UE. BORRELL APRE UN ALTRO FRONTE POLITICO IN CHIAVE ANTIRUSSA: L’ARMENIA (Notizie geopolitiche 24.07.24)

L’intervento di Josep Borrell al recente Consiglio Affari Esteri dell’Unione Europea ha toccato temi cruciali e complessi, tra cui la situazione in Ucraina e a Gaza, nonché le relazioni con l’Armenia. Le decisioni prese, specialmente quelle riguardanti l’Armenia, mostrano l’intenzione dell’UE di rafforzare le proprie alleanze strategiche in un momento di tensioni globali crescenti.
L’adozione della prima Misura di Assistenza nell’ambito del Fondo Europeo per la Pace per l’Armenia e l’avvio di un dialogo sulla liberalizzazione dei visti con questo paese sono segnali chiari della volontà europea di stabilizzare il Caucaso, una regione di importanza geopolitica cruciale. Tuttavia queste decisioni non possono essere isolate dal contesto più ampio delle relazioni UE-Russia.
Il sostegno dichiarato all’Ucraina da parte dei ministri degli Esteri dell’UE, che hanno condannato gli attacchi russi contro i civili e le infrastrutture critiche, ribadisce l’impegno europeo a difendere l’integrità territoriale ucraina e a contrastare l’aggressione russa. L’insistenza sulla necessità di fornire ulteriore difesa aerea all’Ucraina e il supporto energetico per prevenire una crisi invernale sono misure che mirano a rafforzare la resilienza ucraina di fronte alla strategia russa di destabilizzazione.
Il rapporto con la Russia, già teso, è ulteriormente esacerbato da queste decisioni. Mosca vede nelle azioni dell’UE un chiaro schieramento contro i suoi interessi, specialmente quando si parla di sostegno militare ed economico all’Ucraina. La dichiarazione di Borrell sull’illegittimità dell’occupazione russa dei territori ucraini e sulla necessità di resistere alla propaganda russa riflette una linea dura che non lascia spazio a compromessi facili.
Inoltre le critiche mosse dai membri del Consiglio contro le azioni della Russia, e il supporto alla Peace Formula di Zelensky, mostrano un fronte europeo unito nel condannare le violazioni del diritto internazionale da parte di Mosca. Questo atteggiamento, sebbene rafforzi l’unità interna dell’UE, rischia di alimentare ulteriormente la tensione con la Russia, che percepisce queste mosse come una minaccia diretta ai propri obiettivi strategici.
L’altro aspetto importante riguarda la situazione in Gaza. La descrizione di Borrell della catastrofica situazione umanitaria e la mancanza di progressi verso un cessate-il-fuoco, mette in luce la necessità di un intervento deciso della comunità internazionale. Tuttavia l’impotenza percepita delle istituzioni internazionali nel far rispettare il diritto internazionale sottolinea la frattura tra legalità e realtà sul campo.
Le decisioni e le dichiarazioni fatte al Consiglio Affari Esteri riflettono un’Unione Europea determinata a rafforzare le proprie alleanze e a prendere una posizione ferma contro le violazioni del diritto internazionale. Tuttavia queste stesse decisioni rischiano di intensificare le tensioni con la Russia, in un momento in cui la diplomazia sembra sempre più difficile e le divisioni internazionali sempre più profonde.

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