Allo spazio Kor di Asti debutta “Anahit” (La Voce di Asti 23.02.24)
Nuovo appuntamento per “Music non stop”, la stagione dello Spazio Kor di Asti, con la direzione artistica di Chiara Bersani e Giulia Traversi, con un cartellone di performance di respiro europeo, con linguaggi differenti e una particolare attenzione all’accessibilità, tema centrale del lavoro di Spazio Kor che l’ha reso punto di riferimento a livello regionale e non solo.
Venerdì 1 marzo alle 21 debutta in prima assoluta “Anahit”, spettacolo ideato da Giorgia Ohanesian Nardin.
In scena Giorgia Ohanesian Nardin, Max Simonetto, De Isabella.
Anahit è, nella tradizione Armena pagana, la divinità posta a guardia e custodia dell’acqua e di tutto ciò che è fluido.
Giorgia Ohanesian Nardin è artista italiana di discendenza Armena che pratica nei contesti della danza e della performance dal vivo. Formatasi nella danza, il suo lavoro tratta della relazione tra movimento, divinazione e scrittura; della geografia e dell’opposto di appartenere; del fetish per il linguaggio, le sue politiche e i suoi numerosi attriti.
L’artista disegna con Anahit un solo per il proprio corpo, una costellazione, un formato ad appunti che oscilla tra parola, movimento e panorama sonoro.
Giorgia Ohanesian Nardin è artista, ricercatrice indipendente e agitatrice queer di discendenza Armena. La sua ricerca si compone di eventi pedagogici e performativi che focalizzano l’esperienza del piacere come forma di resistenza all’oppressione sistemica, mettendo in relazione un approccio transfemminista queer con lo studio di pratiche somatiche. Con un background in studi classici e un BA in arti performative presso la Northern School of Contemporary Dance, inizia a lavorare come autrice nel 2010 in collaborazione con Marco D’Agostin e Francesca Foscarini, assieme ai quali fonda l’Associazione VAN. Il suo primo solo, Dolly, che tratta le molteplici icone legate al corpo femminile, è vincitore di numerosi riconoscimenti e viene presentato in molti contesti italiani ed europei. È inoltre la prima artista italiana a diventare coreografa residente presso il K3 – Zentrum fur Choreographie Hamburg (Kampnagel) per l’anno 2015/16, all’interno del quale crea Season
Per lo spettacolo sarà possibile richiedere un dispositivo per l’ascolto dell’audiodescrizione poetica curata da Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello, con la supervisione di Elia Covolan. Lo spettacolo è accessibile anche a persone cieche o ipovedenti e/o persone con disabilità motoria.
Biglietto 10 euro; ridotto: 8 euro (tesserati Kor Card, abbonati Teatro Alfieri, tesserati Biblioteca Giorgio Faletti, under 25, over 60); ridotto gruppi: 5 euro (gruppi da 10 persone)
Prevendite online su webtic.it e in biglietteria presso Spazio Kor, dal lunedì al venerdì con orario 10-12 e 15-18, e la sera dello spettacolo. Per prenotazioni e informazioni: info@spaziokor.it, 3278447473 (whatsapp), online su www.allive.it
Prima dello spettacolo, venerdì 1 marzo alle 18 da EO Arte, in via XX settembre 112, Asti, secondo appuntamento con i “Dialoghi in levare” curati da Viola Lo Moro.
L’incontro “Scrivere e parlare di musica” ha come protagonista Giulia Cavaliere: giornalista, critica musicale e autrice, collabora stabilmente con Domani, Rolling Stone ed Esquire. Ha tenuto corsi di scrittura musicale ed è una dei quattro board member della fondazione Italia Music Lab; è stata per alcuni anni collaboratrice fissa alla sezione spettacoli del Corriere della Sera, a Linus e a IL del Sole 24 Ore. Ha condotto The Weekly Twist per Radio Raheem e programmi a Radio Popolare e RSI. Per minimum fax ha pubblicato “Romantic Italia”, da cui sono nati il podcast e un programma televisivo Sky Arte omonimi, di cui è stata autrice e conduttrice. Per Chora Media ha lavorato a tre podcast di approfondimento culturale: “Noi siamo i giovani”, sulla storia dei giovani in Italia dal dopoguerra a oggi, “Certe Estati”, sull’estate italiana e “Paolo Conte. Il maestro è nell’anima”, dedicato al cantautore astigiano. Nel 2022 è stata eletta da Artribune “giornalista culturale dell’anno”.
Spiega Lo Moro: “Parleremo insieme di musica, di come si può raccontarla attraverso le parole, lo storytelling dei podcast, gli articoli e i libri. Insieme guarderemo alla musica leggera, al cantautorato italiano, alle diverse composizioni delle parole e alla società intorno. Ci interrogheremo sull’industria musicale e su come e se ancora oggi le “minoranze” sono o no protagoniste e come vengono raccontate (donne, persone LGBTIQ+, persone con disabilità, persone non bianche)”.
Maggiori dettagli su www.spaziokor.it