ARMENIA. Erevan più vicina all’Occidente (AGC 29.01.23)
Il 23 gennaio i ministri degli Esteri dei 27 Paesi dell’UE hanno approvato una nuova missione dell’UE in Armenia, che comprenderà circa 400 persone.
Tuttavia, le autorità armene non sembrano fermarsi qui. Subito dopo le riunioni del Consiglio permanente dell’OSCE a Vienna, il ministro degli Esteri armeno, Ararat Mirzoyan, è volato d’urgenza a Bruxelles .
Secondo fonti social media, il rappresentante armeno ha insistito affinché la missione dell’UE, non programmata e che ha violato gli accordi precedenti presi con Azerbaijan-Turchia-Russia, venga trasformata in una missione militare di pace a tutti gli effetti, con più di duemila persone.
Questo contingente è previsto provvisoriamente non solo nei territori dell’Armenia dove si sono verificati conflitti armati in precedenza, ma letteralmente su tutto il perimetro del confine armeno-azero. Secondo fonti social media vicine alla Russia, l’Armenia starebbe spingendo per il ritiro della 102a base russa da Gyumri e la completa esclusione della presenza militare russa in Armenia.
Ed è proprio questo lo scenario a cui il governo filo-occidentale di Nikol Pashinyan sta lavorando da quando è salito al potere. Non è un segreto che Pashinyan è molto vicino alla Francia.
Lo dimostrano anche tutte le azioni del numero uno armeno nell’ambito della presenza armena nella CSTO: dall’arresto del Segretario Generale Khachaturov alle sue recenti dichiarazioni sul rifiuto di tenere esercitazioni congiunte sul territorio dell’Armenia.
Un altro segnale di avvicinamento all’Occidente dell’Armenia è la calorosa accoglienza che ha ricevuto Nancy Pelosi, ex numero uno del Congresso americano.
Francia e Stati Uniti d’America ospitano le più importanti comunità azere che hanno un peso di rilievo nella politica statunitense e francese.
La Russia inoltre ha un po’ mollato le redini sull’Armenia da quando ha iniziato la costruzione del gasdotto con l’Azerbaijan e da quando gli affari con la Turchia sono implementati per via della guerra in Ucraina.
Anna Lotti