#ArtsakhBlockade Non potete cancellarci (Korazym 30.01.23)
Korazym.org/Blog dell’Editore, 30.01.2023 – Vik van Brantegem] – Il Ministro di Stato della Repubblica di Artsakh/Nagorno-Karabakh, Capo dello Staff Operativo, Ruben Vardanyan, ha annunciato sul suo canale Telegram che “Donne dell’Artsakh per il Futuro” ha indirizzato una Lettera aperta (sotto forma di petizione sulla piattaforma Change.org [QUI]) al Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, per descrivere la situazione umanitaria nella Repubblica di Artsakh/Nagorno-Karabakh ormai sull’orlo del collasso a causa del blocco illegale e crudele dell’Azerbajgian, oggi entrata nel 50° giorno.
Anche Papa Francesco, dopo la recita dell’Angelus con i fedeli in piazza San Pietro ieri, si è unito agli appelli che giungono da tutto il mondo e lasciano il dittatore Aliyev indifferente nella sua crudeltà: «Rinnovo – ha detto Papa Francesco – il mio appello per la grave situazione umanitaria nel Corridoio di Lachin, nel Caucaso Meridionale. Sono vicino a tutti coloro che, in pieno inverno, sono costretti a far fronte a queste disumane condizioni. È necessario compiere ogni sforzo a livello internazionale per trovare soluzioni pacifiche per il bene delle persone».
Nel suo post su Telegram, in riferimento alla Lettera aperta delle donne dell’Artsakh al Presidente della Commissione Europea, Vardanyan ha osservato in particolare: «La chiedono di intervenire immediatamente e fermare il blocco energetico dell’Artsakh da parte dell’Azerbajgian. È la Signora von der Leyen che è la responsabile della firma di un accordo sull’aumento delle forniture di gas all’Unione Europea dall’Azerbajgian. Le madri disperate stanno esigendo giustamente che i propri figli possano vivere in case calde e luminose, essere adeguatamente nutriti, frequentare scuole e asili e ricevere cure mediche, proprio come i bambini dei Paesi dell’Unione Europea. Hanno diritto a una vita normale, proprio come tutti i bambini del mondo. Bloccando il gasdotto e tagliando l’elettricità in inverno, l’Azerbajgian e i suoi leader privano 30.000 bambini dell’Artsakh di tale diritto. In tempi di crisi, le donne dimostrano la loro determinazione e forza: sono le nostre eroine e combattenti per la giustizia. Oggi ci mostrano come perseverare contro le difficoltà, ci ricordano la nostra comune umanità. Accolgo con favore e sostengo l’iniziativa delle nostre donne. Ammiro la loro forza d’animo e la loro resilienza. E tutti quelli che possono aiutarli dovrebbero farlo. In nome della vita, in nome dei bambini, in nome del futuro, in nome dell’Artsakh».
Una Lettera aperta delle donne dell’Artsakh a Ursula von der Leyen
(Nostra traduzione italiana dall’inglese)
Gentile Presidente von der Leyen,
Noi donne dell’Artsakh (Nagorno-Karabakh) rivolgiamo questo appello al mondo e personalmente al Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
Stiamo morendo di fame e congelando sotto gli occhi di tutto il mondo! Siamo sotto il blocco dell’Azerbajgian che ci sta rubando il gas e l’elettricità. Questo è semplicemente terrorismo energetico.
Signora von der Leyen, la scorsa estate lei ha firmato un accordo per aumentare le forniture di gas dall’Azerbajgian all’Unione Europea. I bambini d’Europa non si congeleranno ora, mentre i nostri bambini non possono frequentare gli asili e le scuole perché non abbiamo il riscaldamento. I nostri medici non possono eseguire operazioni e salvare vite umane. La nostra popolazione di 120.000 persone è tenuta prigioniera da Aliyev.
L’Azerbajgian, a suo piacimento, chiude il nostro gas e la nostra elettricità che sono forniti dall’Armenia. Aliyev taglia i nostri tubi e i cavi elettrici.
Il Corridoio di Lachin, il nostro unico collegamento con il mondo, è bloccato dall’Azerbajgian dal 12 dicembre. I nostri figli sono rimasti senza:
- Cibo
- Elettricità
- Calore
- Accesso a forniture e cure mediche
- Opportunità di studio
- E il loro diritto al futuro e alla vita
Possiamo sopportare molto per il bene dei nostri figli, ma abbiamo bisogno di aiuto urgente e abbiamo bisogno di una voce. Non permetteremo che i nostri figli vengano uccisi in silenzio.
Le scriviamo come la donna più potente del mondo, ma anche come una madre che ama i suoi sette figli e ama profondamente la sua preziosa famiglia. Dal profondo del nostro cuore, le esortiamo a stare con le donne e i bambini dell’Artsakh e fare tutto ciò che è in suo potere per impedire che l’Azerbajgian continui con il suo crudele blocco.
Sinceramente,
Dalle donne dell’Artsakh
Foto di copertina: la grande manifestazione del 25 dicembre 2022 a Stepanakert, capitale della Repubblica di Artsakh/Nagorno-Karabakh (Foto di Davit Ghahramanyan/AFP).
Indice – #ArtsakhBlockade [QUI]