Armenia e possibilità di investimento nel fotovoltaico: incentivi e fondi (Etribuna.com 01.02.17)

Si è svolta nella capitale armena una conferenza rivolta a potenziali investitori nel settore fotovoltaico: l’iniziativa, volta a presentare le opportunita’ di investimento in Armenia per lo sviluppo dell’energia solare, e’ stata organizzata dal locale Fondo per le risorse rinnovabili e l’efficienza energetica (R2E2) e

patrocinata dal Ministero dell’Energia, dalla Banca Mondiale e dai Fondi per gli Investimenti per il Clima-CIFs. Aprendo i lavori, il presidente armeno Serzh Sargsyan ha evidenziato l’impegno del proprio Paese in campo energetico. La strategia governativa prevede lo sviluppo delle fonti rinnovabili a prezzi sostenibili, lo sviluppo dell’efficienza energetica, l’integrazione regionale e la diversificazione delle fonti nonche’ l’aggiornamento della produzione di energia atomica attraverso il temporaneo prolungamento della vita del vetusto impianto di Metsamor (programma cui contribuisce anche la Ue) e, successivamente, la realizzazione di una nuova centrale di tipo moderno e con potenza inferiore a 600MW.

La produzione da fonti rinnovabili beneficia di incentivi: la normativa garantisce per 20 anni l’acquisto dell’energia prodotta tramite fonte solare, eolica o biogas, assicurando pagamenti tempestivi ai produttori con la formula “Take or Pay”. Un particolare accento e’ stato posto sullo sviluppo delle minicentrali idroelettriche (Shpp), in gran parte realizzate da privati. La produzione di energia da Shpp e’ infatti decuplicata nel corso dell’ultimo decennio, grazie anche ad investimenti diretti esteri per circa 300 milioni di dollari; vi sarebbe spazio per realizzare ulteriori centrali.

Il potenziale del fotovoltaico viene stimato in circa 6.000 MW, con  opportunita’ di investimento pari a 8 miliardi di dollari. Una prima gara internazionale rivolta a produttori indipendenti verra’ indetta quest’anno per la realizzazione e la gestione di sei impianti (da 9 a 55 MW). L’energia eolica avrebbe un potenziale complessivo di 800 MW. Le opportunita’ di investimento in tale settore ammonterebbero a circa 1,2 miliardi di dollari. E’ inoltre in corso un progetto pilota nel settore dell’energia geotermica con attivita’ di perforazione per la realizzazione di una centrale da 30 MW. Si prevede che una prima gara internazionale verra’ indetta nel 2018. Le autorita’ ritengono possibile realizzare circa 30 centrali, e le opportunita’ di investimento in tale campo sarebbero pari a 100 milioni di dollari.  (Farnesina)

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