Armeni: Mons Minsassian as ACS, ancora subiamo le conseguenze del genocidio (SIR 07.07.15)
“Eravamo certi che il Papa avrebbe ricordato il genocidio e il suo coraggio ha cambiato l’atteggiamento del mondo intero”. Così monsignor Raphael Minassian, ordinario per gli armeni cattolici dell’Europa Orientale, racconta ad Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) la reazione della sua comunità alle affermazioni di Papa Francesco nell’anniversario del massacro armeno. Il presule sottolinea in particolar modo come Francesco “ci abbia incoraggiati alla riconciliazione: un atto di un altissimo valore educativo, spirituale e umano che aiuta anche noi a recuperare ciò che abbiamo perso”. Monsignor Minassian appartiene alla prima generazione successiva al genocidio e spiega come anche gli armeni, che non hanno assistito personalmente al massacro del 1915, ne subiscano le conseguenze: “Alcuni atteggiamenti psicologici, come la paura istintiva di fronte ad una guardia armata, sono stati e saranno tramandati anche alle seconde e alle terze generazioni”. Il presule non ha dubbi sulle responsabilità della Turchia: “È sufficiente osservare come il governo Erdogan non controlla le proprie frontiere. A testimonianza del fatto che dopo aver commesso quell’atroce crimine nel 1915, la Turchia non è mai cambiata. Non capisco come Europa e America possano dare tanta considerazione ad un Paese del genere. Continua