Armenia, una terra “vivente” (Osservatorio Balcani e Caucaso 08.08.16)

Una guida appassionata e competente che offre strumenti per comprendere meglio l’Armenia e il piacere di conoscere qualcosa in più di questa terra antica che ha saputo conservare nei secoli la sua unicità

08/08/2016 –  Roberta Bertoldi

Dal 2014 Simone Zoppellaro racconta ai lettori di OBC Transeuropa quel che accade in Armenia. Scorrendo l’archivio dei suoi articoli si ritrova il filo di un passato importante e difficile, ma anche l’attualità di un paese che oltre a tramandare la memoria affronta nuovi problemi e sfide, come le difficoltà economiche, la crisi interna politica, la mancanza di opportunità lavorative per i giovani e il conflitto in Nagorno Karabakh.

Una parte di questi articoli, insieme al lavoro svolto da Zoppellaro per Il Manifesto, si trova raccolto nella sua nuova pubblicazione “Armenia oggi – Drammi e sfide di una nazione vivente” uscita nel giugno 2016 per la casa editrice Guerini e Associati. Un libro agile da leggere, che si fregia della prefazione della scrittrice Antonia Arslan.

Il racconto di Simone Zoppellaro prende avvio fuori dall’Armenia e precisamente in Iran snodandosi poi attraverso molti luoghi, perché l’Armenia è molto più di un paese: è la Repubblica d’Armenia di oggi, ma è anche la Grande Armenia del passato che si estendeva tra mar Nero, Caspio e Mediterraneo, è la diaspora del suo popolo sparso in tutti i continenti, e il feroce fronte di una guerra dimenticata in Nagorno Karabakh.

Filo rosso che lega i capitoli del volume è il 2015, l’anno del centenario del Genocidio armeno che ha portato il 24 aprile nella capitale Yerevan le diplomazie estere e centinaia di migliaia di armeni per ricordare quell’evento terribile noto come Metz Yeghern, il “Grande Crimine”. Si parla di questo anniversario e del peso del negazionismo, ma non manca nel libro l’eccitante “urlo rock contro il Genocidio“ lanciato dai System of a Down, famosa band rock armeno-americana che ha concluso il suo tour “Wake up the souls” proprio a Yerevan nella notte tra il 23 e 24 aprile.

Armenia oggi

ARMENIA OGGI
DRAMMI E SFIDE DI UNA NAZIONE VIVENTE

di Simone Zoppellaro
Ed: Guerini e Associati

Il 2015 è stato per l’Armenia anche l’anno di un’ondata di proteste senza precedenti, battezzata con il nome “Electric Yerevan” perché scoppiata a seguito dell’aumento, del 16%, delle bollette elettriche da parte dell’azienda russa che gestisce la fornitura d’elettricità nel paese. Zoppellaro inquadra questo momento difficile, l’insorgere del malcontento e delle proteste, fino alla repressione da parte della polizia. Questa vivace esperienza è conseguenza dell’Armenia di oggi, vitale e colta, ma estremamente povera, dove pochi oligarchi detengono un patrimonio stimato in circa la metà del PIL nazionale mentre oltre il 40% della popolazione è costretta a vivere con meno di due dollari al giorno.

L’Armenia di oggi è anche il paese di approdo di migliaia di profughi che giungono dalla Siria. Attualmente la piccola repubblica transcaucasica ne ospita circa 20mila. Nel libro l’autore racconta questo nuovo terribile esodo e la sorprendente disponibilità degli armeni ad accogliere le vittime di questo conflitto.

Non manca nel libro un costante sguardo a quel fazzoletto di terra conteso da oltre 20 anni tra Armenia e Azerbaijan, il Nagorno Karabakh. Un conflitto definito spesso “congelato” o “a bassa intensità” che però nell’aprile di quest’anno ha registrato una feroce recrudescenza. Zoppellaro è stato in quelle trincee al fronte dove i giovani consumano i migliori anni della loro vita e scrive la sua preoccupazione ora che più che mai la pace tra Armenia e Azerbaijan pare lontana.