Avvenire – L’anniversario «Il 24 aprile preghiera per gli armeni» Di Andrea Riccardi (28 mar 2015)
La passione di Gesù ricorda che la sofferenza del Maestro non è un fatto isolato, ma continua tra i suoi discepoli. Questo è avvenuto in modo particolare nel XX e nel XXI secolo. È una realtà dolorosa di cui i cristiani hanno fatto fatica a prendere coscienza. Infatti una simile coscienza non solo chiedeva solidarietà per i perseguitati, ma anche una nuova concezione del cristianesimo nella storia. Soprattutto domandava che la storia del cristianesimo non fosse ridotta al nostro perimetro.
C’è stata (e rimane) una resistenza a ricordare in modo ravvicinato un martirio che svela il vero volto del cristianesimo e ridimensiona drammi e problemi dei cristiani del benessere. L’amnesia ha spesso anestetizzato la coscienza cristiana lungo il Novecento. Dimenticare tante sofferenze ci ha reso insensibili a molti altri dolori. Eppure questi anni sono stati un vero “secolo del martirio”.
Il Novecento si è aperto con la strage di massa dei cristiani nell’impero ottomano durante la Grande Guerra. Continua