Papa Francesco inserisce San Gregorio di Narek, l’eroe della cultura armena, nel calendario liturgico (Il Messaggero 03.02.21)
Città del Vaticano – Papa Francesco ha inserito nel calendario liturgico San Gregorio di Narek, dottore della Chiesa, figura centrale per la cultura armena che considera alla stregua di una sorta di Dante Alighieri. La decisione è stata presa con un atto formale della Congregazione del Culto. La festa liturgica è stata fissata per il 27 febbraio.
Alcuni anni fa, una statua bronzea di San Gregorio di Narek Papa Francesco la ha voluta anche nei Giardini Vaticani, collocandola in modo che fosse ben visibile da Santa Marta, durante una cerimonia alla quale hanno partecipato i vertici della Chiesa armena.
L’opera bronzea di David Erevantsi era stata prodotta in due copie, una per i giardini vaticani e l’altra destinata ai giardini del Catolicossato di Etchmiadzin, in Armenia. Gregorio di Narek è stato un poeta, un monaco, un teologo, un filosofo, un mistico e un santo (951- 1010).
E’ considerato una figura centrale, quasi eroica, della storia dell’Armenia per avere modellato il pensiero orientale cristiano. Per certi versi, dal punto di vista intellettuale, può essere paragonato ad un Dante Alighieri e per questo dagli studiosi è considerato un ponte eccezionale tra Oriente e Occidente. Papa Francesco lo ha elevato alla dignità di Dottore della Chiesa Universale il 12 aprile 2015. Il 36esimo Dottore della Chiesa accanto a San Leone Magno, Tommaso d’Aquino, Caterina da Siena, Teresa d’Avila, Giovanni della Croce, Ildegarda da Bingen.
La proclamazione era stata data, tramite lettera apostolica, lo stesso giorno in cui il Papa aveva celebrato la grande messa a san Pietro per ricordare il centenario del genocidio del popolo armeno, costato la vita a un milione e mezzo di persone sterminate dai turchi, sotto il governo ottomano (1915-1919), con il preciso piano di eliminare la influente e ricca minoranza cristiana.