JEREVAN: In mostra manoscritti armeni provenienti da Firenze (Aise 10.06.19)

JEREVAN\ nflash\ – Tre manoscritti armeni del XIII e XIV secolo prevenienti da Firenze sono in mostra al museo Matenadaran di Jerevan grazie all’impegno dell’Ambasciata d’Italia e del Cnr. La mostra che è una perfetta sintesi tra scienza, arte, storia e tecnologia permette, grazie alle modernissime tecniche digitali sviluppate dal Cnr di Pisa, di apprezzare l’incisività e la ricchezza del messaggio contenuto nei codici armeni. Si tratta di tre manoscritti da secoli in Italia, ora a Firenze, riproposti nel tempio della memoria e della cultura armena che è il Museo Matenadaran. (nflash)


CULTURA | AL MUSEO MATENADARAN DI YEREVAN IN MOSTRA TRE MANOSCRITTI ARMENI DEL XIII E XIV SECOLO PROVENIENTI DA FIRENZE

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Tre manoscritti armeni del XIII e XIV secolo provenienti da Firenze sono in mostra al Museo Matenadaran di Yerevan grazie all’impegno dell’Ambasciata d’Italia e del Cnr. La mostra – che è una perfetta sintesi tra scienza, arte, storia e tecnologia – permette, grazie alle modernissime tecniche digitali sviluppate dal Cnr di Pisa, di apprezzare l’incisività e la ricchezza del messaggio contenuto nei codici armeni.

 

(TurismoItaliaNews) Si tratta di tre manoscritti da secoli in Italia, ora a Firenze, riproposti nel tempio della memoria e della cultura armena che è il Museo Matenadaran. I documenti sono un rituale di ordinazione del 1232 miniato in Cilicia, un messale romano del 1353, copiato a Pisa, un manoscritto contenente un Breviario domenicano e i cantici del Salterio, copiato a Buda nel 1369. La storia di quello che è un viaggio nel corso dei secoli e le motivazioni culturali che lo accompagnano vengono raccontate da Anna Rita Fantoni, rispettivamente direttrice e già vice direttrice della Laurenziana, splendido luogo michelangiolesco dove i manoscritti sono conservati e della Biblioteca di San Marco da dove due di essi provenivano.

Yerevan, Republic Squadre

Immagini e testi sono resi fruibili anche dalla descrizione multimediale e interattiva dimostrando come la scienza sia uno strumento di divulgazione formidabile anche per il coinvolgimento delle giovani generazioni