni non era così elevata: la recrudescenza degli scontri fra i due paesi – storicamente divisi dalla disputa territoriale del Nagorno-Karabakh – si svolge tuttavia in un’area di confine che non è solitamente teatro di combattimenti. Dal 12 luglio, infatti, e per circa una settimana i due paesi si sono scontrati a Tavush, provincia dell’Armenia di circa 134 mila abitanti, un territorio strategicamente importante perché vi transitano l’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan (Btc) e il gasdotto Corridoio meridionale del gas, due infrastrutture fondamentali per l’approvvigionamento energetico dell’Europa. Un’escalation del conflitto sarebbe potenzialmente esplosiva per tutto il Caucaso, soprattutto tenendo conto della rete di alleanze che tengono in piedi la – come abbiamo visto – fragile stabilità regionale. Da un lato c’è la Russia, tradizionalmente vicina all’Armenia, anche se i rapporti fra Mosca e Erevan sembrano essersi raffreddati dall’ascesa al potere di Nikol Pashinyan. Il primo ministro armeno, in carica dal 2018, ha operato un vero e proprio “regime change”, e sta proseguendo la sua attività volta a cancellare qualsiasi traccia dell’élite precedentemente al potere, il Partito repubblicano di Serzh Sargsyan, notoriamente vicino al Cremlino. La Russia, tuttavia, ha due basi militari in Armenia – la base 102 dell’esercito, dove sono dislocate forze di terra, a Gyumri, e la 3624 dell’aviazione militare, all’aeroporto di Erebuni, poco lontano dalla capitale Erevan – e i due paesi fanno parte dell’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva (Csto), la medesima alleanza militare. (segue) (Nys)
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