Accadde Oggi: Armenia, terrore vendicativo (L’indro 27.08.18)
Atilla Altikat era un addetto militare presso l’ambasciata turca in Canada, ex ufficiale dell’aviazione turca. Il 27 agosto del 1982 era in auto, a Ottawa. Erano le 9 del mattino e si stava recando al lavoro. Si fermò al semaforo rosso, quando un auto si affiancò alla sua. Rapidamente, un uomo uscì dalla macchina e, puntando un’arma da fuoco verso il diplomatico, aprì il fuoco, uccidendo Altikat. L’assassino rientrò nel veicolo e ripartì immediatamente.
La notizia arrivò subito al Primo Ministro canadese Pierre Trudeau (padre dell’attuale premier del Canada Justin), che condannò fermamente l’accaduto. Ma chi fu responsabile dell’omicidio contro Altikat?
La rivendicazione arrivò dal Commando di Giustizia del Genocidio Armeno (CGGA). La sigla non era sconosciuta, all’epoca: non era il primo attentato rivendicato da loro. Erano un gruppo terroristico armeno che lottava per la creazione di uno Stato armeno nei suoi territori storici e per il riconoscimento del genocidio armeno da parte della Turchia. Ritenuta la fazione armata del movimento nazionalista di sinistra Federazione Rivoluzionaria Armena, che ai tempi operava per l’ottenimento dell’indipendenza dell’Armenia dall’Unione Sovietica, il CGGA venne fondato nel 1975 e inaugurò la propria attività terroristica con l’uccisione dell’ambasciatore turco in Austria Danis Tunaligil, seguito, due giorni dopo, dall’attentato al suo omologo in Francia Ismail Erez, rimasto ucciso assieme al suo autista. L’attività di questo gruppo terroristico si svolgeva in tutto il mondo, dall’Europa al Nord America e gli obiettivi erano principalmente diplomatici o militari turchi.
Ribattezzata Esercito Rivoluzionario Armeno, la sua attività cessò nel 1985, anno del loro ultimo attentato: a Ottawa, tre membri dell’organizzazione assalirono l’ambasciata turca, la stessa in cui prestava servizio Atilla Altikat, uccidendo una guardia canadese e prendendo 12 ostaggi, non riuscendo tuttavia nell’obiettivo di uccidere l’ambasciatore. Gli attentatori vennero condannati all’ergastolo.
Ancora oggi, tuttavia, la Federazione Rivoluzionaria Armena celebra alcuni fra gli attentati compiuti dall’organizzazione terroristica.