Mons. Minassian: tutta l’Armenia attende il Papa (Radio Vaticana 12.04.16)
La gente, i fedeli, la comunità. Tutti sono ansiosi e aspettano con gioia il momento di incontrare Sua Santità, malgrado e con tutta la tensione che si sta vivendo negli ultimi giorni”, dove ai primi di aprile sono ripresi gli scontri nella Repubblica del Nagorno-Karabakh, regione contesa con l’Azerbaigian, “ma con la speranza che questa difficoltà sia superata”. A descrivere l’atmosfera con la quale l’Armenia ha accolto la notizia del viaggio del Papa nel Paese caucasico è mons. Raphael Minassian, ordinario per gli armeni cattolici dell’Europa orientale. L’annuncio ufficiale è stato dato sabato scorso dalla Santa Sede: Papa Francesco compirà due viaggi nella regione del Caucaso nei prossimi mesi. Sarà in Armenia dal 24 al 26 giugno e in Georgia e Azerbaigian dal 30 settembre al 2 ottobre.
Il Papa sarà accompagnato da Sua Santità Karekin II
“Il Santo Padre – spiega mons. Minassian all’agenzia Sir – farà tutte le visite del protocollo e sarà sempre accompagnato da Sua Santità Karekin II, Supremo Patriarca e Catholicos di tutti gli Armeni. Ci saranno tutto il clero, i vescovi e il Patriarca armeno cattolico. Tutti verranno qui da tutto il mondo per accogliere il Santo Padre e poi ci saranno i nostri fedeli armeni cattolici che sono oltre 160mila”. “Punto culmine” del viaggio del Papa – dice ancora il presule – sarà la Messa il 25 giugno a Gumri che è la seconda città dell’Armenia, scelta per la Messa con il Papa perché si trova nella regione dove vive la maggioranza della comunità cattolica.
La visita una benedizione per l’Armenia
“La visita di Papa Francesco – conclude il vescovo – è una benedizione. Un incoraggiamento per noi come Chiesa cattolica per continuare la nostra missione, e una grande possibilità per tutto il popolo armeno per esprimere la sua gratitudine per quello che ha fatto il Santo Padre per il popolo armeno. (L.Z.)