Armenia, luoghi sacri e identità (Nav.it 10.06.21)

Roma (NEV), 10 settembre 2021 – Un vertice ecumenico in Armenia per la salvaguardia delle chiese e dei santuari, del patrimonio religioso, storico e culturale come luogo identitario per la popolazione e i credenti.

All’incontro in corso in questi giorni presso la Cattedrale e Santa Sede di Etchmiadzin partecipano vari esponenti protestanti, tra i quali Jim Winkler, presidente del Consiglio nazionale delle chiese di Cristo negli USA (NCCCUSA) e il segretario generale ad interim del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), padre Ioan Sauca. “Siamo nella terra che fu proclamata il primo stato cristiano nella storia dell’umanità. Tuttavia, siamo riuniti nel contesto dell’ennesima tragedia nella vita della gente di questa terra, il popolo armeno”, ha dichiarato Sauca, come si legge in una nota pubblicata sul sito del CEC. Un popolo che “nel corso della storia, ha pagato un prezzo molto alto per la conservazione della propria fede cristiana. Quella storia è scritta oggi in migliaia di chiese e santuari”. Di qui la necessità di tutelare questo patrimonio artistico e culturale che è anche una preziosa testimonianza del passato, della memoria.

“L’impegno per la libertà di religione o credo come diritto umano fondamentale e il suo stretto legame con la promozione e l’assicurazione della pace tra nazioni e comunità fanno parte del DNA del movimento ecumenico”, ha aggiunto Sauca.

“Proteggendo gli spazi fisici utilizzati per il culto, proteggiamo i fedeli. Il significato dei siti del patrimonio religioso per le persone e le comunità, per la realizzazione pratica della libertà di religione e di credo e per la promozione e la protezione della pace è sempre più riconosciuto. Come persone di fede, le nostre identità umane sono davvero strettamente legate ai nostri luoghi santi e luoghi di culto. Questo è qualcosa che abbiamo in comune, nelle diverse fedi. Dobbiamo sforzarci di diventare vicini in pace, rispettando e proteggendo le case degli altri. Il popolo armeno ha mostrato nella storia il suo impegno per la giustizia, la pace, il dialogo e il rispetto reciproco nonostante le circostanze e le sfide. Credo che sia attraverso questi valori che le persone di questa terra continueranno a testimoniare la loro fede”, ha concluso il leader della CEC.

Winkler e Sauca, dopo il summit in Armenia, saranno tra l’altro nei prossimi giorni in Italia, a Bologna, per partecipare al Forum interreligioso del G20.

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