Armenia destinazione dell’anima, ecco cosa vedere (Thewaymagazine 03.07.17)
Il paese euroasiatico sta emergendo come nuova meta del viaggiatore moderno. Perché offre storia, lusso divertente e autenticità.
L’Armenia, il Paese euroasiatico nel Caucaso meridionale, è una delle mete emergenti per il turismo attento all’autenticità. Perché nell’ex territorio sovietico sovente si respira quell’eredità culturale secolare che abbraccia origini e incontri diversi.
Ma è proprio l’Armenia che con la sua natura e le caratteristiche città in bilico tra antico e moderno e soprattutto ancora ignote ai più, sta attirando un nuovo turismo. Grazie a un rinnovato impegno di promozione turistica, l’Armenia sta diventando una delle “nuove destinazioni” di un turismo scelto e consapevole, un bel passo avanti per una nazione che tutti conoscono per tragedie umanitarie, di cui molti però ignorano le bellezze.
Un territorio affascinante tutto da scoprire, dai paesaggi montani agli antichi monasteri, dalla “Stonehenge” del Caucaso alla prelibata gastronomia. Un rifugio dell’anima autentico e prezioso scrigno custode di antiche tradizioni.
La guida più aggiornata a una delle nuove mete scoperte dagli italiani è quella di Mauro Morellini che vi mostriamo accanto. Fa parte della collana Insider di Morellini Editore, e per l’Armenia il celebre giornalista-viaggiatore svela anche il Nagorno Karabakh (chiamato oggi dai locali e dagli armeni Artsakh), una regione tuttora contesa tra Armenia e Azerbaijan, custode di tesori come il Monastero di Dadivank e il sito archeologico di Tigranakert, fino alla stessa capitale Step’anakert.
La sua capitale Yerevan è ora una metropoli cosmopolita, dall’intensa vita notturna ma anche di tanti eventi all’aria aperta: Republic Square è una delle più belle piazze novecentesche, il Museo del Manoscritto contiene tesori imperdibili, e le fabbriche di cognac propongono liquori tra i migliori del mondo. E, in lontananza, il profilo della mitica Ararat, la montagna sacra dove l’arca di Noè, dopo 40 giorni tra le acque, finalmente toccò terra, e da dove si dipartirono i progenitori delle varie stirpi umane.
All’Armenia Marriott Yerevan si trascorre una vera vacanza da sogno in un edificio storico nella piazza centrale della capitale. Il grandioso palazzo si trova all’inizio della zona della vita serale. Si respira il fascino degli alberghi di grande lusso del passato.
Culla del cristianesimo, il territorio armeno si sviluppa quasi sempre sopra i 1000 metri e ospita monasteri medievali abbarbicati sulla cima delle montagne, alcuni dei quali dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO: Sevanavank, Sanahin e, fra tutti, i complesso di Tatev, raggiunto in cima ai monti dalla più lunga teleferica del mondo (una traversata di 12 minuti a 320 metri d’altezza).
A Jermuk c’è tutta la natura che un viaggiatore è desideroso di incontrare: montagne incontaminate, sorgenti termali calde e una grande varietà di possibilità per sport invernali. All’Hyatt Palace locale il piatto forte, manco a dirlo, è la nuovissima SPA.
A oltre 2000 metri a Karahundj si trova un osservatorio preistorico precedente di secoli a Stonehenge mentre nell’antico Cimitero di Noratus, si trovano oltre 900 Khachkar, le antiche croci istoriate in pietra caratteristiche dell’Armenia. Numerose e molto varie le attrazioni naturali, dal Lago di Sevan alla zona termale di Jermuk.
A Dzoraget il Tufenkian Avan Dzoraget Hotel è un castello medioevale vicino al fiume (foto d’apertura) a circa 160 km a Nord di Yerevan, tra la strada che collega Armenia e Georgia. L’esterno dell’albergo è in basalto. La cultura armena pervade l’albergo già nel cortile con la scultura di un Toro le cui zampe e fianchi sono adornati con immagini tratte dalle leggende e dagli scritti armeni che decorano i muri dell’ingresso ad arco, il vestibolo arcato ed ogni parte dell’albergo. Qui si esplora il paesaggio, si visitano i numerosi monasteri dei paesi vicini e si degusta la cucina armena e georgiana. Le camere hanno salotti spaziosi arredati con eleganti e lussuosi manufatti (spesso in ferro e basalto locale). Gli armadi di noce o a muro hanno grucce fatte a mano in ferro battuto. I letti sono decorati da testate in ferro battuto, i pavimenti sono coperti dai famosi tappeti fatti a mano Tufenkian.
La tipica gara con arco e freccia è organizzata in modo tradizionale (si vincono conigli e quaglie) mentre per i più attivi sono possibili escursioni a cavallo e battute di pesca guidata.
Spostandosi appena fuori dalla capitale invece, si ha la possibilità di assaporare la vena festaiola di questo popolo. Al Multi Grand Pharaon Hotel di Abovyan si respira un’aria opulenta e grande fermento specialmente durante le feste nazionali. La qualità del servizio e la vicinanza con la capitale fanno di questa poco nota destinazione un’ideale ritiro per chi vuole davvero sperimentare il lusso nella provincia armena. Ci sono attrazioni nel grand hotel degne di un’intera vacanza.