ANTONIA ARSLAN: VOGLIONO FAR SCOMPARIRE IL POPOLO ARMENO – 1984 (Byoblu 02.03.23)

Antonia Arslan, scrittrice italiana di origine armena racconta il dramma del suo popolo in questa intervista per 1984: piano di fuga, il talk show di Byoblu condotto da Francesco Borgonovo. “È evidente che l’obiettivo dell’Azerbaijan sia quello di ridurre completamente in suo potere il territorio dell’Artsakh e di espellere i suoi abitanti. Sono 120 mila persone che vivono lì, tra cui 30 mila bambini, che stanno soffrendo a causa della chiusura delle frontiere e della mancanza di cibo”.

La guerra infinita tra Armenia e Azerbaijan

A 1984 ci eravamo già occupati della questione armena più volte ospitando anche il vescovo armeno della diocesi di Artsakh, Vrtanes Abrahamyan per parlare di questa “guerra infinita”.

Gli armeni continuano a combattere eppure la loro battaglia non è così nota in occidente. Una storia che rimane sotto traccia. “Stringe il cuore l’idea di questi 120 mila montanari aggrappati alle loro montagne e che non vogliono andarsene – dice Arslan -. Sono già state cancellate chiese, case, croci di pietra e tutte le tracce della loro esistenza nella zona del Nakhchivan al confine con la Turchia”.

Arslan: “Hanno progettato un genocidio”

“Quello contro il Nagorno Karabakh è un progetto di genocidio perché l’obiettivo è distruggere le persone ma anche cancellare ogni traccia della loro presenza millenaria in quelle zone” prosegue la scrittrice.

L’Italia però ha da poco stretto accordi con l’Azerbaijan per il gas, visto che dobiamo rinunciare al gas dalle Russia. Ancora una volta, prevale l’interessa materiale. “Capisco che sia necessario, ma l’Azerbaijan vende il gas, non ce lo regala. Dove è finita la grande diplomazia europea? Come mai vanno ad inginocchiarsi di fronte al dittatore azzero?”.

“L’Unione Europea non ha una politica estera seria, annaspa. Proprio come quando la Mogherini andò in Iran a si mise il velo che viene imposto alle donne iraniane. Che bisogno c’era di farlo?”.

Così, nell’indifferenza europea, il conflitto tra Armenia e Azerbaijan continua.

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