Libano: Gariwo, sabato inaugurazione del primo Giardino dei Giusti del Paese (SIR 24.06.19)
Sabato 29 giugno a Kfarnabrakh, villaggio a 45 km circa da Beirut, sarà inaugurato il primo Giardino dei Giusti del Libano con la dedica di dieci alberi di olivo in onore di dieci Giusti dell’umanità appartenenti a etnie, religioni e credi diversi. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Gariwo e l’associazione libanese Annas Linnas, sarà realizzata all’interno del Giardino educativo sensoriale situato sulla collina di Kfarnabrakh (kfar significa casa-paese-territorio, nabrakh significa benedetto), a circa 1.100m di altitudine nel Distretto del Chouf nella catena del Monte Libano. Annas Linnas, costituita nel 2009 dal padre greco-melchita-basiliense Abdo Raad per favorire la convivenza tra la popolazione locale e i rifugiati, è impegnata dal 2011 ad alleviare i disagi causati dall’arrivo di nuovi profughi dai Paesi limitrofi. Per Gariwo sarà presente Pietro Kuciukian, console onorario della Repubblica d’Armenia in Italia e co-fondatore di Gariwo. “Si è pensato a un Giardino perché capire e difendere la natura, per assicurare una vita migliore per tutti, è un’aspirazione comune a gruppi etnici, religioni, nazionalità e classi di età diversi. Amare la natura è una preghiera a Dio, poiché tutte le religioni riconoscono il proprio Dio come creatore della natura”, ha spiegato padre Abdo Raad. Il concetto del giardino come luogo d’incontro e dialogo è condiviso da Gariwo, che dal 2003 promuove la realizzazione di Giardini dei Giusti per onorare figure esemplari di resistenza morale coinvolgendo scuole, cittadini, associazioni e istituzioni. Questo impegno collettivo ha portato alla realizzazione di una rete di 114 Giardini in Italia e 12 nel mondo. Tra i Giusti si annoverano Nelson Mandela, Nobel per la pace 1993, Fridtjof Nansen, Nobel per la pace nel 1922, che creò uno speciale passaporto per gli apolidi e le vittime dei genocidi, e Andrej Sacharov, fisico russo, premio Nobel per la pace 1975, che ha denunciato al mondo i pericoli del nucleare e difeso i diritti umani.