AREZZO – 07 dicembre 2019 – Concerto e conferenza sulla figura di Padre Komitas
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Comunicato stampa: Della mia dolce Armenia, evento a cura dell’Associazione D.I.M.A. per i 150 anni dalla nascita di Komitas. Mostra fotografica e concerto.
Con Della mia dolce Armenia D.I.M.A. da vita a una serie di eventi nei quali, mantenendo la centralità della musica, si intreccia alla storia, alla poesia e alla letteratura che hanno contribuito a ispirarla. In una visione umana più profonda e consapevole il linguaggio della musica e delle immagini unito al racconto, diventano chiave di lettura viva della stessa musica e di storie vicine e lontane che aiutano a capire il mondo in cui viviamo.
Sabato 7 dicembre 2019 l’Associazione Culturale D.I.M.A. di Arezzo, in collaborazione con Armonica Onlus di Roma, ospiterà l’evento della serie Gli Incontri di D.I.M.A. – XVIII° edizione Della mia dolce Armenia, organizzato in occasione dei 150 anni dalla nascita di Padre Komitas, intellettuale, musicista ed etnomusicologo armeno, simbolo del paese caucasico.
La giornata prevederà una serie di iniziative, nello specifico l’inaugurazione della mostra fotografica a cura di Andrea Ulivi (visitabile dal 7 al 22 dicembre nei locali di Casa Petrarca), una conferenza a cura di Carlo Coppola sulla figura di Padre Komitas e il concerto Della mia dolce Armenia con Agnessa Gyurdzhyan, soprano e Lilit Khachatryan, pianoforte.
L’evento, coinvolgerà anche gli alunni del Liceo Scientifico Statale “F. Redi” di Arezzo in un progetto di alternanza scuola-lavoro: i giovani studenti infatti, a seguito di un’approfondita formazione, saranno le guide della mostra fotografica che si terrà dal 7 al 22 dicembre.
Sarà possibile visitare la mostra su prenotazione all’indirizzo email info@dimamusicarezzo.com oppure telefonando al +39 3772994923 (al pomeriggio dalle ore 15 alle 19).
Mostra fotografica, a cura di Andrea Ulivi. Inaugurazione sabato 7 dicembre ore 16.30, Casa Petrarca.
Una serie di immagini in bianco e nero, quelle di Andrea Ulivi, che hanno come tema l’Armenia. La mostra comprende circa quaranta fotografie scattate dal 2009 al 2014. Il suo obiettivo è di indagare quei luoghi e offrirsi all’anima di quel popolo. Due i grandi temi toccati: la vita di un popolo antichissimo e i luoghi a questo popolo sacri, i luoghi che hanno costituito la sua identità, la sua armenità, la sua spiritualità: “Fotografare i luoghi affinché questi stessi luoghi non ci dimentichino. Non fotografo i luoghi per ricordarli, ma per essere; perché questi luoghi non ci dimentichino, là dove lasciamo le nostre tracce come in un deserto”.
Andrea Ulivi (Firenze, 1960) è fotografo, editore e docente. Nel 1998 fonda a Firenze la casa editrice Edizioni della Meridiana. In campo fotografico ha realizzato mostre personali tra cui Zona Tarkovskij, San Miniato. Una porta di speranza, Luce armena, Della mia dolce Armenia, Immagini dal Silenzio, oltre ad aver pubblicato numerosi volumi fotografici. ha esposto in Italia, Armenia, Europa, Stati Uniti. È curatore per l’Italia degli scritti del regista Andrej Tarkovskij. È fotografo di scena, membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Vittorio e Piero Alinari, curatore dell’Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij. Insegna presso la Scuola di Editoria di Firenze. Vive e lavora a Firenze.
Conferenza e introduzione al concerto, a cura di Carlo Coppola ore 17.30, Casa Petrarca.
Dottore di Ricerca in Italianistica presso l’Università di Bari, si occupa di Storia della Diaspora Armena in Italia dal Medioevo al Genocidio del 1915. Con il Centro Studi “Hrand Nazariantz” che presiede tiene abitualmente presentazioni e conferenze sulla cultura armena antica e contemporanea. Principali pubblicazioni: Hrand Nazantz: tracce di una doverosa biografia (2012), Profughi armeni a Bari tra istituzioni filantropiche e Chiesa cattolica nella crisi degli anni Trenta (2014) l’edizione critica di Nella terra del terrore il Martirio dell’Armenia di Henri Barby (2016). Il 3 settembre 2018 il Presidente della Repubblica di Armenia Armen Sarkissian gli ha concesso la Cittadinanza della Repubblica di Armenia. Approfondirà e contestualizzerà la figura di Komitas non solo come musicista, intellettuale ed etnomusicologo ma anche da una prospettiva storico-sociale.
Concerto Della mia dolce Armenia, a seguito della conferenza.
Un viaggio musicale nella cultura armena alla scoperta del repertorio per voce e pianoforte di Komitas. Un concerto per festeggiare il 150esimo anniversario dalla nascita del compositore proponendo una scelta rappresentativa dell’opera laica. Padre Komitas, emblema della cultura armena ma figura sconosciuta al mondo occidentale, svolse un lavoro etnomusicologico importantissimo tramandando la musica popolare attraverso una serie di registrazioni e trascrizioni realizzate da lui stesso. Raccolse un patrimonio immenso che comprendeva canti legati alla coltivazione dei campi, canti patriottici, canti d’amore, canti rituali per nozze, danze e anche ninna nanne.
Agnessa Gyurdzhyan soprano e Lilit Khachatryan pianista, entrambe di origine armena, condurranno il pubblico in questo affascinante viaggio nella musica di Komitas.
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