Il Vice Presidente del Parlamento Europero FABIO MASSIMO CASTALDO (m5s) con altri 51 deputati chiede all’UE di prevenire la catastrofe umanitaria in NK
(ANSA) – STRASBURGO, 11 SET – “Con una lettera a mia prima firma e cofirmata da 51 colleghi del Parlamento europeo appartenenti a sei gruppi politici diversi, abbiamo chiesto alla Presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, all’Alto Rappresentante, Josep Borrell, e al Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, di assumere una posizione chiara e netta rispetto alla situazione umanitaria in Nagorno-Karabakh”. Lo dichiara l’europarlamentare del M5S, Fabio Massimo Castaldo. “Esprimiamo la nostra forte preoccupazione per le persistenti notizie sul continuo deterioramento delle condizioni della popolazione armena residente nella regione, a causa del prolungato blocco del Corridoio Lachin imposto illegalmente dalle forze armate azere, contravvenendo all’Accordo Trilaterale siglato tra Armenia, Azerbaigian e Russia del novembre 2020. Da diversi mesi le autorità di Baku hanno schierato personale militare per bloccare l’accesso di cibo, forniture mediche e altri beni essenziali, mettendo a rischio i 120mila abitanti di etnia armena della regione”, prosegue Castaldo.
“Si tratta inequivocabilmente di crimini contro l’umanità e crediamo che la nostra Unione dovrebbe assumere una posizione di fortissima condanna al riguardo, considerando anche l’imposizione di un regime sanzionatorio nei confronti di Baku, per evitare una pulizia etnica nella regione e per garantire i presupposti per la conclusione di un accordo di pace duraturo e reciprocamente accettabile tra Armenia e Azerbaigian”, continua la nota.
“L’Unione europea deve intervenire con decisione per prevenire una catastrofe umanitaria. Le recenti pseudo-aperture al dialogo da parte di Baku non solo non convincono, ma alla luce dei crescenti movimenti di truppe verso il confine, rendono ancora più urgente più azioni politica di dissuasione per bloccare una postura che nasconde, di fatto, la volontà di occupare l’intero Nagorno-Karabakh e scacciare dalle loro terre ancestrali le popolazioni armene residenti all’interno del territorio azero”, conclude Castaldo. (ANSA).