Armenia disposta a normalizzare i rapporti con la Turchia (Sputnik 10.03.17)
L’Armenia è pronta a normalizzare le relazioni con la Turchia senza precondizioni, ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri Eduard Nalbandian.
“Sapete che il presidente dell’Armenia ha avviato il processo di normalizzazione dei rapporti armeno-turchi, ma Ankara ha rifiutato l’accordo,” — ha detto Nalbandian durante la conferenza stampa congiunta con il capo della diplomazia greca Nikos Kotzias.
Secondo il ministro degli Esteri armeno, la Turchia di fatto ha ignorato il principio più importante delle relazioni internazionali: rispettare gli accordi.
“L’Armenia è aperta alla normalizzazione dei rapporti senza precondizioni. Auspichiamo che un giorno la Turchia ragioni e rispetti gli accordi con gli altri Paesi,” — ha detto Nalbandian.
La Turchia e l’Armenia non hanno relazioni diplomatiche: il confine tra i due Paesi è stato chiuso nel 1993 su iniziativa di Ankara.
Il complesso rapporto tra i due Paesi è dovuto ad una serie di circostanze, in particolare al sostegno di Ankara per l’Azerbaigian nel conflitto con gli autonomisti armeni del Nagorno-Karabakh e all’opposizione turca del riconoscimento della comunità internazionale del genocidio armeno avvenuto nel 1915 alla fine dell’Impero Ottomano.
Il processo di normalizzazione dei rapporti armeno-turchi è stato lanciato su iniziativa della presidenza dell’Armenia nell’autunno del 2008. Nell’ottobre 2009 il ministro degli Esteri dell’Armenia Edward Nalbandian e il capo della diplomazia turca Ahmet Davutoglu hanno firmato a Zurigo il “Protocollo per l’istituzione di relazioni diplomatiche” e il “Protocollo sullo sviluppo delle relazioni bilaterali”, documenti che dovevano essere ratificati dai Parlamenti di entrambi i Paesi.
Tuttavia nel dicembre 2009 l’allora primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan aveva detto che il Paese non avrebbe ratificato i protocolli senza la risoluzione del conflitto nel Nagorno-Karabakh. Il 22 aprile 2010 il presidente armeno Sargsyan ha firmato il decreto che sospende il processo di ratifica dei protocolli armeno-turchi, sostenendo che la Turchia non è disposta a continuare il processo avviato.
Il processo di ratifica nel Parlamento turco era congelato. Nell’agosto 2011 il Parlamento lo ha rimosso dall’ordine del giorno quasi 900 disegni di legge, compresi i protocolli armeno-turchi.
Il motivo principale della rimozione dai lavori del Parlamento dei protocolli è stata la convinzione dei deputati della perdita di priorità dell’apertura del confine armeno-turco nella politica estera turca. Inoltre, secondo i regolamenti del Parlamento turco, se una legge non viene approvata entro 6 mesi decade automaticamente. Nonostante il 24 settembre 2011 il governo turco abbia introdotto nuovamente all’ordine del giorno del Parlamento i protocolli armeno