Armenia: ingressi ai palazzi di giustizia bloccati da proteste su iniziativa del premier (Sputniknews 20.05.19)
Da questa mattina alcuni gruppi di protestanti stanno bloccando gli ingressi ai palazzi di giustizia su esortazione dell’attuale primo ministro Nikol Pashinyan, riporta un corrispondente di Sputnik.
Sabato l’ex presidente del paese Robert Kocharyan, fino a quel momento in stato di custodia, è stato liberato per decisione del palazzo di giustizia su garanzia dei leader della repubblica di Nagorno Karabakh, la cui autonomia non è riconosciuta dall’Armenia.
In risposta Pashinyan ha esortato i suoi sostenitori a bloccare gli ingressi a tutti i tribunali del paese e non fare entrare nessuno.
Le azioni di protesta sono ora in corso sia nella capitare Erevan che nelle altre regioni e sono documentate da foto e video degli utenti dei social network.
L’ex vice ministro della Giustizia Ruben Melikyan ha scritto su Facebook che il tribunale del quartiere della capitale Achapnyan ha delle finestre rotte. La polizia non ha ancora commentato l’accaduto.
Il presidente del paese Armen Sarkissyan ha chiesto ai cittadini di rispettare la legge e mantenere la calma.
L’ordine degli avvocati armeni ha espresso preoccupazioni riguardo alle vicende, sottolineando che si tratta di violazioni della costituzione, degli accordi internazionali e della legislazione.
Il difensore civico Arman Tatoyan ha detto che azioni di questo tipo sono pericolose e ha ricordato che la legge vieta qualsiasi intromissione nel funzionamento dei tribunali.
Anche l’Alto consiglio di giustizia ha sottolineato che ostacolare il normale funzionamento dei tribunali è inammissibile e ha esortato tutti a mantenere massimo ritegno e rispettare la legge.